Sgomento
Ascoltavo il video dell’intervento di Greta Thunberg all’ONU e sono stata assalita dallo sgomento.
Non certo per quello che diceva, in quanto sono tra quanti ritengono il problema dei cambiamenti climatici una grossissima montatura, ma per COME lo diceva.
Si notava chiaramente la sofferenza di quella ragazzina, e mi sono chiesta che razza di genitori abbia.
Invece di confortarla, di curarla, di indirizzare le sue fissazioni – tipiche della sindrome di Asperger di cui soffre – verso altre cose, distraendola dalle visioni catastrofiche che obnubilano la sua mente, i due genitori approfittano cinicamente di lei, sbattendola in prima pagina, facendola diventare paladina di un movimento senza arte né parte, privo di ogni base scientifica.
Così la rabbia per due adulti incoscienti e sprezzanti si unisce alla compassione per questa ragazzetta sfruttata in maniera indegna.
Ed ancora peggio è il seguito che Greta, grazie ad una operazione mediatica senza pari, riscuote presso tutti i potentati mondiali, nonostante vari studi scientifici smentiscano tutte le sue funeste previsioni.
Greta
Per esprimere concetti scientifici, bisogna aver studiato molto e a lungo, consultato testi, svolto attività di ricerca, analizzato infinità di dati.
Moltissimi di questi elementi inoltre evidenziano delle “probabilità”, non certamente delle certezze, in quanto la scienza è in perenne evoluzione.
Ora, quali competenze può avere una ragazzina sedicenne, per quanto dotata, che per giunta salta spesso la scuola per tenere le sue bizzarre conferenze per tutta l’Europa, affermando che tra dieci anni – anzi Greta è stata ancora più precisa, dicendo anni, mesi, giorni e persino le ore – la situazione sulla Terra sarà praticamente irreversibile e saremo condannati all’estinzione?
Per Al Gore, altro grande “esperto”, avrebbero dovuto esserci conseguenze catastrofiche a causa del riscaldamento globale ancora anni addietro, mentre invece siamo ancora qui e moltissime zone evidenziano addirittura un aumento dei ghiacciai. E il pericolo “riscaldamento globale”, non verificatosi, ha solo cambiato nome, tramutandosi in “cambiamento climatico”.
Nessuno degli scienziati che spieghi a Greta ed ai suoi seguaci che i cambiamenti climatici sono nella norma e che l’effetto umano è praticamente irrilevante: cambiamenti climatici sono stati rilevati perfino su Marte e lassù l’uomo non è ancora arrivato.
Nessuno che le ricordi che il nome Groenlandia significa Terra Verde, mentre ora è in buona parte ricoperta di ghiaccio. Nessuno che le spieghi che se Annibale varcò le Alpi con gli elefanti è perché il clima allora era molto più mite. Nessuno che la informi che sulle Dolomiti è assai comune reperire fossili marini…
No, tutti pendono dalle labbra di questa ragazzina treccioluta, frutto di un esperimento mediatico, senza alcuna competenza scientifica, che ripete a macchinetta le sue solite profezie catastrofiche.
Parere personale
Poi non ditemi che Greta non è un fenomeno mediatico!
Con un tempismo quanto mai opportuno, subito dopo la grande manifestazione degli studenti a favore del clima (*) il 15 marzo scorso, esce, tradotto anche in italiano, il secondo libro sulla famiglia della ragazzina, “La nostra casa è in fiamme”, scritto dalla madre della ragazzina, la cantante Malena Emmann.
La madre aveva dato alle stampe il primo libro nell’agosto scorso e, guarda caso, in quei giorni Greta iniziava il suo “sciopero scolastico”.
Resta il fatto che Greta, secondo quanto raccontato dal giornalista svedese Andreas Henriksson, non muove un passo senza essere seguita da una troupe televisiva e da uno staff di persone che le suggeriscono cosa dire e in quale modo.
Quello che mi stupisce è l’enorme macchina che si muove dietro a questa giovanissima svedese che viene accolta con tutti gli onori dagli esponenti più in vista della terra, gli stessi che magari se ne fregano di tantissimi bimbi che muoiono di fame e preferiscono destinare le proprie risorse all’acquisto di armi, però i mass media ci tengono ad informarci che questi potenti vengono zittiti da una ragazzina.
La notizia fa colpo: pare di rivivere la storia di Davide e Golia: Greta, senza armi, solo con le parole, combatte per noi, Greta vuole salvare l’umanità, Greta silenzia le massime autorità… Ma vi pare possibile? Secondo voi i potenti invitano una sedicenne solo per farsi zittire? I potenti della terra di certo non si fanno intimorire, ed accettano Greta perché a loro una simile mossa mediatica fa solo pubblicità o incrementa i loro affari, anche perché Greta che fa? Attacca Trump (fa sempre figo attaccare il Presidente USA, che è il personaggio brutto sporco e cattivo per antonomasia perché non aderisce più al protocollo di Kyoto), però dimentica di citare Cina ed India, che sono i maggiori inquinatori al mondo.
“Ma mi faccia il piacere”, direbbe la buonanima di Totò.
(*) Gli stessi studenti pecoroni che interrogati da un cronista televisivo addebitano la colpa dei cambiamenti climatici allo spread e dicono che si manifestano col fatto che “non ci sono più le mezze stagioni”
Variazioni climatiche
Come cambiano le cose a distanza di “relativamente” pochi anni.
Erano gli anni’70 e sui giornali scrivevano di un ritorno all’era glaciale, e lo stesso argomentavano fior di esperti in televisione. Molti ipotizzavano l’inaridirsi dei pozzi petroliferi intorno al 2000, e questa fu, oltre al fattore economico, la causa di tante domeniche a piedi. Pochi anni dopo iniziò il tormentone del surriscaldamento, in parte per via del Niňo, poi della Niňa, degli alisei, dei controalisei, della Corrente del Golfo e chi ne ha, più ne metta. Più tardi si fece strada l’ipotesi del riscaldamento globale di origine antropica (AGW), e pure qui si scontrarono i soliti esperti, chi a favore di questa teoria e chi no.
Basterebbe studiare i carotaggi antartici per vedere che nel corso delle varie ere che si sono succedute i periodi caldi e freddi si sono alternati regolarmente, e che molto dipende anche dal ciclo undecennale delle macchie solari. Ricordiamo pure che la Groenlandia, ora praticamente ricoperta di ghiaccio, si chiama così (il significato letterale è Terra Verde) perché anticamente era ricoperta di prati e boschi.
Ora una ragazzetta sedicenne, che per come veste e per le treccine che incorniciano il suo bel visetto tondo dimostra molto meno della sua età, è assurta al rango di esperta in climatologia, e gira il mondo tenendo conferenze sull’emergenza climatica a causa della quale dovremmo arrostire tutti. Scomparso il pericolo della paventata glaciazione, che non si è mai verificata, appare ora quello del surriscaldamento, altrettanto improbabile. Al Gore, vicepresidente USA con Bill Clinton, aveva addirittura ipotizzato l’estinzione del genere umano entro il 2010 sempre a causa delle variazioni climatiche.
Certamente bisogna porre rimedio all’inquinamento ed alla massa di rifiuti che produciamo, però non attribuiamo colpe inesistenti al genere umano: i profeti di sventura dei decenni passati hanno toppato in pieno, non facciamo altrettanto pure noi.
E sempre a proposito di Greta, sembra che la vogliano candidare al Nobel per la pace: premesso che non vedo la corrispondenza tra la pace e l’emergenza climatica, non sarebbe meglio candidare Nasrin Sotoudeh, condannata a 38 anni di carcere e a 138 frustate solo per aver difeso il diritto delle iraniane a non girare velate?
Cosa ne pensate?