La vita è sogno, soltanto sogno, il sogno di un sogno (Edgar Allan Poe)

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Cuba

CubaLa bellezza del “socialismo reale”.

A Cuba protestano…non hanno medicine (opperbacco, ma non era la migliore sanità del mondo?), non hanno cibo a sufficienza, l’energia elettrica è razionata, i prezzi sono saliti vertiginosamente nei negozi CONTROLLATI DALLO STATO (!), la disoccupazione è salita vertiginosamente e mancano le rimesse degli emigranti che garantivano una dignitosa sopravvivenza. Inoltre c’è una grave emergenza a causa del covid: sanitaria, per ovvie ragioni, ma pure economica in quanto il turismo, fonte di valuta pregiata, è stato praticamente azzerato. Le proteste sono state represse violentemente dalla polizia cubana, poiché il dissenso verso il governo è severamente punito. Più che altro, sono stati puniti i cubani che manifestavano non tanto per le restrizioni, quanto per il ritorno alla democrazia. Naturalmente, la colpa è stata addossata a dei provocatori statunitensi, guarda caso ora che alla presidenza c’è Biden, quando sarebbe stato più logico se ci fosse stato Trump. Troppo comodo addossare le colpe agli altri, quando non si è capaci di governare il proprio paese.


Gli aiuti nascosti

Boh, sembra che gli aiuti all’Italia in questa circostanza arrivino solo dalla Cina e dalla Russia.

Ho già scritto come la penso, non so se qui sul blog o su altri canali internet: la Cina è quello che ti ferisce con una profonda coltellata, poi ti regala (in certi casi vende) il cerottino per curarti la ferita. Inoltre i medici cinesi si comportano come se dovessero studiare delle cavie, che saremmo poi noi.

La Russia (anzi l’URSS,come ha detto il nuovo coordinatore Arcuri, con un “delizioso” lapsus) arriva con grande dispiego di militari e sembra che i suoi aiuti siano poco utili: non so in cosa consistano, quindi mi limito a riferire quanto ho letto. La mossa comunque è prettamente politica, a livello interno loro: dimostrano di essere preparati ed efficienti e questo non fa che rafforzare Putin, ed a questo scopo diffondono immagini dei militari che studiano le carte italiane quasi fossimo in una guerra di tipo convenzionale.

Ah, c’è pure Cuba, con bandierine e gigantografia di Fidel.

I nostri mass media però ci deliziano con le notizie di questi aiuti, specie quelli cinesi: un motivo c’è, ed è quello che la Cina detiene una gran parte del nostro debito pubblico, quindi ci conviene tenerla buona e cara.

E gli USA?

Sembrerebbero scomparsi, invece no, semplicemente sono arrivati aiuti anche da loro, ma senza tanto strombazzamento mediatico: un cargo a Cremona, con letti, respiratori e quanto basta per allestire un ospedale completo, ed inoltre una fornitura da un milione di euro di insulina tramite una fondazione.

Ogni aiuto è ben accetto, però gradirei che a TUTTI, Stati Uniti inclusi, venisse dato il medesimo peso.


(dis)informazione

Qualche giornale ne ha scritto, ma non tutti, e per lo più si sono limitati ad un piccolo articolo. Le televisioni fino all’altro giorno hanno ignorato del tutto la notizia, prese com’erano dal festival di Sanremo (sigh!), dalle olimpiadi invernali a Sochi, dal nuovo governo, con l’appendice dell’incontro tra Renzi e Grillo, dalla rivolta a Kiev.

Di quanto succede in Venezuela sembra non interessare nessuno. Una nazione già ricca per le riserve petrolifere, per oro, uranio, ferro e ridotta in malora prima da Chavez ed ora dal suo successore Maduro, che sta attuando una feroce repressione contro i suoi oppositori. La stampa venezuelana propagandista dà notizia che i poveri stanno con il presidente mentre la classe ricca è all’opposizione, ma non è assolutamente vero. Adesso anche i generi di prima necessità, cibo e medicine, scarseggiano, ma all’esterno trapelano poche notizie, perché Maduro ha chiuso le varie emittenti televisive ed ha pure negato la carta per stampare i giornali. Non solo, ha espulso pure tre diplomatici Statunitensi, mentre ha chiamato in aiuto del suo esecutivo moltissimi soldati cubani. (Tra parentesi, con i soldi delle tasse dei venezuelani, hanno regalato a Castro un aereo privato e tutto il petrolio che gli serve e così pure a molti paesi dell’America Latina che però si fano pagare a caro prezzo mais riso e pollame che rivendono al Venezuela a caro prezzo). Sono i soldati cubani ad avere sparato sulla folla che manifestava contro il governo e le sue decisioni. In questi giorni quattro persone sono morte, ma ci è voluta l’uccisione di Genesis Carmona , la studentessa ventitreenne già miss Turismo, per destare l’attenzione dei mass-media.

Si sa, una ragazza giovane e bella attira l’attenzione ed essendo un personaggio noto nell’America Latina il suo assassinio non poteva esser messo sotto silenzio. Degli altri morti, sconosciuti ai più, non può fregare di meno all’estero, tanto più che tutto questo avviene dall’altra parte del pianeta e non alle porte dell’Europa come a Kiev.

La situazione è tragica, perché il petrolio è stato dato in concessione ai cinesi: i tecnici locali allontanati perché le infrastrutture sono state nazionalizzate, e quindi adesso non c’è nessuno in grado di farle funzionare, né le industrie estrattive, né le raffinerie.. Lo stesso per le ditte private, espropriate di tutto (in mano a “sporchi borghesi”).

Ai contadini è stata regalata la terra, vero, ma questi in maggior parte preferiscono non lavorare e percepire invece una pensione misera dallo stato, le riserve auree, una volta cospicue, finite in tasca ai vari dirigenti. Ecco come si riduce in miseria una nazione ,già florida, in nome del “socialismo reale”, come già è successo a Cuba alla fine degli anni ’50.

Quello che è più triste è che pochi se ne interessano, tantomeno gli organi che dovrebbero essere preposti all’informazione.

Panem et circenses…e così addormentiamo le coscienze della gente.

http://www.vivereperraccontarla.com/blog/fuoco-e-fiamme-nelle-principali-citta-venezuelane/

http://www.vivereperraccontarla.com/blog/venezuela-non-ti-arrendere/