Io sono
Io non sono una donna. Sono una cosa neutra.
Sono un bimbo, un paggio e una decisione ardita,
sono un raggio ridente di sole scarlatto…
Io sono una rete per tutti i pesci voraci,
sono un calice a onore di tutte le donne,
sono un passo verso il caso e la rovina,
sono un salto nella libertà e nel sé…
Io sono il sussurro del sangue nell’orecchio dell’uomo,
sono una febbre dell’anima, della carne voglia e rifiuto,
sono una targa d’ingresso a nuovi paradisi.
Io sono una fiamma, che cerca vivace,
sono un’acqua, fonda, ma audace fino al ginocchio,
sono fuoco e acqua in rapporto leale, e senza condizioni.
Edith Södergran
Io sono
Io sono – ma chi sa cosa, a chi importa;
Nel ricordo degli amici scomparso
Rimastico fra me dolori e torti –
Armata d’ombra nell’oblio dispersa
Nei soffocati spasmi dell’amore
Eppure io sono e vivo – fra i vapori
Nel nulla del rumore e del disdegno,
Nel vivo mare dei sogni a occhi aperti
Dove di vita o gioia non c’è segno,
Solo il naufragio di tutti i miei meriti;
Perfino a me i più cari, i più amati
Mi sono estranei – per non dire ignoti.
Cerco scenari che orma umana ignorano,
Dove mai donna abbia sorriso o pianto
Per dimorarvi con il mio Creatore,
Dormire il dolce sonno dell’infante
Senza turbare, imperturbato – steso
Sull’erba – in alto la volta celeste.
John Clare
Cosa ne pensate?