Referendum Catalano
Quello che sta succedendo in Spagna è semplicemente vergognoso.
Il referendum sarà anche incostituzionale, dando così formalmente ragione alla Spagna, però reagendo in maniera violenta caricando semplici cittadini che manifestavano la loro volontà di votare in maniera pacifica, lo stato sovrano si è messo dalla parte del torto.
Che le motivazioni per opporsi all’indipendenza siano esclusivamente economiche, non è del tutto vero. Il PIL della Catalogna è sì molto alto, circa il 20% dell’intera nazione, ma è anche vero che è pure la regione maggiormente indebitata e che aveva già ottenuto nel 2012 sostanziose “iniezioni” di denaro per evitare il default. Quindi spende più di quanto produca, specialmente in sussidi ed assistenzialismo.
Per molti versi, la questione catalana mi ricorda quella del Sudtirolo.
Francisco Franco aveva proibito l’uso del catalano, come Mussolini aveva proibito l’uso del tedesco.
Così come allora il Sudtirolo non si sentiva italiano, così la Catalogna non si sente adesso spagnola. Concedendo l’autonomia, negata sotto Franco, poi concessa alla sua morte, infine ridimensionata fortemente nel 2010, molti guai si sarebbero evitati.
Il sentimento indipendentista non è quindi una rivendicazione nei confronti del popolo spagnolo, ma il sintomo della sfiducia verso il potere centrale. Concedendo di votare per l’indipendenza, si potevano porre le basi per una trattativa seria per varie concessioni autonomiste.
Non vorrei che con questa dimostrazione di forza si alimentasse invece la volontà di separazione dalla Spagna da ottenere in qualsiasi maniera, magari con la forza, promuovendo azioni terroristiche come quelle dell’ETA dei Paesi Baschi o quelli sudtirolesi degli anno ’60-’70.
Perdono
Qualche giorno fa, ennesimo investimento, con un ferito grave (il padre, che rischia la paralisi permanente) e 3 morti, la mamma ed i due figli, per colpa di un 21enne ubriaco che sfrecciava in centro città a 120 kmh per far “divertire” la ragazzina che gli sedeva al fianco. Adesso il giovane, cui era già stata ritirata la patente per un analogo incidente, ma solo con feriti, si dice pentito di quanto commesso e chiede perdono, e grazie a non so chi o grazie a non so cosa, è già agli arresti domiciliari.
A rimestare nella melassa del buonismo ci si mette pure il solito cronista pirla che domanda al padre se il paese potrà mai perdonare il giovane idiota.
Perdono? Ma cosa è? Una gomma che cancella tutti gli errori/orrori? Non fa ritornare in vita le vittime o risanare gli infortunati. Posso capire una tragedia causata dalla fatalità, ma chi provoca per spavalderia e dabbenaggine una simile disgrazia, non merita perdono, ma merita una punizione severa, molto severa.
Cosa ne pensate?