Il giudizio
Ho provato a spiegarlo.
Nulla, ho cozzato contro un muro di pietra.
Ho detto che, secondo il mio parere, non consideravo colpevole quella mamma che ha denunciato il figlio, e del resto molte altre madri lo hanno fatto e sono state elogiate: a lei è andata male, purtroppo, anche per la labilità di carattere del ragazzo.
Una sola voce in mio favore, quella di un’amica che è stata così onesta da riconoscere che lei si era astenuta dal commentare in quanto non si sentiva in grado di giudicare non conoscendo appieno come si erano svolte le cose e provava solo pietà per quanto era successo.
Le hanno dato dell’ignava, citando perfino Dante che metteva gli ignavi nel Limbo, indegni perfino di essere giudicati.
Poi qualche timida voce si è fatta sentire…uno che, cristianamente, citava il Vangelo (non giudicare e non sarete giudicati), un altro che invitava invece a CAPIRE.
È che il giudizio si è trasformato , anche se inconsapevolmente, in una condanna (IO non l’avrei fatto, IO non l’avrei denunciato, IO avrei fatto così e cosà…).
Pochi hanno espresso la volontà di comprendere perché quella madre si sia comportata in quel modo e quali siano le vie che l’abbiano condotta a “tradire” la fiducia del figlio denunciandolo, inoltre non siamo nemmeno a conoscenza se lei, prima, abbia tentato altre strade.
Sono quasi tutti partiti lancia in resta non a giudicare, ma a CONDANNARE, in quanto i fatti si sono conclusi tragicamente, senza considerare che in altre circostanze magari sarebbe andata in maniera diversa.
Ecco, quell’IO…IO…IO… mi ha dato fastidio, molto fastidio.
Dicevano bene i Nativi Americani: “Prima di giudicare qualcuno, cammina per due lune nelle sue scarpe”.
E, a proposito, nessuno che abbia citato il padre: pur separato, anche su di lui incombeva la responsabilità dell’educazione del figlio.
Grazia? No, grazie
Ritengo che domandare la grazia per Berlusconi sia un grave errore. In primis perché confermerebbe colpevolezza da parte sua. Poi per non esporsi all’umiliazione di un rifiuto.
Ed errore sarebbe pure la presentazione delle dimissioni di massa da parte dei parlamentari del PDL.
Lasciamo che sia il PD a prendersi la responsabilità di far cadere o meno il governo, con relativa incavolatura di Napolitano, perché non sono sicura che dal congresso uscirà una posizione univoca dato che buona parte dei piddini non vuole governare con un condannato per frode.
Intanto la sentenza ha creato un martire… E per conseguenza la crescita del centro destra.
Giustizia è fatta…
Non ero intenzionata di commentare la condanna di Berlusconi, però sia le parole di Napolitano che quelle di Epifani mi sono sembrate sospette. Innanzitutto la tempistica: pochi minuti dopo la sentenza le dichiarazioni erano già belle e pronte e questo mi dà da pensare: qualcosa di già preparato? Qualcosa di già deciso prima?
Napolitano mi ha profondamente deluso. Qualche volta mi era perfino sembrato simpatico, ma questa volta con la sua uscita sulla riforma della giustizia ho pensato male e forse ci ho perfino azzeccato. Queste parole non poteva pronunciarle prima, in tempi non ancora sospetti?
E che ci sia malafede ed accanimento si evince anche dal fatto che la stessa Cassazione ha chiesto di rivedere il periodo di interdizione stabilito per legge in un massimo di tre anni, anziché cinque come dalla condanna della corte d’Appello di Milano (che preparazione, queste magistrate!).
Ed Epifani allora? Criticato perfino da alcuni esponenti del suo partito. Mi aspetto solo che eriga personalmente la forca o ripristini la ghigliottina per un linciaggio pubblico. Se facesse un serio esame di coscienza, vedrebbe che anche tanti dei suoi non sono esenti da pecche e peccati…e chi è senza peccato scagli la prima pietra. Intanto mi aspetto che venga fatta seriamente luce sulla questione Monte Paschi…sembra che un dossier contenga nomi di personaggi di spicco, staremo a vedere. E nei suoi panni aspetterei a cantare vittoria, prima di vedere come davvero andrà a finire, dato che i legali di Berlusconi vogliono interpellare la Corte Europea.
Vendola straparla e vaneggia: “E’ statista chi ha il senso dello stato…ma una persona che attacca in modo così violento il potere giudiziario non lo è”..
Allora lo stesso governatore pugliese che ha infangato chiunque abbia indagato su di lui per via dell’amicizia tra sua sorella ed i giudici che avrebbero dovuto disporre il suo rinvio a giudizio, costringendo perfino la dottoressa Desirée Digeronimo al trasferimento? Evidentemente da quell’orecchio non ci sente. O forse non considera ciò come attacchi al potere giudiziario..
Poi ci sono le questioni squisitamente formali. Berlusconi, socio di maggioranza di Mediaset, è stato condannato per frode fiscale, ma chissà perché l’amministratore delegato non ha subito alcun procedimento penale…molto strano, visto che il responsabile è sempre e comunque l’amministratore delegato… e ci sarebbero ancora tante altre cose da dire…
“Non c’è tirannia più crudele di quella perpetrata sotto lo scudo della legge ed in nome della giustizia”
Montesquieu
Giustizia è fatta (?)
Mezza Italia esulta e l’altra mezza si indigna per la condanna di Berlusconi. Le giudici hanno addirittura comminato un anno più di quanto avesse richiesto da (G)Ilda la Rossa, nemica giurata dell’ex Presidente del Consiglio.
E’ naturale che l’opinione pubblica sia compatta in caso di condanna di un omicida o di chi ha commesso altri gravi reati: semmai ha delle divergenze solamente nel caso la condanna sia ritenuta troppo lieve. Nel caso dell’ex Presidente del Consiglio, l’opinione era già preventivamente schierata tra colpevolisti ed innocentisti, ma molto contava anche l’orientamento politico di chi seguiva le fasi del processo.
Ho sempre detto che, nonostante tanti pensino diversamente, a me Berlusconi non è mai stato particolarmente simpatico, tutt’altro, ma questa condanna la trovo incongrua.
Una voce inaspettata giudica la sentenza assolutamente inadeguata, Piero Sansonetti, che non può assolutamente essere tacciato di simpatie filoberlusconiane, essendo davvero il classico veterocomunista, e risponde ad una intervista su ilsussidiario.net esprimendoi suoi dubbi su un certo tipo di magistratura e paragona il giudizio a quello che esprimevano le Brigate Rosse nei loro processi.
E quello che ancor più sconcerta è che tutte, dico TUTTE, le testimonianze a favore, trentadue, non solo quelle delle cosiddette olgettine ma anche quelle dei funzionari della questura che si sono espressi per quel che concerne la famosa telefonata, verranno passate nuovamente al vaglio della magistratura per verificare se ci siano state false testimonianze, il che significa nuovi processi ed altri soldi che lo stato dovrà sborsare dopo le ingenti somme spese per le intercettazioni.
Guarda caso, quando ci fu la famosa legge Severino sulla corruzione si disse che a beneficiarne sarebbe stato Berlusconi, però fino ad oggi l’unico che ne è uscito fuori è stato Penati che, contrariamente a quanto aveva promesso, non ha affatto rinunciato alla prescrizione.
Lo stesso Pierluigi Battista, sul Corriere, fa notare come la condanna di Berlusconi non sia congrua e scrive che le condanne devono essere giuste e non “esemplari”, sottintendendo un certo desiderio di rivendicazione femminile, se non addirittura di vendetta. Altri mass media confrontano con altre condanne e citano ad esempio Misseri e Scattone che hanno avuto condanne simili se non addirittura più lievi per reati molto più gravi.
Peraltro la condanna trasformerà Berlusconi in un martire… quindi piano con le esultanze di chi ora crede di essersene liberato.
Cosa ne pensate?