Come già successe per Eluana Englaro, è stato UCCISO Vincent Lambert, in maniera davvero disumana, privandolo di acqua e cibo, e non c’è morte peggiore.
Possono anche dire che si trovava in stato “vegetativo”, ma sfido chiunque a sapere quali esatte sensazioni siano quelle di una persona ridotta in quel modo. E anche se in stato “vegetativo”, ricordo che anche una pianta ha bisogno di acqua e nutrimento.
Null’altro da dire, sono davvero triste ed indignata per il trattamento riservato ad un malato.
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11 luglio 2019 | Categorie: così la penso io, Notizie e politica | Tags: Eluana Englaro, Vincent Lambert | 3 commenti

Fabo se ne è andato…lo voglio ricordare con un sorriso, perché era quello che desiderava.
Certi cattolici sono più realisti del re.
Con la loro fissazione della vita a tutti i costi, non si accorgono delle sofferenze che provocano alla gente.
Potrei capire nel caso dell’aborto (ma vorrei anche sapere quante “pie donne” l’abbiano praticato e si ergano poi a moraliste e quanti obiettori di facciata lo procurino invece di nascosto, magari in cliniche private), ma nel caso dell’eutanasia il problema non dovrebbe proprio porsi, perché ciascuno dovrebbe essere padrone della propria vita. Tu non vuoi l’eutanasia? Non praticarla, ma non imporre il tuo volere agli altri.
Ed a quanti in questi giorni stanno dibattendo su questo tema, criticando chi si reca in Svizzera o in Olanda per assicurarsi un trapasso indolore per porre fine alle sofferenze, dico solo: provate a bendarvi strettamente gli occhi, tanto da rendervi ciechi come Fabo, provate a stendervi su un letto, incapaci di muovere anche solo un muscolo, dipendendo dagli altri in tutto e per tutto. Quanto tempo pensate di poter resistere? Se solo riuscite a farlo per almeno un mese, allora avrete forse il diritto di parlare contro l’eutanasia, ma solo a titolo personale.
Pensate anche a quel povero giovane che avrebbe dovuto essere costretto a “vivere” (?) in quelle condizioni: un ergastolo perenne, senza nemmeno i permessi premio…
Ovvio che in una materia tanto delicata ci debba essere una regolamentazione.
Innanzitutto la volontà espressa della persona maggiorenne, e non una “libera interpretazione” come nel caso di Eluana Englaro, e che per la decisione presa dal padre fu fatta morire orribilmente, negandole cibo ed acqua e che quindi non può essere considerata vittima dell’eutanasia che, per definizione, significa “dolce morte”.
Questo potrebbe risolversi solamente con il testamento biologico, da stilarsi quando si è ancora in salute.
Resterebbe però il problema di chi è minorenne e, malato terminale, soffre terribilmente…
Spero solo che la morte di Fabo e di quanti l’abbiano preceduto in questa scelta terribile, servano a far approvare quanto prima una legge che ponga fine a questo problema.
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27 febbraio 2017 | Categorie: così la penso io, Notizie e politica, Senza categoria | Tags: Eluana Englaro, etanasia, Fabo | 1 Commento
Mi chiedo perché dei giudici – e con quali competenze di tipo medico – debbano avere potere di vita o di morte nei casi di persone in coma, mentre se una persona nel pieno delle sue facoltà mentali chiede l’eutanasia in quanto malata terminale, questa le viene negata.
Dopo la vicenda di Terry Schindler in Schiavo, che ha commosso il mondo, e quella italiana di Eluana Englaro, si ripresenta il caso di Vincent Lambert, dove i giudici hanno deciso di far sospendere alimentazione ed idratazione al giovane francese tetraplegico ed in coma da 7 anni.
Io non contesto l’eutanasia in quanto tale, ma affermo che innanzitutto bisogna provare la totale incoscienza ed irrecuperabilita’ del malato. Se è per l’incoscienza dei soggetti e per l’irreversibilità della loro condizione, allora lo stesso trattamento dovrebbe essere applicato anche agli ammalati del morbo di Alzheimer in stadio avanzato o altre malattie altamente invalidanti.
Contesto inoltre il metodo : se proprio si deve far morire una persona, si abbia almeno il CORAGGIO di farlo tramite una iniezione che ponga fine in breve tempo e senza sofferenza alla sua esistenza.
I soliti perbenisti bacchettoni obietteranno che così si commette un omicidio.
Invece far morire un essere vivente di fame e di sete che cos’è? Un’opera di carità?
Dicono che non soffrono in quanto sono simili a dei vegetali. Ma una pianta ha anch’essa bisogno di acqua e sostanze nutritive.
La solita morale ipocrita che, in questo caso, non salva né la capra né i cavoli, fatta apposta per tenere il piede in due scarpe.
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11 giugno 2015 | Categorie: così la penso io, Notizie e politica | Tags: coma, Eluana Englaro, eutanasia, Terry Schiavo, Vincent Lambert | Lascia un commento

Cosa diavolo ci farete firmare le DAT (dichiarazioni anticipate di trattamento) se poi potranno essere considerate solamente alla stregua di un “orientamento” della persona, orientamento del quale il medico potrà anche non tenere conto?
L’unica cosa positiva è che non si potranno più sospendere alimentazione ed idratazione del paziente, non configurandosi come accanimento terapeutico. Avevo già espresso il mio pensiero in occasione della morte di Eluana Englaro. D’accordo sospendere terapie ed altro, ma far morire di fame e sete una persona, su ordine di un giudice, mi è sembrato semplicemente aberrante.
http://rosadirasonero.wordpress.com/2011/02/02/103-per-eluana/
https://ombradiunsorriso.wordpress.com/2009/02/08/sempre-per-eluana/
https://ombradiunsorriso.wordpress.com/2009/02/11/vita-e-morte/
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14 luglio 2011 | Categorie: così la penso io, Notizie e politica | Tags: accanimento terapeutico, DAT, Eluana Englaro, eutanasia | Lascia un commento
Rispondo qui ad Angela..Non si soffre solo per un figlio. Si soffre anche per genitori, nonni, parenti ed amici. Non mi permetto di giudicare il padre di Eluana, il suo dolore credo sia immenso, e credo che nel suo intimo ne avrà rimorso per tutta l’esistenza, ma per conto mio è stato anche strumentalizzato da chi voleva una legge sul testamento biologico ed ha approfittato della "vacatio legis" per imporre questo disumano trattamento alla povera Eluana. Poi come tutti sanno Eluana è morta sola. Io ho ancora il ricordo della morte dei miei, mio padre era in coma, però reagiva ancora debolmente alle nostre voci, ed è morto con la sua mano tra le mie. Mia madre si è spenta per consunzione (ossia fame), devastata da un tumore all’intestino, smagrendo a vista d’occhio, ma anche lei è morta con me vicino che, pur se adormentata, avevo sempre la sua mano nella mia. Lei invece era abbandonata da tutti. La mamma si sa che è gravemente ammalata, il padre ovviamente la deve seguire, ma i medici cui era affidato il "protocollo", ossia l’anestesista ed il neurologo erano per i fattacci loro, uno addiritura in Liguria per il fine settimana. I volontari nemmeno erano nella sua stanza,non ho capito se era per non disturbarla o per non essere disturbati dall’agonia di quella povera donna. I nostri politici, come ho detto in altro intervento, erano occupati anche loro… per il fine settimana…Lei se n’è andata, togliendo silenziosamente il disturbo, e spero che qualcuno, intenerito dalla fine che l’aspettava, abbia accelerato la situazione calcando la mano con i sedativi….
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11 febbraio 2009 | Categorie: così la penso io, Notizie e politica | Tags: Eluana Englaro, eutanasia | 6 commenti
Oggi in lobby altra discussione con Salvo sul caso di Eluana. Sono sincera, non riesco a dormire pensando alla fine che farà quella povera ragazza, ed ogni boccone che butto giù, ogni sorso d’acqua, mi riportano a lei con il pensiero. Molti asseriscono che lei non sentirà nulla, in quanto è allo stato vegetale. Io ribatto che anche i vegetali hanno bisogno di acqua per vivere e si nutrono. Mi hanno controbattuto dicendo che non è in grado di nutrirsi. Allora ammazziamo anche i neonati e gli invalidi per l,o stesso motivo? Lo so, sono cose troppo grandi…Come Salvo ha detto, noi dimenticheremo dopo qualche giorno, mentre il padre si porterà dietro quel peso per tutta la vita, convinto comunque di aver agito bene. Ma quello che più mi disgusta è l’aver trasformato tutto ciò in un caso politico. Anche i nostri “cari” (nel senso di ben pagati) parlamentari ci hanno promesso una soluzione in 3 giorni, ma c’è di mezzo il fine settimana…e quello non si tocca, perchè anche loro, poverini, hanno diritto a riposare. Che mondo infame…
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8 febbraio 2009 | Categorie: così la penso io, Notizie e politica | Tags: Eluana Englaro, eutanasia, testamento biologico | 2 commenti
Appassirai
come un fiore delicato
che perderà i suoi petali
giorno per giorno
per averlo privato
del nutrimento dell’amore,
circondata soltanto
dall’aridità del deserto
dell’indifferenza dell’uomo.
AVVERTENZA.
I diritti relativi alle poesie ed agli scritti pubblicati in questo blog sono esclusivamente dell’autrice titolare del WindowsLiveSpace loredana (http://ombradiunsorriso.spaces.live.com/)
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18 dicembre 2008 | Categorie: altri versi | Tags: Eluana Englaro, fiore appassito, indifferenza, poesia | Lascia un commento
Riflettevo in questi giorni sul caso di Eluana Englaro, ed anche con amici e conoscenti ho avuto parecchie discussioni al riguardo.
Per mio conto, sono favorevole all’eutanasia, e riesco a capire l’angoscia di un padre che vede la figlia immobile ormai da quasi 17 anni, senza che mostri alcun segno di riprendere conoscenza.
Però…c’è un però…
Un caro amico, molto religioso (cosa che io non sono), mi ha detto che in fondo se non ci fossero le sonde e le altre “diavolerie” (sue testuali parole), Eliana sarebbe già deceduta da tempo, e che quindi interrompere la somministrazione di cibo e bevande sarebbe NATURALE. Al che ho ribattuto che pure le altre diavolerie, tipo antibiotici ed affini, sono innaturali. Perchè allora curiamo in tale modo gli ammalati?
Eutanasia vuol dire “buona morte”, ossia una dipartita da questo mondo senza che si provi sofferenza. Non avrei nulla da obiettare se ad Eluana venisse riservata una simile fine, mediante una iniezione o qualcosa del genere. Le si prospetta invece una morte orribile, consunzione per fame e sete…siamo sicuri che lei non avverta nulla?
La mia soluzione sarebbe allora la seguente: se il padre di Eluana vuole davvero che vengano meno le sofferenze della figlia mediante l’interruzione del nutrimento, che si assuma lui la responsabilità, senza demandarla alle strutture pubbliche. Avrebbe il coraggio di vedere la figlia consumarsi giorno per giorno?
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23 ottobre 2008 | Categorie: Notizie e politica | Tags: Eluana Englaro, eutanasia | Lascia un commento
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