Impressione strana.
Sono qui a Milano dal giorno 5 e ci resterò fino al 26, giorno in cui ritornerò a casa per le elezioni.
È sempre un rischio partire nel periodo in cui nelle giornate le temperature possono variare, e di molto. Pensavo di essermi attrezzata bene per vestirmi, come si suol dire, “a cipolla”, pronta ad ogni evenienza : magliette leggere, ma con la manica lunga, eventualmente da rimboccare; un gilet lungo in maglia di cotone; una giacca di lana pesante; una giacchina impermeabile leggera e sfoderata e gli immancabili jeans.
Non è bastato: il freddo intenso dei giorni scorsi mi ha costretto a comperare in tutta fretta un giaccone impermeabile imbottito con cappuccio per evitare di prendere qualche malanno.
Impermeabile grazioso, di un giallo luminoso,
perfetto per le giornate grigie, non c’è che dire, solo che guardandomi allo specchio continuavo a ripetermi che c’era qualcosa di strano, una sorta di deja-vu…🤔
Infine ho capito.
Mi sembrava di essere la nonna della piccola Greta. 😂
Inverno
Nevica al sud… e qui a Bolzano invece nulla, solo freddo.
Ricordo allora l’unico Natale trascorso presso Caserta, dalla mia nonna, con un leggero nevischio che aveva messo in subbuglio l’intero paesino. Quella leggerissima spolverata aveva creato allegria perché molte persone non avevano mai visto la neve in vita loro se non in cartolina.
Faceva freddo nel piccolo appartamento: le porte della camera da letto e del salottino erano chiuse e a scaldarci, in cucina, c’era solo il braciere, il grande bacile di rame con il largo bordo di legno sul quale appoggiare i piedi.
Sulle spalle, uno scialle traforato lavorato a maglia… e tutti noi intorno a raccontarci storie per passare la serata, mentre nonna sferruzzava o lavorava all’uncinetto, con il rosario che pendeva dalla tasca del grembiule, mentre zia ogni tanto ravvivava le braci con un ventaglietto. Altri tempi, altri sapori, altri profumi…
(immagini da internet)
Un bacio, nonna e zia ❤
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Inviato dal Veloce promemoria
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