Il candidato
Berlusconi allora si ricandida alle europee, ufficialmente per “senso di responsabilità CONTRO i populisti”.
Ciò fa pensare allora che si candida PER l’Europa della Merkel, di Junker e di Macron, PER Bruxelles e Strasburgo, PER la banca europea con sede a Francoforte.
Si dichiara a favore di un’Europa che sta disfacendosi, sotto le spinte della Brexit e delle rivolte dei Gilets gialli, un’Europa dell’austerità, che perfino Junker ha recentemente disconosciuto.
Pur non avendolo mai votato, gli riconoscevo comunque una valenza politica, incrinata poi non tanto dalle vicende personali, quanto dalla scelta di persone assolutamente non idonee a ricoprire i ruoli cui erano stati designati, persone che non si sono fatte scrupolo di voltargli le spalle.
Una persona incapace di “preparare” politicamente un proprio successore, ritenendosi unico ed ineguagliabile, tanto da provocare la disfatta del partito da lui creato.
Però, ritornando al personaggio, se inizialmente la sua era una linea dichiaratamente anti PD (“scendo in campo per salvare l’Italia dai comunisti”), ora lo vediamo fianco a fianco a Renzi e compagnia bella.
Colui che era per un reddito minimo per tutti di 1000 euro, adesso aborre il reddito di cittadinanza.
Se inizialmente era contro questa Europa, ora è diventato europeista convinto, se non addirittura fanatico. tanto da chiedersi quale dei due sia il vero Berlusconi: quello di allora o quello di oggi? Quanto incide sulla sua decisione di ricandidarsi l’interesse personale, e quanto invece l’età, con il suo inevitabile declino, fisico e mentale?
Non si rende conto di essersi avviato, tristemente, sul viale del tramonto, e che i fasti e la notorietà di un tempo non li potrà più raggiungere?
O forse se ne rende conto, e riversa tutto l’astio e il rancore verso quello che sta diventando il nuovo punto di riferimento in Italia,
La voce del padrone
Una settimana in Germania, girando tra Offenbach e Francoforte.
Pensavo, al ritorno, di trovare un governo bell’e fatto, invece mi toccherà aspettare, se va bene, fino a lunedì prossimo. Logico che mi tenessi comunque informata, tramite internet, delle vicende italiane e di tutto il resto, però non mi aspettavo tanti tira e molla.
L’unica cosa che mi ha fatto imbufalire è stato “il Giornale”.
Ovvio che tenga bordone a Berlusconi, ma una caduta di stile così grossolana non me la sarei proprio aspettata, con delle bassezze inimmaginabili per screditare Salvini a vantaggio del “padrone”.
Innanzitutto il titolo di ieri.
“Primo flop del governo, l’imprenditore sfrattato”. Forse l’estensore dell’articolo non si è reso conto che al governo c’è ancora Gentiloni e che Salvini e Di Maio non è che potessero fare molto, in ogni caso. Naturalmente nell’articolo si spiega un pochino meglio come è andata la faccenda, ma il titolo resta comunque fuorviante.
Poi la prima pagina di oggi .
“Premier nessuno. Al via il governo da Scherzi a parte”.
E giù con la macchina del fango, quella che lo stesso Berlusconi denunciava nei confronti di Repubblica, Il Fato quotidiano ed altre testate, ma che non si fa scrupolo di utilizzare contro chi non sostiene la sua leadership.
E con questo ho deciso di non comperare più tale quotidiano. Montanelli si rivolterebbe nella tomba.
Personalmente non sono contenta dell’accoppiata Salvini-Di Maio, con idee diametralmente opposte, e ritengo il M5S troppo statalista ed assistenzialista e reputo responsabile di questa situazione il presidente Mattarella: se avesse affidato l’incarico a Salvini quale rappresentante del partito di maggioranza nell’ambito della coalizione che ha vinto le elezioni, il problema della paura per i “populismi” non si sarebbe presentato, in quanto alcune derive leghiste sarebbero state mitigate da Forza Italia e Fratelli d’Italia. Però, guarda caso, tutto il fango che il Giornale sta gettando su Salvini è iniziato dal momento in cui Berlusconi è stato riabilitato, ridiventando candidabile proponendosi addiritura quale premier. La riabilitazione è giunta in un momento assai strano, fatto apposta per dividere il CDX nel momento in cui anche il PD sta passando una crisi non da poco. E sembra anche assai strano che i poteri forti europei che tanto hanno fatto per affossare a suo tempo il leader di FI, ora lo cerchino e lo appoggino, in quanto filoeuropeista ed amico di Frau Merkel, pur di non avere al governo italiano elementi come Salvini.
Però Berlusconi ormai politicamente conta poco: il suo partito è in caduta libera, e Renzi, sul quale contava neppure troppo velatamente, è in fase discendente pure lui. In Germania la Merkel non è più tanto ben vista, ed ha faticato per formare un governo (molto più di quello che stiamo faticando noi). Berlusconi e Renzi sono i rappresentanti di un potere morente e in disgregazione e sferrano gli ultimi colpi di coda di una corrente che ha concluso il suo ciclo politico che sta per essere cancellata dal panorama parlamentare.
Quasi mi aspetto che Mattarella rifiuti il nominativo proposto congiuntamente dalla Lega e dal M5S, magari affidando l’incarico al solo Di Maio, ritenuto, non so a quale titolo, più affidabile di Salvini, che quest’ultimo rifiuti e che si vada a nuove elezioni.
Benevolenza…
Sicuri che sia così?
Altro che benevolenza.
Per mio conto il marpione resta nell’ombra sperando che Salvini si bruci e che FI risalga nei sondaggi, riprendendosi in tal modo la leadership del centrodestra.
Poi bisogna vedere chi farà il PdC.
Inoltre non è detto che Mattarella approvi i nominativi proposti per i vari ministeri.
Infine c’è lo scoglio della fiducia del Parlamento (ma per quello è quasi assodato che venga accordata…troppo bello per molti novizi percepire le prime indennità 😀 ).
Il problema.
Il problema?
Ha un solo nome: Silvio Berlusconi.
Tutti sanno che il suo piano era quello di un governo centrodestra-PD, che la Lega assolutamente non vuole per il pessimo ruolo che il PD ha avuto nel governare l’Italia ed i cui risultati sono sotto gli occhi di tutti.
Se, come afferma sempre, Berlusconi ha a cuore l’Italia, faccia quel famoso passo indietro (o di lato) che il M5S gli chiede.
Otterrebbe due risultati :
1 – un governo a guida Salvini con Di Maio in posizione subordinata al centrodestra;
2 – verificare se veramente il M5S ha preclusioni solo verso di lui o invece contro tutta Forza Italia che vorrebbe staccare dalla coalizione per concedere a Di Maio una posizione di predominio.
Sic transit gloria mundi
Ricordate Norma Desmond?
La diva d’altri tempi che non si rassegnava al declino e credeva di essere sempre sulla cresta dell’onda?
Insomma, Gloria Swanson, quella di Viale del tramonto, con le sue gesta teatrali e gli occhi allucinati evidenziati dal trucco pesante.
Beh, un certo personaggio politico è tale e quale a lei.
Non capisce di aver fatto il suo tempo e cerca sempre la scena, non avrà gli occhi allucinati, anzi li ha piuttosto rimpiccioliti, immersi in un viso plasmato nella plastica, con un’espressione statica, quasi dovesse screpolarsi se solo accenna ad un movimento un po’ fuori dall’ordinario.
Non capisce che il suo tempo è concluso, come un bambino capriccioso cerca di rubare la scena a chi ha ormai più numeri di lui, incolpa altri delle sue débâcles, non si rassegna a passare in secondo piano. Ora sono curiosa di vedere i risultati alle prossime regionali, il giorno 22 in Molise ed il 29 in Friuli. Ovvio che non siano le politiche, ma sarà comunque il termometro di come le cose possano cambiare in vista di un nuovo ritorno alle urne. Chissà che allora Berlusconi non si metta il cuore in pace.
Il vecchietto stizzoso
Berlusconi non ha ancora digerito il sorpasso della Lega Nord su Forza Italia e per far vedere che “comanda” ancora lui, voleva imporre forzatamente la nomina di Paolo Romani alla presidenza del Senato, pur consapevole che il MoVimento5Stelle non lo avrebbe mai accettato.
Avrebbe invece dovuto essere grato a Salvini che aveva votato e fatto votare la Bernini.
Grazie alla mediazione di Giorgia Meloni (almeno così ho letto), le divergenze si sono appianate, facendo convergere tutta la coalizione sul nome di Maria Elisabetta Alberti Casellati (ed a tal proposito, si tornerà ad usare il termine Presidente). Giorgia Meloni ha fatto capire che incaponirsi sul nome di Romani era solo una impuntatura infantile. (Qui dissento, era chiaramente un’impuntatura SENILE, da vecchietto stizzoso che freme perché non ha più il seguito di una volta).
Del resto i risultati elettorali hanno evidenziato chiaramente la volontà degli italiani di voltare pagina, eliminando tutto il vecchiume che permeava la politica italiana da decenni.
Gli italiani sono stufi di provvedimenti “vuoti” che non rispondono alle loro esigenze: vogliono lavoro, sicurezza, certezza della pena, tassazione equa. Non so ancora se queste richieste verranno soddisfatte, anche perché molti punti programmatici divergono tra i due maggiori rappresentanti. Aspetto la composizione del governo anche per vedere quali saranno i primi provvedimenti che verranno presi.
Speriamo solo che non si verifichi il solito gattopardismo all’italiana “Cambiare tutto, affinché nulla cambi”.
Pensierino
Frau Angela ha appena ricostituito la Grosse Koalition unitamente a Schulz. La stessa Frau Angela si è recata dal baby Macron per rafforzare l’asse Parigi – Berlino, noto come “trattato dell’Eliseo”, firmando con grande sfoggio di pubblicità la convenzione bilaterale, per ribadire di fronte a tutte le nazioni della UE che la guida europea resta saldamente nelle mani francotedesche. Tutti gli altri zitti ad obbedire ai loro diktat, quasi in un rapporto di sudditanza. .
Vedere quindi Berlusconi recarsi in pellegrinaggio a Bruxelles, mi è sembrato che stia cercando non tanto un appoggio perché Strasburgo si pronunci in fretta per la sua candidatura – il che sarebbe anche comprensibile – quanto una genuflessione nei confronti dell’establishment delle alte sfere europee.
Ricordo quando Berlusconi, che pure non ho mai votato, era critico verso l’Unione Europea, specie contro quegli aspetti che non funzionano, e forse per questa sua posizione fu costretto alle dimissioni con la scusante dello spread – fatto poi confermato anche da parte di vari esponenti politici europei, come ad esempio Zapatero – ed ora è andato a parlare (?) proprio con coloro che furono gli artefici del “colpo di stato” che portò poi alle sue dimissioni.
Mi sembra inoltre che con tutta questa accondiscendenza si voglia assoggettare al dominio francotedesco la sovranità italiana, di modo che quelle due nazioni, a guida “sinistra” possano gestire la nostra economia ed anche la nostra stessa esistenza.
Un atteggiamento non dissimile da quello attuato dai governi Monti – Letta – Renzi – Gentiloni, per i quali eravamo solamente quelli che “dovevano fare i compiti a casa” affinché Germania e Francia potessero primeggiare.
E questo mi sembra molto pericoloso.
varie
L’ennesima figuraccia nei confronti dei terremotati, quando sono state consegnate delle casette praticamente inagibili: senza allacciamenti elettrici ed idraulici, con sanitari mancanti, infissi che fanno passare spifferi, arredi incompleti, per non parlare dei cavi pendenti e della sporcizia. In alcuni casi si sono trovati perfino dei topi. Il tutto naturalmente molto in ritardo.
Tutt’altra cosa di quando ci fu il terremoto in Abruzzo e furono consegnati in breve tempo degli appartamenti lindi, ordinati, provvisti di tutto, inclusa una bottiglia di spumante per festeggiare l’entrata degli inquilini: appartamenti abitati ancora oggi. Questo grazie al governo Berlusconi.
Nonostante ciò, non mi fido affatto di lui, per il semplice fatto che non sa scegliere le persone. Ha allontanato Antonio Martino, un vero liberale, ed altri politici degni di stima come lui per circondarsi di persone opportuniste che puntualmente gli hanno voltato le spalle, situazione che potrebbe ripresentarsi in quanto anche la nuova legge elettorale non prevede il vincolo di mandato. E che non sappia scegliere le persone, è dimostrato pure dalle mani in cui ha lasciato il Milan, il che, essendo juventina, non è che mi dispiaccia poi troppo. 😀
Sta promuovendo poi una politica economica assistenzialista tutta a discapito della meritocrazia, con idee che nulla hanno da invidiare a quelle dei grillini che lui disprezza tanto. Per quello che concerne l’immigrazione, parla ancora di soluzioni da attuare tramite l’ONU che, ormai è assodato, è ormai in mani islamiche (basti pensare alla presidenza del Comitato consultivo del Consiglio ONU per i diritti umani affidata all’ambasciatore dell’Arabia Saudita).
No, mi dispiace, proprio non ce la faccio a vederlo nuovamente in politica. Spero che a Strasburgo tardino ancora ad emettere la sentenza che potrebbe scaglionarlo, permettendogli di essere eletto nuovamente, e che possa finalmente ritirarsi in quel di Arcore a godersi un meritato riposo.
Favole
“Tu fai in questo campo una piccola buca e ci metti dentro, per esempio, uno zecchino d’oro. Poi ricopri la buca con un po’ di terra: l’annaffi con due secchie d’acqua di fontana, ci getti sopra una presa di sale, e la sera te ne vai tranquillamente a letto. Intanto, durante la notte, lo zecchino germoglia e fiorisce, e la mattina dopo, di levata, ritornando nel campo, che cosa trovi? Trovi un bell’albero carico di tanti zecchini d’oro … ”
(Carlo Collodi, Pinocchio)
Portare le pensioni a 1000 euro mensili è un’utopia, anche perché verrebbero concesse pure a chi non ha versato alcun contributo, iniziando anche dai familiari degli extracomunitari arrivati qui per il ricongiungimento, il che inoltre favorirebbe sempre più i flussi migratori.
Innanzitutto: quanto costerebbe questa manovra?
Poi: dove si prenderebbero i soldi?
Facendo lavorare sempre più a lungo chi è in età lavorativa?
Anche ammettendo di tagliare ALCUNE spese (al che credo poco, visto il trend), e dato che si parla pure di abbassare le tasse, non si giungerebbe mai, credo, a coprire un simile esborso.
Si verificherebbe poi un fattore di diseguaglianza nei confronti di chi ha lavorato una vita intera per percepire la medesima somma: uno naturalmente potrebbe pensare “Chi me lo fa fare sgobbare tanto per poi prendere la stessa cifra di chi ha lavorato versando tasse e contributi? Lavoro in nero per quello che mi serve per vivere ed al momento della vecchiaia saremo tutti uguali”. Così nelle casse statali mancherebbero sia i quattrini delle imposte che quelli dei contributi.
Eh già, l’età a volte gioca brutti scherzi.
I soldi mica crescono sugli alberi, ma qualcuno forse crede ancora nelle favole.
Alfabeto
A Roma ricominciano dall’alfabeto
Alfano
Berlusconi
Casini
…
Chissà se compare Alfio ce la farà (l’uomo al di fuori dai partiti! 😂)
Io credo di no.
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Inviato dal Veloce promemoria
Prezzemolino
Ricordo quando una certa parte politica protestava con veemenza per l’eccessiva presenza di Silvio Berlusconi nei vari servizi dei telegiornali nazionali o nei programmi di Bruno Vespa. Quelle però erano apparizioni sui canali di informazione ed a carattere istituzionale. Ma in sole ventiquattro ore Renzi invece ha battuto tutti i record, sembrava l’apparizione della Madonna.
Prima ce lo siamo trovati a Cernobbio, dove ha snocciolato le sue solite cifre della ripresa economica italiana, puntualmente smentite dalla casistica dell’ISTAT e della CGIA di Mestre; probabilmente ad applaudirlo c’erano solo i 209 (im)prenditori che avevano firmato il manifesto a suo favore pubblicato sul Corriere della Sera.
Poi la cronaca del premier a Monza, dove è andato ad omaggiare quella vecchia cariatide di Bernie Ecclestone (quest’ultimo tanto preso dall’accaparrare soldi che non vede l’ora di cancellare il Gran Premio d’Italia per cederlo a cinesi ed arabi, notoriamente più propensi a sganciare denaro (*). E qui altra nota dolente: la regia RAI non solo interrompeva la trasmissione con la pubblicità (alla faccia del canone che incassa), ma spesso tralasciava la corsa, incluso un sorpasso interessante, per inquadrare la sua bella faccetta con tanto di cuffie, relegando le immagini dalla pista in un quadratino insignificante.
A seguire, ecco il Matteo nazionale alla festa dell’Unità, dove ha fatto la sua propaganda pro-immigrazione sfruttando l’immagine del piccolo Aylan: chissà che dirà quando verrà a conoscenza della frase di Angela Merkel che in Germania accoglierà solo i profughi siriani e ricaccerà indietro tutti gli altri che non hanno queste caratteristiche, incluso i migranti “economici”. E poi, caro Renzi, chi non è della tua idea sarà anche una “bestia”, ma che dici delle cooperative rosse, alla cui presidenza c’era fino a poco tempo fa il ministro Poletti, che hanno lucrato vergognosamente sulla pelle dei clandestini, in comunella con loschi faccendieri e perfino con i mafiosi? Come li definiresti?
Infine eccolo approdare all’Expo, dove ha accompagnato Bono, degli U2, che pure ha fatto la sua filippica pro-immigrazione.
Che Matteo Renzi parli tanto è anche naturale: con la questione immigrazione ha praticamente proseguito la sua campagna elettorale, iniziata qualche giorno fa con la ridondante promessa che abolirà le tasse sulla prima casa. (IMU e TASI). E qui mi viene da ridere: quando Berlusconi parlava di abolizione delle tasse sulla prima casa, il PD insorse, considerandolo un regalo “ai ricchi”. Bene, chi acquista la prima casa solitamente si accolla mutui pluriennali – nel mio caso sono stati solo 10 anni, ma c’è gente che si indebita per 20 o 30 anni – non pesa sulle casse degli enti pubblici che hanno per attività l’edilizia abitativa agevolata, e deve ancora pagare per la propria abitazione considerata “reddito”? Adesso il pinocchio fiorentino promette, ma chissà se manterrà, e tanto nessuno ormai gli crede più.
* lasciamo ai cinesi il Gran premio dei riksciò ed agli arabi quello a dorso di dromedario.
Quelli che…11
Chissà dove sono tutti quelli che si indignavano per la defezione di Scilipoti e di De Gregorio, ma ora non profferiscono verbo per quanti escono dai propri partiti, partendo da Alfano fino ad arrivare a Verdini, perché in questo caso sostengono il PD. (Ed a proposito di Verdini, come fa a definire “liberale” il suo movimento quando sostiene Renzi? Intanto però il suo ALA prende fior di soldi, essendosi costituito come gruppo parlamentare).
Dove sono tutti quelli che esultavano per la condanna RETROATTIVA di Berlusconi, ed ora si congratulano con Azzollini per lo scampato arresto? (*).
Ah, vero, una delle motivazioni che hanno convinto il Senato a non votare l’arresto è che il senatore “legge libri e non è volgare”. Mah… Uno che dice pubblicamente che se le suore non fanno quello che lui dice piscia loro in bocca è notoriamente una persona fine ed educata.
E che dire allora del PD, “costretto” a salvare l’esponente NCD per puntellare il governo con il voto segreto, e che poi si rammarica di questa scelta, vista la figuraccia fatta?
Del resto, se Parigi valeva una messa, Roma vale almeno una messa in scena.
Dove sono quelli che festeggiavano la caduta di lady Moratti, che certamente non era un prodigio di simpatia, ma era comunque una brava amministratrice, per ritrovarsi con un Pisapia che, sorridendo, ha portato la città allo sfacelo?
Non parliamo poi di Ignazio Marino, bravo come dottore, ma assolutamente incapace come sindaco che dovrebbe dimettersi per un atto di dignità, prima di tutto verso se stesso, poi verso la città ed i suoi abitanti. Ma lui resta in sella e non si schioda, varando una nuova giunta dove nessuno è romano (almeno, così mi sembra), ma l’importante è che siano tutti renziani, il resto è relativo.
Ed il testamento di Mario D’Urso che ha lasciato ai coniugi Bertinotti la bella somma di 500mila euro e due quadri di Chagall? La signora Lella dice che la somma è solo “virtuale”…comunque, detratte le tasse etc, resta sempre un bell’importo.
Sarà l’età, sarà il caldo, ma non ci capisco più nulla.
(*)
sia ben chiaro però che la custodia cautelare non mi piace, in quanto la condanna non è ancora definitiva. Se avessero addotto questa motivazione, non avrei avuto nulla da ridire, ma avrei solo posto la domanda: perché ad alcuni sì ed ad altri no?
Impresentabili
Berlusconi
Cosa c’entra Berlusconi?, Ah già, lui c’entra sempre.
Sì perché grazie alla legge Severino lui era stato dichiarato ineleggibile, pure con effetto retroattivo della suddetta legge, cosa mai successa prima.
Ora viene fuori che un sacco di altri candidati alle elezioni regionali sono ineleggibili perché indagati, chi per un reato, chi per un altro. Fino ad ieri erano filtrati solo 4 nomi, oggi la lista, grazie alle pressioni, anzi alle urla di Rosi Bindi, si è allungata e di molto, con altri 13 nomi che si aggiungono all’elenco, tutti delle regioni Puglia e Campania.
Il caso più eclatante e noto è quello di Vincenzo De Luca, già decaduto come sindaco di Salerno e ripresentatosi come candidato alle regionali in Campania con il PD.
Però a giudicarlo, qualora dovesse vincere, sarà il giudice ordinario. Il TAR infatti è deputato solo a sollevare i dubbi sulla costituzionalità o meno della legge Severino, sulla regolarità della quale si dovrà esprimere invece la Consulta. Un pasticcio assurdo, all’italiana appunto, che non fa di certo onore alle nostre istituzioni.
Il caso De Luca però non preoccupa minimamente Renzi che ha detto che la legge Severino è facilmente superabile e che uno eletto dalla maggioranza dei cittadini potrà comunque governare legittimamente.
La confusione è massima, ma quello che più rattrista (volevo dire “fa schifo”), è la faccia tosta di chi ci governa.
Come la mettiamo?
Oggi ci informano che la disoccupazione giovanile è al 43%.
Tutte le belle parole di Renzi, il suo Job act eccetera eccetera…
Nessuno che gli dica di andare a casa?
Io mi ricordo di questo manifesto
Ed ora? come la mettiamo?
Molto rumore…
Molto rumore per cosa? Molto rumore per nulla, assolutamente nilla.
Ennesima assoluzione per Berlusconi dopo un processo che non avrebbe nemmeno dovuto iniziare. Spese a carico dello Stato (ossia soldi che escono dalle nostre tasche) per ribadire quanto era palese da tempo. L’avevo già scritto tempo addietro, prendendomi pure della berlusconiana.
https://ombradiunsorriso.wordpress.com/2012/07/05/lamica/
Come si fa innanzitutto a giudicare colpevole una persona, se sia lei che la presunta vittima negano il reato? (Il reato comunque dicono che ci sia stato, ma che Berlusconi non era a conoscenza della minore età della ragazza…mah, forse avevano messo telecamere e cimici nella camera da letto). Come si fa ad impedire ad una parte dei testimoni della difesa di affermare e di considerare falsi tutti quelli ammessi alle testimonianze? Come si fa a sostenere che un pubblico ufficiale fu vittima di minaccia ed intimidazione, se lo stesso lo nega ed è assodato che non avrebbe tratto nessun beneficio da ciò?
Quasi quattro anni di processi ed intercettazioni sempre ad opera della procura di Milano che sono costati un sacco di denaro che avrebbe potuto essere meglio utilizzato; un linciaggio mediatico che è costato pure il posto da premier, in quanto furono queste le pressioni che indussero Berlusconi a dimettersi, senza contare quanto è costato in spese di avvocati, tra Ghedini inizialmente e Coppi ed il suo staff in seguito.
Adesso bisognerebbe presentare il conto ad una certa magistratura. E qualcuna da ieri notte non sarà solo rossa di capelli, ma anche di rabbia (di vergogna no di certo, perché non ne è il tipo). E così pure certi altri soggetti che un anno fa si esprimevano a favore della “rossa”.
Michele Emiliano del PD, già Pubblico Ministero, pur ammettendo di essere avversario politico di Berlusconi, ha affermato che i magistrati dovrebbero chiedere scusa all’imputato per tutto quello che gli hanno fatto passare. (video breve ma davvero interessante).
http://www.ilgiornale.it/video/politica/emiliano-i-pm-milano-devono-scusarsi-berlusconi-1103897.html
Certo,non è ancora finita: c’è ancora il processo Ruby-ter relativo alla corruzione di testi, Ruby inclusa. Vedremo se anche questo finirà in una bolla di sapone.
giustizia è fatta (?)
Con sorpresa, (visto l’accanimento mediatico e giudiziario) ho letto le motovazioni della caduta delle imputazioni contro Berlusconi.
Per la seconda volta la Corte di Appello di Milano ha deciso che i capi d’accusa contro il leader di Forza Italia, come avevano stabilito i giudici del tribunale erano solo congetture, ossia pure illazioni non sostenute da prove concrete.
Ne avevo già scritto… sostenendo prima che una persona non è tenuta a farsi mostrare la carta di identità da parte delle persone che invita a casa sua. Poi sia l’imputato che la “vittima” negavano recisamente di avere avuto rapporti. Lo stesso per le presunte minacce per far rilasciare la minorenne, non avallate da nessuno della Questura. La stessa Ruby poi era stata depennata da i testi d’accusa (chissà mai perché).
Che il politico fosse un “estimatore” (!) di belle donne lo si sapeva da tempo. Che le serate in casa sua ad Arcore fossero “allietate” da compagnie femminili che si lasciavano andare ad atti e pose lascive anche, e nessuno ha negato questi fatti, ma nessuno ha potuto provare contatti sessuali tra lui e la sua ospite minorenne.
Forse l’assoluzione è dovuta anche al cambio del vento…
Giustizia è fatta?
Per aver sostenuto che la precedente condanna di Berlusconi era una porcata, in quanto non c’erano prove e sia l’imputato che la “vittima” negavano di aver avuto rapporti intimi, mi sono sentita dire che ero berlusconiana.
Ora sono diventati berlusconiani pure i giudici che oggi lo hanno assolto?
Intanto, proporrei una bella class-action di tutti i contribuenti per far pagare tutte le spese per i processi e per le intercettazioni, perché non è giusto che queste ricadano sulla gente comune, però purtroppo la responsabilità civile dei giudici non esiste ancora, perché è un attentato al loro portafoglio…ops..alla loro indipendenza.
Resta comunque il fatto che,senza cambiare nulla nel castello della difesa, prima i giudici condannano e poi assolvono…e questo è molto preoccupante.
https://ombradiunsorriso.wordpress.com/2012/07/05/lamica/
Piccole note
Una levata generale di scudi contro l’euro. Pochi si rendono conto che la causa principale del dissesto delle nostre finanze, la radice di tutti i nostri guai non sta nell’introduzione dell’euro (per quanto il cambio fosse palesemente a nostro sfavore), ma negli sperperi antecedenti l’entrata nella moneta unica, nelle pensioni baby elargite con troppa facilità con chiari intenti clientelari ed elettorali, nelle spese folli per opere faraoniche spesso nemmeno portate a termine e paragonate alle cattedrali nel deserto, nei privilegi delle caste ritenuti intoccabili. Molti allora hanno visto una convergenza tra il referendum veneto e l’esito delle votazioni comunali recentemente tenutesi in Francia e vinte dal Fronte Nazionale di Marina LePen. Niente di più sbagliato: i Veneti protestano, più che per l’euro, per una tassazione giunta ormai a limiti insopportabili e che sta deprimendo sempre di più l’economia e chiedono per questo di rendersi autonomi dallo Stato centrale. Marina LePen invece è statalista al massimo, centralista oltre ogni dire, antiliberale ed assistenzialista, tutto l’opposto dell’autonomia che richiedono nella regione veneta. L’unica cosa che potrebbero avere in comune semmai è la posizione contraria all’immigrazione incontrollata ed indiscriminata che sta creando sempre più problemi ai cittadini, sia in termini di disoccupazione che di aumento della criminalità.
Renzi si sta rendendo conto che il suo compito è sempre più difficile anche perché molti del suo partito gli remano contro. Poi la coperta è sempre troppo corta: come farà a pagare i debiti della Pubblica amministrazione come promesso (in modo da dare un po’ di respiro alle aziende)? Dove troverà i fondi? Ovvio, dalle nostre tasche, perché fino ad ora non si sono visti tagli nelle spese. Quindi con una mano dà (poco) e con l’altra prenderà (molto). Come nel gioco del 15, sposti le tessere, ma un tassello rimarrà sempre vuoto…
Chi sente più parlare dello spread? Nessuno! Molti penseranno che non se ne parla in quanto è diminuito, ma come ho detto tempo addietro lo spread è un parametro relativo, è solo un differenziale tra i tassi applicati ai nostri titoli di stato (nello specifico i BTP a 10 anni) e quelli applicati da un altro stato (la Germania) per dei titoli equipollenti. Ciò che incide sui nostri bilanci sono gli interessi passivi sul nostro debito. Quindi se paradossalmente la Germania diminuisse il tasso di interesse sui propri titoli lo spread aumenterebbe, ma il nostro deficit non cambierebbe, ma se ambedue le nazioni (Italia e Germania) decidessero di aumentare di un solo punto il tasso di interesse, lo spread resterebbe inalterato ma il nostro debito aumenterebbe in maniera consistente. È palese che tempo addietro lo spauracchio dello spread sia stato additato come causa di tutti i nostri mali e che sia stato causato anche da pure manovre speculative con compravendite forzose di titoli di stato da parte delle banche centrali, ed è per questo motivo che, raggiunto lo scopo che si volevano prefiggere le grandi potenze, nessuno parli più di questa faccenda… Sembra impossibile che, ritenendo lo spread un indice di affidabilità di una Nazione, (in quanto lo stato è debitore per l’importo dei titoli) non si guardi invece al suo deficit di bilancio che aumenta sempre di più nonostante le tasse imposteci. A che serve avere uno spread basso indice di maggiore affidabilità se il disavanzo statale aumenta sempre di più? Mistero…
Tra poco ci saranno le elezioni europee: un sacco di gente che ci costa fiumi di denaro a fronte di pochissimi giorni di lavoro nei quali spesso si perde tempo per varare norme semplicemente assurde…
Berlusconi sta cercando di riorganizzare i suoi, anche in vista di possibili future elezioni qui in Italia. Se parlasse di più di misure concrete da attuare in materia finanziaria anziché della riforma della giustizia, che lui mette sempre al primo posto, forse otterrebbe maggior credito. Non dico che le questioni giudiziarie non siano importanti, dato che la gustizia da noi è quello che è, ma è chiaro che queste siano solo questioni personali, ed in questo momento in cui l’economia soffre, la disoccupazione aumenta, le tasse ci massacrano, i problemi giudiziari personali di Berlusconi passano in secondo piano…ma lui non la vuol capire.
Audience
Michele aspetta con ansia il rientro di Silvio sulla scena politica. Senza il suo (in)naturale antagonista lo seguono sempre meno persone.
Amore… ritorna, ché gli ascolti sono in calo
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Inviato dal Veloce promemoria
Zapping
Costretta in casa per la noiosissima influenza, tra un pisolino e l’altro ho ascoltato vari telegiornali (e talvolta dormivo anche durante la loro programmazione).
A parte l’irritante presenza della pubblicità (terribile quella delle agenzie che ti consentono di scegliere le assicurazioni online più convenienti), c’è una giornalista su rete 4, canale che non seguo mai, dal potere “soporifero” (mi pare che si chiami Vittadini, devo controllare) dalla parlata molto strascicata.
Tra le notizie mi ha fortemente “influenzata” quella del rinvio a giudizio di tanti esponenti PD per la ricostruzione de l’Aquila.
Ma come: ce l’hanno smenata per tanto tempo con Berlusconi e Bertolaso poi le mani in pasta le avevano ben altri personaggi.
Chissà se la Sabina Guzzanti avrà il coraggio di girarci un altro film che sconfessi in parte la selva di balle che ci ha propinato.
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Inviato dal Veloce promemoria
Pillole (amare)
1 – Caspita….con tutti o problemi che ci sono in Italia, bisogna anche perdere tempo non solo per decidere se Berlusconi debba decadere o meno, ma anche se la votazione debba essere palese o segreta…
2 – Domani è convenzionalmente la giornata dedicata al risparmio…e c’è lo sciopero delle banche.
Forse perché gli italiani non risparmiano più in quanto lo Stato li ha depredati abbastanza?
Forse perché le banche non si accontentano delle manovre a loro favore e vogliono molto di più? (si potrebbe obiettare che lo sciopero è quello dei bancari e non dei banchieri, però i bancari hanno anche degli ottimi stipendi…).
3 – Teoria della relatività…ossia il tempo è relativo.
senza parole
Premesso che avrei visto molto volentieri la caduta di questo governo che non è stato capace di fare assolutamente nulla. La cosa più urgente, a mio parere, era il rilancio dell’economia, che invece viene sistematicamente affossata anche con l’ultima manovra mediante l’aumento dell’IVA, cui seguirà l’ennesima contrazione dei consumi seguita dalla chiusura o dalla trasmigrazione di molte altre aziende, e poi da una seria riforma elettorale per darci modo di poter scegliere davvero un nuovo parlamento ed un nuovo governo.
A parte che con la buffonata odierna (fiducia no, mah, forse, ed alla fine sì), è difficile credere di poter dare credito a qualcuno, sia di destra che di sinistra… a parte che le frammentazioni eccessive rendono difficile qualsiasi governabilità, ma questa massa di cialtroni che siede in parlamento sembra dare più importanza al proprio posticino ed al proprio portafoglio anziché alle sorti dell’Italia, ma quello che mi ha fatto ghignare è stata la presenza dei senatori a vita che, sempre assenti tranne una quando c’erano da discutere le altre questioni, improvvisamente si sono fatti vivi (per modo di dire, visto che viaggiano tutti, tranne quella prima nominata, oltre gli 80 anni), forse per giustificare la bella sommetta che intascano ogni mese.
E c’è l’ennesimo dubbio: che la fiducia a Letta sia un escamotage per quando si dovrà votare per la decadenza o meno di Berlusconi: la fiducia come merce di scambio.
E c’è l’ennesima figuraccia di quello che Berlusconi considerava il suo delfino…
Grazia? No, grazie
Ritengo che domandare la grazia per Berlusconi sia un grave errore. In primis perché confermerebbe colpevolezza da parte sua. Poi per non esporsi all’umiliazione di un rifiuto.
Ed errore sarebbe pure la presentazione delle dimissioni di massa da parte dei parlamentari del PDL.
Lasciamo che sia il PD a prendersi la responsabilità di far cadere o meno il governo, con relativa incavolatura di Napolitano, perché non sono sicura che dal congresso uscirà una posizione univoca dato che buona parte dei piddini non vuole governare con un condannato per frode.
Intanto la sentenza ha creato un martire… E per conseguenza la crescita del centro destra.
Giustizia è fatta…
Non ero intenzionata di commentare la condanna di Berlusconi, però sia le parole di Napolitano che quelle di Epifani mi sono sembrate sospette. Innanzitutto la tempistica: pochi minuti dopo la sentenza le dichiarazioni erano già belle e pronte e questo mi dà da pensare: qualcosa di già preparato? Qualcosa di già deciso prima?
Napolitano mi ha profondamente deluso. Qualche volta mi era perfino sembrato simpatico, ma questa volta con la sua uscita sulla riforma della giustizia ho pensato male e forse ci ho perfino azzeccato. Queste parole non poteva pronunciarle prima, in tempi non ancora sospetti?
E che ci sia malafede ed accanimento si evince anche dal fatto che la stessa Cassazione ha chiesto di rivedere il periodo di interdizione stabilito per legge in un massimo di tre anni, anziché cinque come dalla condanna della corte d’Appello di Milano (che preparazione, queste magistrate!).
Ed Epifani allora? Criticato perfino da alcuni esponenti del suo partito. Mi aspetto solo che eriga personalmente la forca o ripristini la ghigliottina per un linciaggio pubblico. Se facesse un serio esame di coscienza, vedrebbe che anche tanti dei suoi non sono esenti da pecche e peccati…e chi è senza peccato scagli la prima pietra. Intanto mi aspetto che venga fatta seriamente luce sulla questione Monte Paschi…sembra che un dossier contenga nomi di personaggi di spicco, staremo a vedere. E nei suoi panni aspetterei a cantare vittoria, prima di vedere come davvero andrà a finire, dato che i legali di Berlusconi vogliono interpellare la Corte Europea.
Vendola straparla e vaneggia: “E’ statista chi ha il senso dello stato…ma una persona che attacca in modo così violento il potere giudiziario non lo è”..
Allora lo stesso governatore pugliese che ha infangato chiunque abbia indagato su di lui per via dell’amicizia tra sua sorella ed i giudici che avrebbero dovuto disporre il suo rinvio a giudizio, costringendo perfino la dottoressa Desirée Digeronimo al trasferimento? Evidentemente da quell’orecchio non ci sente. O forse non considera ciò come attacchi al potere giudiziario..
Poi ci sono le questioni squisitamente formali. Berlusconi, socio di maggioranza di Mediaset, è stato condannato per frode fiscale, ma chissà perché l’amministratore delegato non ha subito alcun procedimento penale…molto strano, visto che il responsabile è sempre e comunque l’amministratore delegato… e ci sarebbero ancora tante altre cose da dire…
“Non c’è tirannia più crudele di quella perpetrata sotto lo scudo della legge ed in nome della giustizia”
Montesquieu
Cosa ne pensate?