La vita è sogno, soltanto sogno, il sogno di un sogno (Edgar Allan Poe)

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18 aprile 1948

Non potevo non ricordarlo… La democrazia cristiana di Alcide Degasperi contro il Fronte Popolare di Pietro Nenni e Palmiro Togliatti.


Reddito di cittadinanza

Non sono tra quanti dicono che tutti i meridionali non hanno voglia di lavorare, denigrerei mio padre ad esempio, però c’è qualcosa da considerare.
Ero bambina, andavo ancora alle elementari e la maestra ci parlava della Cassa del Mezzogiorno. Per decenni il sud è stato foraggiato, la Cassa del Mezzogiorno ha solo cambiato nome (Agenzia per la promozione e lo sviluppo del Mezzogiorno), poi è subentrato il diretto intervento del Ministero delle Finanze, ed i soldi al sud hanno continuato ad affluire, solo che sono stati spesi per clientelismi vari invece che per gli investimenti produttivi, e per favorire amici ed amici degli amici.

Sono quindi quasi 70 anni che perdura questa situazione ed è servita a ben poco.
Di questo la colpa è dei meridionali che hanno continuato a votare chi manteneva questo sistema.
Poi, chissà perché, se al sud le elezioni le vincono i partiti di CDX c’è lo zampino della mafia, le vincono i grillini ed è tutto OK.
Qualcosa non mi torna.


Silenzio

24 ore di silenzio, finalmente.


Astensione

In pratica i vincitori delle elezioni sono stati gli astensionisti, che raccolgono oltre il 40%.

Ho molti contatti tra quanti si sono astenuti dal voto: non capisco le loro motivazioni, specie in questo periodo di grande incertezza politica, ma soprattutto non comprendo il loro lamentarsi per come vadano le cose.

I motivi sono i più disparati: c’è chi si disinteressa totalmente, chi, essendo anarchico, rifiuta qualsiasi imposizione, chi invece è “rivoluzionario” e ammette solo i cambiamenti attuati con la rivolta popolare, chi non si riconosce in nessun candidato che i partiti propongono…

Quelli che io conosco sono tutti “libertari” talmente contrari all’idea di “Stato” da sconfinare nell’anarchia, tutto il contrario dell’idea liberale pura, nella quale mi riconosco,  che ritiene necessaria una seppur minima ingerenza dello stato anche nei rapporti tra le persone, determinandone i confini con le leggi.

Ed il loro rifiuto, che in parte comprendo, è motivato appunto dall’enorme massa di leggi, norme, regolamenti che costellano la nostra vita ed i nostri rapporti e ci affossano con la burocrazia, ma da qui a volerle abolire tutte, chiamando perfino parassiti TUTTI i dipendenti pubblici, ce ne corre.

Quindi…

Non andate alle urne?

Non cercate minimamente di cambiare quanto sta succedendo?

Non vi soddisfano gli attuali schieramenti politici?

Visto che siete un gruppo abbastanza nutrito, con idee simili, datevi da fare e fondatene uno.

Se i vostri concetti sono chiari e condivisibili, adoperatevi per convincere la gente della loro validità e della loro efficacia, invece di stare a piangervi addosso e lamentarvi dell’esosità del fisco, dell’invasione in essere, per le mancate liberalizzazioni, per il cattivo funzionamento di scuola e sanità e quant’altro. Certo è che per differenziarsi bisogna proporre cose nuove, se davvero si vuole cambiare qualcosa.

Grazie alla vostra ignavia, chi ora è stato eletto potrà manovrare una consistente massa di denaro pubblico e, disponendo del potere se è onesto avvantaggerà la comunità, se non lo è favorirà i soliti “amici” e “amici degli amici” che lo hanno collocato in quella sede.

L’astensionista, qualunque sia la motivazione per la quale non si reca al voto, è un rinunciatario in partenza che preferisce attendere piuttosto di rischiare di schierarsi con la fazione perdente.

Certo, al giorno d’oggi si è spesso costretti a scegliere il meno peggio, e ricordo Indro

Montanelli ed il suo “Turatevi il naso”.

Bisogna stabilire quali siano le nostre priorità e scegliere chi maggiormente ci si avvicini.

Personalmente le prime cose che metterei in lista delle urgenze sarebbero l’immigrazione, il lavoro e la sicurezza… Per il resto si può procedere con maggior calma.

Sembra invece che tutto ruoti attorno alla legge elettorale, importante certamente, ma sarà difficile trovare un accordo in quanto ciascuno schieramento cerca di promuovere degli emendamenti a lui più favorevoli.

Magari a suo tempo aveva ragione Mark Twain, per il quale il voto non conta nulla, ma le sue erano frasi satiriche, degli aforismi taglienti atti a sbeffeggiare, non certamente delle regole da seguire.


Problemi

Fossi stata in Francia, nonostante abbia poca simpatia per Marine Le Pen, l’avrei comunque votata ritenendola il male minore. 

Qui in Italia critichiamo (e per onestà tra tutti mi ci metto pure io) i francesi che hanno eletto Macron, ma non consideriamo la gravità dei i problemi che ci affliggono:

  • L’immigrazione ormai a livelli insostenibili;
  • La disoccupazione;
  • Il declino economico;
  • Il debito pubblico che ha raggiunto vette stratosferiche;
  • L’eccessiva pressione fiscale;
  • La burocrazia assillante;
  • La corruzione;
  • La lentezza della giustizia;
  • I problemi di ordine pubblico e la sensazione di insicurezza;
  • Il degrado urbano;
  • La poca considerazione che abbiamo in campi internazionale.

Ecco, in caso di votazioni (che sembrano sempre più lontane cercherei qualcuno di risolvere questi problemi e lascerei ai francesi l’onere di risolvere i loro.


L’Angela caduta

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E così a Frau Angela hanno strappato le ali: ha preso una bella batosta proprio in Meklenburg-Vorpommern,  quello che è il suo collegio elettorale.

Il tutto accompagnato dal solenne tonfo che hanno ricevuto sia i Verdi che la Sinistra. Pure la SPD, che pure ottiene la maggioranza relativa, ha avuto un calo consistente del 5%
Le reazioni della nostra stampa?
Ovvio, le solite.
“Ha vinto la destra razzista xenofoba fascista e populista”, naturalmente “cattiva”.
Nessuno considera che la gente comune si è veramente rotta le scatole di questa politica di accoglienza – propugnata dai soliti radical-chic che vivono tranquilli ed al riparo -, specie se diretta a chi non ne ha i titoli per meritarsela.

Il buon senso suggerirebbe di non ospitare più una così consistente massa di profughi – per la maggior parte solo presunti – in un periodo di forte recessione e depressione che probabilmente durerà ancora per un decennio.

Adesso, nell’ultimo summit qualcuno si è azzardato a dire che l’Europa è al limite dell’accoglienza e che anche il resto del mondo deve assumersi la sua parte di responsabilità, ma la richiesta non ha trovato accoglienza.

Ah, pure la stampa tedesca però non è da meno, titolando su Zeit che questo risultato non rappresenta la fine della democrazia, ma che gli elettori sono INGRATI.

Tanto ingrati, da dover subire proprio poco fa l’ennesimo comportamento animalesco da parte degli “ospiti”, ossia altri stupri avvenuti ad Essen durante una festa locale, proprio come avvenne a Colonia durante il Capodanno.
In Austria, Danimarca, Francia, nei paesi del Visegrad (Polonia, Ungheria,Repubblica Ceca, Slovacchia) ed altre nazioni continuano a chiudere le frontiere. Solo qui in Italia perseveriamo nell’assurda politica di accogliere indiscriminatamente anche chi non ne ha il diritto.

Spero che pure gli italiani si sveglino al momento di votare…peccato che questo momento si allontani sempre più.



Democrazia

 

Bertolt Brecht, come è noto, era comunista, e fu spiacevolmente sorpreso quando nella DDR i moti operai vennero repressi con la forza, ma, pur comunista, era pur sempre uno che ragionava con la propria testa, e dileggiò le autorità comuniste con la seguente frase. 

Il comitato Centrale ha deciso: poiché il popolo non è d’accordo, bisogna nominare un nuovo popolo!” (*).

Questo per rispondere ai tanti che ancora adesso continuano a criticare la maggioranza che ha votato nel Regno Unito, sfottendo i vecchi ed anziani che si sono espressi massicciamente per il Brexit.

Tra i molti, anche un utente di Facebook che così si esprime:

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Quindi, per questo signore, per poter votare sarebbe necessario essere in possesso di una laurea, magari conseguita a pieni voti, come lui si vanta poco prima, enunciando pure i suoi molti pregi ed incarichi… Che ne direbbe di tornare indietro, quando potevano essere eletti solamente coloro che potevano vantare un certo reddito in quanto NON VENIVANO ASSOLUTAMENTE PAGATI DALLO STATO? Magari togliamo pure il voto alle donne, notoriamente esseri inferiori.

Già, il popolino puzza e fa schifo, la democrazia è tale solo se non va in contrasto contro chi è già al potere, eletto da quei bifolchi con solo la terza media, quei bifolchi che hanno lavorato tutta una vita, mentre chi ha una laurea conseguita con 110 e lode e da sempre fa politica non ha mai lavorato un giorno in tutta la sua vita.

Ah, pure altri “illustri” personaggi si sono espressi contro un voto democratico, e tra questi anche personaggi già molto in avanti con l’età. Ricordiamo poi il tweet di Giovanna Melandri, in cui chiede di vietare il voto negli ultimi 18 anni di vita 😀 😀 😀 . Corro a comperarmi una sfera di cristallo per conoscere esattamente il giorno della mia morte, così saprò quando dovrò smettere di recarmi alle urne!

Dico ILLUSTRI, ma il significato è esattamente l’opposto.

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(*) Ricordavo questa citazione, ma non esattamente. Ringrazio qui un amico che mi è stato d’aiuto nel ritrovarla. 🙂

 


Alfabeto

A Roma ricominciano dall’alfabeto

Alfano
Berlusconi
Casini

Chissà se compare Alfio ce la farà (l’uomo al di fuori dai partiti! 😂)

Io credo di no.


Inviato dal Veloce promemoria


Analisi votazioni

 

Avevamo una città che era un gioiellino, una città che molti ci invidiavano, una città che quando la classifica per la qualità della vita stilata dal Sole 24 Ore la poneva al terzo posto, iniziavano i mugugni degli abitanti…

Adesso, con la scellerata politica del Governo per l’accoglienza indiscriminata, la città sembra diventata un immondezzaio.

Qui per tradizione siamo accoglienti, ma la prepotenza che dimostrano i clandestini ci innervosisce non poco. Sono ospitati in hotel a quattro stelle in pieno centro, non fanno una cippa dalla mattina alla sera, nemmeno le pulizie che vengono eseguite dai dipendenti dell’albergo, li trovi in giro ad elemosinare davanti ad ogni negozio anche molto lontano dalla destinazione loro assegnata, ed ora hanno anche il coraggio di lamentarsi perché il luogo dove dovrebbero andare a mangiare dista un paio di chilometri dall’hotel e pretendono un autobus per gli spostamenti. Sono ragazzoni grandi, grossi, robusti, giovani dai 20 ai 25 anni, non anziani cadenti o menomati.

Senza contare la sporcizia che si trova in giro, da molte parti si inizia a sentire un forte odore di urina, cosa mai successa prima, gli scippi ed i furti che sono aumentati, le ragazze che hanno paura di uscire alla sera da sole… Aggiungiamoci anche l’emergenza sanitaria in quanto alcuni hanno pure la scabbia.

Ed ora il PD, e pure la SVP che lo sostiene, fanno autocritica, ma solo perché le ultime elezioni hanno premiato altri partiti, come la Lega Nord ed il Movimento 5 Stelle. Credevano di fare il sindaco ancora al primo turno come era successo alle precedenti votazioni, invece si dovrà andare al ballottaggio. Certo, vincerà ancora lui, ed avrà una maggioranza risicata,  ma se per caso quel 42% di persone che non ha espresso il proprio voto (cosa mai successa in percentuali così alte) decidesse di votare scegliendo l’altro candidato, ci sarà da ridere…o piangere. Perché in ogni caso un sindaco di centrodestra non avrà la maggioranza e giocoforza si dovrà ritornare a votare come già era successo anni fa.

Nel frattempo, il sindaco uscente che andrà al ballottaggio, inizia a fare una parziale retromarcia,  riconoscendo che sulla sicurezza si poteva fare di più in senso davvero concreto (in campagna elettorale uno dei candidati della lista che lo sosteneva si era limitato a distribuire dei fischietti di colore rosso da usare in caso di pericolo!): più volte era stato chiesto dalla cittadinanza di dotare i quartieri più a rischio di telecamere, ma si era sempre opposto.

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Adesso addossa molte delle colpe alla Provincia che ha deliberato di accogliere un cospicuo numero di “migranti”, e di aver perso per questa decisione almeno duemila voti. Ma altre decisioni non sono state digerite bene, come quella di installare in città un sacco di autovelox, delibera assurda perché il limite di velocità è di 40 km/h, una cosa demenziale.

E così, tra proclami da una e dall’altra parte iniziano le diatribe tra le due fazioni. Chissà come finirà.

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Riflessione

Dopo l’ennesimo naufragio con relativa strage di clandestini (io continuo a chiamarli così), adesso molti anche di sinistra cominciano a ragionarci su e a dire che non possiamo accogliere indiscriminatamente tutti, che anche l’Europa deve fare la sua parte, che tra quanti arrivano possono annidarsi dei terroristi, anche se Alfano dice che tutto è sotto controllo, ma chi si fida di lui?
In poche parole, il buonismo imperante catticomunista sta in parte regredendo: ha iniziato Cacciari e le stesse osservazioni appaiono oggi in prima pagina perfino su “Repubblica”.
Come mai questo improvviso cambio di rotta? I morti c’erano stati anche prima, e tanti. C’è differenza tra quelli di allora e questi dell’altro giorno?
I politici dell’opposizione sono diventati ignobili razzisti come Salvini e Meloni?
No, è solo che le elezioni si avvicinano, ed i nostri cari politici hanno fiutato l’aria che tira, lo scontento della gente comune che non sopporta più questa situazione.
Ed allora i nostri cari rappresentanti agiscono di conseguenza.
Passato questo periodo, tutto cadrà nel dimenticatoio e tornerà come prima.


Inviato dal Veloce promemoria


Offesa.

 

 

L’ultima offesa di Grillo agli italiani è  chiamarli “pensionati”.

Gente che ha lavorato una vita, (non parlo dei baby pensionati, che un poco alla volta si estingueranno fatta eccezione per alcuni politici), gente che ha esperienza, a volte saggezza, ma Grillo, che poi tanto giovane non è, li piglia tutti per rincoglioniti. Anzi, il termine “coglioni” è stato usato proprio da un suo sostenitore, Cozzolino, in una conferenza stampa.

http://m.ilgiornale.it/…/dopo-il-flop-alle…/1022324/

E Grillo prende tutti quelli di una certa età per rimbambiti, mentre i suoi sostenitori sbraitano che bisogna far fuori non solo i politici ma pure chi li ha votati (altri processi pubblici, magari via web?). Del resto che ci si può aspettare da uno che avrebbe voluto proibire il voto agli ultrasessantacinquenni e valutare doppio il voto degli elettori tra i 18 ed i 45 anni?

http://www.beppegrillo.it/2010/01/il_voto_a_punti.html

Meglio che oltre al Maalox, per calmare i bruciori della sconfitta elettorale, si prenda anche un bel po’ di Lexotan per calmare i bollenti spiriti, visto che la supposta glie l’hanno già somministrata, mentre il suo sodale Casaleggio si ritira a meditare, con il berrettino da pensatore in testa come novello Archimede Pitagorico, e trae la conclusione che bisogna mostrarsi più sorridenti!

 

Questa sì che è alta politica!

 

 


Elezioni Presidente della Repubblica

Tutta la mia simpatia a chi ha votato il conte Mascetti.


Il controllore

Bene bene…

Una nutrita schiera di Grillini accede al parlamento, però verranno comunque controllati dal leader

Marionette?


Le grandi manovre

Per non piangere, mi sto divertendo a leggere sui quotidiani e sul web le manovre dei nostri politicanti (non politici, si badi bene) per restare a galla e venire rieletti. Tutte queste mignatte (mignatte, non mignotte) senza pudore che cercano deroghe agli statuti dei propri partiti, sperano in collegi supersicuri, aspirano a trasmigrare in altre formazioni (altro che Scilipoti) per non cadere nell’anonimato più assoluto…

Tutti seguono con ansia le intenzioni di voto pubblicate dalle varie agenzie, tutti fanno calcoli per verificare la consistenza numerica delle varie coalizioni considerando quanti voti possa far acquisire o perdere un eventuale alleato.

C’è chi torna dagli antichi compagni, anzi, camerati, chi invece tenta di passare dalla camicia nera alle polo color arancio, altri, anzi altre non si rassegnano ad essere rottamate, sicure di poter dare ancora un contributo al paese (ed a loro stesse?).

Un personaggio in particolare sembra essere schivato (o schifato) da tutti, ma non è detto: in politica tutto può tornare utile, anche chi è abituato a mille giravolte, se è opportuno viene riciclato, anche il più abietto.

Uno spettacolo semplicemente immondo, di gente che aspira solo al proprio benessere, a far fuori il diretto avversario ancor prima che questi lo faccia prima di lui, litigando al modo dei capponi di Renzo.

Tutti poi con l’incognita, ormai non più tale, del Grillo impazzito…

Poi c’è il tormentone del “mi candido, no non mi candido”… E di “quello di Monti è stato un pessimo governo, ma se decidesse di mettersi a capo dei moderati mi ritiro…”mentre qualcun altro lo vede solo in funzione di terzietà, purché non gli sfili il seggio di premier da sotto al sedere…

Nessuno che abbia presentato uno straccio di programma. L’unica proposta di B1 è stata quella di abolire l’IMU sulla prima casa, mentre B2 come primo provvedimento vuole introdurre lo ius soli, quando anche negli Stati Uniti stanno pensando di modificarlo in senso molto restrittivo.

Solo Monti ha la sua “agenda”, e da quella non deroga, tasse ed ancora tasse come deciso dalla legge di stabilità e neppure una parola sull’aumento dell’appannaggio del presidente super partes (?), che decorrerà da gennaio, aumento di oltre 8.800 euro che si sommeranno ai circa 240.000 percepiti nell’anno in corso. Poca cosa, vero, ma dare un piccolo segnale di rinuncia sarebbe stato significativo. E nemmeno una parola sulle modifiche davvero importanti che avrebbero davvero consentito un risparmio di spesa, come l’accorpamento delle province, slittato a data da destinarsi, o alla riduzione sia del numero che dei compensi dei parlamentari. Nel frattempo le tasche degli Italiani sono sempre più vuote…

Secondo l’art.1 della “più bella del mondo” la sovranità appartiene al popolo… Però il balletto continua e noi, purtroppo, siamo solo semplici spettatori.


frase del giorno

I cittadini contano solo il giorno delle
elezioni.
(Jean-Jacques Rousseau)

…già allora lo diceva…

razzismo e xenofobia

 

Lo scrivo ora, ad elezioni concluse….

 

Puntualmente, specialmente quando si avvicinano le elezioni, i cosiddetti “democratici” (?) di sinistra riprendono a lanciare le accuse di razzismo nei confronti dei  partiti di destra,  in particolar modo della Lega Nord.

E’ gente che da una parte blatera di libertà, mentre non si perita di condannare i regimi illiberali di stampo comunista, quali quelli di Cina, Corea del Nord e Cuba, che anzi vengono costantemente osannati, o di difendere a spada tratta i palestinesi terroristi contro gli ebrei israeliani.

Secondo la definizione comune, razzista è colui che discrimina qualcun altro ritenendolo inferiore a lui per il solo fatto di avere una caratteristica differente dalla sua (colore della pelle, etnia, religione, sesso, orientamento sessuale).Xenofobia invece è la paura del diverso da noi  e denuncia il PERICOLO che comporta la mancanza di volontà di integrazione da parte di gente che è estranea alla nostra cultura sia politica che religiosa. E’ un fatto noto che moltissimi extracomunitari, per lo più di religione islamica, non vogliono assolutamente adeguarsi alle nostre usanze, ma pretendono invece con prepotenza di imporre i loro modi di vita, pur se contrastanti con i nostri. Si viene così a creare un “RAZZISMO DI MINORANZA”, ossia il comportamento RAZZISTA di chi, denunciando il razzismo della parte più forte, vuole imporre ad essa le proprie regole sociali, pretendendo che vengano rispettate, ma in cambio non tollera e non rispetta le nostre usanze e convenzioni. Da qui le richieste di abolizione dei crocefissi nei luoghi pubblici ed altre "amenità" varie. (un sacerdote è arrivato perfino a chiedere di non fare il segno della croce per non offendere gli islamici…no comment).

I sostenitori dell’integrazione a tutti i costi sono socialmente molto pericolosi in quanto, volendo far convivere a tutti i costi dei gruppi di persone oggettivamente incompatibili tra di loro e non rendendosi conto che la loro è una posizione del tutto utopistica, fomentano all’opposto un razzismo “di ritorno”, innescando una vera e propria bomba ad orologeria, derivante da una convivenza “imposta” e non cercata.

Infine, i veri razzisti sono loro perché, con offese gratuite, si dimostrano molto intolleranti nei confronti di chi non professa le loro idee, e non trovano altro modo di difendersi se non quello di ingiuriare e demonizzare l’avversario.