La vita è sogno, soltanto sogno, il sogno di un sogno (Edgar Allan Poe)

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La notte

Stamane tu dormivi ancora quando mi sono svegliato.

A poco a poco uscendo dal sonno, ho sentito il tuo respiro leggero e attraverso i capelli che ti nascondevano il viso ho visto i tuoi occhi chiusi.

Ho sentito la commozione che mi saliva dalla gola e avevo voglia di gridare e svegliarti perché la tua stanchezza era troppo profonda e mortale.

Nella penombra la pelle della tue braccia e della tua gola era viva e io la sentivo tiepida e asciutta: volevo passarvi sopra le labbra ma il pensiero di poter turbare il tuo sonno e di averti ancora sveglia fra le mia braccia mi tratteneva.

Preferivo averti così come una cosa che nessuno poteva togliermi perché ero il solo a possederla, una tua immagine per sempre.

Oltre il tuo volto vedevo qualcosa di più puro, di più profondo in cui mi specchiavo: vedevo te in una dimensione che comprendeva tutto il mio tempo da vivere, tutti gli anni futuri e tutti quelli che ho vissuto prima di conoscerti, ma già preparato a incontrarti.

Dal flim “La notte” di Michelangelo Antonioni dipinto di Pablo Picasso


La notte

So poco della notte
ma la notte sembra sapere di me,
e in più, mi cura come se mi amasse,
mi copre la coscienza con le sue stelle.
Forse la notte è la vita e il sole la morte.
Forse la notte è niente
e le congetture sopra di lei niente
e gli esseri che la vivono niente.
Forse le parole sono l’unica cosa che esiste
nell’enorme vuoto dei secoli
che ci graffiano l’anima con i loro ricordi.

Ma la notte deve conoscere la miseria
che beve dal nostro sangue e dalle nostre idee.
Deve scaraventare odio sui nostri sguardi
sapendoli pieni di interessi, di non incontri.

Ma accade che ascolto la notte piangere nelle mie ossa.
La sua lacrima immensa delira
e grida che qualcosa se n’è andato per sempre.

Un giorno torneremo ad essere.

Alejandra Pizarnik

 


La notte

So poco della notte
ma la notte sembra sapere di me,
e in più, mi cura come se mi amasse,
mi copre la coscienza con le sue stelle.
Forse la notte è la vita e il sole la morte.
Forse la notte è niente
e le congetture sopra di lei niente
e gli esseri che la vivono niente.
Forse le parole sono l’unica cosa che esiste
nell’enorme vuoto dei secoli
che ci graffiano l’anima con i loro ricordi.

Ma la notte deve conoscere la miseria
che beve dal nostro sangue e dalle nostre idee.
Deve scaraventare odio sui nostri sguardi
sapendoli pieni di interessi, di non incontri.

Ma accade che ascolto la notte piangere nelle mie ossa.
La sua lacrima immensa delira
e grida che qualcosa se n’è andato per sempre.

Un giorno torneremo ad essere.

 

Alejandra Pizarnik


La notte

La notte non è mai completa

C’è sempre perché lo dico

Perché l’affermo io

In fondo al dolore una finestra aperta

Una finestra illuminata

C’è sempre un sogno che veglia

Desiderio da appagare fame da soddisfare

Un cuore generoso

Una mano stesa una mano aperta

Dagli occhi attenti

Una vita da dividersi

PAUL ÉLUARD


la notte

Poi, ad un tratto, la sera è diventata notte.

A volte non hai il tempo di accorgertene, le cose capitano in pochi secondi.

Tutto cambia.

Sei vivo.

Sei morto.

E il mondo va avanti. Charles Bukowski

 


Notti

1900093_365280267006191_2118149955940671722_nCi sono notti
che non accadono mai
e tu le cerchi
muovendo le labbra.
Poi t’immagini seduto
al posto degli dèi.
E non sai dire
dove stia il sacrilegio:
se nel ripudio
dell’età adulta
che nulla perdona
o nella brama
d’essere immortale
per vivere infinite
attese di notti
che non accadono mai.
Alda Merini


Giorgio Gaslini

Un altro grande della musica è scomparso ieri all’età di 84 anni: Giorgio Gaslini, pianista, compositore, teorico della “musica totale”: la musica è musica e basta, non bisogna valutarla per generi, rock, pop, jazz, classica. E lui si è sempre battuto perché al jazz venisse riconosciuta la medesima valenza della musica classica, ed è grazie a questa sua battaglia se finalmente nei Conservatori si insegna anche il jazz.

Milanese di origine, aveva ottenuto dalla sua città natale il riconoscimento dell’Ambrogino d’oro nel 2010 ed è ricordato, oltre che come eccellente interprete sia di musica jazz che classica, anche come compositore, specie di colonne sonore. Molti lo ricordano appunto per il tema di “Profondo rosso”, ma a mio parere, la più emozionante è la colonna sonora de “La notte” di Michelangelo Antonioni.