La vita è sogno, soltanto sogno, il sogno di un sogno (Edgar Allan Poe)

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Le stelle nel sacco

Hai appena mosso un braccio

Sei sveglia o stai dormendo

È più di un ora che ti sento respirare

A un centimetro da me

Non è questione di coraggio

Ma di scegliere il momento

È da quando sono sveglio

Che non so pensare ad altro

Perciò mi do da fare

Per svegliare anche te

Adesso apro la finestra

E volo fino al cielo

Metto le sue stelle

dentro a un sacco

E le spargo tutte intorno a te

Tu che ti volti e mi chiedi perché

Sì, sì, sì, tu che ti raggomitoli

contro di me

Di più… Di più… Di più…

Allora mi vuoi bene anche tu

Si aprono le porte del cielo

Che esplode e cade a pezzi

come fosse di vetro

E sento un brivido

Mi sento libero

Il primo e l’ultimo

Ed è bellissimo…

Ringrazio Dio che ti ha creato

Guardo i tuoi occhi anche se è buio

E metto in banca questo bacio

L’ultimo bacio che mi hai dato

     Io ti porto nel posto più lontano

     Atterriamo su uno scoglio

Mentre ti dico in un orecchio

Tutto il bene, tutto il bene

che ti voglio

Lo so che un giorno moriremo

Ma spero ci sia un letto

anche nel cielo

Tra le nuvole e le stelle

Per questo amore vero

No, questo amore non morirà mai… mai… mai…

Arriverà alle porte del cielo

e anche più in là

Arriverà ai confini del cielo

e anche più in là

E se non ci sarà posto in cielo

Va bene anche l’inferno

Perché quando l’amore è vero

L’amore è eterno

È come il lampo, non torna più indietro

È il razzo, il fulmine che illumina il cielo

Mi sento libero

Dentro a quel brivido

Un corpo unico

Nel golfo mistico

Ancora un attimo

Ancora un brivido

L’ultimo attimo

Ed è bellissimo

Lucio Dalla

https://www.youtube.com/watch?v=mYV6-k2AonU


Amo il mare

Amo il mare, il rumore delle onde, la spiaggia.
Detesto i quasi, i forse, i monosillabi.
Do peso alle parole.
Piango per un film, per un finale di un libro, per le persone che vanno via.
Ho l’incazzatura abbastanza facile, ma mi basta un piccola parola per farmela passare; non riesco a tenere il muso alle persone a cui tengo.
Credo sempre che l’ultimo tentativo sia il penultimo, e credo che le cose belle non si ottengono se non si lotta.
Sono per le cose complicate, ma non resisto a lungo.
Non so dire addio.
So solo che resto, resto se credo in qualcosa.

Elizabeth Julie Shanti


Sabato sera

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Mi accontento 

Nella nuda sera del sabato 

mi accontento di guardare la gente

che ride fuori di casa nell’aria

Anche il mio cuore è di aria 

e nei miei occhi ride la gente 

e nei miei ricci è la luce del Sabato. 

Giovane, mi accontento del sabato, 

povero, mi accontento della gente, 

vivo, mi accontento dell’aria. 

Sono abituato al male del sabato.

Pier Paolo Pasolini

 

 


Canzoni per Milano -Milano – Lucio Dalla


L’importanza…

… di non chiamarsi Silvio.

Già, perché quando a Catanzaro un sessantenne viene sorpreso a letto con una undicenne ed il giudice sentenzia che tra i due c’era un rapporto d’amore, pur confermando la condanna per violenza sessuale, non so se mi fa più schifo il sessantenne o i giudici che hanno ravvisato delle attenuanti nel rapporto tra i due. Notare che gli psicologi hanno certificato anche lo stato di plagio della bambina, e se questo può essere definito “amore”…


idiozia pura

Su consiglio di Mario, mi sono letta ed ascoltata le esternazioni (chiamiamole così) di un certo Rognoni su Radio Padania…certo che nn si è accorto, il tipo, di essersi dato la zappa sui piedi, perchè se Dalla era così in quanto la sua mamma non era “padana”, cosa dovremmo dire allora del Trota, mezzo terrone pure lui, e che tra l’altro non sa nemmeno cantare?

http://www.corriere.it/spettacoli/12_marzo_05/lucio-dalla-lega-contro-cruccu_238cc98e-66cc-11e1-a7b0-749eb32f5577.shtml


Milano

Più milanese di un milanese…

e più napoletano di un napoletano….


Ciao, Lucio