In un antico libro di memorie
Sempre ritorni tu, melanconia,
o soave senso dell’anima solitaria.
Si spegne l’ardore di un giorno dorato.
Umilmente si china al dolore il paziente
di armonie risonante e mite follia.
Guarda! Già scende il crepuscolo.
Di nuovo ritorna la notte e geme un mortale
e soffre un altro con lui.
Rabbrividendo sotto stelle autunnali
più profondo ogni anno si china il capo.
George Trakl
Dipinto di Vincent Van Gogh
Inverno
Il campo risplende bianco e freddo.
Il cielo è solitario e immenso.
Tordi si aggirano sopra lo stagno
e cacciatori dal bosco discendono.
Silenzio dimora in nere cime.
Un balenìo di fuoco guizza dalle capanne.
Talvolta assai lontano tintinna una slitta
e lenta sale la grigia luna.
Una fiera si dissangua sommessa sul ciglio
e corvi sguazzano in gore di sangue.
Il canneto trema giallo e alto.
Gelo, fumo, un passo nel vuoto boschetto.
George Trakl
dipinto di Otto Dix
Alla sorella
Dove tu vai si fa autunno e sera,
azzurro animale che risuoni sotto gli alberi,
stagno solitario a sera.
Piano risuona il volo degli uccelli,
tristezza sull’arco dei tuoi occhi.
Risuona il tuo sorriso stento.
Dio ha curvato le tue palpebre.
Stelle cercano a notte, creatura di dolore,
l’arco della tua fronte.
Georg Trakl
Cosa ne pensate?