La vita è sogno, soltanto sogno, il sogno di un sogno (Edgar Allan Poe)

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Pink Floyd – Careful With That Axe, Eugene

Zabriskie-Point

“La tua vita è la tua vita.
Non lasciare che le batoste la sbattano nella cantina dell’arrendevolezza,
stai in guardia:
ci sono delle uscite.
Da qualche parte c’è luce,
forse non sarà una gran luce ma la vince sulle tenebre.
Stai in guardia;
gli dei ti offriranno delle occasioni.
Riconoscile, afferrale.
Non puoi sconfiggere la morte ma puoi sconfiggere la morte in vita, qualche volta.
E più impari a farlo di frequente, più luce ci sarà.
La tua vita è la tua vita:
sappilo finché ce l’hai.
Tu sei meraviglioso, gli dei aspettano di compiacersi in te.”

Charles Bukowski – Il cuore che ride

 

 

Trovare un significato a questo brano è difficile (Vai piano con quell’ascia, Eugenio), ma molti suppongono, visto anche il tono ipnotico della musica, che sia da ritrovare nell’uso dell’acido lisergico (LSD) .

Qualcuno inoltre ritiene che le iniziali del titolo (CWTAE) siano l’ acronimo di un corpo dell’esercito americano (Combat Water Survival Test [o Training]) .
Se ciò fosse vero, si potrebbe pensare ad una visione allucinata in uno scenario bellico e suggestivo, tipico dei Pink Floyd. 

È inoltre una musica che fa parte della colonna sonora del film “Zabriski point” di Michelangelo Antonioni.

 


Giorgio Gaslini

Un altro grande della musica è scomparso ieri all’età di 84 anni: Giorgio Gaslini, pianista, compositore, teorico della “musica totale”: la musica è musica e basta, non bisogna valutarla per generi, rock, pop, jazz, classica. E lui si è sempre battuto perché al jazz venisse riconosciuta la medesima valenza della musica classica, ed è grazie a questa sua battaglia se finalmente nei Conservatori si insegna anche il jazz.

Milanese di origine, aveva ottenuto dalla sua città natale il riconoscimento dell’Ambrogino d’oro nel 2010 ed è ricordato, oltre che come eccellente interprete sia di musica jazz che classica, anche come compositore, specie di colonne sonore. Molti lo ricordano appunto per il tema di “Profondo rosso”, ma a mio parere, la più emozionante è la colonna sonora de “La notte” di Michelangelo Antonioni.