77° posto
Parlo della libertà di stampa in Italia.
E quello che è successo ieri notte ne è la riprova.
Rimosso Maurizio Belpietro dalla direzione di Libero. Come mai?
A causa del suo appoggio al NO per la campagna per il prossimo referendum.
Il fatto è che la proprietà del quotidiano è del gruppo Angeletti; gli Angeletti sono vicini a Dennis Verdini e quest’ultimo sostiene chi? LUI, certo, il piccolo parolaio fiorentino.
A pensare male si fa peccato ma ci si azzecca, diceva quella grande mente della buonanima di Andreotti.
Quindi NON deve passare la linea contraria a quella del premier in merito al referendum sulla costituzione, tanto più che pure Vittorio Feltri si è dichiarato per il SÌ (strano, ma vero).
Libero di nome, ma non di fatto.
Ora dal 77° posto saremo scesi ancora di qualche posizione.
Poi parlavano del MinCulPop!
Ma mi faccia il piacere!
http://www.liberoquotidiano.it/news/politica/11909965/editoriale-maurizio-belpietro-libero-.html
gli intoccabili
Criminale!
Come è noto, Sallusti rischia la galera per un articolo apparso su “Libero” quando ne era direttore responsabile. Un articolo in cui l’estensore (non lui, ma un giornalista della testata) esprimeva la propria opinione sulla sentenza di un magistrato che aveva autorizzato una tredicenne ad abortire.
Una volta la magistratura era una di quelle istituzioni in cui gli italiani riponevano maggior fiducia, ma considerando quanto sta accadendo ultimamente, questa fiducia va sempre più sminuendo, ed i suoi membri stanno diventando una casta di intoccabili.
Buona parte della stampa è a favore del direttore, anche quella di parte avversa, quale l’Unità, Repubblica, Il Fatto, il Corriere della Sera, in nome della libertà di stampa e, soprattutto di opinione. In un paese dove stupratori, ladri, assassini, malversatori e quant’altro sono liberi o scontano il minimo della pena, che una persona debba andare in galera “perché non è possibile formulare una prognosi favorevole e ritenere che si asterrà dal commettere in futuro ulteriori episodi criminosi“, senza poter quindi godere nemmeno della condizionale e solo per aver avallato l’opinione di un suo giornalista, grida vendetta contro il termine stesso di GIUSTIZIA… L’ultima parola, sembra, potrà spettare a Napolitano, specie nella sua veste di capo del CSM….
frase di oggi
La vera libertà di stampa è dire alla gente ciò che la gente non vorrebbe sentirsi dire.
(George Orwell)
Cosa ne pensate?