La vita è sogno, soltanto sogno, il sogno di un sogno (Edgar Allan Poe)

Articoli con tag “immigrati

Presa per i fondelli

Fatemi capire.

Se Salvini, Marine le Pen, Hofer dicono che bisogna arginare l’immigrazione selvaggia, sono sporchi populisti razzisti e xenofobi.

Però se de Van der Bellen schiera 4 mezzi corazzati al confine e Macron chiude i porti alle navi ONG che trasportano i migranti, va tutto bene, anzi, l’Europa plaude.

Non è che per caso siamo solo noi i fessi che continuano con questa politica suicida dell’accoglienza? L’Europa ci ha ripetuto un sacco di volte che non vuole questo tipo di immigrati, ma è disponibile ad accogliere SOLAMENTE I VERI RIFUGIATI, mentre ci lascia tutti quelli che non hanno alcun diritto a restare qui e ce li rispedisce indietro senza tante storie.

Che poi anche i nostri politici ed affini ci prendano per i fondelli è chiaro: basti ascoltare le dichiarazioni odierne di Tito Boeri, che auspica un maggior numero di lavoratori immigrati per “sostenere il welfare pensionistico italiano”; in poche parole, Boeri dice che nei prossimi 22 anni (chissà perché proprio questo lasso temporale…) avremo un deficit di 38 miliardi nelle casse dell’INPS.

Boeri naturalmente parla “solamente” degli immigrati occupati che versano contributi e che ovviamente nessuno si sogna di allontanare dal paese.

Ma gli altri? Quelli che sbarcano giornalmente sulle nostre coste benevolmente accolti dalle nostre organizzazioni “caritatevoli” che in buona parte lucrano alle spalle di costoro, che per lo più finiscono come manovalanza in nero nelle campagne (caporalato) o nella microcriminalità o, se va bene, mendicano per le strade? Questi COSTANO e basta, solo che i soldi non escono dall’INPS ma dalla fiscalità comune, quindi Boeri NON li considera.

E di quelli che invece sono occupati regolarmente, consideriamo invece un’altra questione: nelle famiglie extracomunitarie per consuetudine lavora il solo marito mentre la moglie resta a casa ad accudire i figli, solitamente almeno in numero di tre. Il reddito familiare, per quanto basso, viene integrato dagli assegni familiari e dalle detrazioni IRPEF che praticamente andranno ad eguagliare l’imposta sul reddito. Poi ci saranno le agevolazioni per la casa popolare, le esenzioni per le tasse e le mense scolastiche oltre a varie altre facilitazioni e contributi che spettano alle famiglie monoreddito, con basso ISEE.

Consideriamo poi che una buona parte dei lavoratori extracomunitari richiederanno il ricongiungimento familiare dei genitori ai quali, al raggiungimento dell’età prescritta, verrà corrisposta la pensione sociale. Quindi non so quanto “vantaggio” economico verrebbe alle casse dell’INPS… Infine ci sono gli immigrati iscritti come “autonomi”, ed una buona parte di questi sono quelli che vendono accendini, libri e cianfrusaglie varie: denunciano un reddito di 7000 euro annui, il che basta a mantenere il permesso di soggiorno, ma non versano un centesimo di tasse e con tributi.

In poche parole, continuano a prenderci per i fondelli, solo che la pazienza ormai ha raggiunto il limite.


Impressione

Junker elogia l’Italia e dice che nel campo dell’accoglienza dei “profughi ” ha salvato l’onore dell’Europa

Noi per questa affermazione andiamo in sollucchero e ci sentiamo “grandi”.

È una mia impressione o l’Europa ci sta prendendo per i fondelli?


Inviato dal Veloce promemoria


Inviato dal Veloce promemoria


I conti della serva


I conti della serva sono i più semplici ed i più logici, ma sono anche quelli che tornano sempre.
Non molto tempo addietro Alfano aveva dichiarato che ogni città o paese avrebbe DOVUTO accollarsi 3 immigrati ogni mille abitanti. 
In Italia ci sono circa 60 milioni di persone, il che fa 180mila immigrati da sistemare, corrispondenti grosso modo a quelli sbarcati quest’anno sulle nostre coste. 
E quelli arrivati negli anni precedenti dove li mettiamo?


Gastarbeiter


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Nei nostri giretti in Germania abbiamo incontrato spesso italiani trasferitisi là per lavoro. Sono i cosiddetti Gastarbeiter, ossia, traducendo alla lettera,  “lavoratori ospiti”, di fatto invece sinonimo di  “immigrati”. Alcuni vivevano là da anni, molti, i più giovani erano là da poco tempo.
A Stoccarda abbiamo incontrato  un pugliese che lavorava alla Mercedes; a Düsserdorf un giovane torinese che faceva il cameriere in un ristorante; a Francoforte un ragazzo siciliano che faceva il netturbino; a  Bispingen  una cameriera sarda; a Monaco una signora veneta che dopo tre rapine subite nel suo esercizio in Italia si è trasferita in Germania. Per non parlare dei ristoratori che hanno aperto ristoranti italiani: ricordo ad esempio Peppino, campano,  a Erlangen e Luigi, pugliese, a Bad Windsheim. Tutti hanno detto di trovarsi benissimo: qualcuno ovviamente ha nostalgia di casa, ma solo uno ha espresso il desiderio di ritornare in Italia.
Lo stesso per altri paese nordici che abbiamo visitato: Olanda e Danimarca in testa.
Tanti si sono portati appresso la famiglia,  altri si sono accasati con gente del posto, rispettando le leggi ed usanze locali.
Questo per evidenziare come molti italiani ormai preferiscano emigrare in quanto il nostro paese non offre più opportunità, e questo è palese vedendo i dati della disoccupazione specie giovanile ed il numero di piccoli negozi o grandi fabbriche che chiudono per mancanza di una seria politica economica di sostegno al lavoro, non certo quella dei voucher che considera lavoratore  anche chi abbia solo un’ora di lavoro al suo attivo.

A quanti espatriano per lavoro o per studio, si aggiungono quei pensionati che titolari di un vitalizio troppo basso riescono a vivere decentemente in paesi in cui il costo della vita è meno alto che da noi.
Solo lo scorso anno sono usciti dai nostri confini oltre 107mila italiani. Quest’anno circa 50mila ragazzi hanno scelto università estere per laurearsi, un decimo dei quali negli Stati Uniti: difficilmente costoro rientreranno in Italia e non posso che dar loro ragione. Ma intanto noi ci stiamo impoverendo di professionalità. 
In compenso gli emigrati sono stati “rimpiazzati” da 110mila extracomunitari,  la maggior parte dei quali senza arte né parte. Li chiamiamo “profughi “, ma ben pochi di loro hanno diritto all’asilo (politico, religioso od umanitario che sia).
Non sono tra quanti gridano al complotto o al noto piano Kalergi, però è evidente come sia in atto una vera e propria sostituzione etnica: già in molte scuole il numero di studenti non italiani (pur se naturalizzati) è superiore a quello quello degli autoctoni, e di certo non può bastare quella cavolata del “Fertility day” per incrementare le “nostre ” nascite.

Di per se stesso il multietnicismo non è un male: sono varie etnie che però convivono pacificamente unite da una medesima cultura (per questo gli italiani vivono tranquillamente nel nord Europa). Invece il guaio risiede nel multiculturalismo che una certa politica ci IMPONE. Se le differenze culturali (specie nel campo religioso e del ruolo femminile ) sono troppo evidenti la società si sfascia sotto il peso delle rivendicazioni o, ancor oggi, delle pretese e delle prevaricazioni.
È quindi urgente che il governo dia un giro di vite all’immigrazione selvaggia: questa, e non la battaglia referendaria, è la maggior preoccupazione dei cittadini.


Mai nel mio giardino

capa1Già, il giardino ben curato e tranquillo di Capalbio, dove molti politici (di sinistra- più sotto ne elenco alcuni) trascorrono le ferie non deve essere “contaminato” dalla presenza di profughi. Ci sono ville prestigiose finemente arredate, di gran lusso, ed è impensabile accogliere questa gente!

Anzi, come ha detto la proprietaria di una galleria d’arte del luogo “il pvoblema è la concentvazione nell’avea più esclusiva e centvale del paese che, come Capvi e Povtofino attrae tuvismo cultuvale”.

Quindi i disgraziati vadano a soggiornare nelle periferie dei centri industriali del nord sozzo e razzista di Salvini.

Asor Rosa, Bassanini, La Malfa, Emiliani, Petruccioli, Colombo, Mattioli, quelli che “gli immigrati sono le risorse che ci pagheranno le pensioni, ossia i radical chic, i terzomondisti, i buonisti, i solidaristi, i multiculturalisti, importatori di risorse, ma lungi da casa loro, perché quando chiedono sacrifici, siamo noi che li dobbiamo fare, non loro che continuano a papparsi le nostre risorse mantenendo integri i loro privilegi; quelli che ci dicono che le tasse sono una cosa bellissima, perché se non le paghiamo, loro non possono continuare nello sperpero cui sono abituati.

Quindi loro predicano l’accoglienza, e noi ci accolliamo gli oneri ed i disagi…loro se ne guardano bene!

E quando parlano male di Salvini e della sua politica sull’immigrazione, si riascoltino quanto ha dichiarato Salvatore Sbona segretario piddino e presidente del consiglio comunale di Melilli che ha dichiarato papale papale che se troviamo immigrati su una barca, dobbiamo lasciarli là a morire: l’ipocrisia fatta persona di chi, a parole, predica l’accoglienza e nei fatti pensa esattamente l’opposto.


Povera la mia città

alto adige13516521_10157025491070542_5134019838557530425_nOra forse i bolzanini si renderanno conto di quanto andavo dicendo da anni, constatandolo di persona in altre parti d’Italia. Ormai la situazione sta sfuggendo di mano, i reati aumentano sempre di più, ed ora si sta raggiungendo il massimo, con scontri tra bande rivali per il predominio sul territorio comunale, cosa mai avvenuta nella mia tranquilla e pacifica città.

Così gruppi di extracomunitari (non certamente profughi) si combattono tra loro in maniera cruenta per faccende di droga. I feriti vengono trasportati al locale nosocomio ove sono curati gratis, bypassando magari gli italiani che aspettano le terapie. Se scattano denunce a loro carico, forniamo loro anche gli avvocati, sempre gratuitamente ed a spese di noi cittadini., ed il più delle volte vengono pure rilasciati e li ritroviamo nuovamente per strada a spacciare droga ai nostri ragazzi.

Ah, naturalmente alloggio in ex hotel a 4 stelle, wi-fi gratis, pasti gratis, ad alcuni anche le gite in montagna e le terme.

Ormai l’intolleranza sta salendo…

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http://altoadige.gelocal.it/bolzano/cronaca/2016/06/28/news/bolzano-scontro-tra-bande-in-viale-treno-con-spranghe-bastoni-e-coltelli-1.13736102?ref=fbfaa


Emigranti ed immigrati

La parola chiave è “Limite”

Quanto clandestini siamo in grado di accogliere fornendo loro la possibilità di una vita decente? C’è un limite a tutto.

Il nostro è stato un popolo di emigranti, vero, ma i nostri nonni e bisnonni andavano in paesi in crescita, che abbisognavano di nuove strutture, con mercati in piena espansione, non certo in nazioni dove la disoccupazione supera il 12% (dati di aprile 2015 http://www.istat.it/it/archivio/disoccupati ).

Avevano tutti i documenti in regola, una piccola riserva di denaro per fare fronte alle prime necessità in terra straniera, dovevano dimostrare di avere un alloggio, partivano su treni o bastimenti con biglietti regolarmente acquistati, erano sottoposti a minuziosi esami preventivi se sbarcavano ad Ellis Island, che a volte duravano settimane, oppure giungevano per chiamata in Belgio e Germania per lavorare nelle miniere di carbone.

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Marcinelle-Miniera

Non esigevano case, non elemosinavano, non chiedevano soldi, cibo, vestiario. Non pretendevano di cambiare usi e costumi di chi li ospitava: creavano i loro quartieri (a volte veri e propri ghetti), per ritrovarsi tra di loro. Qualcuno delinqueva, come succede in tutte le nazioni, e per questo veniva severamente punito, ma la maggior parte lavorava duramente, per costruire un futuro per i propri figli. Ed accettavano le difficoltà iniziali con pazienza ed umiltà, sperando in un domani migliore.

Adesso l’emigrazione riguarda più che altro i nostri giovani che qui non hanno sbocchi lavorativi (e dovrebbero averne qui in Italia gli extracomunitari?) che si recano in nazioni dove la libera iniziativa ed il merito non vengono tarpati da uno stato inetto, esoso e rapace.

Uno stato che per una distorta visione delle parole altruismo e generosità depreda la maggior parte dei propri abitanti arricchendo una casta di sporchi affaristi, uno stato che prima accoglie i “disperati” (anche se moltissimi non lo sono), per poi fregarsene altamente. Dà loro un’accoglienza iniziale, sopporta le loro angherie ed i loro ricatti (il cibo non è di nostro gradimento, il posto dove ci mettete è troppo distante dai centri abitati, non vogliamo schede telefoniche ma denaro…così  devastano i centri di accoglienza, bruciando materassi etc etc),

La situazione dopo l'incendio provocato da migranti esasperati che ha distrutto oggi, 20 settembre 2011, a Lampedusa, le tre palazzine del Centro di contrada Imbriacola provocando una decina di intossicati, anche tra vigili del fuoco e forze dell'ordine. ANSA/ US SAVE THE CHILDREN

La situazione dopo l’incendio provocato da migranti esasperati che ha distrutto oggi, 20 settembre 2011, a Lampedusa, le tre palazzine del Centro di contrada Imbriacola provocando una decina di intossicati, anche tra vigili del fuoco e forze dell’ordine. ANSA/ US SAVE THE CHILDREN

 

poi li lascia sfuggire dai centri di accoglienza e se ne disinteressa. Se delinquono, poco dopo sono rilasciati perché le carceri sono sovraffollate. Ogni tanto qualche episodio particolarmente grave ed efferato scuote l’opinione pubblica, poi tutto ritorna nel dimenticatoio..e noi affondiamo sempre più nella melma (eufemismo) ogni giorno che passa.


I soliti idioti

Ho avvisato alcuni miei simpatici contatti “sinistri” (per i quali i leghisti non hanno senso dell’umorismo ed addirittura sarebbero senza cervello), che pure il premier inglese Cameron, rieletto recentemente a grande maggioranza, è su alcune posizioni già enunciate dal “razzista” Salvini.  Cameron ha espressamente dichiarato che sul territorio inglese non vuole assolutamente nessun “migrante”,  e sulle stesse posizioni sono pure l’Irlanda,  la Danimarca, la Repubblica Ceca e la Slovacchia, nonostante l’accordo raggiunto a Bruxelles dall’Alto rappresentante per la sicurezza (?) Mogherini (titolo altisonante per una carica che non vale una cippa ).

 

http://www.piovegovernoladro.info/2015/05/14/la-marina-inglese-preleva-600-clandestini-in-acque-libiche-e-li-porta-in-italia/


O gli inglesi e gli altri sono diventati tutti leghisti (razzisti, stupidi e senza cervello) o i coglioni come al solito siamo noi italiani, perché anche gli stati che accoglieranno alcune quote di migranti richiederanno determinate condizioni, mentre qui si accettano tutti indiscriminatamente.
Anche perché quando si è  trattato di defenestrare  Gheddafi non si è  pensato a lungo: lo si è  fatto e basta. Ora che si parla di affondare i barconi (naturalmente vuoti) si chiedono permessi e si indicono riunioni ONU, UE, Nato e chi ne ha più ne metta.
Per quanto concerne invece il senso dell’umorismo,  è bastato ricordare loro la vicenda di D’Alema…

I soliti idioti (noi o loro?)

 


Morti di fame

Vedo certi siti e certe bacheche di FB con foto di donne, bimbi e vecchi africani emaciati e ridotti pelle ed ossa.

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Questo per sollecitare il nostro sentimento umanitario ad accogliere sempre più immigrati facendo leva sul nostro senso di colpa.

Poi vedi i “profughi” che andiamo letteralmente a raccogliere dai barconi e noti che sono abbastanza in carne, abbastanza ben vestiti, molti dotati di smartphone.

immigrati

Se qualcuno ragionasse un pochino e considerasse che ogni imbarco costa dai 2000 ai 5000 euro, capirebbe che i poveri morti di fame (detto con umanità, non certo per sfottere), non sono certamente in grado di pagare queste somme e sono quindi destinati a restare in quelle terre che malamente li ospitano.

E la colpa in questo caso non è certamente di noi occidentali, ma di certi regimi assolutisti che sopprimono ogni libertà, dove despoti corrotti affamano letteralmente la propria gente mantenendo se stessi e i propri sostenitori nel lusso più sfrenato, arrivando a volte a “rapinare” anche gli aiuti umanitari ed a rivenderli pur di ricavarne un profitto. L’unico modo per aiutare quella gente sarebbe di soccorrerla nel loro paese, ma molto spesso a chi è estraneo viene perfino negato l’accesso o è soggetto a pesanti limitazioni.

Quindi non confondiamo gli immigrati (molto spesso clandestini che si spacciano per profughi) che arrivano sul nostro territorio con quella povera gente.

 

http://it.wikipedia.org/wiki/Diritti_umani_nell%27Africa_subsahariana#Angola

 

 


Emergenza.

I barconi continuano ad arrivare.

Complici le belle giornate ed il mare favorevole, sempre più natanti, spesso fatiscenti, vengono soccorsi dalla nostra Marina.

E questo mi fa incazzare.

Non tanto perché ormai li andiamo a prelevare quasi a casa loro: infatti, appena varcate le loro acque territoriali viene lanciato un avviso di soccorso ed i nostri mezzi naturalmente accorrono.

Mi fa incazzare il fatto  che nessuno sa se i “naufraghi”(?) siano veramente profughi o rifugiati politici. Molti provengono da paesi assolutamente NON in guerra, come Tunisia,Marocco ed Algeria: sono giovanottoni in forze che, se davvero ci fosse un conflitto, avrebbero il DOVERE di combattere per il proprio paese.

Li vedevo bighellonare senza nessun controllo per Milano, dove la zona via Tadino e dintorni era un punto di ritrovo di somali ed eritrei, molti con le tute azzurre della nazionale italiana.

Il nostro caro ministro dell’interno blatera che non baratta la vita dei “rifugiati” (sic!) con un pugno di voti. Che lo dica ai parenti delle vittime delle violenze di alcuni di loro.

Noi ci si aspetterebbe poi un minimo di riconoscenza per averli salvati.

Invece no: arrivano ed iniziano a pretendere.

I centri di accoglienza sono già in piena emergenza, e siamo solamente ad aprile, ed è ovvio che l’Italia non è in grado, a questi ritmi, di ospitare tutta questa gente e di gestire il problema, scremando tra rifugiati effettivi e clandestini. Questi ultimi DEVONO essere rimpatriati, ma una volta sul nostro territorio l’identificazione è difficile, se non addirittura impossibile. Quindi si lasciano penare queste persone per mesi nei Centri di Accoglienza, oppure , come più spesso accade,  si lasciano liberi. Così chi vuole lavorare, va in altri paesi dell’UE, gli altri rimangono qui e si “arrangiano” o con lavoretti in nero o con altri mezzi meno leciti.

I nostri politici sostengono posizioni fortemente contrapposte: da una parte il buonismo ad oltranza, dall’altra i “cattivi” che paventano sopraffazioni e contagi di malattie, ma tutto a scopo propagandistico in quanto si avvicinano le elezioni.

La soluzione di un’unica operazione europea non è fattibile: l’UE si scarica la coscienza fornendoci dei fondi e poi si disinteressa totalmente del problema, non solo, ma ci bacchetta (anche trasmettendo le immagini delle telecamere interne per far vedere quanto siamo disorganizzati)  per come sono gestiti i centri di accoglienza, senza considerare la mole di lavoro che questa conduzione comporta.

Allora perché non creare una zona extraterritoriale dove ospitare (ed identificare) tutta questa massa di gente, ad amministrazione comunitaria dove tutti concorrano a queste operazioni e dove i rimpatri dei clandestini non siano di competenza esclusiva della nostra nazione, ma di tutta la comunità europea?

 


Immigrati

Molti sono incappati nella trappola mediatica relativa al soccorso ai clandestini, incluso l’amico Mario.

L’art.12 comma 2 del testo unico sull’immigrazione Turco-Napolitano NON modificata dalla legge Bossi-Fini recita testualmente


“Non costituiscono reato le attività di soccorso e assistenza umanitaria prestata in Italia nei confronti degli stranieri in condizione di bisogno comunque presenti nel territorio dello Stato.”


E per territorio dello Stato si intendono anche le acque territoriali, al di fuori delle quali subentra in primis il codice marittimo che impone a qualsiasi imbarcazione di prestare soccorso a chiunque si trovi in difficoltà. Poi ci sono le convenzioni internazionali firmate anche dall’Italia, i trattati o le norme consuetudinarie che sono sovrannazionali. In poche parole la norma di diritto internazionale viene recepita come costituzionale ed è più forte della legge nazionale stessa (principio di vis abrogans) . Quindi i giudici sono tenuti a non applicare le norme interne quando queste contrastino con il diritto internazionale e, nel caso di dubbio, debbono ricorrere alla Corte Costituzionale.

E del resto, chi ha mai visto processare qualcuno per aver soccorso i barconi?

L’unico caso risale ad anni fa, quando un peschereccio tunisino prese a bordo dei clandestini ed i pescatori furono presi per scafisti e processati, ma in seguito assolti.

La legge sull’immigrazione, come tutte le leggi, è suscettibile di miglioramenti, ma non per questo deve essere obbligatoriamente abrogata. Inoltre se consideriamo i vari paesi europei, la Germania commina un anno di reclusione a chi viene sorpreso sul suo territorio (ma si procede immediatamente all’espulsione), la Francia anche un anno con un’ammenda, in Gran Bretagna 6 mesi, la clandestinità è un reato in Olanda e Belgio, in Svizzera un anno di reclusione, in Spagna l’espulsione immediata. E i razzisti, chissà perché, siamo solamente noi…

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Inotre noi li soccorriamo e ci ripagano con sommosse varie, anche quelli appena salvati l’altro giorno.

http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/topnews/2013/10/08/Naufragio-Lampedusa-proteste-migranti_9427341.html

Poi ci sono i costi dell’accoglienza.

Un “migrante” appena arriva, se si dichiara prigioniero politico, riceve per i primi 35 giorni 976,15 euro. Se lo status di rifugiato non viene convalidato, l’importo si riduce a 557,80, senza contare le varie spese per vitto cure mediche ed altre cosucce. Importo che non viene percepito da tanti pensionati o da ammalati gravi per l’assegno di invalidità. (alcuni dati rilevati da fondazione Leone Moressa). Sono costi che, con la congiuntura imperante, non possiamo più permetterci.

Del resto sarebbero da rivedere anche i criteri di aiuti umanitari che mandiamo in Africa. Il continente è in preda a profonde trasformazioni. L’Europa, e non solo l’Italia mandano continuamente soldi a queste popolazioni, ma questi vengono spesso incamerati dai dittatori che governano e che con quegli importi acquistano armi invece che vettovaglie per sfamare la gente. La quale gente, che dà dei razzisti a noi, si scanna allegramente per motivi tribali, religiosi, politici. E quanto ci vengono a costare gli aiuti lo ha scritto anche Magdi Cristiano Allam nell’articolo che linko qui di seguito

ww.blitzquotidiano.it/rassegna-stampa/lampedusa-magdi-cristiano-allam-basta-ipocrisie-immigrati-sono-un-lusso-1685081/


Europa ed immigrati

Certo è che il comportamento di Sarkozy è semplicemente scandaloso.

Prima tira il sasso, attaccando per primo la Libia , poi ritira la mano, respingendo alla frontiera di Ventimiglia gli immigrati. Vabbè che la maggior parte sono tunisini, di libici che fuggono dalla guerra non ce n’è nemmeno l’ombra, adesso arrivano anche somali ed eritrei… Non mi vengano a dire che l’attacco della Francia a Gheddafi è stato per aiutare la popolazione…perché ci sono altri paesi che stanno come e peggio della Libia, quali Costa d’Avorio, Niger, Sudan, per ultima la Siria di Assad… di mezzo c’è sempre il dannatissimo petrolio, perché l’ENI aveva appena ottenuto delle concessioni a scapito della francese Total.

Inoltre ci si mette pure la Malmstrom, imponendoci di non effettuare i respingimenti dei clandestini, e di utilizzare, per l’accoglienza, i fondi europei… (vedremo quanti ne accoglierà la sua Svezia).

Certo, magari i soldi ce li daranno loro, ma il disagio lo abbiamo noi. Ed una volta finiti i fondi? Chi trova loro un lavoro, in questo periodo di crisi? Chi li mantiene? Non voglio nemmeno pensare alla criminalità che ne deriverà, quando questi disperati dovranno forzatamente ricorrere a mezzi illegali per il loro sostentamento.

 


Prova d’italiano

Da qualche giorno sono iniziate le prove di conoscenza della lingua italiana da parte degli immigrati. Non so come vengano svolti, mi sembra che si tratti di una prova di comprensione, di un test per coniugare esattamente dei verbi ed infine di un dettato per verificare se le parole vengano scritte correttamente. Mi sono ricordata allora che tempo addietro l’Avvocatura dello Stato aveva denunciato i vari strafalcioni commessi dagli esaminandi, tutti laureati quindi, errori grossolani come “CORREZZIONE”, “HABBIAMO” “LEGGITTIMO” e “PATE’ D’ANIMO”…

Forse sarebbe il caso di sottoporre ai test certi nostri cervelloni, magari iniziando da certi insegnanti.