Manifestazioni
Premetto: sono contraria a marce, fiaccolate, gessetti, palloncini e canzoncine perché ritengo che non servano assolutamente a nulla. Detto questo, a Bolzano domani avrebbe dovuto svolgersi una marcia contro la violenza a sostegno della quindicenne stuprata qualche giorno fa da un extracomunitario.
Ho scritto “avrebbe dovuto”, in quanto la marcia è stata annullata. Il perché è semplice: il Movimento studentesco avrebbe voluto che la manifestazione si svolgesse di mattina mentre il resto delle persone, per lo più lavoratori, avrebbero gradito il pomeriggio.
Sono intervenuta nella discussione scrivendo che sfilare di mattina era un ottimo motivo per bigiare la scuola.
Apriti cielo! Uno dei capoccia (almeno credo) del Movimento Studentesco mi ha ricordato che molte lezioni si svolgono anche nel pomeriggio, al che ho ribattuto che nell’orario pomeridiano si svolgono le materie meno impegnative (confermato pure da vari docenti).
Allora, studentelli dei miei stivali, io, pur avendo lasciato le aule scolastiche da mezzo secolo, ricordo benissimo che ogni scusa era buona per saltare le lezioni. L’unica cosa che mi tratteneva dal farlo era il pensiero delle punizioni che mi avrebbero inflitto i mie e delle eventuali note sul registro che avrebbero pregiudicato il rendimento scolastico.
Manifestazioni
Migliaia di gilet gialli per strada a Parigi per protestare contro l’aumento di ben 6 centesimi dei carburanti per concedere incentivi all’acquisto di auto elettriche anche se ormai tutti sanno che il vero movente non è questo, ma è una protesta contro Emmanuel Macron, sempre più inviso alla popolazione.
Tutti ad elogiare i francesi per il carattere dimostrato in.questo frangente, plaudendo ai manifestanti che invadono le piazze fronteggiando la polizia.
Poi ricordo le stragi di Nizza, di Charlie Hebdo, del Bataclan…
Niente gilet allora, solo inutili palloncini, gessetti colorati e candeline.
Paura di manifestare contro i terroristi islamici?
30 settembre
Mi son svegliato e…
A Roma c’era una grande manifestazione.
Non mi metto a sindacare sulle presenze ieri in Piazza del Popolo, diecimila in più o in meno non fanno certo la differenza. Il fatto è che anni addietro erano centinaia di migliaia, se non addirittura un milione.
Martina si sgolava a dire che hanno capito la ragione della débacle del 4 marzo scorso, ma la gente non si fida più. Una volta rimontati in sella riprenderebbero con i soliti discorsi, ius soli, accoglienza, tasse, asservimento all’Europa.
Se in tanti anni, passando da Monti a Gentiloni, non hanno saputo far altro che aumentare le tasse, se le chiusure di negozi e le delocalizzazioni sono aumentate, lo si deve esclusivamente alla loro politica; se la criminalità è aumentata, è per loro demerito. No, questo non lo hanno capito.
Riprenderebbero imperterriti a commettere gli stessi errori che ora denunciano.
Siete uomini, non caporali
Miei cari amici neri che lavorate nei campi per pochi euro, non sventolate, unitamente agli striscioni con i quali chiedete diritti e dignità, anche quelli con la scritta “la pacchia è finita”.
Il caporalato al sud esiste da una vita e la colpa non è certo di Salvini come vogliono farvi credere. Chi vi sfrutta è la mafia, la stessa che magari ora organizza le marce di protesta.
Oggi dimostrate giustamente per i vostri morti, ma perché non l’avete fatto prima?
Perché i vostri “amici” sindacalisti non si sono mai fatti vivi prima di adesso? Non vi accorgete che i caporali vi sfruttano, ma i sindacati vi prendono per i fondelli?
Per la cronaca, la frase “la pacchia è finita” è riferito a tutte quelle organizzazioni pseudo-umanitarie che lucrano sulle vostre sofferenze, non certo a voi, perché quelle finte associazioni fino ad ora hanno solo guadagnato, e molto bene, sulla vostra pelle.
Forse non lo sapete, ma anche molte donne e ragazze meridionali sono nelle vostre medesime condizioni, e devono accettare paghe da fame per non “entrare in concorrenza” con voi.
Ricordate ad esempio Paola Clemente, morta di sfinimento tre anni fa per una paga di 2 euro orari per una giornata di 10-12 ore al giorno?
Per curiosità, alla manifestazione dei braccianti extracomunitari c’era anche quella politica che diceva “gli immigrati ci servono, se no chi raccoglie i pomodori”?
Certo, parlo della Bonino, ma anche della Kyenge e di tutta quella massa di personaggi politici e no che si ritengono aperti all’accoglienza ma che non accolgono nessuno in casa loro, i cosiddetti “buonisti” che sono più deleteri che altro.
Cattivi maestri
Non seguo i programmi televisivi, però sui siti internet è facile trovare molte notizie.
Mi ha sconvolto vedere quell’insegnante urlare come una forsennata contro le forze dell’ordine, insultandole pesantemente e, non contenta, augurando loro la morte.
Mi domando quale insegnamento possa dare a scuola una maestra ai propri alunni, e se la causa di tante prevaricazioni ed atti di violenza e bullismo che avvengono ultimamente nella scuola non siano dovuti, oltre che al disinteresse dei genitori, anche ai cattivi esempi di certi insegnanti, fortunatamente non molti.
Vedendo il video ed ascoltando le parole della docente, mi sono venute le lacrime agli occhi.
Certamente la “signora” non conosce il lavoro delle Forze dell’ordine, non sa che vita conducano le persone in divisa, che devono fronteggiare bande di esagitati, rischiando la pelle a causa di costoro, non sa che a soffrire sono anche i familiari che aspettano a casa. Parlo a ragion veduta e per esperienza personale: quante volte, durante il periodo del terrorismo o in occasione di qualche manifestazione o di una “semplice” partita di calcio, ho aspettato una telefonata che annunciasse che tutto era andato bene.
La “signora” se ne sta seduta tranquillamente in cattedra (e con ciò non voglio certo sminuire il lavoro di tanti insegnanti coscienziosi), ma sfoga la sua rabbia e la sua frustrazione durante queste manifestazioni. Spero solo che in classe tenga un atteggiamento consono alla sua occupazione.
Certo che far comprendere a certe persone il concetto di DEMOCRAZIA è dura: ognuno ha diritto di manifestare liberamente, tanto più che la manifestazione era stata preventivamente autorizzata.
La “signora” probabilmente non sa neppure cosa fosse il fascismo che dice di combattere, fascismo che impediva di esprimere liberamente le proprie opinioni anche con la violenza, cosa che lei fa, pur definendosi antifascista. Se il”fascismo” è eversione, la prima eversiva è proprio costei, che augura la morte ed ha cercato di forzare il cordone di agenti posti a protezione di un comizio REGOLARMENTE AUTORIZZATO. Quindi, se lo Stato ritiene che questo partito sia legale, autorizzandolo sia a partecipare alle elezioni che a tenere comizi, chi è lei per definirlo “Fascista”? E quale conclusioni potranno trarre i suoi alunni, qualora abbiano visto in televisione il comportamento della loro insegnante?
Sono i cattivi maestri che annientano la democrazia, e questa signora ne è uno degli esempi peggiori.
Rispetto
Oggi ci sarà la manifestazione delle donne contro il nuovo presidente degli Stati Uniti Donald Trump.
Nulla da obiettare, se non fosse che molte di queste dimostranti sfilano per protestare contro il poco rispetto che Trump avrebbe dimostrato nei confronti del cosiddetto sesso debole e che, tra quante mostrano il proprio disappunto, ci sono artiste che meglio farebbero a tacere, tipo Madonna,
che prometteva sesso orale a chi avesse votato per Hillary Clinton ed altre tipo Miles Cyrus che sul palco o sullo schermo, mostravano di tutto e di più.
Volete rispetto?
Iniziate a comportarvi di conseguenza, altrimenti state a casa e non lamentatevi.
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Inviato dal Veloce promemoria
Il giorno dopo
Oggi 2 maggio.
Una bella giornata, splende il sole, ultima occasione per girare Milano prima del rientro alla base.
Non abbiamo avuto il coraggio di recarci a Cadorna o Pagano, dove ieri ci sono state le manifestazioni più violente, o nelle zone limitrofe.
Abbiamo optato per un ritorno alla darsena. Un viavai di gente, la maggior parte turisti, che affollavano il posto, mai vista così tanta gente in corso di Porta Ticinese. E in piazza XXIV maggio, ecco un “ricordino” dei gentili ospiti di ieri che hanno imbrattato il casello appena ristrutturato.
Mentre mangiamo ascoltiamo Sky.
Intervistano Martina, ministro alle politiche agricole che sta alla sicurezza come può starci un portinaio. Elogia le forze dell’ordine per il loro comportamento. Che cavolo può saperne lui che se ne stava tranquillo all’Expo mentre fuori succedeva di tutto?
Intervistano Pisapia (questa volta senza colpe in quanto l’ordine pubblico è competenza del prefetto) che dice che Milano ha reagito alla violenza. Reagito? Se è stata messa a ferro e fuoco quasi fosse calato il Barbarossa ! Almeno avesse avuto il buon senso di tacere.
Poi intervistano cittadini comuni, residenti in zona, pieni di sconforto perché si sono sentiti abbandonati.
Infine Maroni. Promette 1,5 milioni di euro per rifondere i danni: vero, sono soldi che escono sempre dalle nostre tasche, dei lombardi in particolare, ma se ripenso a quegli sfigati di emiliani che dopo il terremoto non solo non hanno ricevuto nulla ma si son ritrovati pure le tasse da pagare…
E domani dovrebbe esserci un altro corteo, ma sarò già di ritorno a casa.
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Inviato dal Veloce promemoria
Bicicletta
Oggi…Bolzano in bicicletta.
Dalle 9 alle 16.30 la città è stata occupata dappertutto dalle due ruote. Nulla da dire, una bella iniziativa, rallegrata anche da bancarelle, musica, palloncini per i più piccini però a Bolzano di certo non se ne sente la necessità, in quanto abbiamo già moltissime ciclabili che consentono di spostarsi da tutte le parti, dal centro fino in periferia ed oltre, collegandosi alle ciclabili “provinciali” che raggiungono il confine. Poi le interviste… “Che bello, vorrei che fosse così tutti i giorni”…e allora come la mettiamo con le automobili che pagano già salato in termini di assicurazione e bollo, con i rifornimenti ai vari negozi? (Tra parentesi: dall’inizio del mese è pure vietato ai corrieri di entrare in centro con i furgoncini, cosicché si sono attrezzati con biciclette elettriche che possono trasportare fino a 150 chili di merce).
Dimenticavo: solitamente, pur possedendo due automobili, in città ci spostiamo sempre a piedi o con la bicicletta…l’automobile solo una volta ogni tanto se c’è da fare la spesa all’iper, piuttosto distante da casa nostra.
Cosa ne pensate?