La vita è sogno, soltanto sogno, il sogno di un sogno (Edgar Allan Poe)

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A buon intenditor…

uffici finanziariSul Sul frontone del palazzo degli Uffici Finanziari di Bolzano è stata posta una scritta trilingue che recita “Nessuno ha il diritto di obbedire”, per depotenziare il bassorilievo di Hans Piffrader che rappresenta Mussolini, col sottostante motto “Credere Obbedire Combattere”.
La frase non è propriamente della Arendt, in quanto in una intervista lei la citò come segue “Secondo Kant nessuno ha il diritto di obbedire”.
Per molto tempo mi sono arrovellata cercando di capirne il senso: mi sembrava più logico il pensiero “Nessuno ha il dovere (o l’obbligo) di obbedire”, naturalmente riferito ad ordini palesemente ingiusti, ai quali è imperativo disobbedire.

Il riferimento della Arendt è rivolto al gerarca nazista Adolf Eichmann, che giustificò lo sterminio degli ebrei citando appunto il filosofo tedesco, dicendo “Non ho colpa se a causa del mio operato sono morti tanti ebrei, io ho solo obbedito agli ordini, e l’obbedienza, come dice Kant, è una virtù morale”.

Ma Hannah Arendt fa un ragionamento più articolato, dicendo che ”secondo Kant nessuno ha il diritto di obbedire”, ossia se ti viene dato un ordine palesemente ingiusto non puoi prendere a scusante il fatto che qualcuno ti ha ordinato di obbedire, nessuno ti ha dato il diritto di eseguire quell’ordine, quindi sei pienamente responsabile delle tue azioni.

Alla luce dei fatti di Trieste e del comportamento della polizia, chi vuole intendere intenda...detto da chi è sempre stata dalla parte delle forze dell’ordine.


La banalità del male

Il bene e il male

La mia opinione è che il male non è mai ‘radicale’, ma soltanto estremo, e che non possegga né la profondità né una dimensione demoniaca. Esso può invadere e devastare tutto il mondo perché cresce in superficie come un fungo. Esso sfida il pensiero, perché il pensiero cerca di raggiungere la profondità, andare alle radici, e nel momento in cui cerca il male è frustrato perché non trova nulla. Questa è la sua “banalità”… solo il bene ha profondità e può essere integrale.

(Hannah Arendt)

 


Lo scempio

Lo scempio si è finalmente compiuto.

Il bassorilievo sito sul frontale del Palazzo degli Uffici Finanziari, rappresentante Benito Mussolini a cavallo, con la scritta “Credere, Obbedire, Combattere”e varie altre scene, opera tra l’altro dello scultore sudtirolese Hans Piffrader, è stato “depotenziato”, come dicono le anime colte, o “deturpato”, come dicono altri, tra i quali anche parecchi esperti d’arte molti dei quali di lingua tedesca, da una scritta luminosa nelle tre lingue della provincia (ladino, tedesco e per ultimo l’italiano) da una frase “attribuita” alla filosofa ebrea Hannah Arendt “Nessuno ha il diritto di obbedire”.

Orbene, la frase mi suona alquanto strana.

DIRITTO di obbedire”?

Cosa significa?

Mi sembrerebbe più logico scrivere “DOVERE”.

Si DEVE obbedire ad un ordine, ma se questo è iniquo, ci si può RIFIUTARE di eseguirlo.

Per la suddetta decontestualizzazione inoltre si sono spesi circa 300mila euro pubblici, quando sarebbe bastato apporre una targa all’ingresso con la frase (astrusa) incriminata.

Poi ci lamentiamo di talebani che abbattono i Buddha e di Isis che distrugge la millenaria città di Petra, quando abbiamo gli iconoclasti tra di noi. E chi distrugge i monumenti, chi crede così di annullare la storia, significa solo che ha paura del passato.

Lungi da me difendere il fascismo, che tanti danni ha causato qui in provincia, ed è la causa primaria del terrorismo che ha insanguinato questa terra per lungo tempo: parlo solo dal punto di vista artistico.

Piccola soddisfazione: alla cerimonia erano presenti un centinaio di persone, per lo più personaggi pubblici della Provincia e Forze dell’Ordine, pochissimi i cittadini privati…ed è piovuto a dirotto 😀