La vita è sogno, soltanto sogno, il sogno di un sogno (Edgar Allan Poe)

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borsa e dintorni

Dopo aver remato contro per mesi, col solo intento di far cadere il governo, parlando parlando ma non proponendo nulla di concreto, ecco il risultato ottenuto dai gufi. Attacco speculativo all’Italia e crollo della Borsa. Adesso tutti auspicano un’unità di intenti, UDC e IdV si impegnano addirittura a presentare pochi emendamenti (sentendosi in pace con le coscienze), ma tutti hanno l’occhio alle elezioni del 2013, rendendosi conto che mr.B. non ha intenzione di mollare, tutt’altro! Come prevedibile, hanno lasciato sul terreno una buona fetta di valutazione Mondadori (-4’51%) e Mediaset (-3,82%), ma chi ci rimette di più, stranamente, è proprio la CIR di De Benedetti, -7,21%, oltretutto stoppata per eccesso di ribasso. Forse perché anche se dovesse riscuotere i 560 mila euro non potrebbe disporne, ma accantonarli fino alla sentenza definitiva della Cassazione. Resta il fatto che le iniziative dell’ingegnere non brillano per produttività. Quattro mesi in FIAT (abbandonata, si dice, per divergenze strategiche, in realtà per un tentativo di scalata all’azienda torinese), per  40 giorni in Banco Ambrosiano, (lasciato il quale. con una plusvalenza di  40 miliardi di vecchie lire, fu processato e condannato in primo grado per concorso in bancarotta fraudolenta, ma assolto in Cassazione per mancanza del presupposto del reato)  la SME, (conservata solo grazie all’aiuto di Prodi) l’Olivetti (messa letteralmente sul lastrico), il fondo Management & e Capitali, soggetto ad OPA per 3 volte, e la CDB  Web Teach (le iniziali ricordano qualcosa?) che quando fu ceduta alla DeAgostini finì sotto inchiesta da parte della Consob, che condannò alcuni azionisti, tra i quali dei familiari dell’ingegnere, a pagare 3,5 milioni di euro di multa per insider trading. Durante il periodo di Mani Pulite, De Benedetti  ammise pure, di sua spontanea volontà, di aver pagato tangenti a partiti e funzionari per ottenere delle commesse di lavoro da parte delle Poste Italiane, (le famose telescriventi Olivetti…quando ormai nessuno più le usava) e guarda caso, fu arrestato, liberato lo stesso giorno ma poi successivamente assolto o prescritto. Infine ci sono quelli che guardano alle questioni di lana caprina, che non servono a nulla, almeno al momento. Che senso ha parlare di ministeri al Nord, e cantare vittoria quando al massimo si potranno istituire degli uffici di rappresentanza con duplicazione delle spese?  


era ora, anche se a caro prezzo….

Permettetemi di dire…FINALMENTE!

Se davvero Michele Santoro se ne andrà dalla Rai, gratificato (è il caso di dirlo) da una molto cospicua liquidazione (si parla di oltre due milioni di euro!), non sarò certo io a rimpiangerlo.

Premesso che, come ho spesso scritto, la televisione odierna ormai non la guardo più, ciò nonostante ogni anno seguivo, probabilmente con latenti istinti masochistici, la sua prima trasmissione stagionale e regolarmente me ne allontanavo letteralmente schifata dalla sua palese partigianeria e faziosità, cosa che in un servizio PUBBLICO non dovrebbe mai accadere. Leggevo comunque le recensioni delle sue “inchieste” (?) sui giornali e su vari siti Internet… Una persona che non cercava di convincere della bontà delle sue opinioni con prove conclamate, ma coartava la gente con arroganza e prepotenza, in quanto spesso toglieva la parola a chi lo contraddiceva.

Con “ospiti” a dir poco discutibili, quali la D’Addario, Grillo, che strilla a più non posso ma non propone nulla di concreto ed altri che non sto a menzionare.

Ma come si fa a dare credibilità a Michele Ciancimino, quasi fosse un novello profeta, e solo perché aveva indicato, con documenti malamente contraffatti col copia-incolla, che Berlusconi ed il generale Mori fossere implicati in questioni di mafia senza prima verificare i fatti, come dovrebbe fare un bravo giornalista. Ed è stato fermato solamente quado è stato tirato in ballo De Gennaro.

Come si fa a dare retta a Marco Travaglio, un saltafosso conclamato, che ha varie condanne per diffamazione nei conronti di Previti, Del Noce, Conalonieri ., Schifani, della giornalista Susanna Patruni, del giudice Filippo Verde e dell’assessore David Costa.

Come si fa ad ospitare Vauro, che ha disegnato vignette di dubbio gusto, anzi, di una volgarità che sfociava nell’indecenza morale. (Ricordo quelle davvero ignobili sui morti del terremoto dell’Aquila)

Come si fa a dare voce (?) ai silenzi di Adriano Celentano, che tutto può essere meno che un pensatore o un filosofo e che in quanto ad ecologia…meglio lasciar perdere.

Per non parlare dei litigi istigati ad arte, delle provocazioni, degli insulti.

E questa sarebbe televisione?

Ecco, il grande passo sta per essere fatto. Il guru, anzi, il tribuno si trasferisce a LA 7, in procinto, dicono, di essere acquistata dal solito De Benedetti con i soldi che, dicono, riuscirà a spillare a Berlusconi con il processo Mondadori.

Il bravo professionista, che del maneggiare soldi (tra contratti e penali) ha fatto una missione, potrà dire finalmente tutto ciò che desidera senza censure (come se alla Rai avessero potuto imporgliele, dato che ha parlato e straparlato).

La 7 sarebbe il terzo piatto in cui mangiare abbondantemente: prima quello della Rai (per due volte) e poi dell’odiato Berlusconi, i cui soldi non gli hanno fatto ribrezzo, ma si sa, pecunia non olet.

Buon appetito ed…Amen!


Sorrisi e no

Dovessero chiedermi perché Berlusconi non mi piace molto, risponderei che non ho molta fiducia o simpatia per chi sorride sempre e comunque, con una dentatura a 360 gradi.

Di contro, però, c’è una sinistra a dir poco “luttuosa”, basta guardare l’aria lugubre di Fassino,

quella acida di Franceschini,

l’arroganza di D’Alema con la sua aria di sufficienza verso gli altri comuni mortali,

l’aria perennemente inca…volata di Bersani

o quella professorale della Finocchiaro,

la sguaiatezza astiosa di Di Pietro.

L’unica che a volte sorride, ma forse in preda a qualche estasi mistica, è la Rosetta Bindi,

che spesso lo fa a sproposito. Dimenticavo, sorrideva pure Prodi,

che non ne aveva nessunissima ragione, essendo stato trombato per ben due volte, e che De Benedetti vorrebbe far trombare per la terza volta… Tutti rappresentanti di una sinistra (?) elitaria, salottiera, solo chiacchiere e niente proposte concrete, lontanissima dai problemi della gente (vedi le critiche mosse al premier sulla scuola pubblica, quando tutti o quasi tutti i figli e nipoti di questi politici frequentano istituti privati), nessuno che si rechi più nelle fabbriche (per carità….gli operai…) che diventano sempre più, almeno al nord, roccaforti leghiste. Quei pochi che ancora frequentano il mondo del lavoro sono ancorati a schemi stalinisti, non più reali, un mondo in cui le fabbriche non sono più quelle anticamere dell’inferno come anni fa, ma luoghi dove bisogna “rendere” per emergere in questa economia globalizzata, pena la sparizione dai mercati e la perdita di innumerevoli posti di lavoro.

 


Misteri della politica

Ancora sull’unità d’Italia, tutti a magnificarla, a celebrarla, a commemorarla, specialmente le sinistre. Ma mi spiegate allora perché a suo tempo il Migliore (?) ossia Palmiro Togliatti si disse orgoglioso di aver rinunciato alla cittadinanza italiana per diventare sovietico, ed al giorno d’oggi il numero 1 (per numero di tessera) del PD, ossia Carlo De Benedetti è cittadino svizzero? Il quale De Benedetti strilla tanto contro Berlusconi, ma a suo tempo pure lui ammise di aver elargito ben 10 miliardi di tangenti ai partiti e pure lui patteggiò una condanna per falso in bilancio, tale e quale al suo avversario (meglio, nemico) politico? Mah… Misteri della politica.