Parole
Le parole vive
Le parole ardenti
Le parole mute
Rimaste tra i denti
Giorgio Caproni
dipinto di Edvard Munch
Rivelazioni
Mi sono risolto.
Mi sono voltato indietro.
Ho scorto
uno per uno negli occhi:
i miei assassini.
Hanno
– tutti quanti – il mio volto.
Giorgio Caproni
dipinto di René Magritte
Sono tornato là
Sono tornato là
dove non ero mai stato.
Nulla, da come non fu, è mutato.
Sul tavolo (sull’incerato
a quadretti) ammezzato
ho ritrovato il bicchiere
mai riempito. Tutto
è ancora rimasto quale
mai l’avevo lasciato.
Giorgio Caproni
dipinto di Joseph Lorusso
E ancora
Sorpresa in delicate
tinte della leggera
ora di sera, a un’aria
bruciata nel sudore
del giorno la tua cera
mi reca una puntura
di nostalgia:
Stasera
ti troverò?
La rosa
del tuo nome è bruciata
nella memoria. E ancora:
Ti troverò stasera?
Giorgio Caproni
Paura (estratto da “Il fischio”)
…
Il guardiacaccia caccia
od è cacciato. Questa è una norma sicura.
Al diavolo perciò la paura,
giacché non serve. Tanto,
in tutti noi non resta
– sola – che la certezza
già da tempo in me sorta:
chi fabbrica una fortezza
intorno a sé, s’illude
quanto, ogni notte, chi chiude
a doppia mandata la porta.
Giorgio Caproni
Questo odore marino
Questo odore marino
che mi rammenta tanto
i tuoi capelli, al primo
chiareggiato mattino.
Negli occhi ho il sole fresco
del primo mattino. Il sale
del mare….
Insieme,
come fumo d’un vino,
ci inebriava, questo
odore marino.
Sul petto ho ancora il sale
d’ostrica del primo mattino.
Giorgio Caproni
Alba
Amore mio, nei vapori d’un bar
all’alba, amore mio che inverno
lungo e che brivido attenderti! Qua
dove il marmo nel sangue è gelo, e sa
di rinfresco anche l’occhio, ora nell’ermo
rumore oltre la brina io quale tram
odo, che apre e richiude in eterno
le deserte sue porte?… Amore, io ho fermo
il polso: e se il bicchiere entro il fragore
sottile ha un tremitìo tra i denti, è forse
di tali ruote un’eco. Ma tu, amore,
non dirmi, ora che in vece tua già il sole
sgorga, non dirmi che da quelle porte
qui, col tuo passo, già attendo la morte.
Giorgio Caproni
(da Il passaggio d’Enea, 1956)
Cosa ne pensate?