Uomini e donne.
Discussione molto accesa su facebook in merito ad un articolo scritto dalla dottoressa Silvana de Mari (la stessa che in altra sede ha evidenziato i danni anche fisici conseguenti le relazioni omosessuali, e che per questo rischia la radiazione dall’albo).
In questo articolo lei condannava giustamente le donne che avevano manifestato contro Trump, mentre non avevano dimostrato la medesima determinazione per lapidazioni, infibulazioni, stupri ed altri crimini commessi sui corpi femminili. E fin qui, mi sta bene.
Però dice anche che il comportamento di Trump (e non solo suo, beninteso) sia giustificabile in quanto è BIOLOGICAMENTE ed ETOLOGICAMENTE naturale che una notevole percentuale di donne trovi “appetibile” un uomo solo perché ricco e consente a lei ed alla eventuale prole di campare meglio. Il denaro sarebbe, secondo lei, il corrispettivo del territorio sul quale il maschio dominante esercita il suo predominio. Nel branco solo il maschio dominante può quindi accoppiarsi con una o più femmine e gli “sfigati” restano quindi al palo.
Quindi un uomo disoccupato “viene ferito nella sua virilità“, ma una donna giovane e bella, pur se povera, trova sempre qualcuno che la mantenga.
Beh, rifiuto in toto questo ragionamento.
Primo: l’essere umano non vive in branco e si discosta molto dagli animali (almeno nella maggioranza dei casi e purtroppo ci sono delle eccezioni 😯).
Poi noi donne abbiamo impiegato anni per acquisire la parità.
PARITÀ , il che significa non essere sottomesse ma neppure superiori agli uomini.
Infine c’è quella cosa che si chiama EVOLUZIONE, altrimenti saremmo ancora alla pari delle scimmie, e l’evoluzione ha portato ad un cambiamento dei comportamenti.
Una donna al giorno d’oggi cerca anche l’indipendenza economica, il che potrebbe anche configurarsi come un comportamento maschile. In realtà questo la mette ALLA PARI di un uomo, la affranca dal dover ricercare qualcuno magari non gradito al solo scopo di farsi mantenere (una sorta di prostituzione) e per assicurare una sistemazione duratura per sé e per l’eventuale prole.
Se così non fosse, in questo periodo di licenziamenti, di assenza di lavoro etc, le donne dovrebbero abbandonare gli attuali compagni per ricercare altri più adatti alla bisogna, invece di restare al loro fianco per combattere ASSIEME la battaglia per assicurare un futuro alla propria famiglia.
L’uomo ricco e forte possiede ancora il proprio carisma per assicurarsi i favori di un CERTO TIPO di donne. Ma una donna vera per mio conto resta sempre accanto al compagno col quale ha deciso di condividere l’esistenza, nella buona o nella cattiva sorte.
Però quello che mi ha lasciato maggiormente perplessa è stato leggere
” Molte donne detestano essere mantenute ed è giusto che non lo siano, ma non si può stigmatizzare il comportamento biologicamente vincente: un uomo mi mantiene mentre metto al mondo e tiro su i figli di entrambi. O se dei bambini non ne vogliamo sapere, se un uomo accede al corpo di una donna deve gratificarla. (*)L’uomo che dopo essere venuto a letto con te, ti porta in pizzeria e ti propone di pagare alla romana, non è un campione della liberazione femminile, ma un violatore di regola etologiche, scaricalo.”
Considero questa frase (*) un invito alla prostituzione, legale beninteso.
Se poi si riduce il tutto al pagamento del conto al ristorante o in pizzeria, no, non ci siamo proprio. Qualcuna ha commentato che siamo passate dai diritti negati ai diritti che ci neghiamo e stravolgere la natura non è una conquista ma una rinuncia. Farsi offrire la cena sarebbe un diritto? E quando mai?
Credo che scegliersi un partner, che sia per un’avventura, per una convivenza o per tuta la vita, esuli da questi concetti ormai superati. Solo una minima parte delle donne ormai cerca la “sistemazione “. Subentrano altri fattori, la comunanza di idee, la simpatia, l’attrazione fisica, gusti abitudini e comportamenti comuni.
Poi, che esistano uomini con ottime posizioni che cercano donne da sfoggiare come si fa con l’ultimo modello di una fuoriserie e che trovino compagne succubi (o che si dimostrino tali per ottenerne i favori), questo è un altro discorso, ma qui subentra più una certa vanità maschile più che l’etologia .
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Inviato dal Veloce promemoria
Fragilità
Ci sono donne speciali che sono complicate,
uniche, fragili e imperfette,
candide gocce di perla.
….. Non è facile conoscerle,
perché come le ostriche si nascondono
sotto i profondi fondali marini.
Solo le anime affini sanno
“sentirle” e “riconoscerle”.
E quando ci riescono,
scoprono che la sofferenza
le ha fatte diventare rare e preziose come perle.
Che non aspettano altro che di brillare.
Agostino Degas
Ehi
guarda sono solo immagini
sono solo fantasie
che restano indelebili
Guardami
adesso mentre vado via
e poi sorridimi
come quella notte a casa tua
Guardami
non viverlo come un ostacolo
è solo un attimo
lo so sembra un secolo
perché io son fragile, debole, instabile, sempre un po’ vulnerabile
e poi prendimi, stringimi, abbracciami e ti prego stavolta non lasciarmi andare
sono solo le nuvole
con qualche goccia che
assomiglia alle lacrime
e perché io son fragile, debole, instabile, sempre un po’ vulnerabile
e poi prendimi, stringimi, abbracciami e ti prego stavolta non lasciarmi andare
sono solo le nuvole
con qualche goccia che
assomiglia alle lacrime
sono solo le nuvole
e perché io son fragile
debole
instabile
e poi prendimi, stringimi, abbracciami e ti prego stavolta non lasciarmi andare
e sono solo
paure
è come il sole
che di notte scompare
Madri e mamme
Uomini che esaltano le Madri con la M maiuscola.
No, non si rendono conto che le Madri non esistono. Ci sono le madri (m minuscola) o, meglio, le mamme.
Donne che, anche sbagliando, “tirano su” i figli, combattute tra la necessità di un certo rigore nell’educazione ed il desiderio di tenerezza verso i figli che sfocia nel “viziarli”. A volte perfino col desiderio di lasciar correre per il proprio quieto vivere.
Ed al giorno d’oggi, combattute anche tra il compito di mamma che si alterna con il lavoro fuori casa che impegna sempre più ed assorbe sempre più energie.
La Madre idealizzata non esiste più, se mai è esistita.
La Madre equiparata quasi ad una santa cui fare ricorso e sotto il cui mantello ripararsi ad ogni necessità, dispensatrice di buoni consigli, buone pietanze, buona educazione.
La Madre dalla quale difficilmente un figlio si stacca e termine di paragone per ogni donna che il Figlio incontrerà sul suo cammino.
Le Madri che si sacrificano per abnegazione? Ci sono anche Padri che fanno ciò.
No, meglio una mamma normale che insegni il figlio a volare fuori dal nido, non per egoismo, ma perché è questo che la vita richiede. Mentre egoismo sarebbe trattenere il figlio presso di sé.
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Inviato dal Veloce promemoria
Donne
Come donna, mi vergogno di certe donne.
Parlo di nonne, zie e soprattutto madri che per negligenza o, peggio, per connivenza non hanno saputo o voluto proteggere bambini inermi dalle violenze dei mostri che spesso condividevano il loro stesso letto.
Mi chiedo dove sia finito il senso materno che spesso spinge una donna fino al sacrificio pur di salvaguardare il proprio piccolo.
Ma nel contempo guardo all’ambiente in cui queste madri, nonne e zie sono nate e cresciute: educazione dei maschi al rispetto per le donne ZERO; solamente sottomissione al maschio di casa, altrimenti violenze. Non le giustifico, sia chiaro, le ritengo complici di queste efferatezze, però le considero al contempo colpevoli e vittime di un ambiente caratterizzato dal degrado e dall’ignoranza.
Confronto poi quanto sta succedendo in questo periodo: la donna è sempre considerata quale istigatrice degli stupri per il suo comportamento, per il suo atteggiamento, per il suo abbigliamento. Ed a questo vorrebbero abituare noi donne, a non “provocare ” nemmeno con uno sguardo, adeguandoci ad una cultura (?) che stiamo importando a colpi di mille sbarchi al giorno.
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Inviato dal Veloce promemoria
Oggetti
Ormai non siamo più persone. La globalizzazione ci ha trasformato in produttori e/o consumatori.
Per essere identificati non servono più nome e cognome, ma codici. Per nascere non sono più sufficienti mamma e papà, ma si può ordinare un figlio su commissione.
I bambini in particolar modo sono considerati oggetti.
Sfruttati nel terzo mondo come produttori a basso costo. Bambini sfruttati pure sessualmente per le voglie di schifosi pedofili.
Bambini “ordinati” su appositi cataloghi corredati da relativi prezzi per l’egoismo di quelle coppie (omo o etero non fa differenza) che non possono avere figli.
Bambini abbandonati nei brefotrofi che per ogni assistito percepiscono notevoli somme e quindi non dati in adozione a coppie che invece li vorrebbero.
Bambini che, regolarmente adottati, stanno con una coppia di coniugi per ben tre anni e che un magistrato troppo ligio alla legge ma incurante del benessere del bimbo, lo toglie loro per darlo in affido ad uno zio naturale.
E poi ci sono le donne.
Inutile parlare della prostituzione: c’è da millenni e chissà quando si riuscirà ad eliminarla. Credo mai, perché pure questa soggiace ad una legge di mercato: c’è la domanda? eccoti l’offerta.
Ora c’è un altro tipo di mercimonio: la maternità surrogata. Un pasticcio genetico che non ha uguali. Lo spermatozoo di un donatore, l’ovulo di una donatrice e il ventre di una terza donna che fa da incubatrice. Allucinante. Davvero peggio degli esperimenti fatti dai nazisti. Per contrastare questo obbrobrio ci sarebbe l’articolo 12 della legge 40 del 2004, comma 6 che così recita: Chiunque, in qualsiasi forma, realizza, organizza o pubblicizza la commercializzazione di gameti o di embrioni o la surrogazione di maternità, è punito con la reclusione da tre mesi a due anni e con la multa da seicentomila a un milione di euro.
Sicuri che sia proprio così? Perché in tale caso, Nichi Vendola ed il suo compagno dovrebbero pagare una sanzione salatissima non appena poggiano piede sul suolo italico con il baby “commissionato” in America. Invece no. Proprio in questi giorni un giudice ha permesso l’adozione incrociata a due lesbiche basandosi sulla legge 184 sull’affido e le adozioni del 1983. Quindi anche il nostro parlamentare, che per diventare genitore (parola assolutamente inadatta a lui in quanto non ha generato proprio nulla) ha sborsato ben 135mila euro, potrà avvalersi di quella legge. Proprio lui che, in occasione di un lontano 8 marzo, si esprimeva così:
https://www.facebook.com/1114964335189072/videos/1130328123652693/
Già, prostituirsi è mercimonio, pagare una donna che faccia da incubatrice invece no. Questa purtroppo è l’Italia. Non aggiungo altro.
frase del giorno
Essere donna è terribilmente difficile, perché consiste soprattutto nell’aver a che fare con gli uomini.
(Conrad – Fortune)
Cosa ne pensate?