La vita è sogno, soltanto sogno, il sogno di un sogno (Edgar Allan Poe)

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Ora di colazione

Nonostante le molte volte che abbiamo soggiornato in vari alberghi in Germania, non ci siamo ancora abituati alle colazioni che fanno i tedeschi.
Nell’hotel ad Erlangen, dove ci rechiamo abitualmente, c’è di tutto e di più.
Teche con vari tipi di salumi ed affettati, cotti e crudi o formaggi di vari tipi accompagnati da grappolini di uva, vari tipi di burro – normale, salato, alle erbe – e margarina (c’è chi ancora la mangia), ceste con vari tipi di pane, dalle baguettes ai semmel (simili alle nostre rosette) ricoperti di semi di girasole, di lino, di papavero. Pane nero o integrale a fette. Vassoi con pezzi di salumi simili alla nostra soppressata, ma tagliata molto spessa. Uova sode, alla cocque o strapazzate e fette di salmone affumicato. Verdure crude come cetrioli, peperoni, ravanelli. Per chi vuole sentirsi “leggero”, anche una colazione italiana (?) con pomodori, mozzarella e basilico (una caprese, in sostanza) o una macedonia di verdure. Maionese, ketchup e senape per accompagnare le varie pietanze.

Per le persone “normali”, yoghurt vari (bianco intero o scremato, alla frutta, alla vaniglia o di soia) da accompagnare a 6 tipi diversi di muesli, latte, 7 tipi diversi di the bio e camomilla, frutta intera o tagliata a macedonia (mele, pere, ananas, kiwi, uva melone). Marmellate in piccole confezioni alberghiere o fatte in casa, l’immancabile Nutella per la quale i tedeschi vanno pazzi, succhi di frutta e spremuta d’arancia, acqua sia naturale che gasata, caffè in abbondanza (tedesco), brioscine e croissant e, a giorni alterni, torta di frutta o ciambellone marmorizzato.
Al bancone del buffet è tutto un alternarsi di persone che riempiono piatti, piattini e scodelle con ogni sorta di cibo, mentre mio marito ed io ci accontentiamo di una  scodellina di frutta ed un’altra con muesli e yoghurt accompagnate da una tazza di caffè… e ci guardano pure strano 🙂 .


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Erlangen

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Cena alla solita Brasserie che, nonostante il nome francese ha cucina tedesca e serve anche un’ottima birra, la Tucher, dunkel Weizen.
Poi un giro per la città : numero di abitanti all’incirca come Bolzano, ma che differenza.
Per le strade, anche a sera inoltrata, girano coppiette, genitori con bimbi in carrozzina, ragazzine di 13/14 anni che camminano tranquillamente da sole senza che nessuno le importuni.
Nelle birrerie e nei ristoranti ci sono ancora molti avventori che si divertono, tante risate, ma nessuno schiamazzo. Gli autobus, puliti come da noi ormai non se ne vedono quasi più, girano fino a tarda sera. L’autista funge anche da bigliettaio , ma nessuno si sogna di salire sul mezzo senza pagare o, peggio, di minacciare come succede spesso a Milano.
Case ordinate, villette anche di stampo popolare, con giardinetti curati, isole ecologiche con bidoni nascosti da reticolato ricoperti da rampicanti. Sui muri, nemmeno un graffito o una semplice scritta.
Un senso di sicurezza girare per le strade anche a tarda sera e pure in periferia. La stazione? Un’oasi… pensiamo alle nostre che sono ormai solo ricettacolo di sbandati.
Bisogna essere imbevuti di pregiudizi per non notare le differenze tra questo ed il nostro paese, e la prima differenza è la questione dell’educazione, della civiltà. Sia chiaro, sono contenta di essere italiana ma, come cantava Gaber, per fortuna o disgrazia lo sono, ed ogni giorno che passa debbo dire “per disgrazia”.


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Germania

Come ogni anno, al solito, qualche giorno in Germania.
Siamo ritornati ad Erlangen prossima a Norimberga. Qui ci rilassiamo : ordine, pulizia, tranquillità, cortesia ed educazione.
Tanto per evidenziare una cosa, Maroni sui nostri treni ha chiesto, giustamente, che vengano messi soldati armati per evitare che succedano ancora casi di violenza nei confronti di dipendenti delle ferrovie e dei passeggeri.
Qui il controllo sui vagoni viene effettuato da personale femminile, cortese e disponibile.
Ripeto ancora una volta che sono stanca di vedere l”Italia ridotta ad una pattumiera ed ad un covo di delinquenti, per necessità o per inclinazione.
Norimberga ha il suo quartiere a luci rosse : ci siamo capitati per caso cercando un ristorante tipico.
Lungo la Frauentormauer ad un certo punto alcune “signorine” in abbigliamento intimo, affacciate alle finestre, come già avevamo visto sia ad Amburgo che ad Amsterdam.
Posti pubblicizzati con cartelli dalle scritte esplicative (Bordell mit Biergarten :)).
Niente adescamenti per le strade, ma tutto alla luce del sole, ma senza l’ipocrisia nostrana di voler “cancellare ” la prostituzione semplicemente col fatto di abolire le case chiuse lasciando le donne sulla strada esposte a vari pericoli e sottoposte alla schiavitù dei papponi.


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