La vita è sogno, soltanto sogno, il sogno di un sogno (Edgar Allan Poe)

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Onestà, onestà.

A me ricorda tanto una catena di negozi milanesi a basso prezzo di svariati anni fa (vai all’Onestà e spendi la metà), citata anche da Gaber nella sua canzone “Barbera e champagne”.
Gigino, quando appare in televisione e come ha ironicamente detto una mia corrispondente di Facebook, sembra un manichino dell’Onestà camicia, cravatta e completino azzurro d’ordinanza, più simile ad una “divisa” di Forza Italia (ma non della stessa classe) che ad una “mise” di un appartenente ad un partito di rottura. 😂
Quindi mi chiedo: Gigino ci fa o ci è?
Già, perché ce ne vuole di faccia tosta per dire a Salvini di abbassare i toni in quanto c’è troppa tensione nelle piazze, quando è lui che provoca per primo – e di brutto – osteggiando in ogni maniera l’alleato di governo, spalleggiato dai ministri del suo partito e, purtroppo, pure da Conte, dimostratosi per nulla imparziale.
Non si adagi sui “successi” siciliani, dove i risultati conseguiti nei ballottaggi sono opera del PD che ha riversato i suoi voti sul M5S.
Il gioco di Gigino ormai è palese: cercare di sfiancare Salvini costringendolo a far cadere il governo addossandogliene la colpa, per poi allearsi con PD “perché non ci sono altre soluzioni”.


No, no e poi no!

Si può andare avanti dicendo sempre di no?

No al TAV (uso il maschile, perché è Treno Alta Velocità).

No alle trivelle (ed intanto i dirimpettai adriatici ne approfittano).

No al TAP, quel gasdotto che altro non è che un tubo interrato di poco più di 8 chilometri, con l’espianto (ed il successivo reimpianto) di 400 ulivi; però guai a distruggere gli ulivi colpiti dalla xylella, che intanto si sta diffondendo in maniera esponenziale.

No alle varianti, no al terzo valico.

No ai tralicci, no ai microonde, no al 5G, no alle antenne, no al MUOS.

No al nucleare, no al petrolio, no al carbone, no al diesel.

No alle medicine, no ai vaccini.

No ai diserbanti, no ai fertilizzanti, ma anche no agli OGM.

Praticamente con loro si ritornerebbe all’età della pietra, però vogliono Internet e WiFi libero.

Sapete dove vi manderei, cari pentastellati?

Poi, diciamocela chiaramente, caro Gigino: magari la maggior parte dei 5 stelle sarà contraria al TAV, ma la maggior parte degli ITALIANI invece è favorevole, e tu sei chiamato a governate TUTTI gli italiani, non solo quelli del tuo movimento. Inoltre dovrebbe essere il Parlamento a decidere, non il Governo. Al limite si sarebbe dovuto promuovere un bel referendum (non siete voi quelli della “democrazia diretta”?), purtroppo mancano i tempi tecnici per farlo.