La vita è sogno, soltanto sogno, il sogno di un sogno (Edgar Allan Poe)

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Di gennaio, di notte

inverno f0f2533784770d6176155f2535cdfb23Di gennaio, di notte

quando lungo le sue vene lo spazio

trepida per un vento inesauribile, ravviva

negli alberi speranze ancora vane

e li sveglia a una vita ancora incerta,

troppo remota oltre le cime

ed oltre le radici;

nei giorni incerti ai crocevia del tempo

nelle ore dopo la passione quando

anche il dolore ha fine

e l’anima si tiene appena

che non frani nel suo vuoto

e si chiede stupita più che ansiosa

s’è quella l’agonia ch’è in ogni inizio

o il termine, il termine di tutto,

e accade che qualcuno

per certezza, per afferrarsi a un segno

mormori il suo tra il nome dei suoi cari

ed è strano come murare lapidi

su case per memoria d’un passaggio,

d’una sosta nel transitare eterno,

viso di molto amata un tempo

che tra pagina e pagina del libro

sfogliato senza termine degli anni

hai la pace che dà l’essere fiochi

e spenti sotto la crudele patina

qualcuno soffia nelle tue fattezze,

t’eccita, ti richiama al mio tormento

quale fosti d’età in età, puerile,

puerile sotto nuvole di marzo,

giovinetta sgusciata da anni informi

tra infanzia e pubertà, donna nel vento.

Frattanto siamo divenuti grigi.

Esco, guardo addossato ai muri alti

la mia patria ventosa e montuosa,

prendo fiato, poi seguo la via crucis.

Mario Luzi

 


Di maggio

rosa b6159aadd332aa8fe3a3fc2db375b518Come quando di Maggio

sopra il ramo la rosa

nella sua bella età,

nel suo primo splendore

ingelosisce i cieli del suo vivo colore.

Mario Luzi


L’amore aiuta a vivere

L’amore aiuta a vivere, a durare,

l’amore annulla e dà principio. E quando

chi soffre o langue spera, se anche spera,

che un soccorso s’annunci di lontano,

è in lui, un soffio basta a suscitarlo.

Questo ho imparato e dimenticato mille volte,

ora da te mi torna fatto chiaro,

ora prende vivezza e verità.

La mia pena è durare oltre quest’attimo.

Mario Luzi

dipinto di Edvard Munch


La notte lava la mente

La notte lava la mente.

Poco dopo si è qui come sai bene,

file d’anime lungo la cornice,

chi pronto al balzo, chi quasi in catene.

Qualcuno sulla pagina del mare

traccia un segno di vita, figge un punto.

Raramente qualche gabbiano appare.

Mario Luzi


Strade

Michiel Schrijver Tutt’Art@

Le strade per cui parti dalla vita

e vi torni, non una innumerevoli

volte, i passi che portano lontano

e quelli che risalgono il versante…

che mi viene di là ora? Memorie,

ambagi, è nulla, è come quando

una città pensata nella veglia

se dormi, s’addormenta sul tuo cuore

con i suoi trivi, i suoi vicoli strani

da porta a porta fino al fiume…

Mario Luzi

Illustrazione di Michiel Schrijver


Non andartene

Non andartene,
non lasciare
l’eclisse di te
nella mia stanza.
Chi ti cerca è il sole,
non ha pietà della tua assenza
il sole, ti trova anche nei luoghi
casuali
dove sei passata,
nei posti che hai lasciato
e in quelli dove sei
inavvertitamente andata
brucia
ed equipara
al nulla tutta quanta
la tua fervida giornata.
Eppure è stata,
è stata,
nessuna ora
sua è vanificata”.

Mario Luzi


Gli uomini o la loro maschera

Gli uomini o la loro maschera

quando per un segnale incomprensibile

lì nella brulicante commedia

l’azione s’interrompe

e ristà, a un tratto, il gioco delle parti…

Eccoli

che impietosamente

sorpresi da quel vuoto

ed in esso da un fulmineo coagulo

ciascuno dalla sua malcerta verità risaltano

ancora più goffi,

spiccano ancora più fatui

in quella neutra desolata lacca, tutti,

coloro che si appisolano

nella loro grandezza presunta o finta

e gli altri che vociferano

e pestano concitate nullità, tutti,

tutti ugualmente…

ma non è

questo il tralucere

improvviso dell’inferno,

non è la morte, questa, è la semina,

solo così rigermogliano

e sono riconquistati al movimento,

al fuoco dell’eterna metamorfosi.

MARIO LUZI


Inverno

Il giorno schietto
d’inverno inasprisce le carraie,
aguzza il taglio della pietra, sopra i poggi pelati
brucia i pochi fili d’erba.
Chi affastella legna, chi sciorina
panni s’affretta; sgretola la crosta
con le scarpe chiodate, con gli zoccoli,
spranga l’uscio di casa.
È un tempo che fa bruschi i conciliaboli,
ruvide le parole ed i commiati.
…Antenne
e nervature d’alberi, di rovi
graffiano i venti del tramonto…

    Mario Luzi

    (Immagine Albert Sisley)