Storie di ordinaria giustizia
Una nuova assoluzione.
Assolto il dott. Guido Bertolaso, già capo della Protezione Civile; era stato indagato per omicidio colposo plurimo e lesioni per non aver previsto (?) il terremoto de L’Aquila. Già i componenti della Commissione di esperti erano stati assolti tempo addietro sia in Appello che in Cassazione. Bertolaso è stato assolto assolto “per non aver commesso il fatto” ben oltre 7 anni dopo il terremoto in Abruzzo. Questo perché il nostro è un paese MOLTO strano.
Assolto per non aver previsto un terremoto in un paese dove non si fa nulla per prevenire, ma ti accusano di non aver fatto prevenzione. Però poi se lanci un allarme e l’evento non si verifica, ti accusano di procurato allarme!
E l’assoluzione di Bertolaso fa seguito ad altre importanti avvenute quest’anno.
La dottoressa Ilaria Capua, virologa, iscritta nel registro degli indagati per “associazione a delinquere finalizzata alla corruzione, abuso di ufficio e traffico illecito di virus (!)”. Inchiesta nata da un articolo di un settimanale…
Dopo oltre due anni, viene finalmente prosciolta perché il fatto non sussiste (luglio 2016), ma intanto la sua reputazione scientifica ha subito un grave colpo. Lei in questi giorni si è dimessa per poter dare voce a tutti gli innocenti ingiustamente accusate. Ed in questo modo, essendosi anche trasferita negli U.S.A., abbiamo perso una delle nostre eccellenze nazionali.
Guido Podestà già presidente della Provincia di Milano, che era stato ritenuto colpevole per falso in atto pubblico per firme sulle liste elettorali e già condannato in prima istanza a 2 anni e 9 mesi, poi assolto in appello “per non aver commesso il fatto”.
Vincenzo De Luca, governatore della Campania accusato nel 2010 per l’assunzione di un manager per la costruzione di un termovalorizzatore, condannato in prima istanza ad un anno (pena sospesa) e quindi sospeso dall’incarico per la legge Severino, ora assolto nel febbraio di quest’anno “perché il fatto non sussiste”.
Nicola Porro, vicedirettore del Giornale indagato per “violenza privata” nei confronti di Emma Marcegaglia. Ci sono voluti anni anche in questo caso, ma alla fine Porro è stato assolto con la solita formula “Il fatto non sussiste”.
Prima o poi, come si dice, la verità viene a galla, ma in Italia ci mette sempre troppo tempo…
Divisi si perde
Finirà che il ballottaggio per Roma si terrà tra grillini (Raggi) e piddini (Giachetti). La prima, stretta collaboratrice di Previti, condannato in via definitiva nel 2006 per il processo IMI-SIR e nel 2007 per il processo Lodo Mondadori ed all’interdizione perpetua dai pubblici uffici.
Il secondo nel suo entourage contava Luigi Lusi, il tesoriere della Margherita condannato a 7 anni di carcere con l’accusa di aver sottratto dalle casse del disciolto partito (oggi confluito nel Pd) quasi 25 milioni di euro fino al 2011: soldi dei cittadini, mentre Roma pian piano cadeva a pezzi.
Ah, tra l’altro si diceva che la Raggi avesse firmato un patto con Casaleggio sul modo di governare Roma in caso di vincita: come finirà adesso?
Ma a causa delle beghe tra Bertolaso e Meloni, vincerà uno dei due.
Auguri, Roma.
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Inviato dal Veloce promemoria
Caput mundi…
Di questo passo, il centro destra a Roma è votato al suicidio.
Cosa cavolo vuol dire “Meloni sindaco e Bertolaso prosindaco” come va dicendo La Russa?
La Meloni sindaco con Bertolaso quale badante come è successo a Marino nel suo ultimo periodo?
Un sindaco o è tale o è meglio che resti a casa, ammesso che si riesca ad eleggerlo.
La stessa Giorgia Meloni, per dignità, dovrebbe evitare una simile prospettiva.
Per mio conto, se si continua così, ci sarà un ballottaggio tra M5S (con nessunissima esperienza, figuriamoci per governare Roma) e, per l’ennesima volta, ancora il PD…
Zapping
Costretta in casa per la noiosissima influenza, tra un pisolino e l’altro ho ascoltato vari telegiornali (e talvolta dormivo anche durante la loro programmazione).
A parte l’irritante presenza della pubblicità (terribile quella delle agenzie che ti consentono di scegliere le assicurazioni online più convenienti), c’è una giornalista su rete 4, canale che non seguo mai, dal potere “soporifero” (mi pare che si chiami Vittadini, devo controllare) dalla parlata molto strascicata.
Tra le notizie mi ha fortemente “influenzata” quella del rinvio a giudizio di tanti esponenti PD per la ricostruzione de l’Aquila.
Ma come: ce l’hanno smenata per tanto tempo con Berlusconi e Bertolaso poi le mani in pasta le avevano ben altri personaggi.
Chissà se la Sabina Guzzanti avrà il coraggio di girarci un altro film che sconfessi in parte la selva di balle che ci ha propinato.
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Inviato dal Veloce promemoria
Naufragio delle istituzioni
I morti accertati della Costa Concordia ormai sono arrivati ad 11, mentre i dispersi sono oltre 20, e fino ad oggi nessun rappresentante dello stato si è fatto vivo per omaggiare le vittime. Non dico Monti, occupato nei suoi colloqui a livello europeo, non dico Napolitano che sul fatto, stranamente, non ha detto una parola, non dico un qualche ministro in altre faccende affaccendato (l’unico che si è mosso è stato Clini, a Livorno, ma solo per il pericolo di danno ambientale), ma dai morti, dai naufraghi nemmeno uno straccio di sottosegretario…forse nei prossimi giorni, ad operazioni concluse?
Già, perché se muore un Rom, un Cinese un extracomunitario qualsiasi, ecco che i notabili vanno immediatamente a trovarli in ospedale perché loro sono dei poveretti e la nazione deve dimostrare la sua solidarietà, ma quelli che si recano in crociera sono invece ricchi o quantomeno benestanti, e non serve ricordare che oggi come oggi i ricchi si permettono lo yacht, mentre in crociera ci va anche il pizzicagnolo del negozio all’angolo o la coppietta in viaggio di nozze…
Intanto tutti invocano e rimpiangono san Guido (Bertolaso), ma pure lui avrebbe potuto fare ben poco con gli intoppi della legge 10/2011 che di fatto ha tolto pieni poteri al commissario sottoponendolo preventivamente al controllo del ministero dell’Economia e della Corte dei conti, quindi addio alla tempestività delle azioni; evidentemente conta maggiormente restare nei limiti di spesa di uno stanziamento di bilancio che salvare delle vite umane!
Tu chiamala se vuoi…emergenza
http://www3.lastampa.it/cronache/sezioni/articolo/lstp/409747/
Leggo sulla “Stampa” del 2 luglio scorso ( link allegato) che appaiono i primi spiragli sull’annosa emergenza dei rifiuti campani…
Premesso che la questione rifiuti interessa principalmente la provincia di Napoli e poi quella di Caserta (Salerno infatti è pulitissima…), analizziamo per bene il termine EMERGENZA.
Emergenza è una condizione di pericolo assolutamente non prevista, una circostanza che si verifica una volta tanto, quindi se la definiamo “annosa” non è più emergenza, ma il cronicizzarsi di una situazione protratta nel tempo, che si trascina da decenni, dovuta all’incuria dei poteri locali che male hanno governato, ma anche alla maleducazione di una parte dei cittadini.
Sin da quando ero piccola (anni 1965/70) assistivo allibita alla scena di gente che gettava letteralmente la spazzatura in strada dalle finestre di casa. Mia zia è stata in lite per anni (ah…la lunghezza delle cause civili in Italia) con il vicino di casa che aveva divelto alcuni mattoni dal muro comune per meglio espletare il compito del lancio della monnezza.
Gli “ambientalisti” campani, cioè coloro che in nome dell’ecologia rifiutano discariche e termovalorizzatori, cercano di intererirci con lo spettro dei bimbi napoletani minacciati dalla diossina. E’ noto infatti che i bimbi della val d’Aosta o della Sicilia sono molto più resistenti ai veleni!!!. Fino ad ora quasi nessuno si è detto disposto a smaltire le ecoballe campane che di eco non hanno proprio nulla, trattandosi di rifiuti di ogni genere assemblati disordinatamente insieme e che non possono essere smaltiti negli impianti di altre città.
Non getto la colpa su Caldoro e De Magistris, eletti da troppo poco tempo per poter approntare seriamente un piano per lo smaltimento, ma nemmeno sul Governo che ha già ripulito la città 3 volte con l’aiuto di Protezione Civile ed Esercito (e per tutto ringraziamento hanno messo sotto accusa Guido Bertolaso…inaudito!). Le colpe datano dai tempi di Bassolino e della Iervolino. Comunque l’attuale sindaco una colpa ce l’ha, ed è quella di essere stato, quale europarlamentare, il primo firmatario di una risoluzione con la quale si chiedeva il blocco dei fondi che la Comunità Europea aveva stanziato per lo studio della risoluzione del problema rifiuti, come avevo già evidenziato nel blog “Spulciando qua e là” del 29 giugno…
Cosa ne pensate?