La vita è sogno, soltanto sogno, il sogno di un sogno (Edgar Allan Poe)

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Il giorno del giudizio

Oggi è il giorno in cui, tramite consultazione online, i simpatizzanti del M5S decideranno se approvare o meno l’autorizzazione a procedere nei confronti di Matteo Salvini per la faccenda Diciotti.

C’è una cosa che mi sconcerta del Movimento: quell’essere sempre e comunque dalla parte della magistratura.

Orbene, la legge è una cosa, la magistratura è un’altra, e sopra a queste due c’è la GIUSTIZIA, ossia il concetto del riconoscimento e del rispetto dei diritti delle persone.

LEGGE, in senso lato, è il complesso delle norme che regolano l’ordine della società civile, mentre la MAGISTRATURA è composta da uomini, e gli uomini a volte, consciamente o meno, sono fallaci.

Ed è assodato che la magistratura in Italia ormai sia di fatto un potere politico che spesso utilizza la propria autorità per abbattere un governo a lei stessa inviso (e i grillini si ricordino che di questo governo sono parte pure loro); i magistrati, quando c’è un dubbio giuridico interpretano le leggi in modo “orientato” politicamente.

Sembra ormai disatteso il principio della separazione tra i tre poteri legislativo, esecutivo e giudiziario, con quest’ultimo che spesso prevarica i due precedenti. Indipendenza della Magistratura non significa solo non dover subire interferenze da parte del Parlamento e/o dal Governo: è valido anche il contrario.

Matteo Salvini non ha fatto altro che tutelare la sicurezza nazionale, tutto il resto è “fuffa”, pertanto la magistratura non ha titolo per giudicare un atto di governo (azione presa collegialmente) compiuto per il supremo interesse nazionale. Azione praticamente identica a quella effettuata dal Governo Prodi nel 1997, con il blocco effettuato nei confronti delle navi provenienti dall’Albania, con Napolitano al Ministero dell’Interno. Vogliamo processare pure loro?


Fiducia

Quando per lentezza nei procedimenti penali si fa prescrivere il reato di un padre che ha violentato per anni la propria figlioletta, che all’inizio degli abusi aveva solo otto anni, offrendola a pagamento anche ai suoi amici, ed ora gira libero ed incensurato ; quando un pm intima di non divulgare la notizia che a percuotere a morte una vedova ottantenne, solo per rubarle pochi euro ed una collanina, è stato un trio di ragazzi marocchini – maggiorenni, anche se di poco – in quanto provengono da famiglie “perfettamente inserite” e che quindi potrebbero anche essere figli nostri; o infine quando un ragazzo diciassettenne che per noia ha ucciso un pensionato gettandolo sugli scogli dal molo viene “condannato” a studiare per tre anni dopo di che tutto verrà cancellato come se non fosse mai successo, mi chiedo che valore abbia la vita delle vittime.
Poi dicono che bisogna avere fiducia nella legge e nella magistratura.


Giustizia


Oggi parliamo di (in)giustizia, innanzitutto della lentezza della magistratura ad arrivare a determinate decisioni (già che debba decidere un magistrato in determinate situazioni è un’assurdità).

Non ritengo possibile che ci vogliano 20 anni, con la conseguente prescrizione del reato, mandando quindi libero il violentatore di una bimba che all’epoca dei fatti aveva solo sette anni.

Non è ammissibile che ci vogliano 17 anni per accertare un altro caso di abuso su una minore (poi suicidatasi) mentre il reo, condannato alla ridicola pena di poco più di tre anni, abbia potuto impunemente riparare all’estero,

Non è neppure tollerabile che una coppia di genitori “anziani” abbiano dovuto aspettare sette anni per avere una sentenza, a loro sfavorevole, vedendosi tolta la figlia a loro sottratta a poco più di un mese di vita.

Genitori anziani…certo, la madre alla nascita della bimba aveva 56 anni e il padre 11 di più. La bambina era stata tolta loro in quanto non sarebbe stato certo che la figlia si sarebbe trovata bene con due persone così anziane e che, ancora in giovane età, avrebbe dovuto sobbarcarsi l’onere di accudire due vecchi.

Ma la mamma di cui si parla non si chiama Gianna Nannini, che ha avuto una figlia alla stessa età, e nemmeno Carmen Russo, che alla nascita della figlia aveva “solo” 54 anni.

De resto il celebre professor Antinori fece partorire una donna di 63 anni…

Però si permette ad un politico italiano omosessuale di “acquistare” un figlio all’estero unitamente al suo compagno.

Senza contare tutti i bambini che vengono utilizzati per elemosinare, se non addirittura addestrati al furto, che nessuno si perita di sottrarre ai genitori naturali in quanto “è tipico delle loro tradizioni”.

Purtroppo adesso, per il bene di quella bambina e per evitarle dei traumi, è meglio che rimanga con la famiglia che l’ha avuta in affido in questi sette anni e che ora potrà legittimamente adottarla. Tutto questo per via della lentezza dei procedimenti giudiziari, ai quali sarebbe opportuno porre un limite temporale in quanto, secondo i dati Ocse, l’Italia si posiziona ultima tra tutti i paesi europei per durata media dei procedimenti civili. Il tempo medio per la conclusione di un procedimento nei tre gradi di giudizio è quasi 8 anni (2866 giorni), contro una media di 788 giorni nei paesi Ocse e un minimo di 368 in Svizzera.

Passo ora a parlare della legittima difesa. Già nel 2015 il PM Nordio aveva espresso il parere che chi reagisce ad un reato che lo Stato non è stato in grado di prevenire non è da considerarsi colpevole e non va quindi punito.

In Italia invece cosa succede? Che l’aggredito, se si difende, va sempre e comunque sotto processo.

Ci va se per caso lo uccidi e si configura “l’eccesso di legittima difesa”, e scatta pure il risarcimento per i familiari privati di una così “brava persona”.

Ci va se, in un eccesso di buonismo, lo rinchiude in uno sgabuzzino in quanto scatta il “sequestro di persona” , e pure in questo caso il ladro va risarcito.

Se per caso il malvivente viene azzannato dal cane da guardia, scatta l’arresto per il malcapitato derubato per lesioni.

Se per caso si prende il ladro a cazzotti, ma quello è più grosso e forte del derubato, quest’ultimo deve tenersi le lesioni e stare zitto, mentre il malvivente solitamente se la cava con poco (ogni cavillo è buono per comminare il minimo della pena al delinquente, se non addirittura mandarlo assolto).

In poche parole, siamo messi bene: non esiste una giustizia efficiente, non esistono pene certe che tutelino gli aggrediti, gli aggressori nella maggior parte dei casi restano impuniti alla faccia nostra.

Credo che sia ora di cambiare rotta a questo sistema.


Fiducia

Ho fiducia nella magistratura”

La classica frase che tutti dicono quando vengono indagati.

Poi succede che degli innocenti restino in carcere per decenni, come è successo a Giuseppe Gulotta, (ventidue lunghi anni dietro le sbarre) con la confessione estorta tramite tortura, o più recentemente ad Angelo Massaro, che ha scontato venti anni per una telefonata male interpretata.

Le ingiustizie non si contano, basta cliccare “errori giudiziari” su Google e ne escono a bizzeffe.

Per contro, succede anche che un processo per lo stupro di una ragazzina che all’epoca aveva solo sette anni,veda l’imputato rilasciato perché il reato è caduto in prescrizione in quanto il processo è durato 20 anni!

Non può essere che in un paese CIVILE una causa penale duri così a lungo.

Ed allora la frase citata sopra, assume un significato canzonatorio.

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Forcaioli


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Grillo che cavolo pretende?  Sceglie i candidati alla carica di sindaco mediante consultazioni sul web previo suo benestare (e firma di contratto) e poi li sconfessa. È successo a Parma con Pizzarotti  (che a detta di molti  ha fatto e sta facendo bene) e a Roma, dove invece la Raggi si sta rivelando un disastro, anche se a suo tempo Grillo l’aveva definita “una macchina da guerra”, e come la guerra sta seminando solo disgrazie.

A Livorno invece Nogarin resiste, nonostante un avviso di garanzia, perché segue pedissequamente le direttive del capo.
Il fatto però è questo: da quando è nato il M5S, i pentastellati hanno sempre urlato a squarciagola contro chi riceveva un avviso di garanzia equiparandolo ad una condanna, si sono dimostrati i più forcaioli di tutti insultando chiunque non fosse allineato ai loro princìpi sbraitando che i magistrati hanno sempre ragione, ma sopratutto, hanno riempito di insulti ogni indagato e chi invocava il rispetto dei diritti della difesa.

Quindi, essendo garantista, (lo sono stata nei confronti di Berlusconi e lo sono ora anche nei confronti di Sala, che ha ricevuto solo un avviso di garanzia e non è per adesso accusato di nulla) non lo sono affatto nei confronti dei grillini che adesso provano sulla propria pelle i risultati delle loro teorie.

C’è solo una cosa da aggiungere: la magistratura per anni ha cercato di estromettere un personaggio dalla scena politica a forza di indagini, intercettazioni, avvisi di garanzia ed ora che è fuori dai giochi hanno allargato il campo di indagine, andando a colpire proprio coloro che, al grido di “Onestà, onestà” si proponevano come paladini della legalità. Ora forse i pentastellati si renderanno conto che la magistratura italiana è politicizzata al massimo, oltre ad essere un ordine autoreferenziale ed auto controllato. Quindi chi si mette di traverso ad una certa parte politica, prima o poi finisce indagato, perché ciascuno ha qualche scheletro da nascondere…a meno che non abbia una certa tessera in tasca.

Molti italiani hanno votato il Movimento 5 Stelle “con la pancia”, credendo in buona fede che i suoi esponenti fossero tutti casti e puri. Ora le magagne stanno uscendo fuori piano piano, perché ciò che ha importanza non sono le buone intenzioni, ma i risultati, e questi si ottengono solo se si possiede la competenza ed una squadra che sappia portare avanti i progetti.

Credo che, col tempo, i grillini crolleranno sotto il peso della loro incapacità, già evidenziata nell’amministrazione di Roma, nonché della falsa “superiorità morale” che si sono attribuita autonomamente.


Bisogna aprire gli occhi

Erdogan

Dopo il golpe (vero o finto che fosse), le epurazioni, gli imprigionamenti, le punizioni, le torture, la vera faccia di Erdogan si palesa sempre di più.

Adesso se la prende con l’Italia perché se Erdogan junior rimetterà piede a Bologna, dove frequentava la prestigiosa John Hopkins University, potrebbe essere arrestato per riciclaggio, ma secondo il paparino la magistratura italiana non dovrebbe occuparsi del “piccolo” Bilal. Poco importa che in una intercettazione Erdogan senior consigli al figlio di sbarazzarsi di tutti i denari che detiene in casa (e che in un’altra intercettazione si faccia riferimento ad una somma di 10 milioni di dollari, presumibilmente frutto di una mazzetta per la costruzione di un gasdotto).

Erdgan fa la voce grossa con il nostro paese. La minaccia, velata, è quella di farci invadere dai “profughi”. Ed all’esternazione che in Italia dovremmo dedicarci più alla mafia che alle indagini su Bilal, Renzi (una volta tanto concordo con lui) ha replicato per le rime dicendo che i nostri giudici rispondono alle leggi ed alla Costituzione italiana, non certo al presidente turco.

È passato il periodo delle primavere arabe, quando la Turchia era considerata un paese moderato, amico degli Stati Uniti e quindi degna di entrare a far parte dell’Unione Europea. Poi il legame con gli americani si è deteriorato, anche perché la Turchia si è rivelata essere un passaggio fondamentale di potenziali terroristi nemici del regime di Assad provenienti dalla Siria.

Inoltre è chiaro ormai a tutti che Erdogan, che tutti ormai chiamano il Sultano, ha trasformato lo stato in una repubblica presidenziale con amplissimi poteri del premier, che rasenta (?) la dittatura, e mi fa specie vedere in televisione dei servizi dove Erdogan appare sotto il ritratto di Atatürk, e constatare che la Turchia, che era diventata uno stato laico, si stia avviando nuovamente verso un vecchio oscurantismo di stampo islamico.

Atatürk


MAGISTRATI

Davigo mi è antipatico, estremamente antipatico per via del suo giustizialismo di tipo giacobino, con utilizzo di metodi poco ortodossi, quali le intercettazioni telefoniche di tipo personale.
Ciononostante non posso dargli torto quando dice che tra i politici ci sono dei ladri. ( “I politici non hanno smesso di rubare, ma solo di vergognarsi”). Si può obiettare sulla quantità di disonesti, non tutti lo sono, non sul fatto che esistano. E non sono tutti di destra, come molti vorrebbero far credere.

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E nemmeno lo si può condannare per l’altra frase che ha detto, per cui un politico che ruba è peggio di un ladro. Certo, è peggio, perché a quel posto è stato eletto da cittadini che vogliono che siano salvaguardati i loro interessi, non quelli personali del politico in questione.
Ma è un po’ tutta la magistratura a dover essere riformata (in alcuni casi addirittura ripulita da alcuni elementi troppo politicizzati ), specie quando si tratta di INTERPRETARE alcune leggi e, guarda caso, spesso a sfavore della parte lesa. Quella magistratura sempre pronta a urlare agli attacchi alla propria indipendenza anche se si tratta di un doveroso blocco degli stipendi in un periodo in cui tutti sono chiamati a fare sacrifici.
Loro, i giudici, no.
Si ritengono inamovibili ed intoccabili, con privilegi ormai radicati nel tempo. Tanto sicuri della propria potenza da sovvertire perfino a volte il potere legislativo che spetta ESCLUSIVAMENTE al Parlamento.
Questa è l’Italia.
Poveri noi.


Inviato dal Veloce promemoria


Genitori e figli

In un periodo in cui si parla di adozione di bambini per le coppie omosessuali, mi viene spontaneo ricordare quella coppia di Mirabello Monferrato che, ricorrendo alla fecondazione assistita, aveva messo al mondo una bambina, solo che la mamma aveva 56 anni ed il padre 70. Ebbene, i giudici hanno sottratto loro la figlia QUANDO AVEVA GIÀ TRE ANNI DI ETÀ in quanto ritenuti troppo vecchi per allevare un figlio. La motivazione? Eccola…

La volontà di concepire la figlia è stata una scelta fondata sulla VOLONTÀ PURAMENTE NARCISISTICA DI SODDISFARE UN LORO DESIDERIO, SCAGLIANDOSI CONTRO LE LEGGI DELLA NATURA”.

Non sarebbe lo stesso principio (soddisfazione di un proprio narcisistico desiderio che contrasta le leggi della natura), che anima le coppie omosessuali?

Qualcuno mi sa commentare questa sentenza?

 

(tra parentesi…uno dei motivi che mi fa disprezzare certa magistratura)


giustizia è fatta (?)

Con sorpresa, (visto l’accanimento mediatico e giudiziario) ho letto le motovazioni della caduta delle imputazioni contro Berlusconi.

Per la seconda volta la Corte di Appello di Milano ha deciso che i capi d’accusa contro il leader di Forza Italia, come avevano stabilito i giudici del tribunale erano solo congetture, ossia pure illazioni non sostenute da prove concrete.

Ne avevo già scritto… sostenendo prima che una persona non è tenuta a farsi mostrare la carta di identità da parte delle persone che invita a casa sua. Poi sia l’imputato che la “vittima” negavano recisamente di avere avuto rapporti. Lo stesso per le presunte minacce per far rilasciare la minorenne, non avallate da nessuno della Questura. La stessa Ruby poi era stata depennata da i testi d’accusa (chissà mai perché).

Che il politico fosse un “estimatore” (!) di belle donne lo si sapeva da tempo. Che le serate in casa sua ad Arcore fossero “allietate” da compagnie femminili che si lasciavano andare ad atti e pose lascive anche, e nessuno ha negato questi fatti, ma nessuno ha potuto provare contatti sessuali tra lui e la sua ospite minorenne.

Forse l’assoluzione è dovuta anche al cambio del vento…


Giustizia è fatta?

 

 

 

 

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Per aver sostenuto che la precedente condanna di Berlusconi era una porcata, in quanto non c’erano prove e sia l’imputato che la “vittima” negavano di aver avuto rapporti intimi, mi sono sentita dire che ero berlusconiana.

Ora sono diventati berlusconiani pure i giudici che oggi lo hanno assolto?

Intanto, proporrei una bella class-action di tutti i contribuenti per far pagare tutte le spese per i processi e per le intercettazioni, perché non è giusto che queste ricadano sulla gente comune, però purtroppo la responsabilità civile dei giudici non esiste ancora, perché è un attentato al loro portafoglio…ops..alla loro indipendenza.

Resta comunque il fatto che,senza cambiare nulla nel castello della difesa, prima i giudici condannano e poi assolvono…e questo è molto preoccupante.

 

https://ombradiunsorriso.wordpress.com/2012/07/05/lamica/

 


Economia spicciola

13 - 1 (1)

Ci sono delle cose talmente ovvie che i cervelloni non riescono a capire.

È assolutamente inutile avere un treno che traina un carico di vagoni se la motrice non funziona per mancanza di energia, e l’Italia ormai è un treno che viaggia sempre più lentamente e che si avvia verso un binario morto.

La motrice che ci dovrebbe trainare sarebbe l’insieme degli imprenditori, piccoli, medi o grandi, cui manca l’energia derivante dal credito. Le banche concedono sempre meno prestiti, il carico fiscale è sempre più opprimente, la burocrazia invece di snellire le pratiche le appesantisce sempre più.

Con queste premesse, non vedo come si possa dire che la ripresa è vicina, dietro l’angolo addirittura. Ma il numero di ditte che chiudono o traslocano è sempre maggiore, mentre altre vengono vendute. In più ci si mette anche la magistratura (vedi il caso ILVA) che ha bloccato non solo le merci già pronte per la distribuzione, ma anche i capitali e sequestrato i macchinari. E tutto questo in assenza di una sentenza definitiva, ma solo in via preventiva, mettendo sul lastrico millequattrocento persone con le rispettive famiglie. E intanto gli amici tedeschi si ingrassano e ringraziano, perché tutte le nostre commesse passano a loro.

Qualcuno si preoccupa di salvare, nazionalizzandolo, il Monte Paschi… e nessuno si preoccupa di tante persone senza lavoro. Mi viene il dubbio (dubbio?) che sia solo per una manovra politica di un determinato colore.

Tutti si preoccupano che il governo duri: per quale ragione? Una volta la colpa dei nostri guai era il solito Berlusconi, adesso dell’instabilità politica. Monti con le sue manovre di rigore e sangue non ha concluso un cavolo, tanto che il debito pubblico è aumentato. Certo, lo spread è diminuito, ma come dico sempre, non è un indice, ma un differenziale.

Il Governo DEVE durare solo perché ognuno vuole tenersi incollato alla sedia, poi succeda quel che succeda: dopo di noi …il diluvio


gli intoccabili

Criminale!

Come è noto, Sallusti rischia la galera per un articolo apparso su “Libero” quando ne era direttore responsabile. Un articolo in cui l’estensore (non lui, ma un giornalista della testata) esprimeva la propria opinione sulla sentenza di un magistrato che aveva autorizzato una tredicenne ad abortire.

Una volta la magistratura era una di quelle istituzioni in cui gli italiani riponevano maggior fiducia, ma considerando quanto sta accadendo ultimamente, questa fiducia va sempre più sminuendo, ed i suoi membri stanno diventando una casta di intoccabili.

Buona parte della stampa è a favore del direttore, anche quella di parte avversa, quale l’Unità, Repubblica, Il Fatto, il Corriere della Sera, in nome della libertà di stampa e, soprattutto di opinione. In un paese dove stupratori, ladri, assassini, malversatori e quant’altro sono liberi o scontano il minimo della pena, che una persona debba andare in galera “perché non è possibile formulare una prognosi favorevole e ritenere che si asterrà dal commettere in futuro ulteriori episodi criminosi“, senza poter quindi godere nemmeno della condizionale e solo per aver avallato l’opinione di un suo giornalista, grida vendetta contro il termine stesso di GIUSTIZIA… L’ultima parola, sembra, potrà spettare a Napolitano, specie nella sua veste di capo del CSM….  


Soliti fatti di solita cronaca.

Dire che sono arrabbiata è troppo poco. Quando un ventenne diretto ad un rave-party bastona un tutore dell’ordine che muore dopo circa un anno ci coma e ne ferisce gravemente un altro, tanto da menomargli perennemente la vista, e si trova un gip che firma il provvedimento che gli consente, in attesa del processo, di lasciare il carcere e di essere trasferito in una comunità…mi chiedo che razza di giustizia sia quella che abbiamo oggi in Italia. I creduloni sono convinti che il giovane “ha iniziato un percorso di recupero di sé”, e che il dolore che prova per quanto è successo non solo non è cessato, ma si è acuito col tempo… E allora, se senti questo rimorso, sconta per intero la tua pena, senza chiedere sconti. E dire che una volta la magistratura era una delle poche istituzioni nelle quali aver fiducia. Adesso…meglio non pronunciarsi…


“l’amica”

Intanto una precisazione: non sono “amica” del nano (come lo chiama Mario) o del puffetto, come lo apostrofa Nazzareno. Sono solo una persona alla quale non vanno le storture, specie se a pagarle siamo noi cittadini. E in quanto a simpatie politiche ormai non ne ho più per nessuno: metto tutti nello stesso calderone, fino a che non verranno fuori facce nuove, che non siano Grillo e compagni che sprizzano demagogia da tutti i pori e non sanno proporre nulla.

Berlusconi ha avuto recentemente altri processi risoltisi favorevolmente per lui, processi iniziati tanti anni fa. Per l’ultimo caduto in prescrizione, non per sua colpa, ma per la lentezza congenita della magistratura, per un altro c’è stata un’assoluzione piena ed un’altra ancora perché il fatto non sussiste. E per un “fatto che non sussiste” qualcuno ha imbastito un processo durato anni e costato fior di soldi alla comunità e con quale scopo? Quello di colpire il potente di turno. Non si contano poi i casi archiviati per strage e per associazione mafiosa.

Poi c’è il caso Ruby che resta tutt’ora in piedi. Ho già scritto che se a casa mia si presenta una tale Maria Rossi accompagnata da persona che conosco personalmente, non le chiedo certo di provarmi la sua identità mostrandomi un documento. Lo stesso credo abbia fatto Berlusconi. Se poi la Ruby in questione nega recisamente di aver avuto rapporti sessuali con l’ex premier, tanto che la Procura l’ha depennata dai testi d’accusa (resta per quelli a difesa), se un paio di testimonianze delle cosiddette “olgettine” si sono rivelate fasulle, comprovate da mail e sms a favore dell’imputato, se un’altra teste è stata smentita dai tabulati telefonici che la mostravano a chilometri di distanza da Arcore dove diceva di aver assistito a scene hard… sento puzza di bruciato.

Guardiamo in Francia, l’affaire Bettencourt… Nessuno ha toccato Sarkozy finché è stato all’Eliseo, ma appena è decaduto dalla carica, è partita l’inchiesta.

Quando mai potrà verificarsi una cosa simile da noi in Italia?

Ma finché ci sarà una certa magistratura, manovrata od orchestrata da certi partiti politici, ne dubito fortemente, perché se sei dalla loro parte sei nel giusto, se la pensi diversamente allora sei un povero imbecille che non capisce un emerito tubo.

E questo mi fa incavolare di brutto.


Magistratura

Boss mafiosi scarcerati perché i magistrati hanno depositato la sentenza, invece che nei prescritti 90 giorni, ben oltre 1600 giorni dopo. Adesso, al di là delle varie simpatie politiche e delle idee che tanti si sono fatti sulla magistratura a proposito del caso Berlusconi, sono certa che una profonda riforma sia davvero necessaria e che in casi come questi i responsabili paghino per la loro incuria o per le manchevolezze dimostrate, come si è verificato anche nella concessione dei domiciliari ai ragazzi rom assassini di cui è stata data notizia qualche giorno fa, o a quelli che hanno ammazzato le mogli o le conviventi, dopo che erano già stati condannati per le aggressioni alle stesse.

E dire che una volta la magistratura era una delle istituzioni in cui riporre maggior fiducia, ma adesso le cose sono molto cambiate….

Anche il caso Berlusconi , anzi “i” casi Berlusconi ormai mi sanno davvero di persecuzione politica… Stanno facendomi diventare berlusconiana, a me che non era mai stato particolarmente simpatico… Se davvero è una manovra politica, beh, otterranno esattamente il contrario.