La vita è sogno, soltanto sogno, il sogno di un sogno (Edgar Allan Poe)

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Morti più o meno buoni

naufragio

Ieri era la giornata buonista,  dedicata ai migranti  (termine bruttissimo che non significa assolutamente nulla, o sei immigrato o sei emigrante), in concomitanza con l’anniversario del naufragio al largo di Lampedusa in cui annegarono 366 persone.
Mielismo sulle reti pubbliche (e non solo ), con  la messa in onda su RAI3 di Fuocoammare  (pure candidato italiano all’Oscar come miglior film straniero) e vari servizi sui poveracci affogati durante le traversate. Già poco tempo fa era andata in onda una fiction in due puntate dedicata appunto a Lampedusa, trasmissione però con pochissimo share.

Oltre a quello, ci fu poi un altro tremendo naufragio, nell’aprile del 2015.
Ricordiamo il recupero delle salme effettuate quest’estate per essere restituite ai parenti? Già molte delle vittime non hanno potuto essere recuperate: il numero di quanti si erano imbarcati infatti non è affatto certo, chi parla di 700 persone, chi di 900.
Quelle recuperate s
ono ancora nelle celle frigorifere, per varie ragioni. Innanzitutto sono finiti i fondi per eseguire gli esami del DNA. Poi hai voglia di ritrovarne i familiari dato che i morti erano senza documenti e non si sa neppure da che paese provenissero: il classico ago nel pagliaio! (E la solita operazione mediatica,  aggiungo io).
Ma a fronte delle circa 300 vittime per recuperare le quali sono stati spesi ingenti fondi, ce ne sono varie migliaia, morte tra il 2002 e quest’anno, come si evince dallo specchietto allegato.

vittime16.828 persone, cui si devono aggiungere i circa 3.000 annegati quest’anno.

Quello che invece nessuno ricorda e piange,  è il numero di morti italiani per mano di coloro che abbiamo recuperato ed accolto.
Per loro, niente commemorazioni, nessuna trasmissione mielosa,  nessun docufilm da far concorrere agli Oscar.
Vittime dimenticate e basta.


Perdono

Qualche giorno fa, ennesimo investimento, con un ferito grave (il padre, che rischia la paralisi permanente) e 3 morti, la mamma ed i due figli, per colpa di un 21enne ubriaco che sfrecciava in centro città a 120 kmh per far “divertire” la ragazzina che gli sedeva al fianco. Adesso il giovane, cui era già stata ritirata la patente per un analogo incidente, ma solo con feriti, si dice pentito di quanto commesso e chiede perdono, e grazie a non so chi o grazie a non so cosa, è già agli arresti domiciliari.

A rimestare nella melassa del buonismo ci si mette pure il solito cronista pirla che domanda al padre se il paese potrà mai perdonare il giovane idiota.

Perdono? Ma cosa è? Una gomma che cancella tutti gli errori/orrori? Non fa ritornare in vita le vittime o risanare gli infortunati. Posso capire una tragedia causata dalla fatalità, ma chi provoca per spavalderia e dabbenaggine una simile disgrazia, non merita perdono, ma merita una punizione severa, molto severa.