E il trasalire all’improvviso
E il trasalire all’improvviso, sotto il fresco fruscio come un colpo di pugnale.
Vado girando, impazzito come le falene attorno alla lanterna
bruciandomi le ali dell’anima al canto di sirena delle tue lettere.
Ed eccomi straziato, calcinato, tra la paura della morte e lo spavento del vivere.
Ma non c’è libro alcuno che dia refrigerio alla mia angoscia.
l’anima è più secca del Sahara.
Ecco le amare ceneri del mio cuore, quasi un fiore secco.
Tu sola puoi salvarmi, speranza mia, e la tua presenza
tu mio presente, mio indicativo, mio imperfetto
tu mia perfetta, non le tue lettere, le tue labbra sole dell’eterna estate.
Ti aspetto nell’attesa di risuscitare.
Léopold Sédar Senghor
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