La candidata
La miniscissione del PD in provincia di Bolzano è apparsa anche sulla stampa nazionale.
Qualcuno ha voluto farla apparire come una pura questione economica, legata ai rimborsi, ma in effetti non è così: i consiglieri e gli assessori comunali sia del capoluogo che di altri paesi altoatesini hanno abbandonato il PD, costituendo un’altra formazione politica di centrosinistra (Bolzano Democratica) in segno di dissenso verso le candidature imposte dall’alto, in particolare quella di Maria Elena Boschi, che è stata paracadutata qui in quanto quello di Bolzano, grazie ai voti della SVP (il partito di lingua tedesca), è un seggio sicuro. Comunque la Boschi, tanto per essere certa di venire rieletta, corre anche nei seggi di Sicilia 1-02, Sicilia 2-03, Sicilia 2-01, Cremona-Mantova e Lazio. Non ci ha nemmeno provato a candidarsi in quello che sarebbe stato il suo seggio naturale, quello di Arezzo, grazie alle vicende di Banca Etruria nella quale è stata implicata. Sarà divertente vedere i tedeschi duri e puri votare una che nel 2014 si era espressa decisamente contro le autonomie, ma in molti casi i miei conterranei votano secondo le indicazioni del partito, ossia con le fette di speck sugli occhi.
Molti scissionisti hanno rilasciato dichiarazioni pungenti nei riguardi del PD nazionale.
“ La vicenda Boschi pesa, ma questa decisione è la somma di anni di forzature contro la minoranza” (Monica Franch).
“Ho provato a stare nel PD per occuparmi di sanità. Vogliono solo servi” (Claudio Volanti)
“Lascio il partito per coerenza. Nonostante l’impegno del segretario provinciale Alessandro Huber ci siamo trovati due candidati paracadutati. È una questione di metodo. Sono venuti meno i princìpi del confronto e del cambiamento per i quali all’epoca ho aderito al PD. “ (Mauro Randi)
Tutti poi deplorano l’esclusione della deputata uscente Luisa Gnecchi dalle candidature.
Il rottamatore Renzi sta finendo di rottamare tutto il suo partito.
Parere personale
Renzi e la sua cricca proprio non li sopporto, Maria Elena in primis, però faccio una piccola considerazione.
Se Ferruccio De Bortoli, come dice, ha valide testimonianze che suffragano quanto ha scritto sul suo libro, perché non ha avvisato la magistratura quando è iniziata l’inchiesta su Banca Etruria?
Oppure è tutta una manovra pubblicitaria per promuovere la vendita del volume?
Il bue e l’asino
Premetto che non ho seguito il confronto (se così può essere chiamato) tra la Boschi, che – stando a testimonianze attendibili di miei conoscenti e contatti – parlava a fiume, cosa usuale per un avvocato, e Salvini, continuamente interrotto dalla Dietlinde rossa
Se la ministra ciancia a vanvera di diamanti della Lega e non dice che la magistratura li ha restituiti alla Lega stessa, è in perfetta malafede o è molto disinformata, il che è pure peggio.
Altrettanto dicasi quando parla del fallimento della Credieuronord (banca della lega) fallimento di 13 milioni di euro QUASI INTERAMENTE RESTITUITI AI SOCI. Pensi piuttosto al MPS con MILIARDI di debito, o al Banco Etruria con circa 800milioni di debito.
Il primo, banca del PD, con una buona parte del debito pagato da TUTTI gli italiani e con il titolo che è sceso ai minimi storici (0,17 oggi da oltre 24 euro ad azione del passato ).
Il secondo, in cui parte della sua famiglia aveva lo zampino, dove gli investitori difficilmente vedranno il rimborso PARZIALE.
In breve, il bue che dice cornuto all’asino. (per la cronaca, il suddetto post, su FB, ha avuto l’interessamento – naturalmente negativo – di un noto giornalista economico di Repubblica) che ci ha tenuto ad evidenziare che le perdite di Credieuronord furono pagate dalla Popolare di Lodi, poi fallita, ma sui diamanti, MPS ed Etruria fino ad ora non ha risposto… Dice che sarebbe solo una perdita di tempo 😀 😀 😀 .Un bel tacer non fu mai detto).
Madonnina infilzata
A me che Renzi e la Boschi scopassero, abbiano scopato o scopino ancora non me ne può fregare di meno (come del resto delle trombate di Berlusconi).
Se a lei il Matteo nazionale piace, si accomodi pure. Però se devo essere sincera, a quella madonnina infilzata della Maria Elena preferisco di gran lunga la moglie di Renzi, anche se molti la denigrano per la poca avvenenza paragonando a Luxuria. Trovo invece che abbia un personale più bello, molta più classe e maggiore personalità.
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Inviato dal Veloce promemoria
A proposito di sciacalli
La sinistra (ma esiste ancora?) sbrocca nuovamente. I rappresentanti del PD,con in testa Matteo Orfini, presidente del PD e Debora Serracchiani., governatrice del Friuli Venezia Giulia, definiscono sciacalli Salvini e Grillo che chiedono a gran voce una regolamentazione del fenomeno dei clandestini.
Salvini lo dice da sempre, Grillo solo da poco ha iniziato a cavalcare il malcontento popolare, probabilmente per scopi puramente demagogici, in quanto il suo movimento, a suo tempo, aveva votato a favore dell’abolizione del reato di clandestinità.
I “sinistri” hanno però dimenticato Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni, chissà perché.
Una regolamentazione invece urge, in quanto ogni mese arrivano sempre più clandestini, oltre mille al mese.
Sciacallo chi vuole arrestare questo fenomeno?
Io definirei con questo termine piuttosto chi sta lucrando sugli arrivi, fregandosene se gli sbarchi a volte si concludono tragicamente con un alto numero di morti affogati; sciacallo è chi non pensa all’impatto che questo consistente numero di arrivi causa nel nostro impatto sociale, con conseguenze sull’ordine pubblico; sciacallo è chi non pensa al numero di vittime che sono causate dalle violenze conseguenti a questa immigrazione incontrollata; sciacallo chi pensa solo ad intascarsi gli importi stanziati dal governo per l’assistenza di questi presunti profughi, come è risultato dalle indagini di Mafia Capitale. (e la vignetta di Krancic, con la scritta “In Buzzi we trust”la dice lunga. 🙂 )
Ma come succede spesso, se non addirittura sempre, le sinistre hanno gli occhi bendati dal pregiudizio: loro si ritengono moralmente superiori ( e si è visto quanto!) e più acculturati, quindi in diritto di criticare e demonizzare gli avversari, addirittura di “educarli” (naturalmente a pensarla come loro! Evviva il pensiero unico).
Del resto, il tutto si spiega chiaramente quando la Boschi ha recentemente esternato la frase contro i dissidenti PD “Chi rema contro, consegna il paese a Grillo e Salvini”.
Bene: almeno loro sarebbero legittimamente eletti dal popolo e non sedere sugli scranni governativi per grazia divina (leggi Giorgio Napolitano).
I quattro punti proposti dal Movimento 5 Stelle non sono per nulla assurdi,anzi, ricalcano semplici norme di buon senso.
Giro di vite sui permessi di soggiorno per protezione umanitaria, che da noi vengono concessi con troppa facilità, ed aggiungerei anche con superficialità, se non addirittura con dolo, visto che, a pagamento (leggi “tangente” , venivano accolti “presunti” minorenni che in realtà avevano superato da un pezzo i 18 anni.
Rimpatrio forzato per chi non ha diritto all’asilo: attualmente il rimpatrio consiste nella consegna al clandestino di un foglio con scritto “Lascia il paese entro il tale giorno”. Poi nessuno verifica, ed il clandestino continua a rimanere sul territorio. Uno che viene espulso, DEVE essere accompagnato alla frontiera e/o imbarcato su un aereo anche a forza, se necessario.
Snellire le trattative per i ricorsi contro il rifiuto di asilo: queste pratiche solitamente durano anni ed inoltre le spese degli avvocati sono a nostro carico, ma se è lecito consentire il ricorso, è però necessario che la pratica venga risolta con urgenza.
Stretta sorveglianza dei “profughi” alloggiati nei centri di accoglienza. Ad esempio a Torino si è verificato il caso di un senegalese che per varie settimane usciva dal suo ostello alle 5 del mattino per recarsi nelle stazioni per rapinare ed accoltellare le donne. È stato preso dopo 8 rapine violente, ma ci si chiede se sia possibile che la cooperativa che gestiva l’ostello non si sia mai accorta di niente e se sia giusto erogare fondi pubblici a queste strutture che di fatto non sorvegliano nessuno. Oltretutto quanti di quelli ospitati si integrano? La maggior parte degli ospiti escono senza avere la minima possibilità di mantenersi e diventano facile preda della malavita organizzata.
Ecco, chi propone queste cose è bollato come sciacallo: le sinistre invece di suggerire indicazioni concrete, si limita solamente a criticare le proposte altrui.
Trecce
Le bionde trecce e gli occhi azzurri e poi
Le sue calzette rosse…
No, non è la “Canzone del sole” di Lucio Battisti.
È la nostra ministra dal ritorno dal Congo.
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Inviato dal Veloce promemoria
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