Il Natale si avvicina
L’incapacità di questo governo la si nota in molti modi.
Primo, l’istituzione di tutte le task force e comitati vari per ottenere consigli da presunti esperti (tipo Arcuri, per intenderci), come ho già scritto altre volte; poi per le norme spesso contraddittorie che vengono emanate (Dal governo? Dagli esperti? Non è dato di sapere con esattezza, perché spesso giocano allo scaricabarile).
Ad esempio istituiscono la “lotteria degli scontrini” : prescindendo dal fatto che è un’esimia nefandezza, escludono dal computo gli acquisti fatti su piattaforme online per favorire i negozi di prossimità, e poi strillano come aquile lamentandosi che la gente esce di casa per comperare. Lo stesso però si può dire dei governatori delle varie regioni: se la loro è zona rossa o arancione strepitano col governo perché le attività commerciali sono bloccate, però appena la zona di competenza diventa gialla e il commercio riprende, subito si lagnano perché la gente esce e, udite udite, COMPERA! Allora perché tenere i negozi aperti, se la gente non DEVE fare acquisti?
Lo stesso, quest’estate, fecero quando venne istituito il bonus vacanze: prima le persone furono invogliate ad andare in ferie, poi vennero demonizzate considerandole quali possibili propagatrici di Covid.
In breve, sia il governo centrale ed in parte anche quelli locali, utilizzano le folle solo per programmare le prossime chiusure, visto che già si parla di eventuali zone rosse da reintrodurre per il periodo natalizio.
Certi giornalisti poi non sono da meno nel diffondere il terrore, tipo Massimo Giannini che ai romani che facevano shopping ha augurato “Buon covid a tutti!
Lo stesso giornalista che a gennaio diceva che chi propagava la paura era nientemeno che il solito Matteo Salvini!
Siamo nelle mani di una manica di folli ed incompetenti.
Per il nostro bene
Vorrei ricordare una cosa a Conte, al ministro Speranza, ai membri del governo e ai componenti del CTS, che tanto si preoccupano del nostro benessere da salvaguardarlo a colpi di divieti stabiliti dai vari DPCM, naturalmente agendo quando è calata la notte, alla maniera dei predatori notturni.
Non esiste solo la salute fisica, esiste anche la salute mentale. E questa l’avete messa a dura prova se non addirittura minata con una lunga detenzione domiciliare, col divieto di frequentazione di parenti ed amici, con l’incertezza del domani per tante piccole attività, decimate per via del reddito decurtato, e risarcite con la ridicola somma di 600 euro mensili, o dei dipendenti stressati dalla paura per la perdita del lavoro, già concretizzatasi per molte persone e solo rimandata per coloro cui è stato applicato il divieto di licenziamento.
Ci avete privato, poco a poco, subdolamente, di un bene imprescindibile, la libertà.
Avete ridotto la maggior parte degli italiani a pecore obbedienti.
Se inizialmente questo era comprensibile, ora non lo è più. Ora incitate, neppure tanto velatamente, alla delazione: siamo in pieno regime tipo DDR, non vorrei che ci riduciate come la Cambogia di Pol Pot.
State agendo in maniera semplicemente criminale.
Rottura di…scatole
Io veramente mi sono rotta le scatole, e da molto tempo.
Questo governo di incompetenti che, per riuscire a fare qualcosa, assume altri (in)esperti più incompetenti dei ministri stessi, ma che purtroppo paghiamo noi (e per costoro i soldi si trovano, mica sono cassintegrati o lavoratori autonomi)… ed ecco le priorità di costoro:
Aggiungere donne alla task force (sostituire le donne agli uomini? Giammai…)
Scarcerare mafiosi (salvo ripensamento)
Scaglionare le entrate a scuola ogni 15 minuti …Voglio vedere con scuole con una quarantina di classi, fate voi il conto.
Bonus acquisto bici e monopattini (potevano darli agli imprenditori in crisi)
Bonus vacanze per chi ha un ISEE sotto i 40mila euro (credete davvero che chi è cassintegrato o licenziato possa andare in ferie?)
Distanze sociali metri 1 se si passeggia, 1,5 in autobus, metri 2 al ristorante, metri 4 in spiaggia….gireremo sempre con il metro appresso.
Ricevere in pompa magna una neoconvertita all’Islam (il 15 marzo è stato rilasciato Luca Tacchetto, ma non ha avuto il medesimo riscontro mediatico, forse perché lui e la fidanzata si sarebbero liberati da soli senza pagamento di alcun riscatto). E per la conversione di Silvia-Aisha i viene in mente il paragone con Nadia Murad ed Asia Bibi.
Regolarizzare clandestini per i lavori agricoli, colf e badanti, e la madonnina piangente di Civitavecchia verrà sostituita dall’immagine di santa Teresa di Ceglie Messapica, piangente pure lei, ma non risulta che abbia versato alcunché per i morti di covid 19 o per i nostri senza lavoro..
Piccola cronistoria del covid 19 in Italia.
Il 31 gennaio è stato proclamato lo stato di emergenza per la durata di sei mesi, con termine quindi il 31 luglio, probabilmente per il ritrovamento di 2 turisti cinesi infetti ricoverati allo Spallanzani.
Ma già il 22 gennaio c’è stata la richiesta da parte del governo di un’analisi sull’impatto del contagio, che viene consegnata dal Comitato Tecnico Scientifico in data 12 febbraio, aggiornata poi il 4 marzo.
Il 14 febbraio l’Agenzia della UE per il controllo e la prevenzione delle malattie indicava una bassa probabilità della diffusione del contagio in Europa.
Ma lo studio del Comitato Tecnico Scientifico italiano del 14 febbraio indicava invece un tasso di contagiosità molto alto, ipotizzando 600/800mila decessi: dati che non furono resi noti, neppure al PdR, per non scatenare il panico tra la popolazione
Nel frattempo, mentre a palazzo Chigi si fa incetta di presídi sanitari , scoppia il primo caso a Codogno, che viene dichiarata zona rossa, mentre tutti i politici si affannano a rassicurare che tutto va bene ed è sotto controllo, organizzando cene ed aperitivi, facendo disputare partite di calcio presente il pubblico, organizzando feste in Puglia per Padre Pio (40mila persone), non chiudendo i mercati rionali ecc. ecc.
Adesso Andrea Urbani svela quello studio di 55 pagine al Corriere della sera dove, oltre ipotizzare l’alto numero di vittime, si evidenziava la carenza di posti letto nelle terapie intensive. Quindi il Governo era a conoscenza dei rischi del covid 19, ciononostante non si è mosso con sufficiente celerità per avvisare gli enti locali e per provvedere al l’approvvigionamento dei mezzi necessari, anzi ha tacciato di razzismo quanti chiedevano la sospensione del trattato di Schengen e la chiusura dei confini; l’unica misura presa per tempo fu la sospensione dei voli provenienti DIRETTAMENTE dalla Cina, ma non quelli con scali indiretti.
Ora per settimane intere l’Italia delle persone per bene, delle attività produttive, è stata reclusa in quarantena ed il governo non sa fare altro che rimpallare le proprie responsabilità ad altri, che hanno servito pedissequamente le direttive.
No comment.
Aggiornamento
Opps… Mi inviano copia di un ritaglio dove appaiono 15 tra comitati, task Force e cabine di regia che affiancano il governo nel suo lavoro, ben 9 in più di quelle che ho postato ieri.
Ma che dico “affiancano” : meglio dire “sostituiscono”. Quindj, nonostante quello che ha detto oggi Giuseppi durante l’intervista a “il Giornale”, un governo tecnico di fatto esiste già, e questo gli fa bruciare la poltrona sotto l’augusto deretano.

Comitati
Passi per il Comitato per la ricostruzione, quello capeggiato da Vittorio Colao, composto da 17 elementi.
Passi pure quell’altro che dipende dal Ministero della Salute, comitato che ha a capo Angelo Borrelli, affiancato da quel Domenico Arcuri, già commissario Alitalia e a capo pure di Invitalia (ex Cassa del Mezzogiorno), e che consta di 21 elementi.
Sempre dipendente dal Ministero guidato da Roberto Speranza c’è un terzo comitato, con 12 eminenti personaggi, tipo Silvio Brusaferro, attuale presidente dell’ISS, Walter Ricciardi, ex presidente del suddetto ente, Giuseppe Ippolito direttore dell’ospedale Spallanzani, Ranieri Guerra rappresentante dell’OMS, Roberto Bernabei geriatra, Giuseppe Ruocco in rappresentanza del Ministero della salute ed altri, sotto il coordinamento di Agostino Miozzo della Protezione civile.
Quello che mi perplime (che bello, sono finalmente riuscita ad usare il neologismo coniato da Corrado Guzzanti!) sono altri comitati.
La Task force “Scuola e didattica a distanza”, che fa capo al ministro dell’istruzione Lucia Azzolina, notoriamente bocciata a suo tempo in informatica, composta non si sa esattamente da quanti membri (un centinaio, dicono) tra rappresentanti della Protezione civile, delle associazioni di genitori e studenti, pediatri, referenti territoriali del ministero e “altre realtà pubbliche e private” (sigh).
Solo 13 membri compongono invece la Task Force “Donne per un nuovo rinascimento”, collegate al ministero per le pari opportunità e la famiglia guidato da Elena Bonetti.
Ed infine la Task Force “Data drive” che fa capo al ministro dell’innovazione tecnologica e digitalizzazione Paola Pisano: ben 74 persone esperte in vari campi, che dovrebbero valutare le opportune soluzioni tecnologiche per supportare il Governo nelle azioni di contenimento dell’infezione da COVID-19. Esperti selezionati con il supporto dell’ISS, dell’OMS e del. Ministero della salute.
Una marea di persone che non ho idea di quanto ci costeranno e quali risultati saranno capaci di raggiungere.
Ho posto in merito una domanda sul sito di Giuseppi, ma per adesso non ho ancora avuto risposta.
Fase due?
Giuseppi pensa alla fase due: come uscire dall’emergenza covid_19?
No, pensa solo a come far sopravvivere il suo governo . Già, perché ad emergenza finita bisognerà trovare delle responsabilità, quindi anche chi, colpevole, ha sul groppone oltre 18mila vittime.(dati aggiornati a ieri, 9 aprile).
Ma i governanti pentastellati hanno agito benissimo, ovvio: il 31 gennaio hanno decretato un’emergenza che doveva durare per ben 6 mesi, però intanto fino al 25 febbraio non hanno fatto un’emerita cippa.
Già prima Lombardia e Veneto avevano chiesto la quarantena e che venissero chiuse le frontiere…ma no, brutti fascioleghisti, siete pure razzisti: noi invece abbracciamo un cinese (Uno qualsiasi? Magari appena tornato dall’Oriente tramite scali diversi e non diretti?). I porti poi non vanno assolutamente chiusi e dobbiamo continuare ad accogliere indiscriminatamente tutti (poi sono i “migranti”- assai più intelligenti dei nostri governanti – che, ritenendoci non sicuri, hanno ridotto drasticamente gli sbarchi).
Nel frattempo nel paese, e nella fattispecie negli ospedali, mancavano completamente tutte le attrezzature sanitarie necessarie: dalle semplici mascherine ai camici fino ai ventilatori, pur avendo nominato un commissario straordinario che doveva dare aiuto in questo frangente al povero Borrelli, sempre più spaesato, che vista la sua esperienza come commercialista si limita a dare ogni sera i numeri dei contagi, delle vittime, dei guariti e di quelli ancora in terapia intensiva.
Notiamo che Governo, ISS, Consip a chi sono in mano? In maggioranza al PD,con il suporto del 5 stelle, quindi queste organizzazioni e le persone che fanno capo a loro non verranno mai giudicate responsabili di quanto hanno fatto e stanno facendo a tutt’oggi. Allora per mascherare la sua incapacità, questo governo cosa fa? Incolpa le regioni che per prime hanno denunciato il pericolo: Lombardia e Veneto, quelle maggiormente colpite perché le misure, non per loro colpa, non erano state prese per tempo. E pure per la Lombardia ci sono vari gradi di colpevolezz: gravi per Fontana, che è riuscito ad organizzare molto grazie ai privati, mentre il sindaco di Bergamo, della medesima parrocchia dei governanti, non riceverà nemmeno una piccola reprimenda per aver fatto disputare la partita Atalanta-Valencia con il pubblico presente in piena emergenza sanitaria.
Il governo avrebbe potuto fare molto in campo medico, accogliendo le richieste dei governatori, e contemporaneamente pure in campo economico se avesse provveduto per tempo a far riconvertire molte fabbriche per la produzione di mascherine e ventilatori. Invece ha nicchiato, ha addirittura incentivato controlli burocratici sulle fabbriche che hanno deciso, loro sponte, di riconvertire la produzione, anzi inizialmente ha regalato mascherine alla Cina che ci ha ricambiato vendendocele, e spesso pure farlocche.
Sull’assurdità dei decreti economici varati da questo governo ho già espresso la mia opinione. Ora Giuseppi mostra il pugno duro contro l’Europa, ma è tutta una montatura. Intanto sul “Die Welt” di oggi c’è già l’opinione di come ci considera la Germania: un paese dove la mafia aspetta una pioggia di soldi da Bruxelles, e quindi un paese da tenere sotto controllo, in poche parole, da rovinare come è stato fatto con la Grecia. Mentre le opposizioni possono ben sdegnarsi da quanto scritto dal foglio tedesco, chi ci governa, Di Maio e compagni farebbero meglio a tacere, in quanto il loro dissenso appare molto inopportuno. Direi invece ai burocrati europei che solo se non riusciremo a finanziare le nostre imprese la mafia riuscirà ad accaparrarsele per pochi soldi, e non solo la mafia, ma anche tanti partners europei che riteniamo amici.
Intanto penso a quanti, questa Pasqua, non riusciranno a preparare un pasto decente, grazie alle pastoie burocratiche per ottenere pochi spicci, sempre che possano ottenerli in seguito: questo sì mi preoccupa e mi rattrista.
Un paese anormale
Quando la prima notizia di un telegiornale è quella dei fischi a Balotelli (ed il dubbio fondato è che sia stato fischiato prescindendo dal colore) e non quella della morte di tre vigili del fuoco;
Quando l’incompetenza del governo causa l’allontanamento di un investitore estero in quanto gli si nega lo scudo penale che gli era stato garantito e come conseguenza c’è la perdita di 10mila posti di lavoro, oltre l’indotto (e perché mai Arcelor Mittal avrebbe dovuto pagare per reati commessi da altri), e ci si aggiunge pure la magistratura che vuole lo spegnimento degli altoforni in dicembre;
Quando si lascia che Alitalia continui a perdere soldi e si dilaziona ulteriormente il termine per il bando della concessione;
Quando si fa un governo con chicchessia, purché non vinca Salvini, ma sotto sotto c’è solo il desiderio di stare attaccati ancora per un poco alla cadrega;
Quando l’ideatore del M5S propone di trasformare l’ILVA in un parco divertimenti, e come pagliaccio ci vedrei benissimo lui con tutta la sua congrega, inclusa la Lezzi che vede la coltura delle cozze pelose nel luminoso futuro pugliese;
Quando Gigino o’ bibitaro si definisce statista;
Quando il RdC si è dimostrato una colossale cazzata, ma non si ha il coraggio di tornare indietro;
Quando gli sbarchi di clandestini riprendono alla grande, e viene sospeso il giornalista che ha usato questo termine;
Quando fa più notizia l’ammutinamento dei giocatori del Napoli che la manovra finanziaria che svuoterà le nostre tasche ed il nostro ultimo posto nelle classifiche UE per redditività;
Quando si concede una sostanziosa 😳 rivalutazione delle pensioni di ben 6 euro lordi annui;
Quando per avere l’autorizzazione per un passo carraio è necessaria una dichiarazione di antifascismo;
Ce ne sarabbe ancora molto da scrivere, però mi fermo qui.
Aggiungo solo che i grullini dovrebbero imparare almeno a fare i conti più elementari.
Il loro tweet annuncia un risparmio di un miliardo di euro in dieci anni, il che significa 100 milioni di euro all’anno… Briciole. Mi fermo solo alla voce “25mila infermieri”.
Il conto è presto fatto:
100.000.000:25.000 =4.000 euro ANNUI a cranio. E chi viene a lavorare per un importo simile?
Stallo
Il governo è in stallo, ma nessuno dei due partiti vuole staccare la spina.
La Lega per paura che non si vada ad elezioni e si passi invece ad un governo tecnico che verrebbe appoggiato da PD, M5S e quasi certamente anche da FI.
Il M5S invece per paura che si vada al voto e che metà dei loro parlamentari se ne torni a casa.
Discussione
Hai un bello spiegare il tuo punto di vista a certe persone. Anche davanti all’evidenza non cedono di un millimetro.
Una discussione con un tizio sul diario FB di un amico, che “lascia a me Salvini e Di Maio, mentre lui, sincero e vero democratico, si tiene Renzi e Gentiloni”…Opps, ha dimenticato Monti e Letta, ma sono dettagli.
Mi scrive che avrei asserito che il PD in tre anni è riuscito a distruggere il paese (anche se è vero non l’ho comunque scritto), quindi PRETENDE (!) che nello stesso lasso di tempo il nuovo governo ricostruisca tutto (sicuro che non ce la faranno, e mi cita Roma ad esempio).
Ribatto che per me il disastro dura da molti più anni, appunto dal governo Monti, quindi ben più di tre. Mi ribadisce che quei governi si sono trovati ad operare in condizioni difficili, in piena recessione economica e che hanno ereditato un grosso debito pubblico.
Al che gli snocciolo invece le seguenti cose: hanno bloccato i contratti pubblici e privati che comportavano aumenti salariali, hanno bloccato la perequazione delle pensioni, hanno ritardato l’andata in pensione dei lavoratori con la legge Fornero, hanno aumentato la tassazione a dismisura, hanno usufruito per anni del Quantitative Easing (cosa che, da ottobre credo, non potrà fare il nuovo governo), hanno avuto il petrolio al minimo e nonostante questo sono riusciti ad aumentare enormemente il debito pubblico.
Mi contesta la visione solo economica del problema, “quindi bisogna considerare anche le seguenti cose: l’immigrazione, le unioni civili, il rispetto delle leggi, l’evasione fiscale, la lotta alla mafia, obbligatorietà dei vaccini, la contrapposizione alla scienza. Non ultimo l’attacco all’Europa e il ritorno ai nazionalismi sono temi che evidentemente lei abbraccia e che noi democratici invece combatteremo con forza, al di là dei facili vantaggi elettorali. La via migliore non è sempre la più facile e a volte bisogna pedalare in salita, noi lo faremo forti delle nostre idee riformiste. LA RIVOLUZIONE SI FA PER UN IDEALE, NON PER UN CARRELLO PIENO IN UN CENTRO COMMERCIALE LA DOMENICA POMERIGGIO”.
(Ossignur…sono davanti ad un rivoluzionario! Non sia mai detto!)
Altro pistolotto del tizio: “Grazie alle manovre dolorose che lei ha citato siamo comunque riusciti a contenere il debito entro i parametri europei. Lei invece cosa propone? Il fallimento? Non mi sembra una grande soluzione. Si può anche essere critici su una manovra, io penso che la riforma delle pensioni vada quantomeno aggiustata, ma poi bisogna preoccuparsi di trovare i soldi da qualche altra parte. Sa dove troveranno i soldi per il reddito di cittadinanza? Come sempre nelle tasche della gente che lavora, che suda e che porta avanti la baracca”.
Perché fino ad ora i soldi da chi li hanno presi? Sono caduti dal cielo?
Stavolta riprendo io a contestare (e meno male che mi ha riconosciuto che le manovre erano dolorose!) Gli scrivo che l’unica via d’uscita da questa impasse è solo LAVORO, LAVORO,LAVORO. E l’unica maniera per attuare questa manovra è quella di abbassare drasticamente la tassazione e diminuire la burocrazia, lasciando spazio all’iniziativa privata per poter attrarre capitali esteri. Poi rincaro la dose. Per quello che concerne le conquiste sociali, certo, sono una gran bella cosa, ma su 100 immigrati che arrivano solo una piccola percentuale ha diritto all’asilo, e solo questi possono essere ricollocati in vari paesi: gli altri dobbiamo tenerceli noi, e costano! Poi una seconda considerazione: mi chiedo se ad una famiglia omosessuale interessi più avere un avvenire sicuro, con un lavoro certo oppure un pezzo di carta che attesti la convivenza. Sono pochissimi gli omosessuali che hanno regolarizzato la loro posizione.
Gli domando se mi può spiegare perché la Francia ha rispettato il parametro del 3% solo una volta in 8 anni, parametro del resto assolutamente assurdo e senza alcun fondamento? Gli scrivo che i precedenti governi hanno costretto molte aziende a chiudere o delocalizzare, oppure assumere gente con lavori precari e sottopagati. E che bisogna cessare con le assurde sanzioni a stati che alimentavano le nostre esportazioni. Le sue proposte invece? Magari una bella patrimoniale immagino, per far contenta la UE e defraudarci dei nostri risparmi? Gli ricordo che sono contraria pure io al reddito di cittadinanza, almeno come è concepito.
Gli chiedo infine se, ragionando pacatamente, può spiegarsi l’aumento delle destre in tutta l’Europa. Glielo dico io: l’Europa come è concepita è solo un’entità economica, quindi un fattore di divisione e non di coesione.
Come dice mio marito, una persona che ha sempre votato PD e che si è sempre trovata bene con i governi Monti, Letta, Renzi e Gentiloni, non è che si alza la mattina del 4 marzo e vota contro per il solo piacere di stare peggio. 😀
La voce del padrone
Una settimana in Germania, girando tra Offenbach e Francoforte.
Pensavo, al ritorno, di trovare un governo bell’e fatto, invece mi toccherà aspettare, se va bene, fino a lunedì prossimo. Logico che mi tenessi comunque informata, tramite internet, delle vicende italiane e di tutto il resto, però non mi aspettavo tanti tira e molla.
L’unica cosa che mi ha fatto imbufalire è stato “il Giornale”.
Ovvio che tenga bordone a Berlusconi, ma una caduta di stile così grossolana non me la sarei proprio aspettata, con delle bassezze inimmaginabili per screditare Salvini a vantaggio del “padrone”.
Innanzitutto il titolo di ieri.
“Primo flop del governo, l’imprenditore sfrattato”. Forse l’estensore dell’articolo non si è reso conto che al governo c’è ancora Gentiloni e che Salvini e Di Maio non è che potessero fare molto, in ogni caso. Naturalmente nell’articolo si spiega un pochino meglio come è andata la faccenda, ma il titolo resta comunque fuorviante.
Poi la prima pagina di oggi .
“Premier nessuno. Al via il governo da Scherzi a parte”.
E giù con la macchina del fango, quella che lo stesso Berlusconi denunciava nei confronti di Repubblica, Il Fato quotidiano ed altre testate, ma che non si fa scrupolo di utilizzare contro chi non sostiene la sua leadership.
E con questo ho deciso di non comperare più tale quotidiano. Montanelli si rivolterebbe nella tomba.
Personalmente non sono contenta dell’accoppiata Salvini-Di Maio, con idee diametralmente opposte, e ritengo il M5S troppo statalista ed assistenzialista e reputo responsabile di questa situazione il presidente Mattarella: se avesse affidato l’incarico a Salvini quale rappresentante del partito di maggioranza nell’ambito della coalizione che ha vinto le elezioni, il problema della paura per i “populismi” non si sarebbe presentato, in quanto alcune derive leghiste sarebbero state mitigate da Forza Italia e Fratelli d’Italia. Però, guarda caso, tutto il fango che il Giornale sta gettando su Salvini è iniziato dal momento in cui Berlusconi è stato riabilitato, ridiventando candidabile proponendosi addiritura quale premier. La riabilitazione è giunta in un momento assai strano, fatto apposta per dividere il CDX nel momento in cui anche il PD sta passando una crisi non da poco. E sembra anche assai strano che i poteri forti europei che tanto hanno fatto per affossare a suo tempo il leader di FI, ora lo cerchino e lo appoggino, in quanto filoeuropeista ed amico di Frau Merkel, pur di non avere al governo italiano elementi come Salvini.
Però Berlusconi ormai politicamente conta poco: il suo partito è in caduta libera, e Renzi, sul quale contava neppure troppo velatamente, è in fase discendente pure lui. In Germania la Merkel non è più tanto ben vista, ed ha faticato per formare un governo (molto più di quello che stiamo faticando noi). Berlusconi e Renzi sono i rappresentanti di un potere morente e in disgregazione e sferrano gli ultimi colpi di coda di una corrente che ha concluso il suo ciclo politico che sta per essere cancellata dal panorama parlamentare.
Quasi mi aspetto che Mattarella rifiuti il nominativo proposto congiuntamente dalla Lega e dal M5S, magari affidando l’incarico al solo Di Maio, ritenuto, non so a quale titolo, più affidabile di Salvini, che quest’ultimo rifiuti e che si vada a nuove elezioni.
Benevolenza…
Sicuri che sia così?
Altro che benevolenza.
Per mio conto il marpione resta nell’ombra sperando che Salvini si bruci e che FI risalga nei sondaggi, riprendendosi in tal modo la leadership del centrodestra.
Poi bisogna vedere chi farà il PdC.
Inoltre non è detto che Mattarella approvi i nominativi proposti per i vari ministeri.
Infine c’è lo scoglio della fiducia del Parlamento (ma per quello è quasi assodato che venga accordata…troppo bello per molti novizi percepire le prime indennità 😀 ).
Un piatto di lenticchie.
Ho qualche grillino tra i miei contatti, persone che, in buona fede, credevano nell’onestà e, soprattutto, nel cambiamento.
Altri invece hanno votato il M5S per protesta.
Ora molti si sono resi conto di essere stati ingannati da quanti cambiano continuamente le carte in tavola, però una buona parte dello zoccolo duro segue pedissequamente le giravolte dei capoccia del movimento, e sono quelli che agli argomenti rispondono solamente con insulti senza accettare il confronto (e sono quelli che ho eliminato senza remore dai miei contatti).
Ora i pentastellati si ritroverebbero aggregati al PD che hanno tanto esecrato, ed i loro rappresentanti voterebbero a fianco di Renzi e della Boschi…
E i programmi, come ha tenuto a precisare in maniera soft Martina, dovrebbero essere naturalmente quelli del PD, altrimenti addio poltrone. E tutto questo dopo aver spalato escrementi a iosa sul PD.
Programmi PD da sempre aborriti da Grillo e compagnia cantante, quando Grillo “vaffanculeggiava” l’Europa dei banchieri, la Nato, i privilegi della casta, l’euro, le lobby politiche-finanziarie, lo Job act, la legge Fornero … Tutti temi ripresi inizialmente da Di Maio, il quale un poco alla volta si è avvicinato sempre più all’Europa per ottenere appoggio e consenso presso gli interlocutori stranieri, rassicurandoli che con lui PdC nulla sarebbe cambiato, rinnegando quanto promesso in campagna elettorale.
Ormai tutti hanno capito che l’unico scopo dei grillini è governare, non importa con chi e con quale programma, anche a costo di abbandonare i propositi con i quali si erano presentati. Tutti hanno compreso che rifiutare Berlusconi, che persistendo l’ostracismo dovuto alla legge Severino non è candidabile e non può nemmeno ricoprire incarichi di governo, è solo una scusante per staccare Salvini dal resto della coalizione per poter dettare legge forte del suo 32% contro il 17% della Lega, anziché il 37% dell’intera coalizione.
Ed ora che Salvini ha ribadito la sua lealtà a FI e FdI soprattutto per non tradire il mandato degli elettori, Di Maio rigetta su di lui la responsabilità, anzi la colpa, di non voler formare il governo e si rivolge all’avversario di sempre.
Gente che presenta un “contratto” per governare pieno di ovvietà e che sarebbe stato stilato da una delle teste pensanti del partito!
M5S, un contenitore vuoto da riempire in qualunque modo e che si vende per un piatto di lenticchie.
Il problema.
Il problema?
Ha un solo nome: Silvio Berlusconi.
Tutti sanno che il suo piano era quello di un governo centrodestra-PD, che la Lega assolutamente non vuole per il pessimo ruolo che il PD ha avuto nel governare l’Italia ed i cui risultati sono sotto gli occhi di tutti.
Se, come afferma sempre, Berlusconi ha a cuore l’Italia, faccia quel famoso passo indietro (o di lato) che il M5S gli chiede.
Otterrebbe due risultati :
1 – un governo a guida Salvini con Di Maio in posizione subordinata al centrodestra;
2 – verificare se veramente il M5S ha preclusioni solo verso di lui o invece contro tutta Forza Italia che vorrebbe staccare dalla coalizione per concedere a Di Maio una posizione di predominio.
L’incubo
Non so se ridere, piangere o incazzarmi.
Abbiamo fatto di tutto per andare a votare anzitempo ma non ce l’abbiamo fatta. Abbiamo pazientato fino alla fine della legittima (?) legislatura, votando per mandare a casa un governo di sinistra che ha praticamente rovinato l’Italia ed in questo ci siamo riusciti, penalizzando il PD precipitato ai minimi storici.
Ed ora i pentastellati, banda di incapaci e di incoerenti, si rivolgono al PD ed allo stesso Renzi che hanno denigrato e demonizzato fino a ieri per poter formare un governo.
Vola Gigino…
Sto cercando di capirci qualcosa, ma è davvero difficile.
Di Maio che dice, dopo aver demonizzato tutti i partiti e rispettivi leader di ogni ordine e grado “ “Se rimaniamo ognuno sulle proprie posizioni non si va da nessuna parte”, poi apre al PD, incluso Renzi (!) (il quale rifiuta apparentamenti), però mantiene lo sbarramento contro Berlusconi, il quale Berlusconi, per ora, è ineleggibile, e Di Maio lo sa benissimo. Quali preclusioni ha allora verso il resto di Forza Italia?
Il fatto è che alleandosi con il PD, quest’ultimo, avendo meno voti, sarebbe in posizione subordinata ai pentastellati, cosa invece non possibile con TUTTA la coalizione di centrodestra: per questo Gigino vuole “scorporare” Forza Italia per mantenere una posizione di predominio.
Le alleanze si prospettano difficili, principalmente per via del pensiero ondivago del M5S. Euro sì? Euro no? Migranti sì? Migranti no? Ius soli sì? Ius soli no? E così via…
L’unica cosa che compattava tutti i simpatizzanti era (forse) il reddito di cittadinanza che si è dimostrata una vera sòla, per il resto, lasciamo perdere.
Arroganti come pochi i pentastellati, forti del loro 32% (il che significa che il restante 68% non li vuole), vogliono imporre le loro condizioni, guida del governo e pure la composizione della maggioranza, imponendo veti e condizioni ai possibili alleati, il che comporta uno stallo nel varo del nuovo governo. La politica è anche mediazione, e per adesso gli unici che si sono dimostrati adatti a questo scopo sono Matteo Salvini e Giorgia Meloni. Berlusconi pure resta al palo, dato che ogni tanto cerca di farsi sentire, ma con toni non troppo accomodanti.
Se il PD non si divide e se il centrodestra resta compatto, Gigino dovrà abbassare la cresta.
Il mio pensiero è che pur di diventare premier Di Maio sarebbe pronto a rimangiarsi tutto quello che ha promesso in campagna elettorale, ma un’alleanza col PD non resisterebbe a lungo, e questo pure Di Maio lo sa: probabilmente l’ostracismo a Berlusconi serve solamente per potersi rimangiare le promesse elettorali per poter formare un governo con la Lega e passare per la persona “ragionevole” che fa tutto questo per il bene dell’Italia.
E per quel che riguarda il pensiero del movimento relativamente al PD, riporto qui quanto scritto da Mattia Feltri su “La Stampa”:
Di Maio 1: «Il Movimento è nato in reazione al Pd, al loro modo di fare politica. E oggi offre uno stile nuovo».
Di Maio 2: «Il Pd ha un’idea perversa del concetto di democrazia».
Di Maio 3: «Il Pd è un partito di miserabili che vogliono soltanto la poltrona».
Di Maio 4: «Il Pd si fa pagare da Mafia Capitale».
Di Maio 5: «Il Pd profana la democrazia».
Di Maio 6. «Nel Pd hanno una questione morale grande come tutto il Pd».
Di Maio 7. «Nel Pd sono ladri di democrazia».
Di Maio 8: «Il Pd è il simbolo del voto di scambio e del malaffare».
Di Maio 9: «Nel Pd ci sono gli assassini politici della mia terra, sono criminali politici».
Di Maio 10: «Il Pd fa politiche che favoriscono i mafiosi».
Di Maio 11: «Il Pd è da mandare via a calci».
Di Maio 12: «Il Pd ha i mesi contati, mandiamoli a casa».
Di Maio 13: «Il Pd è il partito dei privilegi, della corruzione e delle ruberie. A casa».
Di Maio 14: «Il Pd sta con le banche, manda sul lastrico i risparmiatori».
Di Maio 15: «Il Pd è responsabile di questo schifo».
Di Maio 16: «Il Pd è il male dell’Italia».
Di Maio 17: «Le misure economiche del Pd sono infami».
Di Maio 18: «Siamo noi l’unica alternativa al Pd».
Di Maio 19: «L’unica cosa che possiamo fare è invitare i cittadini a liberare l’Italia dal Pd».
Di Maio 20: «Non ci fidiamo del Pd».
Di Maio 21: «Parlare con il Pd è un suicidio».
Di Maio 22: «Escludo categoricamente qualsiasi alleanza col Pd».
Uno di meno
Bene, il terrorista assassino di Berlino è stato ucciso qui in Italia, a Sesto San Giovanni, durante una normale operazione di controllo della nostra Polizia.
Uno di meno, ha fatto la fine che si meritava, magari convinto di andare a raggiungere il suo paradiso con le 72 vergini a disposizione che gli spettavano.
Mi chiedo come mai fosse rientrato in Italia, dalla quale era stato espulso dopo aver scontato 4 anni di carcere (costati bei soldini a noi contribuenti tra il recupero tramite la Marina Militare, costi per mediatori linguistici, avvocato gratis, detenzione, assistenza sanitaria) e dopo che la sua nazione di origine, la Tunisia, non lo aveva voluto indietro, il che denuncia la debolezza del nostro sistema che non è in grado di rispedire al mittente quanti vengano in Italia per delinquere.
Il dubbio (quasi certeza) è che qui in Italia ci siano varie basi logistiche dei terroristi che qui giungono indisturbati ed incontrollati e che , per agire altrove, non operino attentati nel nostro paese.
Questo atteggiamento ricorda tanto il “lodo Moro”: io ti lascio agire indisturbato, guardando dall’altra parte, tu in cambio mi lasci in pace.
Altra perplessità nei confronti del ministro e del prefetto che hanno diffuso l’identità dei due poliziotti che hanno fermato ed ucciso il terrorista. Solitamente quando vengono fatte determinate operazioni contro organizzazioni criminali le forze dell’ordine hanno il volto coperto dal passamontagna, non certo per difendersi dal freddo, ma per non essere riconosciuti ed evitare quindi ritorsioni. Questo ovviamente non era un blitz ma un normale controllo del territorio, ma il pericolo di ritorsione esiste comunque, ed infatti le prime minacce sono già pervenute nei confronti del giovane poliziotto ancora in prova che rischia la vita, mentre gli alti papaveri sono là a pavoneggiarsi. Senza contare l’ipocrisia del nostro sistema: se il morto non fosse stato identificato quale terrorista ma fosse stato un comune delinquent, il poliziotto sarebbe finito sotto inchiesta e molti “bravi cittadini” (i “soliti idioti ” dei diritti civili a 360°) si sarebbero indignati per la violenza delle forze dell’ordine.
Intanto Frau Angela ringrazia la polizia italiana: fossi in lei invece mi incazzerei di brutto, per aver permesso ad un pregiudicato con decreto di espulsione di essere libero di girare in Italia e quindi nell’area Schengen. Se il decreto di espulsione fosse stato messo in pratica sappiamo cosa non sarebbe avvenuto. Detto in breve, l’Italia è il ventre molle dell’intera Europa e di questo bisogna ringraziare i nostri ultimi governi.
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Inviato dal Veloce promemoria
Renzi
il 23 agosto scorso 209 persone, tra imprenditori, manager, avvocati, e similari, hanno comprato una pagina del Corriere della Sera per sostenere il governo Renzi, esaltando il “buon operato” del sindaco d’Italia”.
Sostengono che “In soli 18 mesi finalmente questo governo ha realizzato ciò che nessuno era riuscito a fare prima e senza i soliti compromessi al ribasso”.
Chissà perché allora solo due giorni dopo Renzi all’Aquila sia stato contestato duramente e costretto letteralmente a scappare da un’uscita secondaria, proprio lui che diceva che la gente è la sua scorta.
Tra i provvedimenti non presi dall’attuale governo, eccone alcuni:
– nessun provvedimento a tutela della concorrenza, contro i monopoli, le rendite e i conflitti di interesse: al contrario, viene ostentata l’idea di economia relazionale, fatta di rapporti personali tra amici di amici, con i poteri forti che si finge di contrastare, ma che poi si incontrano a ogni occasione, tra reciproci salamelecchi e devoti scambi di cortesia;
– nessuna tutela per le partite IVA che producono il PIL del paese;
– più burocrazia e più spesa improduttiva.
Ma l’importante è continuare con l’operazione Triton, che da quando è in vigore ha causato ancora più morti della precedente Mare Nostrum, legittimare le unioni omosessuali, dare la cittadinanza a chi è nato in Italia (e la Boldrini vorrebbe estenderla a tutti quelli che sono qui da un tot di anni, senza alcuna distinzione). Poi, anche se il vavoro cala, le aziende chiudono, gli impresari si suicidano…quello è secondario.
Un anno.
Domani sarà un anno.
Un anno (anzi, pochi mesi) in cui avrebbe dovuto stravolgere tutto, e non ha fatto un emerito tubo (diciamo così) anche per l’inadeguatezza dei ministri che si è scelto.
Si era presentato forte della sua giovane età, spalleggiato da un vegliardo strafottente che ha combinato più guai che altro, chiedendo di dargli fiducia: bene, gliel’abbiamo data, ma ora il tempo è scaduto, e deve smetterla di fare lo sbruffone. Ormai non incanta più nessuno. È venuto fuori il bluff che era.
Punto.
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Inviato dal Veloce promemoria
Governo
Tutte, dico tutte, le manovre di questo governo si stanno rivelando dei flop colossali.
Non bastava l’aumento dell’IVA, tradottosi in una contrazione dei consumi e quindi in un gettito minore, per non parlare poi degli effetti collaterali quali la conseguente chiusura o fallimento di molte aziende. Lo stesso dicasi per la Tobin tax, le accise sulla benzina e i tabacchi.
Pure la super tassazione dei natanti ha provocato un gettito minore, cosa che si sta verificando adesso con il superbollo per le auto di maggiore cilindrata con un crollo delle immatricolazioni del 35% e dei passaggi di proprietà dell’usato del 37%. Per aggirare tutta questa marea di tasse molti si rivolgono al mercato leasing fuori dall’Italia, così lo stato ci perde sempre di più.
Credevo che con Monti si fosse toccato il fondo, ma questi sono peggio e per di più incompetenti. Vedi il pasticcio dei rimborsi ai professori richiesti indietro, provvedimento poi revocato (ma se erano aumenti non dovuti perché li hanno corrisposti?). Vedi le tasse sulla casa, mini Imu tarsi tasi iurc… ed ancora non sappiamo quanto si dovrà pagare. La proposta di legge sul lavoro di Renzi devo ancora affrontarla, causa influenza, però a naso sembra che l’influenza l’avesse lui. E le solite priorità: nozze omosessuali, svuotamento delle carceri cui si aggiunge la liberalizzazione della cannabis. Ci si mette pure la comunità europea con il cognome materno!
Siamo alla frutta.
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Inviato dal Veloce promemoria
gioca che ti fa bene
Lo Stato una volta svolgeva un’attività non molto onorevole, quella del magnaccia, conclusasi con l’entrata in vigore della legge Merlin. Poco importa che poi le prostitute fossero costrette ad esercitare per strada, con i rischi che ne conseguono ed ingrassando i papponi.
Poi ha fatto anche lo spacciatore, con la vendita dei tabacchi, in regime di monopolio (ogni sostanza che provochi dipendenza è, di per se stessa, una droga). Adesso per paura di rimetterci qualche soldino se ne frega della salute degli italiani mantiene il monopolio dei tabacchi ma stratassa le sigarette elettroniche.
Infine, direttamente o indirettamente si mette anche a fare il biscazziere, castigando i comuni che vogliono proibire o limitare l’apertura di sale da gioco, http://www.corriere.it/politica/13_dicembre_20/strappo-slot-machine-meno-fondi-stato-comuni-virtuosi-1b139ba2-6940-11e3-95c3-b5f040bb6318.shtml però considera malattia sociale la ludopatia che lui stesso ha contribuito ad incentivare.
Uno stato che vive sui vizi dei propri cittadini e li utilizza per rimpinguare le casse erariali tramite imposte sui giochi, alcolici, tabacchi e poi paga loro la disintossicazione dai vizi, invece di istruire fin dalla più giovane età che le cattive abitudini vanno evitate, spiegando i danni che provocano, non è uno stato serio. Allora tanto vale che lo stesso stato si metta a spacciare anche eroina e cocaina oltre alle altre innumerevoli droghe sintetiche che circolano.
Il gioco per lo più è appannaggio dei ceti più poveri che pensano di arricchirsi facimente con un “colpaccio”. Ovvio che mi riferisco a quelle dannate macchinette o ai biglietti dei gratta e vinci, perché se uno ricco sfondato vuole dilapidare il suo patrimonio nei bei Casinò nostrani o di oltralpe è liberissimo di farlo. Ma lucrare sulla pelle dei poveracci che semplicemente sperano di rimpinguare le proprie tasche dissanguate da un erario sempre più esoso è semplicemente criminale.
Economia spicciola
Ci sono delle cose talmente ovvie che i cervelloni non riescono a capire.
È assolutamente inutile avere un treno che traina un carico di vagoni se la motrice non funziona per mancanza di energia, e l’Italia ormai è un treno che viaggia sempre più lentamente e che si avvia verso un binario morto.
La motrice che ci dovrebbe trainare sarebbe l’insieme degli imprenditori, piccoli, medi o grandi, cui manca l’energia derivante dal credito. Le banche concedono sempre meno prestiti, il carico fiscale è sempre più opprimente, la burocrazia invece di snellire le pratiche le appesantisce sempre più.
Con queste premesse, non vedo come si possa dire che la ripresa è vicina, dietro l’angolo addirittura. Ma il numero di ditte che chiudono o traslocano è sempre maggiore, mentre altre vengono vendute. In più ci si mette anche la magistratura (vedi il caso ILVA) che ha bloccato non solo le merci già pronte per la distribuzione, ma anche i capitali e sequestrato i macchinari. E tutto questo in assenza di una sentenza definitiva, ma solo in via preventiva, mettendo sul lastrico millequattrocento persone con le rispettive famiglie. E intanto gli amici tedeschi si ingrassano e ringraziano, perché tutte le nostre commesse passano a loro.
Qualcuno si preoccupa di salvare, nazionalizzandolo, il Monte Paschi… e nessuno si preoccupa di tante persone senza lavoro. Mi viene il dubbio (dubbio?) che sia solo per una manovra politica di un determinato colore.
Tutti si preoccupano che il governo duri: per quale ragione? Una volta la colpa dei nostri guai era il solito Berlusconi, adesso dell’instabilità politica. Monti con le sue manovre di rigore e sangue non ha concluso un cavolo, tanto che il debito pubblico è aumentato. Certo, lo spread è diminuito, ma come dico sempre, non è un indice, ma un differenziale.
Il Governo DEVE durare solo perché ognuno vuole tenersi incollato alla sedia, poi succeda quel che succeda: dopo di noi …il diluvio
Pillole (amare)
Senza dubbio non ho una visione “globale” di quanto sta accadendo nel mondo, però in questo momento, con le aziende che chiudono, la disoccupazione che aumenta, l’inflazione che sale (strano, con la recessione in atto avrei pensato di più ad una deflazione), non mi interessa punto chi spia e chi viene spiato. I problemi reali vengono molto prima, e se ci dicono che la ripresa è vicina…no, non ci credo, basta girare per vedere serrande abbassate, confrontare i prezzi nei negozi, ascoltare i malumori della gente, di qualsiasi colore politico sia (ma la maggior parte è ormai disillusa). E questo, più che il governo del fare, mi sembra quello del procrastinare.
E chiudono i ciabattini mentre aprono i “Compro oro”, ai quali si rivolge la gente che svende i propri gioielli per far fronte a spese impreviste. Chiudono i piccoli alimentari, e prosperano le sale gioco, che alimentano i sogni di una grossa vincita, ma purtroppo questa eventualità si realizza assai raramente.
E’ mai possibile che per pagare i fornitori lo stato abbia bisogno di una apposita legge? Già, perché il bilancio statale e degli altri enti pubblici e parastatali non si articola solo per la competenza finanziaria ed economica ma anche per i flussi di cassa, che vengono monitorati trimestralmente. Se la cassa (Tesoreria) non lo permette, le spese vengono comunque impegnate sul bilancio di competenza originano un costo, poi per pagare c’è sempre tempo… E la massa dei residui passivi (ossia dei debiti per le spese non pagate) cresce a dismisura. E’ quello che in poche parole si chiama “fare il passo più lungo della gamba”, solo che in questa maniera sono le aziende fornitrici che restano senza liquidità… E guai a loro invece se tardano di un solo giorno a pagare quanto dovuto per tasse ed affini. Sembra che lo stato faccia loro un favore onorando i propri debiti…
La grande bugia di stato: non abbiamo aumentato le tasse… Per IVA ed IMU e TARES tutto è stato rimandato ed ancora da decidere. Ma in compenso sono lievitati gli acconti. L’IRAP al 110%, l’IRES al 101%, l’IRPEF al 100% … E guai a sbagliare i conti se si presume un imponibile minore: il fisco non fa sconti.
Abbiamo un grande patrimonio da sfruttare e lo mandiamo in malora. Parlo del patrimonio artistico. Le rovine che si rovinano sempre più, fino a ridursi ad ammassi di vecchie pietre dove le bellezze antiche ormai non si riconoscono affatto. Affreschi deturpati da muffe ed umidità o scrostati. Antichi palazzi anneriti e mangiati letteralmente dal cancro del marmo. Quadri meravigliosi abbandonati nei magazzini o, se va bene, esposti malamente, senza criterio. Altra cosa sono i musei all’estero, con dei percorsi critici che ti aiutano a comprendere ed a “vedere” le opere d’arte col cuore e non solo con gli occhi. Ed a questo si aggiungono gli scioperi del personale dei musei: hanno sicuramente ragione, ma davanti al resto del mondo non ci facciamo certo una bella figura. Non parliamo poi della demenzialità di non usare i fondi che i privati destinano al restauro di alcuni siti di notevole valore artistico. Tutta una burocrazia non solo inutile, ma dannosa che di certo non incentiva nessuno a donare soldi allo stato per conservare quello che è, assieme ai nostri splendidi paesaggi, un tesoro incommensurabile.
Il pollaio
Come un maestro vecchio stampo, Napolitano ha rimproverato tutti. Gli argomenti che ha apportato sono ovvi, quali la collaborazione tra i vari partiti – specialmente i maggiori -, prescindendo dalle ideologie, ed iniziando dalle cose che accomunano e dagli argomenti più urgenti per il bene del paese, quali l’occupazione ed il rilancio dell’economia (che sono poi tra i punti segnalati dai dieci “saggi”).
Tutti al momento applaudono, tranne i soliti grillini, ma già poco dopo iniziano i paletti… La Lega, tramite Maroni, avrebbe posto il veto su Amato, memore dello scippo attuato sui conti bancari, anche se Amato ha dichiarato che non avrebbe più proposto una simile manovra; il Sel è restio ad un qualsiasi governo di larghe intese se questo prevede la partecipazione del PdL. Lo stesso ha fatto Fratelli d’Italia, restio ad un governo Amato per le sue passate militanze nelle fila craxiane, anche se sarebbe disposto ad appoggiare un’eventuale guida di Renzi… E difficile sarà anche mettere d’accordo le due anime del PD, la vecchia e la nuova.
Intanto Grillo annuncia sfracelli e la bancarotta dell’Italia entro l’autunno, incurante che le sue dichiarazioni possano affossare la Borsa. Ricorda tanto il “muoia Sansone con tutti i Filistei”, crollerò io (come è successo ieri in Friuli Venezia Giulia), ma nessuno sopravviverà. Davvero un alto senso dello stato!
E nel frattempo, nel PD si sta giungendo alla resa dei conti…fratelli coltelli. E mi fa specie vedere che danno ancora la parola alla Bindi…
Il pollaio è tutto in movimento.
Cosa ne pensate?