La vita è sogno, soltanto sogno, il sogno di un sogno (Edgar Allan Poe)

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(Dis)informazione

Quotidiani-A4-e1521382587212Tre edicole a Bolzano hanno chiuso definitivamente i battenti.
Il tabacchino sotto casa mia, che esercitava anche la rivendita di quotidiani e periodici, ora si limita a vendere solo il quotidiano locale in lingua italiana, in quanto la contabilità dei resi gli portava via troppo tempo.
Questo perché i giornali vendono sempre meno, non solo perché in rete si reperiscono tutte le notizie, ma soprattutto perché le notizie che ci forniscono sono meno attendibili.


Per quale motivo i giornali hanno perso di credibilità?

Una volta il lettore era il punto di riferimento: leggeva le notizie, le commentava, trovava nei giornalisti la fonte dell’informazione. Se l’informazione era faziosa o distorta, il lettore se ne accorgeva e abbandonava quella testata, la tiratura diminuiva e il giornale era costretto a chiudere, lasciando i collaboratori sul lastrico.
Oggi invece con gli aiuti pubblici alla stampa, specie quelli sostanziosi forniti in occasione della presunta pandemia,  non è più il lettore che “fa il mercato”, quindi in un modo o nell’altro, i giornalisti si sono prostituiti a chi li paga, cioè lo stato, e divulgano solo le notizie che lo stato vuole che siano rese note.


Ore 7 del mattino.

Accendo il cellulare e subito una scorsa alle notizie: Ansa, Corriere, Giornale, Repubblica.
Quasi tutti aprono con l’attentato a New York con 29 feriti (ah, come sono pericolose le pentole a pressione ed i cestini della spazzatura) con foto e servizi vari, le ipotesi più disparate (sarà attentato terroristico o meno? Ah, c’è pure un biglietto in arabo, ma non vuol dire…), le reazioni di Trump e della Clinton.
Poi altri servizi sugli accoltellamenti in Minnesota, 9 accoltellati e l’assalitore ucciso, dove si affrettano a scrivere che l’attentatore era sì americano, ma di origine somala.
Seguono le elezioni in Russia che hanno rafforzato Putin, e quelle in Germania, dove Frau Angela perde sempre più terreno. Infine Pontida, la Juve che perde e l’Inter che vince, gli altri risultati del campionato, l’ennesima brutta figura della Ferrari, le Paralimpiadi.
Il Giornale apre con la contestazione alla Boschi alla festa dell’Unità a Bologna (ma cos’hanno da festeggiare?), per il resto, le notizie come le altre testate.

E il raid in Siria con 62 soldati siriani MORTI? Solo su Repubblica ne parlano, DOPO tutte le altre notizie.
Lo stesso dicasi per i telegiornali
Un piccolissimo accenno e via!

Qui per gli attriti tra Obama e Putin e l’imperizia di chi dirige le operazioni in Siria (è inammissibile commettere errori del genere) si rischia grosso e l’informazione, mostrando tutte le sue carenze ma soprattutto la sua faziosità, sorvola…


Inviato dal Veloce promemoria


Impressione

Sarà una mia impressione, però mi sembra che si voglia far passare il messaggio “Bianco cattivo” “Nero SEMPRE buono”.

Amedeo Mancini che ha ucciso Emmanuel a detta dei quotidiani (Fatto quotidiano in primis) non era certo uno stinco di santo, ormai lo sanno tutti: violento, litigioso, una passione per la boxe, aveva già subito il Daspo, la misura con la quale si proibisce ad un tifoso di frequentare lo stadio, del resto già finito di scontare un anno fa. Comunque, tecnicamente era incensurato, non essendoci nessuna condanna passata in giudicato a suo carico. Lo hanno subito etichettato come “ultrà di destra”,quando testimonianze dicono che avesse fatto campagna per il PD e ci sia una foto che lo ritrae con dei militanti del M5S.

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Probabilmente il Mancini di politica non si è mai interessato, ma tant’è, dare del fascista fa sempre notizia.

Ci sono poi i soliti sciacalli che lo associano ad una manifestazione della Lega Nord Marche, dove una persona che SEMBREREBBE molto alla lontana l’indagato è in effetti un militante che si è benissimo riconosciuto nell’immagine.

Tutto questo, per far capire a che livello sia arrivata la (dis)informazione qui in Italia. Si punta sul titolone ad effetto, si dà rilievo al gossip, ai”si dice”, ma senza portare nessuna prova concreta in sostegno delle cavolate che si scrivono. Non si tratta perciò di informazione, ma di sottile propaganda di regime, che trasforma il caso di una tragica lite in un fatto di puro razzismo, trasformando il becero atteggiamento di un bullo di paese in un caso ideologico dove, purtroppo, c’è scappato il morto solo per via di un cazzotto ben assestato.


(dis)informazione

Qualche giornale ne ha scritto, ma non tutti, e per lo più si sono limitati ad un piccolo articolo. Le televisioni fino all’altro giorno hanno ignorato del tutto la notizia, prese com’erano dal festival di Sanremo (sigh!), dalle olimpiadi invernali a Sochi, dal nuovo governo, con l’appendice dell’incontro tra Renzi e Grillo, dalla rivolta a Kiev.

Di quanto succede in Venezuela sembra non interessare nessuno. Una nazione già ricca per le riserve petrolifere, per oro, uranio, ferro e ridotta in malora prima da Chavez ed ora dal suo successore Maduro, che sta attuando una feroce repressione contro i suoi oppositori. La stampa venezuelana propagandista dà notizia che i poveri stanno con il presidente mentre la classe ricca è all’opposizione, ma non è assolutamente vero. Adesso anche i generi di prima necessità, cibo e medicine, scarseggiano, ma all’esterno trapelano poche notizie, perché Maduro ha chiuso le varie emittenti televisive ed ha pure negato la carta per stampare i giornali. Non solo, ha espulso pure tre diplomatici Statunitensi, mentre ha chiamato in aiuto del suo esecutivo moltissimi soldati cubani. (Tra parentesi, con i soldi delle tasse dei venezuelani, hanno regalato a Castro un aereo privato e tutto il petrolio che gli serve e così pure a molti paesi dell’America Latina che però si fano pagare a caro prezzo mais riso e pollame che rivendono al Venezuela a caro prezzo). Sono i soldati cubani ad avere sparato sulla folla che manifestava contro il governo e le sue decisioni. In questi giorni quattro persone sono morte, ma ci è voluta l’uccisione di Genesis Carmona , la studentessa ventitreenne già miss Turismo, per destare l’attenzione dei mass-media.

Si sa, una ragazza giovane e bella attira l’attenzione ed essendo un personaggio noto nell’America Latina il suo assassinio non poteva esser messo sotto silenzio. Degli altri morti, sconosciuti ai più, non può fregare di meno all’estero, tanto più che tutto questo avviene dall’altra parte del pianeta e non alle porte dell’Europa come a Kiev.

La situazione è tragica, perché il petrolio è stato dato in concessione ai cinesi: i tecnici locali allontanati perché le infrastrutture sono state nazionalizzate, e quindi adesso non c’è nessuno in grado di farle funzionare, né le industrie estrattive, né le raffinerie.. Lo stesso per le ditte private, espropriate di tutto (in mano a “sporchi borghesi”).

Ai contadini è stata regalata la terra, vero, ma questi in maggior parte preferiscono non lavorare e percepire invece una pensione misera dallo stato, le riserve auree, una volta cospicue, finite in tasca ai vari dirigenti. Ecco come si riduce in miseria una nazione ,già florida, in nome del “socialismo reale”, come già è successo a Cuba alla fine degli anni ’50.

Quello che è più triste è che pochi se ne interessano, tantomeno gli organi che dovrebbero essere preposti all’informazione.

Panem et circenses…e così addormentiamo le coscienze della gente.

http://www.vivereperraccontarla.com/blog/fuoco-e-fiamme-nelle-principali-citta-venezuelane/

http://www.vivereperraccontarla.com/blog/venezuela-non-ti-arrendere/