La vita è sogno, soltanto sogno, il sogno di un sogno (Edgar Allan Poe)

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Il candidato


Berlusconi allora si ricandida alle europee, ufficialmente per “senso di responsabilità CONTRO i populisti”.
Ciò fa pensare allora che si candida PER l’Europa della Merkel, di Junker e di Macron, PER Bruxelles e Strasburgo, PER la banca europea con sede a Francoforte.
Si dichiara a favore di un’Europa che sta disfacendosi, sotto le spinte della Brexit e delle rivolte dei Gilets gialli, un’Europa dell’austerità, che perfino Junker ha recentemente disconosciuto.
Pur non avendolo mai votato, gli riconoscevo comunque una valenza politica, incrinata poi non tanto dalle vicende personali, quanto dalla scelta di persone assolutamente non idonee a ricoprire i ruoli cui erano stati designati, persone che non si sono fatte scrupolo di voltargli le spalle.
Una persona incapace di “preparare” politicamente un proprio successore, ritenendosi unico ed ineguagliabile, tanto da provocare la disfatta del partito da lui creato.
Però, ritornando al personaggio, se inizialmente la sua era una linea dichiaratamente anti PD (“scendo in campo per salvare l’Italia dai comunisti”), ora lo vediamo fianco a fianco a Renzi e compagnia bella.
Colui che era per un reddito minimo per tutti di 1000 euro, adesso aborre il reddito di cittadinanza.
Se inizialmente era contro questa Europa, ora è diventato europeista convinto, se non addirittura fanatico. tanto da chiedersi quale dei due sia il vero Berlusconi: quello di allora o quello di oggi? Quanto incide sulla sua decisione di ricandidarsi l’interesse personale, e quanto invece l’età, con il suo inevitabile declino, fisico e mentale?
Non si rende conto di essersi avviato, tristemente, sul viale del tramonto, e che i fasti e la notorietà di un tempo non li potrà più raggiungere?
O forse se ne rende conto, e riversa tutto l’astio e il rancore verso quello che sta diventando il nuovo punto di riferimento in Italia,


candidato eccellente

INCHIESTA G8: BERTOLASO RESPINGE ACCUSE, NO FAVORI SESSUALI Guido Bertolaso all'Aquila in una foto d'archivio del 6 aprile 2010. Bertolaso ha negato di avere usufruito di prestazioni sessuali presso il Salaria Sport Village di Roma. ANSA/MASSIMO PERCOSSI /GID

Bene…il centrodestra ha scelto, quale candidato sindaco per Roma, il dottor Guido Bertolaso e la scelta non poteva essere migliore.

Naturalmente quanto prima la magistratura si scatenerà, come è ovvio, trattandosi di un candidato scelto da Berlusconi appoggiato sia da Salvini che da Giorgia Meloni. Già, perché il dottor Bertolaso è tutt’ora sotto inchiesta per la presunta accusa della frequentazione di un centro massaggi con relative prestazioni a carattere sessuale per favorire l’assegnazione di alcuni appalti. Francamente mi pare assurdo che un sottosegretario alla presidenza del Consiglio – carica allora detenuta da Bertolaso -, possa farsi corrompere per un pacchetto di massaggi del valore (forse) di 500 euro. Tanto per fare un paragone, non c’è nessuno che viene indagato per la “sparizione” di 23 miliardi di euro del MPS. O che pensi solo di sospettare Grillo per i cachet in nero dei suoi spettacoli, per non parlare di decine di altri casi di corruzione.

Non dimentichiamo però che Bertolaso , per quanto sia stato scelto dal leader di Forza Italia, già dal 1996 era a capo del dipartimento della protezione civile sia sotto il governo Prodi che quello Amato, e riconfermato successivamente da Berlusconi: si è occupato di molte emergenze: dal problema della “munnezza” napoletana al terremoto de l’Aquila, dagli incendi boschivi alle frane, dalle eruzioni nelle isole Eolie alla prevenzione della SARS (grazie anche alla sua esperienza come medico). Precedentemente aveva diretto anche ospedali in zone di guerra, coordinando anche vari progetti nelle aree sottosviluppate.

Ora resta in sospeso anche l’accusa di essere stato l’ispiratore della riunione del 31.03.2009 nella quale si decretò l’improbabilità di un terremoto nella zona de L’Aquila, che, purtroppo si verificò il 6 aprile successivo. Notare che tutti gli altri componenti della Commissione Grandi Rischi sono stati assolti, – il solo vice-capo della Protezione Civile De Bernardinis è stato condannato a 2 anni per le notizie rassicuranti fornite alla popolazione (ma per questo, non si era avvalso della consulenza degli altri membri, tutti scienziati, e quindi assolti?mah…) – mentre Bertolaso rimane ancora nel limbo, in attesa di un processo, e questa sarebbe un’ottima scusa per la magistratura per far fuori una persona scomoda, anche se capace.