La vita è sogno, soltanto sogno, il sogno di un sogno (Edgar Allan Poe)

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Scrocconi

oznor

A me la Germania piace, come mi piacciono i tedeschi, tanto che sono tornata recentemente da un soggiorno di una settimana a Francoforte ed Offenbach.

Però certe dichiarazioni il “giornalaio” teutonico Jan Fleischhauer dello “Spiegel” poteva benissimo risparmiarsele.

L’Italia non è un Paese povero. Il nord del Paese appartiene alle regioni più prospere del mondo. Un’occhiata alla distribuzione dei patrimoni mostra che gli italiani sono perfino più ricchi dei tedeschi. Secondo la London School of Economics la famiglia media italiana possiede 275.205 euro, cioè 80.035 euro in più rispetto alla corrispondente famiglia tedesca. Di fatto l’Italia potrebbe pareggiare i suoi debiti con le sue sole forze, se il governo si decidesse a far partecipare sul serio i suoi cittadini al risanamento dello Stato. Sarebbe già un grande passo avanti, se gli italiani riuscissero finalmente a convincersi a rinunciare alla loro incuria morale rispetto alle tasse.”

Noi, scrive Fleischhauer, non siamo una nazione povera, ma a forza di tutte le cazzate che l’Unione Europea ci impone, finiremo per diventarlo. E il tizio rincara la dose scrivendo che i MENDICANTI quando si dà loro qualcosa almeno ringraziano. Mendicante sarà lei, “caro” Jan Fleischhauer, magari non povero di soldi, ma di intelletto.

Ovvio che nel mirino ci sia il paventato accordo tra Lega e M5S, con particolare riferimento all’eventuale nomina di Paolo Savona al dicastero dell’Economia, e Mario Draghi che, a detta del “giornalaio”, avrebbe fornito “l’arma che l’Italia punta contro i suoi vicini”, nonché ad una frase del contratto di governo (poi SPARITA), con la quale si chiedeva il taglio del debito per 250 mld di euro. L’unica cosa certa è che se questo governo potrà finalmente vedere la luce, molte disposizioni europee dovranno essere rinegoziate, e sarebbe anche ora, iniziando dalle politiche sull’immigrazione e dal rispetto del vincolo 3% tra debito e PIL, vincolo che noi rispettiamo daL 2007, ma che ad esempio la Francia ha ha osservato solo una volta nell’arco di u n decennio.

Noi saremmo scrocconi aggressivi.

Già, quelli che, OBBLIGATI dalla UE, Germania in testa, devono farsi carico del recupero e dell’assistenza dei clandestini; quelli che pagano molto più di quanto ricevano dall’UE, quelli che ogni volta che si parla di protezione dei prodotti del made in Italy vedono quasi sempre ricusate le proprie richieste.

Noi saremmo il Paese del “dolce far niente”… già, con la disoccupazione crescente (checché ne dicano) lo diventeremmo ben presto…ho solo qualche obiezione sulla parola “dolce”.

Bene, crucco testa di krauto che non sei altro…pensa che la Deutsche Bank ha le casse piene di derivati tossici (non italiani) tanto che a breve dovrà licenziare almeno 10mila dipendenti: la banca ha ben 48 miliardi di debito pari a 14 volte il PIL tedesco, tanto che il valore delle azioni bancarie è diminuito considerevolmente in questi anni e non distribuisce utili da un sacco di tempo.

Questo non ti spaventa, crucco? Allora pensa ai krauti di casa tua, che ai cavoli di casa nostra ci pensiamo noi.

Sempre a tal proposito, riporto quanto scriveva nel 1998  Paul Krugman, premio Nobel (quindi non un cretino qualsiasi). “L’Unione monetaria (l’euro doveva ancora nascere) non è stata progettata per far tutti contenti. È stata progettata per far contenta la Germania; per garantire una severa disciplina antinflazionistica da sempre desiderata da Berlino, e che sempre vorrà in futuro.” , nonché delle considerazioni espresse da altri premi Nobel nel 2013.

https://scenarieconomici.it/4-premi-nobel-paul-krugman-milton-friedman-joseph-stigliz-amartya-sen-leuro-e-una-patacca/

Quindi, se la Germania è l’unico paese ad aver beneficiato dell’introduzione dell’euro, chi sarebbe lo scroccone?

Comunque una parola da Mattarella contro questo attacco me la sarei aspettata, evidentemente a lui preme di più bloccare Savona.


Il paese di Pulcinella

Certo è che siamo messi bene…

Vabbè che ci sono varie ondate di caldo ed è facile “sbroccare”, ma a tutto c’è un limite.

Nell’intervista a “der Spiegel” Monti dice che i governi hanno il compito di “educare” i parlamenti, e qui viene fuori il bocconiano che ci deve spiegare tutto, come appunto è nella sua natura di professore che tiene la lezioncina.

Gli stessi tedeschi, che lo consideravano uno dei loro (addirittura il “genero ideale”…sigh), hanno parlato di attacco alla democrazia, tanto che SuperMario ha dovuto poi ritrattare dicendo che è stato frainteso e che anzi il controllo parlamentare sui governi vada rafforzato….tutto ed il contrario di tutto, ed il nostro premier deve porgere tante scuse.

Ovvio che i tedeschi non siano disposti a finanziare il debito italiano, e nessuno lo pretende, ma Monti avrebbe dovuto ribadire con maggiore incisività che fino ad ora, in termini di PIL, abbiamo versato molto più della Crante Cermania e che ci siamo impegnati a versare ancora fior di soldoni per il fondo salva stati. Non solo, ma senza tutti questi esborsi, il nostro debito sarebbe inferiore e di molto.

Monti parla di un certo risentimento antitedesco in Italia, ma non si accorge, oppure fa finta di non accorgersi, che in realtà è esattamente l’opposto.

Spera poi di essere ricordato come colui che ha salvato il paese dalla rovina. Mah, leggendo i dati l’altro giorno sulla disoccupazione, ed oggi sulla recessione e del calo della produzione industriale, mi viene da pensare che forse ci sta rovinando lui.

Oggi esce un’altra intervista, questa volta al Wall Street Journal, in cui il premier dice che con Berlusconi lo spread sarebbe a 1200 (cavolo, nemmeno la Grecia è a tanto!). Un colpo basso che lo ha costretto a telefonare al suo predecessore per porgere le immancabili scuse e dire, come al solito, che era stato frainteso, e che i calcoli si basavano su ipotetiche proiezioni. Poi, come i bambini che reagiscono con i dispettucci, il PDL fa mancare il numero legale in aula per ben quattro volte: un comportamento davvero infantile, quello delle ripicche.

Infine ieri l’attacco di Di Pietro a Napolitano. Non mi sono particolarmente simpatici, né l’uno né l’altro, ma che a distanza di circa venti anni Di Pietro se ne venga fuori con la faccenda che Napolitano era legato ai poteri forti dell’URSS e di ricevere finanziamenti dai russi suona un po’ sospetto. Ma allora, se già in quel periodo il finanziamento ai partiti era illecito, perché lo stesso Di Pietro incriminò solo alcuni e non anche gli altri? Mistero….


Specchio delle mie brame…


I cretini, si sa, non hanno patria né nazionalità.

Allo Spiegel, ( Specchio appunto) sul quale un giorno sì e l’altro pure attaccavano sempre l’Italia, iniziando con il piatto di spaghetti “condito” da una P38

e finendo con Schettino e sottindendendo che noi tutti siamo codardi come lui (meglio comunque codardi che assassini nazisti), adesso l’aria è cambiata.

Adesso parlano di Mario Monti che, pur non essendo stato eletto è molto amato… Ma da chi?

Forse da loro, da noi certamente no, semmai solo tollerato. Sentire come i giornalisti teutonici parlano di Monti rasenta l’apologia.

 

“Monti, italiano colto, capace, umile, cui tutti nel mondo rendono omaggio, che dice cose intelligenti (magari in tedesco?)…ed i politici che ormai non contano più nulla devono approvare ciò che Monti decide altrimenti il popolo si arrabbia.” (parole dei giornalisti…)

Premesso che parlare di decisione di una sola persona significa parlare di “dittatura” (e loro forse se ne ricordano ancora, magari approvandola), vaglielo a dire che il popolo si arrabbia… Sicuro! Ma con Monti! Certo, sono arrabbiati i pensionati cui è stata bloccata la pensione, la gente comune che vede aumentata l’IVA le bollette il carburante i generi alimentari, strozzata da IMU e altri balzelli più o meno palesi, mentre la casta, cui il premier appartiene non è stata minimamente sfiorata. I tedeschi sono un popolo diligente, preciso, volenteroso, lavoratore…ma anche tra di loro allignano i cretini.