Una giornata triste
Oggi sono triste.
Stamattina da Milano è arrivata la telefonata di Letizia che ci avvisava della morte del caro amico Giuseppe.
Di lui ho scritto qualche volta nei miei post, quando mi riferivo al banco libri di Piazza Oberdan, poi trasferito in via Vittorio Veneto.
Quanti pomeriggi trascorsi assieme… Si rideva, si scherzava, ma spesso si ragionava anche di cose serie.
E poi l’ultima volta che ci siamo visti a casa sua, lo scorso anno a febbraio, in cui viveva ormai recluso da tempo a causa di vari e gravi problemi di salute, dove finalmente abbiamo conosciuto la moglie. Nonostante le varie patologie e l’età avanzata (tra pochi giorni avrebbe compiuto 87 anni) , faceva sempre progetti per l’avvenire, ed aspettava di essere vaccinato per poter uscire nuovamente con un po’ di tranquillità.
Voglio ricordarlo così, seduto sul suo sgabello, davanti ai suoi amati libri.
Un abbraccio… Ci mancherai.
Giuseppe
Resto sempre più meravigliata dall’energia che dimostrano certe persone anziane. Avevo già parlato della signora del mio cortile a Bolzano che, in nostra assenza, si occupa di innaffiare i fiori e che, per arrotondare la magra pensione, esegue piccoli lavoretti di sartoria per alcuni condòmini.
Il “mio” mitico Giuseppe, gestore di una bancarella di libri usati e al quale siamo legati da un’amicizia ultradecennale, è l’ennesima riprova della voglia di fare e di vivere di chi è avanti con l’età . Il suo punto vendita inizialmente era in piazza Oberdan (porta Venezia), ma con i lavori di ristrutturazione del Diurno (capolavoro del Liberty… devo proprio visitarlo prima o poi) l’avevano trasferito sull’altro lato della piazza, quasi vicino all’Hotel Diana. Ma nemmeno là andava bene, cosicché con l’ultimo trasloco l’hanno spostato in via Vittorio Veneto all’angolo con via Spallanzani. Ma la bancarella, che contava ormai oltre quarant’anni, era piuttosto malmessa, ed ha dovuto metterla in ordine. Per ora ha fatto sostituire la copertura in ondulina con un tetto di lamiera dotato anche di grondaia. In seguito farà sistemare le saracinesche e ridipingere il tutto in “grigio Milano ” come esige il comune e si doterà di un gruppo elettrogeno per la luce ed il riscaldamento. La posizione è di suo gradimento perché è proprio di fronte ai Bastioni ed è ombreggiata da bellissimi platani.
Tutto sarebbe quasi di ordinaria amministrazione, ma Giuseppe ha ormai 82 anni, vari acciacchi, un tumore alla prostata ed un’insufficienza polmonare che lo costringe a girare con uno zaino il cui riporre la bombola di ossigeno… Nonostante ciò , è pieno di progetti per il futuro e questo, conoscendolo, non mi stupisce più di tanto.
Lunga vita, Giuseppe e, visto che il momento è propizio, “Forza Juve” :).
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Inviato dal Veloce promemoria
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