Domenica maledetta domenica
Ritorna, grazie alla proposta di Luigi Di Maio, la solita questione del lavoro domenicale e naturalmente le due fazioni pro e contro si scontrano, assumendo a volte toni assai pesanti.
Ovviamente bisogna escludere i servizi essenziali: sanità, sicurezza, trasporti: è evidente che i loro addetti debbano lavorare.
E per gli altri?
Tutti parlano ESCLUSIVAMENTE dei dipendenti dei supermercati e dei centri commerciali, quali fossero le uniche categorie di lavoratori interessate al provvedimento, ma ci sono moltissime altre categorie che, pur non svolgendo attività essenziali, lavorano nei giorni festivi, anzi, per loro quelli sono i giorni più redditizi.
Forse nessuno nei giorni festivi va al ristorante, al bar, al Gardaland con i bambini, al cinema, in discoteca, allo stadio (ovviamente non parlo di giocatori ma di steward e addetti alla sicurezza)? E nessuno di loro legge il quotidiano o acquista le sigarette?
Quindi, perché favorire alcune categorie trascurando le altre delle quali ci fa comodo poter utilizzare i servizi?
Credo che la questione non vada IMPOSTA per legge, ma demandata alla contrattazione tra dipendenti e datori di lavoro.
Domenica, maledetta domenica.
Gianni Morandi va al supermercato con la moglie di domenica, mette la foto su facebook e viene subissato dalle critiche perché in tal modo non protegge i commessi dei supermercati costretti a lavorare anche nei giorni festivi.
E lui cosa fa? SI SCUSA e dice che non lo farà più.
Ma di cosa si deve scusare?
Quanti lavorano di domenica e durante le feste comandate?
A parte chi deve farlo perché appartiene a determinate categorie – forze dell’ordine, ospedalieri, vigili del fuoco, farmacie di turno – ci sono altri che lavorano per assicurarci in sano divertimento : operatori nei ristoranti, nei bar, nei cinema, nelle discoteche, nei parchi divertimento, stadi, radio e televisioni etc etc.
Lo stesso Morandi non so quante volte avrà partecipato a spettacoli nei giorni festivi e non so quanti di quelli che l’hanno criticato saranno andati ad ascoltarlo.
(Obietteranno che Gianni era ben pagato per questo, ma come la mettiamo con orchestrali, addetti alle biglietterie, al servizio d’ordine, montaggio palco, tecnici dei suono e luci etc etc?).
E chi si lamenta, in questo periodo di recessione, dovrebbe invece ringraziare di avere un posto di lavoro.
(Piccola cattiveria: conoscendo le sue idee politiche avrebbe dovuto recarsi alla COOP e non al CONAD).
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Inviato dal Veloce promemoria
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