Quore con la q
Così la maestra che scriveva sQuola con la Q e sbagliava le doppie è stata licenziata.
Licenziamento dopo ben due ricorsi, persi per fortuna, perché qui in Italia ci si potrebbe aspettare di tutto, anche che costei vincesse il ricorso e venisse magari inviata ad insegnare italiano agli extracomunitari, molti dei quali parlano e scrivono più correttamente di lei.
C’è però da chiedersi come abbia fatto una persona con delle così gravi lacune linguistiche a passare non solo la maturità, ma anche il concorso per l’insegnamento. E non dimentico neppure la maestra che scrisse ZEBBRA, correggendo lo scolaro che aveva scritto correttamente.
In una nazione dove il ministro per l’istruzione si esprime come si esprime, ed un Di Maio inanella strafalcioni, non c’è da meravigliarsi.
Un paese dove si perculava (passatemi il termine) il novantenne De Mita per il forte accento campano, ma che si esprimeva in un italiano forbito e corretto.
E la colpa di chi è? Della buona scuola che privilegia l’inglese alla nostra lingua anche negli atti ufficiali, tanto che i nostri politici ne infarciscono anche i loro discorsi, ma quando si tratta di parlare inglese all’estero fanno quasi sempre una magra figura.
Oppure colpa dei moderni strumenti tecnologici, con tanti correttori automatici che però non distinguono tra “anno” ed “hanno” , “c’è” e “ce ” l’uso incongruo delle “k” al posto dell’italianissimo “ch”, ed in questo modo contribuiscono all’assassinio del nostro idioma.
Ed alla maestra dedico questa vecchia canzone di Celentano 😀
Non conosco l’inglese
Io non conosco l’inglese.
Se questo è un intoppo per quello che riguarda internet, quale lo scaricare o aggiornare determinati programmi, per quanto concerne invece la letteratura è una vera disgrazia. Mentre alcuni testi posso tranquillamente leggerli in francese o tedesco, pur incontrando a volte qualche difficoltà, e sono quindi in grado di apprezzarne molte sfumature, non posso fare altrettanto per quelli inglesi.
Sto rileggendo infatti il “Paradiso Perduto” di Milton con testo a fronte, e mi accorgo che nell’ originale c’è una “solennità” che si perde leggendo la traduzione italiana. I bellissimi versi rendono solo l’idea di quello che devono essere in originale, con una metrica ed una musicalità che ovviamente nella trasposizione viene smarrita.
Mi chiedo allora come uno straniero possa parimenti apprezzare la “Divina Commedia”.
“Sweet is the breath of morn, her risin sweet,
With charm of earliest birds; pleasant the sun
When first on this delightful land he spreads
His orient beams, on herb, tree, fruit, and flow’r,
Glist’ring whit dew; fragrant the fertile earth
After soft showers; and sweet the coming on
Of grateful ev’ning mild, the silent night
With this her solemn bird and this fair moon,
And these the gems of heav’n, her starry train:
But neither breath of morn when she ascends
With charms of earliest birds, nor rising sun
On this delightful land, nor herb, fruit, flow’r,
Glist’ring whit dew, nor fragrance after showers,
nor grateful ev’ning mild, nor silent night
With this her solems bird, nor walk by moon
Or glittering starlight without thee is sweet.
But wherefore all night long shine these, for whom
This glorious sight, when sleep hath shut all eyes?”
“Dolce il respiro del mattino, dolce
il suo risveglio col canto degli uccelli appena desti;
e piacevole il sole quando diffonde i suoi raggi orientali
su questa terra piena di delizie, sull’erba, sugli alberi,
sulla frutta e sui fiori stillanti di rugiada, fragrante
questa fertile terra dopo ogni tenero scroscio di pioggia;
dolce e mite la sera quand’essa sopravviene
piena di grazie, e poi la notte che avanza silenziosa
con i suoi uccelli solenni e questa bella luna, e queste
gemme del cielo, il suo corteo di stelle: e tuttavia
non il respiro del mattino, che ascende
col canto degli uccelli appena desti, né il sole che sorge
su questa terra piena di delizie, non l’erba,
né la frutta né i fiori stillanti di rugiada, o la fragranza
dopo gli scrosci di pioggia, o la sera che giunge
mite e piena di grazie, non la notte che avanza silenziosa
con i suoi uccelli solenni, nessuna passeggiata
sotto la luna, sotto la scintillante luce delle stelle, nulla
di tutto questo è dolce senza te. Eppure perché mai
splendono tutta la notte, a chi è rivolto un simile
meravigliso spettacolo, appena il sonno, ha chiuso tutti gli occhi?”
(Paradiso perduto libro IV 641-658)
(Ho cercato di riportare il testo inglese il più esattamente possibile…se ho fatto errori mi scuso in anticipo)
Cosa ne pensate?