questione di cul…tura
Renzi…
“Non rinunceremo alla nostra libertà.
Combatteremo l’Isis a colpi di cultura (tanto i tornado li mandano gli altri ).”
Buoni di 500 euro a tutti i diciottenni (guarda caso in età da poter votare ed in periodo preelettorale) per concerti, visite a musei ed acquisto di libri.
Ragazzi… iniziate ad usufruire del buono comperando il Corano e andate tranquilli .
Noi intanto potremmo paracadute in Siria Benigni e Dario Fo per istruire gli jihadisti.
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Inviato dal Veloce promemoria
Pillole
Maledetta primavera
Una rondine non fa primavera, ma certe “primavere” hanno creato l”Isis.
La guerra in Libia?
Sarà finanziata da un’accisa sulla benzina. Tanto alle accise per finanziare le guerre ci siamo abituati.
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Inviato dal Veloce promemoria
Egitto…Chapeau
E bravo l’Egitto.
Dopo la Siria, che ha sferrato un attacco per vendicare l’uccisione del suo pilota, adesso la stessa strada è stata scelta dall’Egitto del presidente Abdel Fattah al-Sisi, che ha così punito gli jihadisti dell’Isis che hano massacrato ben 21 egiziani col solito barbaro sistema della decapitazione. Un gesto tanto più encomiabile in quanto le vittime non erano di religione islamica, ma cristiani copti. L’azione dell’aviazione egiziana ha colpito magazzini di armi dei guerriglieri ammazzandone, sembra, sessantaquattro.
Poi il presidente ha rincaricato il ministro degli Esteri, Sameh Shukri, di recarsi con urgenza a New York, presso il quartier generale dell’Onu per chiedere alla comunità internazionale di assumersi le proprie responsabilità assumendo le misure adeguate per far rispettare la carta delle Nazioni Unite, in quantoe tutto quello che sta succedendo in Libia è una minaccia alla pace e alla sicurezza internazionale.
Nel frattempo noi discutiamo: giovedì il ministro Gentiloni riferirà in parlamento, il M5S parla di trattare con questa gentaglia, Renzi dice che non c’è urgenza di un’azione militare, smentito dalla ministra Pinotti che afferma che l’ipotesi di un intervento militare era invece nell’aria da mesi.
Parlano, parlano, parlano.
Così, mentre a Roma si discute, Sagunto viene espugnata…
Aria di guerra.
Se, come dicono, l’Isis è dotata di Scud non c’è molto da temere in quanto la gittata è di 300 chilometri scarsi.
Il vero pericolo è costituito dagli sbarchi dei clandestini, in mezzo ai quali possono frammischiarsi dei guerriglieri.
Nel frattempo un politico italiano con le arterie ostruite per il troppo grasso della mortadella parla di dialogo con quei tagliagole: se proprio vuole, può dialogarci lui, stando ben attento a non perdere la testa (non è una metafora).
Poi, date le minacce che l’Isis ha rivolto direttamente all’Italia ed in particolare a Gentiloni, ci si aspetterebbe almeno un cenno dall’Europa.
Ma al parlamento europeo preferiscono parlare della misura delle vongole.
E forse il Nobel per la pace sarebbe stato meglio conferirlo a Saddam e Gheddafi anziché all’abbronzato.
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Inviato dal Veloce promemoria
Occhio per occhio.
Bene ha fatto il re di Giordania a giustiziare la terrorista che l’Isis avrebbe voluto come contropartita per la liberazione del pilota giordano, assassinato in maniera orribile.
Non solo, ma il re ha fatto impiccare pure un altro detenuto per terrorismo e ne ha pronti altri tre da mandare al patibolo.
Basta col porgere l’altra guancia.
Basta con negoziati con questa gentaglia.
Non mi si venga a parlare di regredire e mettersi sullo stesso piano di quelle “persone”.
L’unica cosa che capiscono è la violenza, quindi rispondiamo loro nello stesso modo.
Inutile nascondersi dietro il paravento della civiltà e dell’umanità, o, peggio far finta di non vedere, altrimenti succederà come con il nazismo; una volta instaurato sarà difficile debellare un simile stato di cose, e lasceremo un mondo infame in eredità ai nostri figli e nipoti.
Occhio per occhio , dente per dente, fino a che siamo in tempo per salvare la nostra civiltà.
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Inviato dal Veloce promemoria
Terrorismo
Sarà perché sono nata in una provincia dove il terrorismo è stato attivo per oltre un ventennio, ma ogni volta che sento questa parola mi vengono i brividi.
Alessandro di Battista è del 1978, e senza dubbio dell’Alto Adige non ha mai sentito parlare come pure degli attentati di matrice sia rossa che nera o di matrice islamica o mafiosa che sono avvenuti negli anni di piombo, quali le stragi di Fiumicino nel 1973 e nel 1985, l’Italicus, la stazione di Bologna, Piazza Fontana a Milano, del rapido 904, via dei Georgofili a Firenze etc etc. (non finirei mai di elencare tutti questi fatti).
Sarebbe bastato consultare una buona enciclopedia, oppure documentarsi su internet, e certe cavolate dalla sua bocca probabilmente non sarebbero uscite.
Inoltre, come si fa a stare dalla parte di tagliagole (nel senso letterale della parola) che impongono a forza la loro religione? Moltissimi islamici da parte loro deplorano questo califfato instauratosi con la violenza, deciso a soppiantare Assad e continuando l’opera di Osama Bin Laden, cancellando cristiani, curdi e yazidi dalla faccia della terra (per adesso solo dal suo territorio), con stragi quanto mai efferate.
Qui in Italia, inizialmente era stato Manlio di Stefano, sempre del M5S, a pontificare che ci vuole rispetto per l’ISIS. Rispetto per chi effettua stragi e genocidio? Rispetto per chi rapisce donne e bambine per venderle come schiave? Rispetto per chi non professa il tuo stesso credo e distrugge case e luoghi di culto, marchiandone le abitazioni con un simbolo che le identifica come domicilio di cristiani?
Non dimentichiamo poi che il primo a schierarsi dalla parte dell’Islam a suo tempo era stato proprio Beppone nostro, visto che ha la moglie iraniana: mi chiedo se l’abbia mai portata in patria a sfoggiare i minuscoli bikini che indossa sulle nostre spiagge, ma forse è proprio lei a preferire di restare in Italia per non indossare l”hijab (e meno male che non è afghana, altrimenti le spetterebbe il burka).
Le parole di di Battista mi lasciano esterrefatta:
“Questo è un punto complesso ma decisivo. Nell’era dei droni e del totale squilibrio degli armamenti il terrorismo, purtroppo, è la sola arma violenta rimasta a chi si ribella. È triste ma è una realtà. Se a bombardare il mio villaggio è un aereo telecomandato a distanza io ho una sola strada per difendermi a parte le tecniche non violente che sono le migliori: caricarmi di esplosivo e farmi saltare in aria in una metropolitana. Non sto né giustificando né approvando, lungi da me. Sto provando a capire.”
Già, perché yazidi, curdi e cristiani usano forse i droni? Allora di chi sono quelle lunghe code di persone che si inerpicano sulla montagna? E per questo si armerebbe di una cintura esplosiva e si farebbe saltare in aria in una metropolitana, causando la morte di tanti innocenti? Bel parlamentare che abbiamo… Se proprio ci tiene tanto, che si rechi nel califfato, unitamente a moglie e figlie, se le ha… con i miei migliori auguri.
Ho incollato un video che ho trovato poco dopo…è molto crudo, ma chi se la sente, può vedere di che razza di gente si tratta.
ATTENZIONE…SOLO PER ADULTI
Cosa ne pensate?