La vita è sogno, soltanto sogno, il sogno di un sogno (Edgar Allan Poe)

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Pilloline

Angela Merkel preme perché l’Italia utilizzi il MES, supportata da Berlusconi.

Giuseppi Conte risponde un po’ piccato che ai conti dell’Italia ci pensa lui.

Non il Parlamento, ma lui in persona: per le questioni finanziarie deputati e senatori praticamente non esistono, tutt’al più si può ascoltare Roberto Gualtieri, ministro dell’Economia.

Cosa si nasconde dietro il pressing della cancelliera tedesca? Sembra davvero una manovra per mettere le mani sulla nostra sovranità, già abbondantemente limitata e dettare le linee guida della nostra economia.

Però, visto che Spagna, Portogallo, Francia e persino la Grecia (già bastonata duramente dalla UE) rifiutano di utilizzare questo fantastico mezzo di finanziamento, ci sarà pure un perché… la cosa più logica e sensata sarebbe che ciascuno, invece di versare le relative quote, si tenga i propri soldini e che li utilizzi come meglio crede.

Ed ora, sull’onda della lotta al razzismo, si giunge anche alla demenza totale, come quella dell’Oréal che ha deciso di eliminare i termini “sbiancante” e “schiarente” dai propri prodotti.

Mossa decisamente stupida perché non è con queste mosse che si combatte il fenomeno del razzismo. Naturalmente mi aspetto che la casa cosmetica abolisca pure, per par condicio, gli “abbronzanti”, mentre i dentifrici pubblicizzeranno i denti naturalmente giallastri o marroncini, specie se uno fuma.

Ricordo che 3 anni fa la Nivea fu costretta a ritirare una sua pubblicità in quanto paragonava il bianco alla purezza…apriti cielo, moltissimi associarono la parola “purezza” e “bianco” alla purezza della razza!

Intanto ci sono gruppi di persone bianche (bianche si può dire?) che sfilano incatenate, con magliette con la scritta “mi dispiace” ed alla fine si inginocchiano pure per chiedere scusa. Ma scusa di che? Di essere nati bianchi? Per errori commessi da schiavisti secoli orsono? Inutile spiegare che il fenomeno dello schiavismo è stato creato dai mercanti arabi e che il primo popolo ad essere veramente razzista è quello nero, che ha compiuto stragi tra tribù e tribù.

Sempre in tema di razzismo, il karma esiste!

In Virginia, a Portsmouth, un manifestante abbatte la statua del presidente confederato Jefferson Davis, e questa gli crolla dritta sulla testa, mandandolo all’ospedale. A Seattle invece il reporter giapponese Oogesa Taro si è recato in una zona CHAZ (capitol Hill Autonompus Zone) peer dimostrare che le proteste degli antirazzisti non sono violenti, ma è stato picchiato violentemente proprio da loro…Chissà se ha cambiato idea!


M. & M.

M&M (Merkel e Macron) si sono detti preoccupati per l’esito delle elezioni in Italia per la vittoria dei partiti populisti. 
Fanno comunque un parziale mea culpa (?) per via della recessione economica e del problema gestione immigrazione, però consiglierei loro di non guardare solo all’Italia, ma anche al resto dell’Europa (Austria, Olanda, Finlandia, Belgio, Grecia, Danimarca e gruppo Visegrad), iniziando magari da casa loro, dove AfD e il Front National, che di recente ha cambiato nome, vanno alla grande.
Ora però sono allarmati per la tenuta di questa Europa che non piace a nessuno, e disposti perfino ad appoggiare Di Maio. (*)
Naturalmente, per non smentirsi, i due leader si propongono quali leader ed esempi per l’Europa intera e stanno studiando comuni linee guida in materia di immigrazione, accoglienza, difesa che verranno proposte ( =imposte) agli altri paesi al vertice di giugno.


(*) Non mi interessa affatto se Di Maio sia o meno gay, come ha recentemente sparato Sgarbi (però Grillo l’aveva già detto tempo addietro). 
Mi preoccupa invece il fatto che sia incompetente e che l’Europa si stia facendo abbindolare da lui.


Del resto, chissà se i grillini nostrani hanno capito perché il movimento da loro votato si è espresso contro il trasferimento di EMA a Milano.
Per me le ipotesi sono due: o è una ritorsione verso il nord che non li ha votati massicciamente come al sud, oppure (più probabile) è un atteggiamento di asservimento all’UE, tanto più grave in quanto i loro voti non erano determinanti.


Pensierino

Frau Angela ha appena ricostituito la Grosse Koalition unitamente a Schulz. La stessa Frau Angela si è recata dal baby Macron per rafforzare l’asse Parigi – Berlino, noto come “trattato dell’Eliseo”, firmando con grande sfoggio di pubblicità la convenzione bilaterale, per ribadire di fronte a tutte le nazioni della UE che la guida europea resta saldamente nelle mani francotedesche. Tutti gli altri zitti ad obbedire ai loro diktat, quasi in un rapporto di sudditanza. .
Vedere quindi Berlusconi recarsi in pellegrinaggio a Bruxelles, mi è sembrato che stia cercando non tanto un appoggio perché Strasburgo si pronunci in fretta per la sua candidatura – il che sarebbe anche comprensibile – quanto una genuflessione nei confronti dell’establishment delle alte sfere europee.
Ricordo quando Berlusconi, che pure non ho mai votato, era critico verso l’Unione Europea, specie contro quegli aspetti che non funzionano, e forse per questa sua posizione fu costretto alle dimissioni con la scusante dello spread – fatto poi confermato anche da parte di vari esponenti politici europei, come ad esempio Zapatero – ed ora è andato a parlare (?) proprio con coloro che furono gli artefici del “colpo di stato” che portò poi alle sue dimissioni.
Mi sembra inoltre che con tutta questa accondiscendenza si voglia assoggettare al dominio francotedesco la sovranità italiana, di modo che quelle due nazioni, a guida “sinistra” possano gestire la nostra economia ed anche la nostra stessa esistenza.
Un atteggiamento non dissimile da quello attuato dai governi Monti – Letta – Renzi – Gentiloni, per i quali eravamo solamente quelli che “dovevano fare i compiti a casa” affinché Germania e Francia potessero primeggiare.
E questo mi sembra molto pericoloso.


Prezzemolino

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Ricordo quando una certa parte politica protestava con veemenza per l’eccessiva presenza di Silvio Berlusconi nei vari servizi dei telegiornali nazionali o nei programmi di Bruno Vespa. Quelle però erano apparizioni sui canali di informazione ed a carattere istituzionale. Ma in sole ventiquattro ore  Renzi invece ha battuto tutti i record, sembrava l’apparizione della Madonna.

Prima ce lo siamo trovati a Cernobbio, dove ha snocciolato le sue solite cifre della ripresa economica italiana, puntualmente smentite dalla casistica dell’ISTAT e della CGIA di Mestre; probabilmente ad applaudirlo c’erano solo i 209 (im)prenditori che avevano firmato il manifesto a suo favore pubblicato sul Corriere della Sera.

Poi la cronaca del premier a Monza, dove è andato ad omaggiare quella vecchia cariatide di Bernie Ecclestone (quest’ultimo tanto preso dall’accaparrare soldi che non vede l’ora di cancellare il Gran Premio d’Italia per cederlo a cinesi ed arabi, notoriamente più propensi a sganciare denaro (*). E qui altra nota dolente: la regia RAI non solo interrompeva la trasmissione con la pubblicità (alla faccia del canone che incassa), ma spesso tralasciava la corsa, incluso un sorpasso interessante, per inquadrare la sua bella faccetta con tanto di cuffie, relegando le immagini dalla pista in un quadratino insignificante.

A seguire, ecco il Matteo nazionale alla festa dell’Unità, dove ha fatto la sua propaganda pro-immigrazione sfruttando l’immagine del piccolo Aylan: chissà che dirà quando verrà a conoscenza della frase di Angela Merkel che in Germania accoglierà solo i profughi siriani e ricaccerà indietro tutti gli altri che non hanno queste caratteristiche, incluso i migranti “economici”. E poi, caro Renzi, chi non è della tua idea sarà anche una “bestia”, ma che dici delle cooperative rosse, alla cui presidenza c’era fino a poco tempo fa il ministro Poletti, che hanno lucrato vergognosamente sulla pelle dei clandestini, in comunella con loschi faccendieri e perfino con i mafiosi? Come li definiresti?

Infine eccolo approdare all’Expo, dove ha accompagnato Bono, degli U2, che pure ha fatto la sua filippica pro-immigrazione.

Che Matteo Renzi parli tanto è anche naturale: con la questione immigrazione ha praticamente proseguito la sua campagna elettorale, iniziata qualche giorno fa con la ridondante promessa che abolirà le tasse sulla prima casa. (IMU e TASI). E qui mi viene da ridere: quando Berlusconi parlava di abolizione delle tasse sulla prima casa, il PD insorse, considerandolo un regalo “ai ricchi”. Bene, chi acquista la prima casa solitamente si accolla mutui pluriennali – nel mio caso sono stati solo 10 anni, ma c’è gente che si indebita per 20 o 30 anni – non pesa sulle casse degli enti pubblici che hanno per attività l’edilizia abitativa agevolata, e deve ancora pagare per la propria abitazione considerata “reddito”? Adesso il pinocchio fiorentino promette, ma chissà se manterrà, e tanto nessuno ormai gli crede più.

* lasciamo ai cinesi il Gran premio dei riksciò ed agli arabi quello a dorso di dromedario.


Povera Grecia? No, poveri noi.

A tutti quelli che dicevano “povera Grecia qua, povera Grecia là ” faccio una domanda semplice semplice : siete disposti a pagare  la VOSTRA parte dei nuovi finanziamenti a questa Nazione?  Se rispondete di sì,  ok, ma non lamentatevi se poi  NOI (quindi anche VOI) dovremo sopportare nuove tasse e nuove restrizioni per favorire chi non rispetta le regole. E le regole sono chiare: se fai un debito, lo devi pagare, anche perché si tratta di 300 miliardi di euro, una cifra spaventosa .
La Grecia con il suo referendum ha scelto di non volere più  austerità,  quindi di fatto ha rinunciato a chiedere ulteriori prestiti e Tsipras che fa? Accetta il diktat europeo che consiste in nuovi sacrifici, ancora più pesanti delle richieste originarie, e che, a mio parere,  non fa altro che prolungare l’agonia ellenica. (Ma forse pensava solo spremerci altri soldi per poi prenderci nuovamente per i fondelli come ha fatto fino ad oggi, ma questa volta il giochetto non funzionerà più).

FB_IMG_1436787139946Poi, tutti a parlare della “cattiva Germania”.

Già,  la cattiva Germania che ha un saldo negativo tra soldi versati all’Europa e quelli ricevuti.  I telegiornali ieri parlavano del NOSTRO saldo negativo di 37,9 miliardi di euro (siamo al 4°posto in questa classifica ), ma la Germania ha un saldo che equivale a più del doppio del nostro,  83,5 miliardi. Ovvio che i “crucchi” siano piuttosto scocciati da questa  faccenda, e lo sonopure io, perché il nostro saldo negativo è all’incirca uguale alla somma che vantiamo come credito dalla Grecia.
Un amico si lamentava con me ieri perché l’immissione dei paesi ex – Europa est nell’area euro si è tradotta in una concorrenza sleale di manodopera a basso prezzo, ma di questo proprio la Germania dovrebbe essere maggiormente danneggiata, visti gli alti salari dei suoi operai. Ma la Germania di questo non ha sofferto data la qualità dei suoi prodotti.  E noi italiani su questo dobbiamo puntare, la qualità e la specificità, solo che in Europa non abbiamo voce in capitolo vista l’inadeguatezza dei nostri rappresentanti che spesso non vengono neppure interpellati.
(Invece io adesso temo per la nostra economia agricola  quando verremo inondati da milioni di ettolitri di olio d’oliva greco a prezzo stracciato: non bastava la xylella…)
Quello che sta rovinando la Grecia è la perdita di credibilità.  La Merkel ha parlato di mancanza di fiducia e non posso darle torto.  La Grecia si è comportata come la cicala della favola, continuando a spendere soldi che non aveva, assumendo sempre più dipendenti pubblici, non alzando l’età pensionabile, mantenendo bassa l’aliquota IVA (la più bassa in assoluto in Europa), non tassando gli armatori, concedendo pensioni di reversibilità anche alle figlie nubili dei dipendenti statali.

Praticamente aveva fatto suo il detto keynesiano  “Se ti devo un dollaro, ho un problema,  ma se ti devo un milione di dollari il problema è  tuo”, ma ad un certo punto la corda si spezza…

Non per altro i più favorevoli a Grexit erano i paesi nordici, di stampo calvinista, molto più “rigidi” di noi cattolici e latini, che vogliamo mantenere in Europa la Grecia solo per via della sua storia e cultura millenaria. Ma in questo caso i greci si sono dimostrati più bizantini che europei.

(A proposito…dove sono tutti i nostri politici che in piazza Syngtagma esultavanoperla vittoria dei “NO”?)


l’uomo dal vestito grigio

Chioma argentea ben pettinata, gesto composto, tono monocorde, aspetto quanto mai sobrio (quanto odio questo aggettivo)… Il premier ha recentemente spiegato che sì, abbiamo un altissimo debito pubblico, però (e qui si è concesso un sorrisetto pieno di sussiego) siamo quelli che maggiormente hanno contribuito al salvataggio della Grecia che, tra l’altro, è nuovamente a secco di fondi. Così mi immagino la Frau Anghelina

e tutti i teteschi della Crante Cermania mentre si sbellicano dalle risate al pensiero di quegli st….i di italiani (no, la parola non è stupidi, ma proprio quella che pensate) che si fanno dissanguare dalle tasse per gli altri, mentre sono nel fango (eufemismo) fino al collo.

Ed io, che ho scelto di passare qualche giorno di ferie a Francoforte e dintorni, ho una dannata voglia di far saltare la BCE!


per una lira…

Euro? Lira?

Questo è il dilemma!

L’introduzione dell’ euro è stata una solenne fregatura grazie ad un cambio falsato voluto dalla Germania ed accettato supinamente da Prodi. Però un ritorno alla lira sarebbe davvero una tragedia per noi. Innanzitutto ce lo sogniamo un cambio ” di ritorno” al valore di 1936,27… Poi la svalutazione, alla quale molti si aggrappano, non sarebbe di certo una soluzione. L’inflazione schizzerebbe alle stelle, vanificando ancora quel poco risparmio che ci resta. L’unica via percorribile rimane quella di stringere i denti, resistere, resistere e resistere, ma nel contempo diminuire drasticamente la spesa pubblica, cosa che col ritorno alla lira nessuno si bisognerebbe di fare (anzi verrebbe coniata nuova moneta alimentando sempre più l’inflazione), ma accompagnandola alla richiesta di dilazionare il raggiungimento del pareggio di bilancio in un periodo leggermente più lungo, per non strozzare del tutto l’economia.

Solamente la Germania vuole un euro forte rispetto al dollaro, ma in questo modo vengono penalizzate le esportazioni, avvantaggiando i paesi emergenti che possono contare su costi di lavoro notevolmente inferiori. Come svincolarsi dall’abbraccio mortale della Frau? Monti sembra intenzionato a richiedere l’introduzione degli Eurobond, ma da quell’orecchio la “dolce” (?) Angela non ci sente. Allora o si impuntano i piedi, magari con l’appoggio non solo dei paesi più deboli, ma anche con l’aiuto della Francia nella persona di Hollande o davvero per l’euro sembra suonare l’ultima campana…


provocazione

La butto là , come provocazione…

Mario mi ha risposto: “Schifani dice che Monti ha fatto quello che ha potuto”. No, Monti ha fatto quello che hanno voluto i parlamentari che si son ben guardati dal toccare i loro privilegi… Mica hanno la sindrome del Tafazzi!

Quindi, se, calato dall’alto, si mette su un governo tecnico, che debba far accettare a TUTTI le restrizioni, bisognerebbe pure esautorare temporaneamente le camere. Oddio, l’ho detto…significa DITTATURA, lo so, ma perché dobbiamo essere soggetti all’altra dittatura, da noi “liberamente” scelta con le elezioni, di quei cialtroni che siedono sugli scranni e che non perdono occasione per ingrassare sempre di più con metodi legali e no? E che salvano oggi un De Gregorio per parare il didietro domani a Lusi e Penati?

Se le misure non sono state prese allora, è stato perché ci mettevano il becco i sindacati, un giorno sì e l’altro pure, (CGIL in testa) minacciando e facendo scioperi generali.

Non dimentichiamo inoltre che adesso Bersani accetta supinamente misure ancor peggiori di quelle proposte da Berlusconi, e che lui col suo PD avevano sempre bocciato.

All’inizio Monti ha proseguito sulla falsariga di Berlusconi, le cui manovre erano state comunque approvate in sede europea, poi la Merkel , lei sì dittatrice, ha imposto il pareggio di bilancio in tempi brevissimi, ed è successo il patatrac, ed il premier si è visto costretto a racimolare soldi (dai soliti noti) senza proporre sviluppo.

Abbiamo un mercato del lavoro ingessato, che non attira investimenti, ora con la tassazione ancora meno. 

E nessuno cerca di mettere veramente mano a questo problema…parole, parole, parole, ma fatti non se ne vedono!


La Crante Cermania

Vabbè , non è un economista, e non lo sono neppure io, però Marcello Veneziani dice, molto più educatamente di quanto abbia fatto io, quello che avevo scritto qualche tempo fa.

Quello che leggerete è un corso intensivo di economia surreale, ma non troppo,per salvare la Grecia, l’Italia e l’Europa.

Cominciamo dalla mozione degli affetti e dalla memoria storica: la Grecia non può uscire dall’Europa, perché è l’Europa, anzi il suo grembo.

Non si abbandona la Madre per gli interessi. Torniamo a Foscolo e Santorre di Santarosa che andò a morire per la Grecia. Certo, c’è un abisso tra i greci antichi e i greaculi moderni, ma c’è pure un abisso tra i romani antichi e i romaneschi d’oggi. Piuttosto che far uscire la Grecia dall’euro, entriamo noi nella dracma, una moneta gloriosa e antica.

Ma avviciniamoci dal paradosso alla realtà: perché non svalutare l’euro fino a pareggiarlo nel cambio col dollaro? Sarebbe la salvezza di tre quarti d’Europa, volerebbero le esportazioni, il debito non ci stritolerebbe, faremmo come abbiamo fatto per decenni. Meglio il trauma della svalutazione che la tragedia annunciata.

Qual è l’ostacolo alla svalutazione? L’eccesso di salute della Germania. Soluzione subordinata, ratifichiamo l’Europa a due velocità: separiamo dall’area germanica il destino dell’Europa mediterranea, Grecia, Spagna, Italia, Francia e Portogallo, più minori.

Resta un paradosso: il problema dell’Europa oggi non è la Grecia, è la Germania che scoppia di salute e fa scoppiare noi. Che dite, le chiediamo gentilmente di uscire? Esagero. Ma se fosse la Germania a doversi adeguare al resto d’Europa e non noi? Invertiamo la clessidra dello spread. Gli ultimi saranno i primi, si ricomincia dalle origini.

(il Giornale, 22 maggio 2012 – Cucù di Marcello Veneziani)

Vero, la Germania è troppo forte economicamente, e se pur fa bene a chiedere che l’area Euro rispetti determinati criteri di bilancio, non può nemmeno pretendere che ci si strangoli per far piacere a Frau Merkel.

E’ che prima di costruire un grande stato, hanno costruito un’unione monetaria. Però non necessariamente grande vuol dire forte, potente… E’ il caso dell’Europa: una superNazione che si è rivelato il classico gigante dai piedi di argilla. Prima ancora di amalgamare le varie nazionalità, di creare un vero spirito europeo, hanno voluto fare un’unione economica, composta inizialmente di dodici stati, le dodici stelle iniziali, con paesi dalla differente potenzialità economica, dalla forte Germania alla debole Grecia che, pur di entrare nell’area Euro ha perfino truccato i bilanci. Poi sono stati aggregati altri stati dell’Est europeo, anch’essi con un’economia debole, il che ha solo causato un’indiscriminata emigrazione di questa gente nei paesi ritenuti più ricchi, ma con il solo risultato di indebolire le nazioni che hanno accolto questi immigrati, a tutti gli effetti cittadini europei.

Così adesso abbiamo un gigante malaticcio, solo lo scheletro, la Germania, è forte e detta le sue leggi, mentre chi se la cava meglio sono gli stati piccoli non dell’Unione Europea (come la Svizzera) o quelli che puer europei non hanno aderito all’area Euro, Danimarca e Regno Unito ad esempio.


Quattro chiacchiere

Un giorno Monti dice che non si sente responsabile dei suicidi avvenuti per ragioni economiche in questi ultimi tempi ed incolpando i governi precedenti della voragine nei nostri conti pubblici. Il giorno dopo si corregge, scagionando Berlusconi, anzi riconoscendo che la strada che aveva intrapreso per il risanamento era quella giusta.

Sarà che ormai diffido di tutto e tutti, quindi mi viene da supporre che queste lodi, queste esternazioni da parte del Premier abbiano il solo scopo di consolidare la fiducia nel suo governo da parte del PdL.

E mi chiedo se sia davvero così indispensabile raggiungere il pareggio di bilancio in così breve tempo, a scapito della mancata crescita economica del paese. E mi chiedo anche se le cartelle esattoriali potrebbero essere più umane, concedendo maggiori rateizzazioni, senza gravarle di interessi passivi al limite dell’usura.

Riflessione finale… Monti dice che questo regime di sacrificio è l’Europa che ce lo chiede…L’Europa o la Merkel?

E se invece di far fallire la Grecia, estromettendola dall’Europa, dessimo un bel calcio nel deretano polposo alla Frau e buttassimo fuori lei e la grande Germania fuori dall’Unione?

(NB: sia ben chiaro che a me la Germania ed i tedeschi piacciono…è la Merkel che non sopporto!)


per ridere un po’

Dopo l’ennesima riunione della UE, alcuni presidenti decidono di visitare il museo del Louvre per alleviare lo stress.

Si fermano in meditaziine davanti al quadro di Adamo ed Eva nel Paradiso terrestre.

Esordisce Angela Merkel

Guardate la perfezione die corpi: lei alta e snella, lui con i muscoli ben fatti. Gli stereotipi sono necessariamente tedeschi.

Nicholas Sarkoky ribatte immediatamente:

Assolutamente no! E’ evidente l’aspetto erotico di entrambe le figure, lei cosi’ femminile, lui cosi’ aitante. Sanno che presto arrivera’ la tentazione. Possono essere solo francesi!

Scuotendo il capo, David Cameron dice

Guardate attentamente..la serenita’ dei loro visi, la delicatezza della posa, la sobrieta’ del gesto. Possono essere solo inglesi

Dopo alcuni secondi Mario Monti esclama:

NON  SONO  D’ACCORDO!!!

Guardate bene:

Non hanno vestiti

Non hanni scarpe

Non hanno casa

Hanno solo una mela da mangiare in due

Non protestano

E credono pure di stare in paradiso

non ci sono dubbi

Sono ITALIANI!!!!!!


Salvagente

Se qualcuno sta per annegare, il salvagente glie lo gettate subito o aspettate una settimana?

Quello che sta facendo Monti è l’attendismo peggiore che ci sia, tanto che non solo il Financial Time l’ha invitato a fare presto, ma pure “la Repubblica”, sotto sotto, scrivendo che il premier prende tempo per le misure perché si possono reggere i tassi alti almeno fino a metà del prossimo mese, lascia intendere che ci vorrebbe una mossa.

Però, dopo il primo provedimento dedicato a Roma capitale, nella giornata di ieri sono seguiti gli accordi bilaterali con le isole Mauritius ed una legge per bloccare i sistemi antivegetativi sulle barche in modo da prevenire la crescita di organi genitali maschili sulle conchiglie di mare (sob!)… Provedimenti economici zero. Chissà da cosa sarà rimasta impressionata la Merkel.

E intanto chi annega ed annaspa siamo noi!


Povera Europa

A suo tempo ci ubriacarono con l’idea di un’Europa simile agli Stati Uniti, ma dopo tanti anni ci stiamo rendendo conto che l’Europa non esiste. Esiste un’area Euro, ma della quale tanti paesi europei non fanno parte (ad esempio Regno Unito e Danimarca). Nell’Europa hanno fatto entrare paesi dall’economia fragile, come quelli dell’est europeo, e tra gli stessi stati fondatori alcuni non erano perfettamente in regola con i parametri (vedi Italia con il suo debito pubblico). Adesso l’euro c’è, e sarebbe follia tornare indietro. Ci stiamo rendendo conto però che tutti gli stati debbono sottostare ai diktat della Frau Merkel (anche Sarkozy, che pure sembra pappa e ciccia con lei).

La stessa BCE sembra sottomessa alla Bundesbank, non passa giorno che la dolce signora dagli attributi alquanto mascolini non dica forte e chiaro un bel NEIN, specie appena si inizia a parlare di Eurobond. Ma a forza di NEIN, anche il collocamento dei bond germanici ha avuto una débacle, in quanto il loro rendimento era addirittura minore dell’inflazione.

Insomma, siamo Europa oppure tante piccole periferie della grande Germania? Pure Monti con le sue misure “impressionanti” dovrà comunque soccombere ai voleri della Frau Merkel. Però tutte le manovre della Cancelliera altro scopo non hanno che quello di riguadagnare consenso in vista delle prossime consultazioni elettorali, e lo stesso vale per il presidente francese che la segue a ruota. Quindi, quanti speravano in un miracolo di san Mario Monti ed addossavano la colpa dello spread alto e della caduta delle borse al precedente governo, ora non sanno più che dire, si limitano ad ignorare il problema o, al massimo, a riportarlo in un trafiletto taglio basso nelle note economiche.

E nel frattempo una delle tre agenzie di rating (la Fitsch), ha declassato alcune nostre banche popolari, mentre non si sogna di fare altrettanto con le banche francesi e tedesche con le casseforti ripiene di titoli greci…

Aspettiamo che arrivi la quarta agenzia, la cinese Dagong, e vedremo come andrà a finire….


incognita futuro


I miei mi ripetevano spesso la frase “Dio stramaledica gli inglesi”, molto in auge durante la seconda Guerra Mondiale; oggi io aggiungerei anche tedeschi e francesi, specialmente questi ultimi imbevuti di una grandeur di stile napoleonico che mal si addice loro in quanto, anche se non lo danno a vedere, hanno un’economia molto più fragile della nostra, con le loro banche rimpinzate di titoli-spazzatura greci, paragonabili alla carta straccia. Di fatto, l’asse franco-tedesco, con un governo Monti, ci commissarierebbe. Monti è l’espressione delle banche, dirette da quei poteri forti che stanno speculando sulle finanze dei vari stati, manovrando tutti come i burattinai fanno con i fantocci… Non per altro Monti è sostenuto da Cristine Lagarde, direttrice del FMI.

E vedere una Camusso “dura e pura” che appoggia un governo delle grandi banche, miranti solo al profitto, non mi fa ben sperare per il futuro. A parte che dietro ci avverto anche una regia occulta di Carlo De Benedetti, il cui scopo era quello di far cadere Berlusconi, indebolirlo ed impadronirsi in toto delle sue imprese, mentre Murdoch, che aveva il medesimo intento, si è messo fuori causa da solo per le recenti vicende che lo hanno portato alla chiusura di due delle sue più prestigiose testate… Quando il leone muore, anche gli asini scalciano… Merkel e Sarkozy, in casa loro, non stanno meglio… Il francese anzi avrebbe dovuto essere sostituito da Strauss Kahn, guarda caso ex capo del FMI, ma le donnine hanno inguaiato pure lui!

Adesso si parla di governo tecnico. Tecnico fino a che punto, se le leggi andranno poi approvate in un parlamento “politico” quanto mai diviso? Se Monti dovesse approvare i punti che Berlusconi ha inviato alla BCE, cosa farebbero Bersani e soci, anzi, compagni? Voterebbero contro, esponendoci ad una figuraccia internazionale? Uscirebbero dall’aula, pur di non votare (come hanno fatto con Berlusconi? Tanto valeva tenerselo, allora). Oppure darebbero la loro approvazione, dando così la dimostrazione che il loro unico scopo non era il bene dell’Italia, ma far cadere l’avversario?

Nulla da aggiungere… Siamo solo un paese di

BUFFONI!


Così va il (nostro piccolo) mondo

Matteo Renzi va dicendo quello che in molti, me compresa, pensano e scrivono da parecchio tempo, ossia che l’opposizione è carente di idee ed è tenuta assieme solo dall’antiberlusconismo. Per queste sue affermazioni viene osteggiato anche dal partito cui appartiene, che lo ha “garbatamente” invitato a fare gavetta prima di poter accedere ai posti di comando. Se in linea di massima si può essere d’accordo con i “vecchi” che possono accampare a loro favore lunghi anni di esperienza nel campo politico, ragionando coerentemente invece bisogna chiedersi cosa hanno fatto di concreto i vari D’Alema, Bersani, Franceschini, Veltroni, Bindi e chi ne ha più ne metta (tralascio volutamente Prodi…). Cosa ci hanno saputo offrire? La litania che giornalmente ricorre è “Berlusconi deve dimettersi”, e se per certi versi si può anche convenire con questo, cos’hanno da proporre di diverso se non un governo di unità nazionale e quali decisioni prenderebbero? (a parte che non ce la vedo la Bindi concordare con Vendola o Casini con Di Pietro…). A Berlusconi viene anche imputata la crisi che ormai è planetaria e coinvolge tutti i paesi. In Spagna, Portogallo, Grecia ed Irlanda ( i cosiddetti PIGS) Berlusconi non c’è…eppure vanno male. Nemmeno la Francia con Sarkozy se la cava meglio di noi, anzi le sue banche sono molto più fragili delle nostre. Lo stesso dicasi della Merkel in Germania, e lo stesso Obama non verrà certamente rieletto.

Noi a nostro discapito abbiamo solo un enorme debito pubblico, che data ormai da decenni, e non è certo colpa di Berlusconi, tutti parlano di crisi ma le code non le fanno davanti ai negozi di pasta e pane o di frutta e verdura, ma davanti alle catene della Trony. Nel nostro paese annualmente vengono venduti 23 milioni di telefonini…

Alla faccia del prezzo stratosferico dei carburanti (oggi la blu super Agip costava  1,715 euro), le strade sono intasate dal traffico. In giro vedi bambini delle elementari attaccati al cellulare…qualcosa non mi torna. Tra le affermazioni ottimistiche del Premier e quelle ultranere delle Cassandre dell’opposizione, c’è una enorme zona grigia in cui si colloca di tutto e di più. Siamo un popolo che vive al di sopra delle proprie possibilità. In molti rinunciano al cibo, ma non all’ultimo gadget tecnologico o all’abbigliamento firmato. Compriamo meno libri e cultura, però guai a non rinnovare l’abbonamento alla palestra o a non partire in vacanza per destinazioni esotiche…

Diamo in conclusione più credito all’apparenza che alla sostanza, ma lo stesso mercato richiede questo: quante cose potrebbero essere riparate ma vengono buttate? Chi aggiusta più un ferro da stiro? Lo si butta e se ne compra uno nuovo. Il cellulare che abiamo non è provvisto di determinate funzioni? Via…e se ne acquista un altro! Ovvio che così si incrementano i consumi e in tal modo l’economia “gira”, ma fino a quando potrà reggere questo sistema?

E intanto da noi si incrementa il mercato delle vacche…solo che se è uno Scilipoti a lasciare l’IDV all’opposizione per appoggiare il governo Berlusconi si dice che il parlamentare è un traditore, se altri invece lasciano il PDL per andare all’opposizione, sono persone che dimostrano grande senso di responsabilità…Io li considero topi che lasciano la nave che affonda…

In conclusione, questa è l’Italia dei burattini, dei sor Tentenna, che decide di non decidere, rimandando ogni cosa sine die, e se putacaso qualcuno ha delle idee, subito lo bollano e lo invitano a non scalciare…