La verità
La poesia postata ieri capita proprio a fagiolo: a chi credere?
Al parlamentare Riccardo Magi, di LeU, che fa un quadro piuttosto tragico della situazione sulla nave Diciotti e ad altri personaggi – tra parlamentari cone Laura Boldrini, giornalisti, operatori umanitari – saliti a bordo della nave o che hanno assistito allo sbarco dei bambini (alcuni peraltro piuttosto cresciutelli) definiti scheletrini, oppure alle parole del comandante Massimo Kothmeir che invece prospetta una situazione del tutto diversa?
L’intervista è stata pure registrata, quindi sulle parole non ci sono davvero dubbi.
Il comandante dice:
– Mi hanno descritto in maniera differente dal quale sono, solo per via di una immagine che ho impostato come copertina di Facebook. L’immagine mi è stata regalata e non ne conosco l’autore.
– Sulla nave ci sono dei casi di scabbia, ma a bordo ci sono rappresentanti di Intersos, che fa capo all’Unicef, e del Cisom, che forniscono un adeguato supporto sanitario.
– A bordo non c’erano “bambini”: gli unici tre (per giunta accompagnati) erano già stati trasbordati a Lampedusa subito dopo averli imbarcati. Dalla nave sono discesi quindi solamente 27 adolescenti tra i 14 ed i 18 anni (anche se a me alcuni sono sembrati di un’età più avanzata).
– Tra i migranti non ci sono “scheletrini” come scritto da un’operatrice di Terres des Hommes : sono per la maggior parte eritrei, un’etnia notevolmente più alta e magra delle altre.
– Non mi esprimerei mai sul “sequestro di persona”.
Ed è interessante, a tale proposito leggere il parere del magistrato Carlo Nordio.
solito parere personale…
Bene bene, la manifestazione per Miss Italia non si farà, con grande gioia della Boldrini.
Personalmente non ho mai seguito questo programma. A parte che sono anni che non seguo più la televisione eccetto qualche telegiornale, questo è un tipo di spettacolo che non apprezzo, ma visto che ci sono persone che lo guardano e dato che nessuno costringe le aspiranti miss a parteciparvi, non vedo perché la nostra amata Boldrini debba mostrare tanta contentezza. L’immagine della donna ne viene sminuita, svilita, dice…però partecipare al Gay Pride con esposizione di tette e culi, quello no, non la disturba affatto. Teniamo inoltre presente anche il bilancio dell’ente, che si sostiene oltre che con il canone, anche con la pubblicità, e la manifestazione di Miss Italia tra sponsor e messaggi di soldini ne porta parecchi.
Lo stesso dicasi per certe pubblicità che alcune parlamentari del PD, improvvisamente diventate puritane dopo aver per anni manifestato al grido femminista di “io sono mia” e frasette del genere, vorrebbero vietare. E anche qui c’è da dire.
Conduco la mia personale battaglia contro quelli che sfruttano l’immagine femminile per ogni prodotto. Ovvio che se si tratta di biancheria intima non possono mica esimersi dal mostrare le modelle più o meno svestite, ma se si tratta di generi tipo un dopobarba ( e i maschietti in questo campo generalmente ci cascano come pere mature) o una bibita o un’automobile…beh… mi limito a non comperare detti prodotti. Semplice, no?
Migranti, clandestini e qualcos’altro
D’accordo, il papa fa il papa, quindi il suo mestiere… quindi che sia andato a Lampedusa per ricordare i morti in mare ed abbia gettato una corona di fiori in loro ricordo ci può stare. Non so però quanti dei migranti di religione mussulmana abbiano partecipato alla messa che ha celebrato… affari loro, ma questo sembra anche una legittimazione per tantissimi altri arrivi clandestini (solo oggi altri 166, se non vado errata), il che alimenta un vastissimo traffico illegale di persone arricchendo solo la criminalità e non certamente quella povera gente. Ci sono tantissimi altri posti dove papa Francesco avrebbe potuto portare la sua solidarietà, iniziando da quanti sono sulla soglia della disperazione per aver perso il lavoro.
Il fenomeno dei clandestini è comunque destinato a finire. Come? Semplicemente abolendo il reato di clandestinità. Allora, se la Laura Boldrini purtroppo ce la dobbiamo tenere, in quanto democraticamente eletta dai nostri rappresentanti, non vedo perché dobbiamo invece continuare a tollerare la ministra Kyenge. Nulla di razzista, per carità: a me che uno sia bianco, nero, a pallini o a macchie di leopardo non interessa affatto. Però inutile che Letta continui a dire che quanto la SUA ministra dice non è nel programma di governo, mentre lei continua a sproloquiare sui clandestini che lei vuole legalizzare, considerando questo atto come l’apice della civiltà. Si vada a leggere quello che il SUO Congo applica nei confronti dei clandestini, e che quindi vada ad applicare nel SUO paese quello che continua a predicare qui. E se Letta avesse un briciolo di coerenza, l’avrebbe già mandata a casa. Del resto, un’accoglienza indiscriminata non fa che accrescere i problemi del nostro paese.
Alla faccia di chi vede la luce in fondo al tunnel, direi di spegnere quella luce perché la bolletta energetica costa cara, e lo stiamo vedendo e vivendo giorno per giorno. Non voglio ripetermi, ricordando quante aziende chiudono etc etc… ma è una situazione sotto gli occhi di tutti, ed ormai siamo non solo disillusi, ma anche incavolati neri per promesse, promesse, promesse…e tutto viene continuamente rimandato senza decidere mai nulla. Peggio del Re Tentenna di antica memoria…
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C’è un paese dove, in base ad una legge del 1983, sono stabilite regole severe e restrittive per quanto concerne l’immigrazione. Può entrare solamente chi è provvisto di visto di ingresso, certificato di vaccinazione contro la febbre gial…la e, in caso di lavoro, della certificazione della ditta che assume o commissiona il lavoro. Tutti gli altri, considerati irregolari, vengono respinti alla frontiera o, qualora fossero riusciti ad entrare, espulsi dopo un breve periodo di detenzione in un centro di attesa e la confisca degli eventuali documenti falsi. Il respingimento alla frontiera può avvenire anche per mancanza o insufficienza dei mezzi di sostentamento o se considerate persone a rischio per la salute nazionale. Sto parlando del Congo, paese di origine della ministra Kyenge, che qui in Italia vuole applicare esattamente il contrario, ossia un’accoglienza indiscriminata per tutti i clandestini… Se davvero ama tanto il suo paese, vada a predicare là la democrazia e l’uguaglianza, iniziando dalla condizione femminile.
DGM – Direction Générale de Migration
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