Mattino
Dalla finestra aperta
Entran le voci calme
Del fiume,
I canti lontani
Delle lavandaie
Laggiù fra i pioppi e gli ontani,
Presso la pura corrente
Che mormora sì dolcemente
Il fumo dei vapori
Si confonde con quello delle case
Sotto il riso trionfale
Del cielo.
Sull’altra riva, nel viale
Le affiches azzurre
Delle compagnie di navigazione
Riempiono di nostalgia e di illusione
Il cuore degli uomini
Seduti sulle panchine.
Penso a una fanciulla bionda.
Fra poco sarà mezzogiorno
E una gran tenerezza mi invade,
E una voglia di piangere senza perché.
Attilio Bertolucci
Dipinto di Ottorino Bicchi
Mattino
Notte agitata, con sogni ricorrenti.
Del resto è sempre così quando siamo in partenza.
Ho dato il benvenuto a questa mattina con un sospiro di sollievo . . .
Ci sono mattine in cui la luce irrompe prepotentemente, quasi con maleducazione, nella stanza.
Altre, ed oggi è una di queste, in cui si insinua piano, quasi a voler bussare con delicatezza per paura di disturbare…
L’aurora dipinge di sole
il mondo coperto dal blu
mi sveglio è un nuovo mattino
e il primo pensiero sei tu
il primo usignolo che canta
il primo carretto che va
è un nuovo mattino che nasce
io nasco di nuovo con te
sei anche tu come un mattino
dipingi il sole negli occhi miei
dove non sei
è solo notte
dove tu sei nasce l’amor
io passo davanti alla chiesa
è tardi entrar non potrò
mi accorgo che prego da solo
ringrazio di averti con me
sei anche tu come un mattino
dipingi il sole negli occhi miei
dove non sei è solo notte
dove tu sei nasce l’amor
Cosa ne pensate?