La vita è sogno, soltanto sogno, il sogno di un sogno (Edgar Allan Poe)

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Denatalità e immigrazione.

Tutti si preoccupano sempre più della denatalità, perché mette in crisi il nostro sistema pensionistico basato su uno schema a ripartizione, per cui i contributi dei lavoratori attivi vengono utilizzati per pagare le pensioni dei lavoratori in quiescenza.

Un problema che data da tempo, tanto che un paio di anni fa l’allora ministro della salute Beatrice Lorenzin promosse, senza nessun risultato significativo, il Fertility day.

Quindi giù con la storiella, con Boeri in prima linea, che serviva più immigrazione in quanto i nuovi arrivati avrebbero dovuto pagarci le pensioni.

Ora la stessa INPS, tramite il suo Osservatorio sui cittadini extracomunitari, smentisce tale teoria.

Ci sono 2.259.000 persone iscritte all’Istituto previdenziale, circa 1.700.000 svolgono attività di lavoro dipendente con una retribuzione media di poco più di 12mila euro annui. Circa 120mila persone ricevono una integrazione al reddito, altre 96mila percepiscono una pensione di tipo assistenziale, per il solo fatto di essere residenti in Italia, quindi pensioni non coperte da versamenti contributivi, e sono dovute per la maggior parte ai ricongiungimenti familiari; 10mila assegni sono dovuti per prestazioni di tipo infortunistico, mentre un altro numero, non quantificato, è relativo a pensioni di invalidità, di vecchiaia e ai superstiti.

Contestualmente all’Osservatorio, il Centro Studi Itinerari Previdenziali evidenzia che nel periodo tra il 2008 ed il 2014 i lavoratori italiani sono diminuiti di 1.400.000, mentre i lavoratori stranieri sono aumentati di 516.000 unità, ma con una sensibile diminuzione dei salari e, di conseguenza, dei contributi. Boeri in televisione sciorinava un saldo attivo dovuto all’impiego degli immigrati di una trentina di miliardi di euro, che però a conti fatti è di soli 8 miliardi. C’è da considerare però che solo di spese sanitarie se ne vanno altri 11 miliardi, ed altri 8 per un milione di spese scolastiche per i figli. Mettiamoci anche le spese per l’accoglienza che abbiamo sborsato fino ad ora, l’assistenza sociale, l’assistenza legale, i trasporti etc…

Se almeno una parte di questi soldi fosse stata utilizzata primo per far ripartire l’economia, evitando i licenziamenti, e poi per aiutare in maniera concreta le famiglie italiane che ormai non fanno più figli o, al massimo, si limitano ad un solo bambino (il che non è sufficiente per il ricambio generazionale), il problema non si sarebbe presentato. Oggi le giovani coppie, timorose del futuro che le aspetta, senza adeguati servizi che sostengano le mamme che lavorano, che non posso no neppure più contare sull’aiuto dei nonni quali babysitter perché l’età pensionabile è stata aumentata, sono restie a fare figli. Spero che le manovre di questo governo vadano in tal senso.


Parere personale

Bugie

Evviva…la disoccupazione è diminuita ben dello 0,2% ed anche la disoccupazione giovanile è in calo.

Però bisogna analizzare bene i dati.

Innanzitutto c’è un aumento degli impieghi TEMPORANEi, perché ogni anno in estate si verificano assunzioni a periodo determinato di lavoratori che, finita la stagione turistica, vengono rimandati a casa: camerieri, addetti alle cucine, operatori dei parchi divertimento e simili. Inutile che i media strombazzino tanto che è una vittoria del governo e della politica del Job Act (e molto ci sarebbe da dire sull’asservimento di giornali e TV al potere politico). La disoccupazione resta comunque alta, il Job -Act si concretizza in pratica nella precarietà del posto di lavoro che costringe il dipendente ad accettare condizioni a volte vessatorie pur di assicurarsi una sia pur esigua entrata economica di breve durata.

Non si considerano poi i lavoratori autonomi che invece cessano l’attività, massacrati da tasse, e coloro che rinunciano a cercare lavoro, stanchi di vedersi chiudere le porte in faccia. Per i disoccupati giovani infine, molti non sono più in lista in quanto emigrati all’estero. Questo non è un successo del governo, semmai l’esatto opposto.

Immigrazione

Improvvisamente molti alti papaveri hanno cambiato rotta sul tema immigrazione.

Il governo e finanche il papa non si pronunciano più, anzi vengono sventolati come vittorie i cali degli sbarchi, mentre non ricordo quale vescovo ha detto che accoglienza certo, ma per prima cosa bisogna rispettare la legge.

Perfino il M5S che tempo addietro aveva votato sia per l’abolizione del reato di clandestinità che per il rifinanziamento delle ONG adesso ha cambiato rotta.

Ma questo tipo di politica contro l’accoglienza indiscriminata, non era prerogativa di quel razzista di Salvini?

E così da un giorno all’altro, le stesse televisioni che per almeno quattro anni ci hanno propinato le prediche boldriniane sull’accoglienza e si soffermavano lacrimevolmente sulle (rare) donne che sbarcavano, hanno cambiato registro.

I poveri “disperati che fuggono da terre martoriate dalle guerre” o dalla miseria e dalla fame (ed a vederli, proprio non si direbbe), i futuri “pagatori delle nostre pensioni” dei quali abbiamo tanto bisogno, sono diventati tutto ad un tratto dei clandestini che non possiamo accogliere.

Tutto questo perché?

Semplice, le votazioni si avvicinano e si cerca di far dimenticare una situazione potenzialmente dannosa per l’esito elettorale.

Quindi mi chiedo perché per ben quattro anni ci hanno fatto subire questa invasione senza muovere un dito; perché continuavano a raccontarci la favoletta che nulla si poteva fare per arginare la marea umana che ci stava sommergendo, mentre adesso in quattro e quattr’otto ci stanno riuscendo (come del resto avevano fatto a maggio in occasione del G7 a Taormina); chi sta orchestrando tutta questa manovra e per quale motivo; che credibilità può avere una sinistra che, pur di mantenere il potere, cambia repentinamente indirizzo politico.

Ci prendono e trattano da imbecilli, cui si può raccontare che quello che ieri era nero oggi invece è di un bianco immacolato, nella logica tanto irrisa da Guareschi del “Contrordine, compagni”.

Sono sicura solo di una cosa: che questa gente conta solo sulla memoria corta degli italiani: bastano pochi mesi andando controcorrente e, a elezioni vinte (anche grazie alle assunzioni ed ai rinnovi contrattuali fermi che stanno facendo da anni ed ora prossimi allo sblocco), riprendere tutto come prima.


Il Bomba colpisce ancora.

6 settembre 2015..
“..non c’è PD contro le destre, ma umani contro le bestie…”.

9 giugno 2016
“..a molti piace drammatizzare, non c’è nessuna invasione nel paese..” .

19 settembre 2016
“…se l’Europa non ci aiuta, faremo da soli, siamo in grado…”.

25 settembre 2016, (dopo la rivolta di Gorino )
“….il sistema di accoglienza in italia non è al collasso, siamo un modello in Europa e nel mondo…”

7 luglio 2017
“..VORREI CHE CI LIBERASSIMO DI UN SENSO DI COLPA, NOI NON ABBIAMO IL DOVERE MORALE DI ACCOGLIERE TUTTI QUELLI CHE STANNO PEGGIO, SAREBBE UNA CATASTROFE. ABBIAMO IL DOVERE MORALE DI AIUTARLI A CASA LORO…”
(Concetto da sempre espresso dalla Lega Nord).

Ora cerco di mettermi nei panni di un elettore del PD…
Non si sente preso per i fondelli adesso che ora deve conformarsi a ciò che “razzisti e xenofobi” dicono da anni? Un minimo di amor proprio? O è rimasto un trinariciuto da “Contrordine compagni”, come scriveva Guareschi?

Qualche giorno fa scrissi che avevamo un’arma in mano: bloccare i trasferimenti all’UE. Ora se ne accorge pure Renzi. Avrebbe potuto farlo quando era Presidente del Consiglio, ma allora la flessibilità gli andava bene per poter elargire le mancette preelettorali.
Il “grande statista” si sta dimostrando sempre più una sòla.


Inviato dal Veloce promemoria


Europa amara

A Tallin abbiamo ricevuto l’ennesimo schiaffo dall’Europa. Una figuraccia che ci declassa in campo internazionale, anche se i nostri politicanti minimizzano la questione, anzi, la fanno apparire come una vittoria.

Al rifiuto di Francia e Spagna di aprire i loro porti alle navi ONG che trasportano i clandestini, si è aggiunto quello di Belgio, Olanda Germania e Lussemburgo, mentre è stato deciso di seguitare con la missione Triton. Per le navi delle ONG è stato raggiunto un piccolo risultato: divieto di spegnere i transponder (che segnalano la posizione delle suddette navi); divieto delle segnalazioni luminose notturne; divieto di trasbordare i “naufraghi” su altri natanti; divieto di entrare nelle acque libiche…il che significa che il procuratore Zuccaro aveva pienamente ragione e che le navi ONG agivano in maniera illegale.

L’unica cosa che mi preoccupa è il fatto che l’Europa se la caverà aumentando un poco i fondi destinati all’Italia, e che questi verranno distribuiti ai soliti noti, mentre l’invasione continuerà… Le colpe peggiori però ricadono sui nostri governanti, che non dimostrano polso nell’affrontare la situazione, iniziando da Emma Bonino (guarda caso, in amichevole atteggiamento con Soros)

e dalle sue dichiarazioni che sia stata proprio l’Italia, durante il governo Letta, a volere che gli sbarchi avvenissero da noi, ed incolpando Renzi di aver continuato in questa politica in cambio di una cessione di sovranità, concretizzatasi con la tolleranza dell’UE sui nostri bilanci.

Renzi ribatte che tutto nasce con la convenzione di Dublino sottoscritta dal governo Berlusconi nel 2003, ma tralascia di far notare che in quel periodo entravano 4000 persone in un anno, mentre con il governo Letta gli sbarchi erano già aumentati in maniera vertiginosa, e che la convenzione era relativa al solo DIRITTO DI ASILO che doveva essere accertata sul paese di arrivo, mentre è solo successivamente, proprio con il governo Renzi, che si è incrementata l’accoglienza VOLONTARIA di tutti i presunti profughi aprendo tutti i nostri porti ad ogni nave sia militare che commerciale, , impegnata nei salvataggi.

E questo fatto è più che documentato dal numero delle persone arrivate in Italia, come risulta dal prospetto.


Pillole

Renzi dice che chi arriva qui dall’Africa è perché muore di fame. Io vedo solo giovanottoni robusti, forse Renzi non è ben informato.

Laura Boldrini sta diventando leghista? Aiutare gli africani a casa loro è sempre stato un programma della Lega Nord. Adesso l’immigrazione secondo lei è destabilizzante.


Abitudine

In Francia qualcuno (il candidato Macron) ha detto che i francesi dovranno abituarsi a convivere con il terrorismo.

Abitudine?

No, rassegnazione.

Ormai l’immigrazione ha raggiunto livelli difficilmente controllabili; l’integrazione si sta rivelando un’utopia; la radicalizzazione è ormai un dato di fatto.

Eppure gli esponenti di sinistra continuano a sostenere questa folle politica e sembrano più preoccupati che le elezioni vengano vinte da Marine Lepen che del terrorismo.

Abitudine, come se dovessimo abituarci a convivere con i femminicidi o con i mafiosi piuttosto di preoccuparci del primo “ammalato psichico” che in preda ad un attacco di depressione investe persone con un TIR, o imbraccia un kalashnikov o brandisce un machete.

E così si fa pure strada che gli attentati favoriscano la candidata di estrema destra (magari è stata lei ad ordinare le stragi?), che Marine cavalchi l’onda di malcontento. In poche parole, ogni francese potrebbe essere ammazzato dal primo che passa e questo non dovrebbe aver alcun peso sulle scelte politiche.


MILANISTAN

Facebook a volte fa strani scherzi.
Stai leggendo un diario ed i relativi commenti ed improvvisamente la pagina si aggiorna e scompare tutto, così non si può nemmeno replicare.

Ero su un sito, non ricordo quale, dove stavano elogiando Sala e la sua gestione dell’immigrazione e mi sono chiesta se queste persone girano Milano a piedi o con i mezzi pubblici ed in quali zone, oppure si spostano a bordo delle loro belle auto di rappresentanza esclusivamente nelle zone centrali.
Spesso dal cellulare, tramite la geolocalizzazione di Google, vedo la presenza di molti miei contatti quasi esclusivamente nelle zone più prestigiose della città e mi chiedo se siano tra quelli che tanto lodano l’attuale amministrazione (appena un pochino meglio della precedente).

Beh, io Milano la giro appunto a piedi, in metropolitana, in tram, più raramente in autobus e quello che vedo a livello di immigrazione, non mi piace affatto.
Iniziando da viale Monza, dove è tutto uno stazionare di nullafacenti appoggiati ai muri delle case per sfruttare il wi-fi della farmacia sottocasa o dell’adiacente negozio di parrucchiere.
Non parliamo dei sotterranei della metropolitana, perché anche là trovi banchetti che vendono di tutto, di questa stagione specialmente sciarpe e berretti, ma anche cover per i cellulari.
Uno dice: vabbè, è zona periferica, ci può stare, vista anche la vicinanza con viale Padova.
Via Vittorio Veneto però non è periferia, siamo già in semicentro. Causa il freddo, non ci sono più gli “insediamenti” di profughi (?) che quest’estate nella striscia di verde facevano di tutto, cucina, barberia ed altro, incluso i bisogni corporali. Però alle fermate del 9 salgono spesso gruppi di neri tutti sprovvisti di biglietto.
Brera? Eh, qui siamo già in pieno centro, ma per terra c’è un bazar, con una sfilza di lenzuoli bianchi dove si vende di tutto!
Lo stesso in corso Como: borsette, cinture, batterie per la ricarica dei cellulari, un vero mercato all’aperto.
Pochi metri più avanti c’è la piazzetta sopraelevata intitolata a Gae Aulenti, e si viene letteralmente assediati da venditori di libri su negritudine e razzismo. Idem in via Dante: cavolo, ormai siamo a pochi passi dal Duomo, però l’assedio continua.
Perlomeno sono spariti, in Galleria Vittorio Emanuele, i venditori cinesi di simil-pashmina e giocattoli elettronici.

Questo è quello che si vede.
Poi c’è quanto si legge sui giornali: aggressioni, scippi, stupri, spaccio di droga, prostituzione, bande che si affrontano.
Non oso pensare a quello che non si vede e del quale non si viene a conoscenza…
E questa sarebbe la buona gestione dell’immigrazione?


Inviato dal Veloce promemoria


La discesa


qualita

 

Bolzano scende dal secondo all’ottavo posto nella classifica della qualità della vita per l’anno corrente.

È sempre una posizione “onorevole” su 111 province considerate, ma non eravamo mai scesi tanto in basso, da anni occupavamo sempre il podio tra la prima e la terza posizione.

Non ho sottomano la classifica per i vari indici (affari e lavoro, ambiente, disagio sociale e personale, affari finanziari e scolastici, sanità, tempo libero, criminalità, popolazione articolate in ben 84 sezioni), però su una testata locale ho letto che manteniamo comunque la prima posizione per il lavoro, con una media di disoccupati poco sopra il 3%, notevolmente inferiore alla media nazionale, mentre sanità, scuola ed ambiente dovrebbero comunque essere in buona posizione.

Non è che il crollo sia dovuto all’aumento della criminalità e microcriminalità, una volta praticamente inesistenti in provincia, che ora registrano episodi quasi quotidiani?

E non è che la proliferazione degli episodi criminali sia causata dall’incremento della presenza degli immigrati, visto che gli episodi sono aumentati a seguito della crescita delle loro presenze?

A pensare male si fa peccato, diceva la buonanima di Andreotti, ma spesso ci si azzecca…


Frontiere

muro_immigrazione

Francia e Gran Bretagna sorvegliano strettamente l’Eurotunnel, l’Ungheria costruisce uno sbarramento di filo spinato lungo 175 chilometri ed alto 4 metri al confine con la Serbia, la Slovacchia accetterà solo “migranti” cristiani perché nel paese non ci sono moschee, la Macedonia chiude le frontiere e la Bulgaria si prepara a fare altrettanto, la Spagna spara…

Forse questi paese non sanno a quali “risorse” e a quali “arricchimenti culturali” stanno rinunciando.

Noi intanto continuiamo ad andare a prelevare presunti profughi.

Quando buonismo e tolleranza sconfinano nella stupidità.


Il cervellone

Ernesto Galli della Loggia… Oggi sbrocca pure lui sul Corriere della Sera e se la prende con Salvini.

Ho già scritto che certi cervelloni di sinistra si ritengono moralmente superiori a noi ed assai più acculturati (si è visto, specie in fatto di moralità…), e questo dà loro il diritto (!) di demonizzare e/o ridicolizzare l’avversario politico.

Il cervellone in questione afferma che Salvini non ha indicazioni concrete da proporre, e che tutta la destra è “l’inesistenza di idee e di programmi”, che punta solamente a dar voce al pensiero della gente.

Eh, caro EgdL, infatti la gente secondo lei non conta una cippa, (se non quando si tratta di raccogliere voti…allora sì che serve!). Il cervellone si domanda cosa farebbe Salvini di fronte ad una zattera di “profughi” (?) che sta affondando. Farli affogare? Speronarli? Portarli indietro, dato che la Libia è terra di nessuno?

E denuncia anche la proposta del leader legista di “aiutarli a casa loro”.

Caro cervellone, visto che è pieno di materia grigia, faccia lei una proposta.

Lei stesso dice che ALCUNI arrivano da stati in guerra (il che significa che la maggior parte non provengono affatto da zone di guerra). Secondo il cervellone allora dovremmo accoglierli TUTTI?Proprio oggi altri stati europei ci hanno”restituito” cortesemente 12mila migranti, proprio oggi ci sono stai altri 50 affogati al largo della Libia (e meno male che non dicono quasi più Canale di Sicilia!), proprio oggi un’altra cinquantina sono stati tratti in salvo da una nave italiana. Dobbiamo continuare così?

Caro cervellone, ci spieghi perché le navi estere che raccolgono i naufraghi (una nave è considerata parte dello stato di cui batte bandiera) non li porta a casa sua come prevede il trattato di Dublino, ma li scarica qui da noi?

Gli italiani hanno le scatole strapiene di sentirsi dare dei razzisti cinici disumani e menefreghisti. Gli italiani hanno le scatole piene di certa informazione (TV e giornali) e di un governo che pecca di pressapocaggine, facendosi ridere dietro da tutto il mondo, perché l’importante è restare attaccati alle poltrone. Gli italiani sono stufi di vedere che i clandestini arrivano qui, vengono alloggiati in albergo, pretendono e basta, mentre in nostri terremotati vivono ancora in roulotte. Gli italiani sono stufi di leggere che per i disastrati del Veneto non ci sono soldi, ma per assistere i clandestini  i soldi si trovano sempre.

Ecco, se il cervellone trova una risposta soddisfacente sarei proprio contenta.


Inviato dal Veloce promemoria


I capponi di Renzi

Siamo davvero in piena emergenza per gli sbarchi che si susseguono incessantemente giorno dopo giorno e noi che facciamo? 
Come i capponi di Renzo (in questo caso di Renzi)  litighiamo tra di noi. 
Maroni incolpa Alfano e annuncia di voler tagliare i fondi ai comuni lombardi che accoglieranno altri clandestini;  Alfano ribatte che pure Maroni aveva redistribuito i profughi in tutta Italia mentre era ministro dell’Interno (ma erano solo 50mila, mentre solo lo scorso anno ne abbiamo  (r)accolti 170mila). Maroni rilancia dicendo che lui aveva fermato gli sbarchi grazie agli accordi con Gheddafi; Alfano ribatte che i comuni che daranno assistenza avranno più fondi e potranno derogare dal patto di stabilità (per questo i soldi si trovano,  ma non per darli ai disoccupati, ai pensionati, ai giovani in cerca di occupazione, alle PMI in difficoltà ed altre provvidenze ).
L’Europa intanto ci sbeffeggia e rimanda ancora la distribuzione dei veri rifugiati tra i vari paesi (gli altri,  (ossia la maggioranza) resteranno ovviamente qui  a spese nostre perché ci sono questioni più  importanti da discutere, come i matrimoni gay. 
E intanto le navi di Triton non battenti bandiera italiana raccolgono i naufraghi dei barconi fin quasi sulle coste libiche (spieghiamo bene la geografia a certi giornalisti: il canale di Sicilia si trova tra la Tunisia e la parte più occidentale della Sicilia, in prossimità di Mazara del Vallo). La Libia non c’entra per nulla, essendo molto più a sud-est.

canale di Sicilia_
E se una nave è  considerata parte del territorio nazionale cui appartiene,  perché le navi inglesi scaricano tutta questa massa di gente sul territorio italiano, mentre secondo il trattato di Dublino dovrebbero essere accolti dal paese di chi li ha soccorsi?


Sono furiosa.

Aspettavo l’esito del consiglio straordinario europeo che si è concluso con un grande successo della nostra diplomazia (ironico ).
In poche parole ci danno più soldi e ci forniscono un numero cospicuo di navi ma non per effettuare un blocco navale – di quello non se ne parla proprio – ma solo per recuperare un maggior numero di clandestini, che dovranno essere sbarcati nello stato più vicino. E questo stato qual è? Indovinato: l’Italia, che continuerà a doversi fare carico del mantenimento di queste masse che, grazie al servizio taxi aumentato e migliorato, arriveranno in maniera sempre più massiccia.
Oltre a non parlare del blocco navale, nessun accenno ai campi in territorio nordafricano (libico per la precisione ), nessun aiuto alla Libia per presidiare porti e coste, nessuna redistribuzione dei veri rifugiati politici tra i 28 stati membri della comunità europea e nessun rimpatrio dei non aventi diritto allo status di rifugiato.
E questo Renzi lo chiama un successo?
È solo un buffone, il che dà la misura di come siamo considerati in campo internazionale.
E la Mogherini si dimostra assolutamente inutile.


Inviato dal Veloce promemoria


Cornuti e mazziati

 

Leggo che l’altra sera a “Piazza pulita” molti concordavano sul fatto che destituire Gheddafi sia stato un grosso errore, ma che solo la Meloni ha ricordato che Berlusconi aveva osteggiato questo intervento, e fu poi costretto poi ad appoggiarlo da Napolitano che “voleva importare la democrazia in quel paese”.

Una grossa corbelleria, quell’intervento “umanitario”, (lo stesso Formigli, certamente non di destra, l’ha definito “una cazzata”) che continueremo a pagare per gli anni a venire, in termini di sicurezza e di minori rifornimenti di petrolio ed altri prodotti derivati. Ecco cosa succede a voler imporre la democrazia nei Paesi che sono stabili solo sotto una dittatura. Esimie teste di cavolo che non sanno valutare le conseguenze delle proprie azioni.

L’importare la democrazia in Libia fu opera principalmente di Obama cui si accodarono, per questioni economiche, i francesi si Sarcozy. Il contratto tra i francesi e la Libia stava cambiando a favore dell’Italia grazie a Maroni che, in cambio del blocco dei clandestini da parte del governo libico, aveva presentato un progetto di grandi opere in Libia che coinvolgeva lavoratori italiani e libici. Maroni consegnò ai libici anche sei motovedette affinché potessero meglio pattugliare le loro acque per contrastare le partenze dei clandestini. Così, finché Maroni fu ministro, e cioè per un altro anno, a Lampedusa non sbarcò quasi più nessuno.

Adesso però arrivano le “supposte”, e se di riflesso le prendono francesi ed americani, le più grosse spettano a noi, che dobbiamo far fronte ad una massiccia invasione, mentre alcuni dei nostri politici – due nomi a caso: Alfano e Gentiloni – ci dicono che l’unico pericolo è rappresentato dai foreign fighters.

gheddafi-libia-profezie


Tragedia

Il Papa ha detto che ci dobbiamo vergognare, ma io non mi sento affatto in colpa.

E poi di cosa dovremmo vergognarci noi italiani?

Di non andare a prelevare i clandestini direttamente a casa loro con dei traghetti come ha auspicato Lerner? (non ho ben capito se la sua fosse una proposta o solo una provocazione).

Non voglio nemmeno scadere ai livelli beceri di qualcuno che ha commentato che se i clandestini non fossero partiti non sarebbero nemmeno annegati; i morti vanno sempre e comunque rispettati.

 

 Chiediamoci piuttosto: chi  è che illude questi poveri cristi facendo credere loro che  l’Italia sia  il paese di Bengodi, quando invece è in piena crisi?

Chi li “invita” a venire, con la promessa di dar loro lavoro diritti benessere e cittadinanza, quando  ormai anche per noi il lavoro è  sempre più precario e i diritti “nostri” vengono calpestati in nome di una solidarietà fasulla?

Chiediamoci inoltre perché questi flussi che provengono da Somalia ed Eritrea si imbarchino proprio dalla Libia.

Chiediamoci chi dia a questi poveracci la somma di 2000 euro a cranio per partire su scafi fatiscenti.

Chiediamoci chi lucra su questi viaggi, che non sono della speranza ma della disperazione.

Chiediamoci perché solamente l’Italia soccorra questa gente mentre altri paesi come Spagna, Grecia, Malta, Francia se fanno qualcosa è  il minimo indispensabile e a volte neppure quello. Austria e Germania li respingono alla frontiera e tutto ricade sulle nostre spalle.

Spesso paragono l’Italia ad una famiglia: il padre e la madre lavorano, i figli studiano, spesso ci sono anche i nonni da accudire. Una famiglia di questo tipo può accollarsi una persona in più: ognuno rinuncia a qualcosa ma vivono ancora decentemente. Ma se il numero delle persone aumenta, senza che il reddito si incrementi di conseguenza, staranno TUTTI male.

L’Europa si scarica la coscienza dicendo che ci ha fornito i mezzi finanziari (largamente insufficienti, e spesso nelle mani di varie associazioni “umanitarie” che ci speculano sopra) per fronteggiare l’emergenza, ma i soldi non sono sufficienti, ci vogliono anche i mezzi.

Allora PRETENDIAMO che anche il resto dell’Europa si muova, che dia mezzi per pattugliare le coste, che fornisca uomini per procedere all’identificazione di questa gente che arriva sempre più massicciamente da noi, che ci aiuti a installare e sorvegliare i centri di accoglienza, che si accolli una parte di quelli che risultano davvero profughi e ci aiuti a rimandare indietro quelli che non lo sono.

Ma molte leggi sull’immigrazioni vanno cambiate urgentemente, perché nemmeno l’intera Europa può farsi carico dell’enorme massa migratoria che la sta invadendo. 

Nulla dovrà essere come prima ha sentenziato la Boldrini, auspicando la revoca della Bossi-Fini, come se abrogando la legge potesse cambiare qualcosa.

La legge in questione prevede che possa entrare in Italia solo chi è in possesso di un contratto di lavoro che consenta il mantenimento economico e che chi venga  trovato senza permesso di soggiorno ma con i documenti in  regola venga espulso dal Prefetto. Chi invece è senza documenti di identificazione deve essere  portato nei CIE per l’identificazione per 60 giorni, ben 30 in più di quanto prevedeva la Turco-Napolitano.

Ma la presidente dimentica forse che a prevedere l’arresto per chi favorisce l’immigrazione clandestina  fu, guarda guarda, la legge Turco-Napolitano. Già…. e se la presidente facesse meno demagogia , meno “passerella” sulle televisioni e mantenesse un giusto equilibrio ed imparzialità  e non si limitasse ad agitare il ditino a mo’ di maestrina facendo morale a buon mercato sarebbe molto meglio.

Voglio anche ricordare un’altra tragedia: la nave (?) Kater i Rades, proveniente dall’Albania e stracarica di immigrati, speronata da una nostra corvetta nel lontano 1997. 57 i morti annegati (e nessun minuto di silenzio per loro). La Bossi – Fini non era ancora in vigore (è del 2002), ed al governo c’era Prodi. All’Interno c’era Napolitano. A Brindisi nessun membro del governo andò a sincerarsi della situazione, né Prodi, né Napolitano, nemmeno Andreatta (difesa) o Dini (esteri), ma solo Berlusconi, il tanto esecrato Berlusconi che si offrì di ospitare i superstiti a sue spese. Quanti di quelli che si riempiono la bocca di parole come solidarietà fanno di concreto e magari in prima persona, per aiutare queste popolazioni?

Certo, dovremo evitare che i barconi stracolmi approdino sulle nostre coste. Napolitano ha auspicato che vengano pattugliati i mari. Era quello che era stato fatto con Maroni quand’era ministro dell’interno, grazie anche agli accordi stipulati con Albania e con la Libia di Gheddafi (che usava i clandestini come arma di ricatto nei confronti dell’Italia). E durante il suo mandato, gli sbarchi erano drasticamente calati. Intanto tutti parlano, ma nessu no fa nulla. E anche questo fa parte della tragedia…

Come si dice solitamente, mentre a Roma si discute, Sagunto viene conquistata dai nemici…. ed anche questo fa parte della tragedia.