La vita è sogno, soltanto sogno, il sogno di un sogno (Edgar Allan Poe)

Articoli con tag “Carola Rackete

Capitana coraggiosa (?!)

Oggi sono particolarmente incavolata, quindi probabilmente mi scapperà qualche parolaccia.
No, non contro lo sbarco dei migranti : sapevo fin dall’inizio che, di riffa o di raffa, sarebbe avvenuto. Lasciamo perdere anche il comportamento aggressivo, tracotante e ai limiti dell’omicidio (*) del capitano Carola Rackete (una vocale in più di racket, quello sporco dle ONG che lucrano sul trasporto dei clandestini), ma sono particolarmente incazzata con i nostri parlamentari che sono saliti a bordo a dar manforte ad una delinquente.
Quando sento graziano del rio (volutamente minuscolo) dire che il comportamento della Rackete è stato dettato dallo stato di necessità e fa l’esempio dell’ambulanza che transita col semaforo rosso, mi imbufalisco.
Primo perché l’ambulanza è autorizzata a passare col rosso, c’è tanto di articolo del codice stradale che lo consente, anzi, tutti si fermano per agevolarne il passaggio. Poi perché il parlamentare ed i suoi compagnucci sono tra quelli che hanno votato contro la legittima difesa, e se non è stato di necessità quello di una persona aggredita in casa sua…
La passerella dei politici che si sono fatti immortalare a bordo della Sea Watch quando non hanno mai fatto altrettanto in occasione delle varie disgrazie che hanno colpito la nostra nazione, è semplicemente riprovevole.
E mi fanno imbufalire quanti hanno fatto una donazione per sostenere le spese legali della capitanA coraggiosa. Non per i migranti (sarebbe stato accettabile) ma per le spese legali di una organizzazione semplicemente criminale.
(*)Torniamo a Carola.

È palese il fatto di voler destabilizzare un governo democraticamente eletto, strumentalizzando le 42 persone rimaste a bordo del natante. Inutile dichiarare di voler salvare delle vite quando poi sperona una motovedetta della Guardia di Finanza mettendo a repentaglio l’incolumità degli occupanti, che non potevano spararle addosso, anche senza colpirla, in quanto gli agenti ne avrebbero subito le conseguenze e avrebbero fatto della signorina una martire. Una martire che si vergogna della sua stirpe “ariana” (bianca, ricca e tedesca), forse perché il papino sembra che traffichi in armi e lei si vuole lavare la coscienza. Ed una scorsa su vari quotidiani nazionali rivela quanto la sinistra sia preoccupata, quella sinistra che ha sempre tutelato cause indifendibili, tipo i “compagni che sbagliano” o i Carlo Giuliani che cercano di ammazzare un carabiniere lanciandogli contro un estintore. Probabilmente sarà preoccupato anche un certo PM di Agrigento, sempre pronto ad accusare Salvini di ogni nefandezza, ma lo speronamento di una motovedetta non si può certamente ignorare, anche se le preoccupazioni maggiori sono nei confronti della sorte della Capitana coraggiosa.

La quale Capitana invece dovrebbe preoccuparsi dei clandestini che il suo paese, la Germania, ci rimanda indietro legati come salamelle e seminarcotizzati per tenerli calmi. Se proprio vuole aiutare gli africani, faccia come i missionari, e si rechi sul posto ad aiutare chi veramente muore di fame: quei poveracci però non li vedremo MAI su una nave ONG, solo perché non sono REDDITIZI. E la colpa di quanto sta accadendo è tutta di una sinistra che prima ha depenalizzato il reato di clandestinità, poi ha barattato la flessibilità dei nostri conti (sfociata nel bonus di 80 euro) con l’OBBLIGO di accogliere sul nostro suolo quanti volessero approdare da noi, non importa come ed in quale modo, anzi andandoli pure a recuperare con i nostri stessi mezzi navali, trasformando l’Italia in una enorme area di parcheggio per gli illegali.

A rigirare il coltello nella piaga, notiamo anche come i 42 sbarcati siano i soliti giovanottoni palestrati: dopo tanto tempo trascorso nei lager libici (?) e dopo 2 settimane di zigzag in mare, mi aspettavo di vederli smunti, denutriti, barcollanti, invece sono scesi baldanzosi sulle proprie gambe, alcuni con il taglio di capelli alla moda, un paio di donne piuttosto in carne con le treccine ornate di perline multicolori, Certo è che in Libia si deve stare davvero male! Tanto per dire, quelli messi peggio erano Del Rio ed Orfini, magri da fare pietà.

E pure i nostri massmedia provocano disgusto: nell’ultimo “Fatti e Misfatti” il buon Paolo Liguori (quello che da del TE a tutti ), ci ha propinato mezz’ora di dotte disquisizioni sul termine “sbruffoncella” usato da Salvini nei confronti della Rackete. Secondo Luguori costei sarebbe una persona capace, altrimenti non si spiegherebbe il fatto che in così giovane età sia stata messa al comando di una nave, dopo essere stata su un rompighiaccio ed aver compiuto altre “imprese” similari. Beh, sbruffoncella non so se sia il termine adatto, ma non mi interessa più di tanto: per me resta solo una delinquente che ha violato scientemente un sacco di norme per scopi non certamente umanitari come vuol far credere. Ed in tutto questo baillamme, è singolare “ascoltare il silenzio” sia di Mattarella che dei ministri Moavero e Trenta. Aspetto solo il comportamento della Magistratura, già scesa di molto per credibilità dopo i recenti scandali del CSM, nei confronti di una “mercenaria” tedesca su una nave pirata olandese.