La vita è sogno, soltanto sogno, il sogno di un sogno (Edgar Allan Poe)

Articoli con tag “Beppe Grillo

Aiutoooooo

Assodato che le code ai CAAF per ottenere il reddito di cittadinanza si sono dimostrate una bufala, anche se qualche poveraccio si è davvero rivolto a loro per avere informazioni, mi chiedo perché al sud abbiano votato il MoVimento 5 Stelle per via del suddetto reddito di cittadinanza e non Forza Italia che promuoveva il reddito di dignità.

La risposta è semplice: il primo è notevolmente più alto e le condizioni per ottenerlo sono vantaggiose ed esposte in maniera “fumosa”, quindi facilmente aggirabile: bisogna accettare il lavoro proposto e lo si può rifiutare entro un massimo di tre volte; bisogna impegnarsi a ricercare il lavoro per almeno 2 ore al giorno (e chi controlla?); frequentare i corsi di qualificazione; deve essere nel raggio di 50 chilometri dalla residenza; deve essere congruo con il titolo di studio posseduto; se disoccupati, il lavoro proposto deve consentire un reddito almeno pari all’80% di quanto precedentemente percepito. Ah, gli uffici che dovranno occuparsi di ciò non saranno pronti che tra un paio di anni, se non più.

Però se ascolto Grillo che sponsorizza il reddito di cittadinanza mi vengono brividi di paura, quasi i soldi piovessero dal cielo… Secondo lui il lavoro verrà fatto tutto dai robot, ma i robot chi li produrrà, ed il referendum in Svizzera che lui cita nel video non è passato, a stragrande maggioranza, tranne che nel cantone di Zurigo, guarda caso prevalentemente socialista.

Se poi ascolto il comico quando sponsorizza le Olimpiadi a Torino, dopo aver solennemente bocciato a suo tempo la candidatura di Roma (peccato, avrebbero potuto fare delle ottime gare di fondo, con le buche piene di acqua), mi chiedo se sia più schizzato o più pazzo, in ogni caso assolutamente non attendibile.


il Grillo sparlante

Ancora c’è chi crede a Grillo, che ha collezionato due magre figure in soli due giorni.

La prima concernente la responsabilità del blog a lui intestato e degli account Twitter.

Il comico “non è responsabile, né gestore, né moderatore, né direttore, né provider, né titolare del dominio, del Blog, né degli account Twitter, né dei Tweet e non ha alcun potere di direzione né di controllo sul Blog, né sugli account Twitter, né sui tweet e tanto meno su ciò che ivi viene postato.”

: in poche parole il comico (sempre più difficile considerarlo un politico) su internet può postare quello che vuole, insulti compresi, ma non ne è responsabile. Il dominio del blog infatti è intestato ad un certo Bottaro residente a Modena, però sull’atto costitutivo del MoVimento 5 Stelle si legge che Beppe Grillo è il titolare effettivo del blog all’indirizzo www.beppegrillo.it, cosa da lui stesso ribadita in un post del marzo 2012, in cui afferma che la responsabilità editoriale del blog è esclusivamente sua. Ma la questione si complica: il titolare dei dati personali per quel che concerne la privacy è lo stesso Grillo, ma il responsabile invece appare la Casaleggio associati, i cui dati però vengono condivisi dall’associazione Rousseau, che a sua volta è titolare del trattamento relativamente all’attività del “Blog delle stelle”… Delle vere scatole cinesi!

Quando poi i post sul blog non sono a firma del comico, ma del MoVimento 5 Stelle Europa, o Gruppo di Coordinamento 5 Stelle o semplicemente MoVimento 5 Stelle è difficile risalire al responsabile dello scritto, e se qualcuno dovesse sentirsi offeso si con figurerebbe quindi una denuncia contro ignoti!

Facile quindi lanciare il sasso e nascondere la mano.

La seconda figuraccia l’ha fatta a Genova.

Dopo aver indetto le Comunarie ( 😀 ) dalle quali è uscita vincente Marika Cassimatis, Grillo ha ritirato il simbolo dalla sua lista, asserendo che  “Non possiamo permetterci nessuna sbavatura. Non possiamo permetterci di candidare persone su cui non siamo sicuri al 100 per cento.”

Beh, un controllo preventivo poteva ben farlo, o no? Si accorge solo alla vigilia delle elezioni che quella candidata non era valida? E secondo quali criteri?

Ma i grullini, in obbedienza al guru, hanno provveduto ad altre consultazioni telematiche, il cui responso ha dato un altro nominativo gradito al grande capo…

Bravi! Continuate così!


Bicicletta senza Raggi

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Non sempre quando si possiede una bicicletta si è poi in grado di pedalare.

È quello che sta succedendo a Virginia Raggi. Ostaggio di Grillo e della Casaleggio & c. (con la quale ha stipulato un contratto in caso avesse vinto le elezioni), non riesce a formare la giunta.

Prima l’importo di € 67.000 è ritenuto troppo basso per l’incarico da ricoprire e quindi nessuno si propone (mi immagino i 5stelle se avesse vinto Giachetti ed i suoi assessori avessero detto la medesima frase: dai banchi del Consiglio si sarebbe levato l’urlo dei pentastellati “Tagliatevi lo stipendio).

L’altra difficoltà nella scelta della giunta potrebbe essere appunto il famoso “contratto” che i consiglieri e il sindaco del Movimento 5 Stelle sono stati costretti a firmare. In pratica, Grillo ed il suo staff hanno facoltà di decidere sulle nomine e sulle dimissioni dei vari collaboratori, e consente pure loro di mettere becco su qualsiasi decisione amministrativa di una certa rilevanza. Chi disattende il contratto è tenuto a versare una penale da 150 mila euro.

Grillo, pur avendo tolto il proprio nome dallo stemma del Movimento, ne rimane comunque proprietario, ed agisce di conseguenza, in vera democrazia!

Infatti le uniche due nomine che Virginia ha proposto ( Frongia e Marra) non sono gradite al Direttorio, ma alla base di tutto c’è lo spazio che, piano piano, Di Maio (dal look accattivante da politico nato, i toni convincenti ma soprattutto sponsor della Raggi) sta sottraendo a Beppe Grillo, che gli preferisce il “guerriero” Di Battista (che ogni tanto spara cavolate galattiche).

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Di Maio era anche quello che più volte ha contestato Grillo, dicendogli che fa “battute da comico”, specie quando Beppe aveva proposto un algoritmo per espellere i militanti supposti traditori del movimento.

Roma si è quindi rivelata una grossa trappola per la neo eletta Raggi, e questo probabilmente si ripercuoterà sul futuro del M5S quando verrà dimostrato che, con la sua inesperienza, non è in grado di governare una città. E la Raggi ha già commesso la prima gaffe, chiedendo i curricola dei dirigenti ai vertici dell’ACEA. Solo che la società energetica della capitale è appunto una società della quale il Comune detiene il 51% ed un azionista, per quanto di maggioranza, non può prendere decisioni sulla gestione, ma solo convocare un’assemblea degli azionisti per cambiare eventualmente gli amministratori ai quali solamente spetta la gestione dei dirigenti (nomine, promozioni, licenziamenti). Questo passo sembra assai strano, in quanto la Raggi è pure avvocato.

Nel frattempo, il nostro “caro leader “ ha toppato alla grande, prendendo per buona una bufala che gira su internet, secondo la quale l’Appendino (nuovo sindaco di Torino), avrebbe licenziato 3200 dipendenti 🙂 .

Siamo messi bene…


Terrorismo

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Sarà perché sono nata in una provincia dove il terrorismo è stato attivo per oltre un ventennio, ma ogni volta che sento questa parola mi vengono i brividi.

Alessandro di Battista è del 1978, e senza dubbio dell’Alto Adige non ha mai sentito parlare come pure degli attentati di matrice sia rossa che nera o di matrice islamica o mafiosa che sono avvenuti negli anni di piombo, quali le stragi di Fiumicino nel 1973 e nel 1985, l’Italicus, la stazione di Bologna, Piazza Fontana a Milano, del rapido 904, via dei Georgofili a Firenze etc etc. (non finirei mai di elencare tutti questi fatti).

Sarebbe bastato consultare una buona enciclopedia, oppure documentarsi su internet, e certe cavolate dalla sua bocca probabilmente non sarebbero uscite.

Inoltre, come si fa a stare dalla parte di tagliagole (nel senso letterale della parola) che impongono a forza la loro religione? Moltissimi islamici da parte loro deplorano questo califfato instauratosi con la violenza, deciso a soppiantare Assad e continuando l’opera di Osama Bin Laden, cancellando cristiani, curdi e yazidi dalla faccia della terra (per adesso solo dal suo territorio), con stragi quanto mai efferate.

Qui in Italia, inizialmente era stato Manlio di Stefano, sempre del M5S, a pontificare che ci vuole rispetto per l’ISIS. Rispetto per chi effettua stragi e genocidio? Rispetto per chi rapisce donne e bambine per venderle come schiave? Rispetto per chi non professa il tuo stesso credo e distrugge case e luoghi di culto, marchiandone le abitazioni con un simbolo che le identifica come domicilio di cristiani?

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Non dimentichiamo poi che il primo a schierarsi dalla parte dell’Islam a suo tempo era stato proprio Beppone nostro, visto che ha la moglie iraniana: mi chiedo se l’abbia mai portata in patria a sfoggiare i minuscoli bikini che indossa sulle nostre spiagge, ma forse è proprio lei a preferire di restare in Italia per non indossare l”hijab (e meno male che non è afghana, altrimenti le spetterebbe il burka).

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Le parole di di Battista mi lasciano esterrefatta:

“Questo è un punto complesso ma decisivo. Nell’era dei droni e del totale squilibrio degli armamenti il terrorismo, purtroppo, è la sola arma violenta rimasta a chi si ribella. È triste ma è una realtà. Se a bombardare il mio villaggio è un aereo telecomandato a distanza io ho una sola strada per difendermi a parte le tecniche non violente che sono le migliori: caricarmi di esplosivo e farmi saltare in aria in una metropolitana. Non sto né giustificando né approvando, lungi da me. Sto provando a capire.”

Già, perché yazidi, curdi e cristiani usano forse i droni? Allora di chi sono quelle lunghe code di persone che si inerpicano sulla montagna? E per questo si armerebbe di una cintura esplosiva e si farebbe saltare in aria in una metropolitana, causando la morte di tanti innocenti? Bel parlamentare che abbiamo… Se proprio ci tiene tanto, che si rechi nel califfato, unitamente a moglie e figlie, se le ha… con i miei migliori auguri.

 

 

 


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Ho incollato un video che ho trovato poco dopo…è molto crudo, ma chi se la sente, può vedere di che razza di gente si tratta.

ATTENZIONE…SOLO PER ADULTI

 


talk show

Sta a vedere che, sottosotto, sono un po’ grillina pure io. Mi riferisco a uno degli ultimi post del blog del comico, dove parla dei talk show e dei loro conduttori.

http://www.beppegrillo.it/2012/05/i_dodo/index.html

E’ un genere di spettacolo che non ho mai gradito. I Lerner, i Fazio, le Annunziata, i Floris, i Vespa e soprattutto i Santoro non mi sono mai piaciuti.

Signori che si pavoneggiano, a volte con finta discrezione, a volte con vero gigionismo, che puntano tutti ad aizzare i partecipanti gli uni contro gli altri, invece di moderare la trasmissione, ognuno che parla solo per se stesso, quasi a dire, come il Marchese del Grillo (non il Beppe) ..io sono io (il padrone del vapore, il vero protagonista), e voi non siete un….

Protagonisti di serate urlate, quando l’ora della sera consiglierebbe più un tono sommesso da conversazione, e non continui litigi e, come Grillo, (Beppe, non il Marchese), ha sottolineato, spesso si intervistano l’uno con l’altro con effetti deleteri (letto sui giornali, non per diretta visione, sia ben chiaro). Ed ognuno porta l’acqua al suo mulino, al “padrone” di riferimento… e noi, poveri fessi, che stiamo ad ascoltarli!


Tutto va bene madama la marchesa


Tutto aumenta… Adesso si è aggiunto anche il rincaro delle tariffe autostradali. Prima della fine dello scorso anno, Monti ha parlato in TV per oltre 2 ore del decreto “cresci Italia” senza dire però una parola su come verrà attuato (mah, il governo ha deciso di non decidere, ostaggio di lobby, sindacati e casta). Anche le domande dei giornalisti alla conferenza stampa erano di un’ovvietà sconcertante e nessuno che abbia mostrato un po’ di attributi facendogli qualche domanda “cattiva”. Aumenta anche lo spread arrivato a 522 e Monti ci ha spiegato, cosa che sapevamo già, che dipende dai mercati internazionali (Buttiglione, se ci sei batti un colpo…eri tu ad aver detto che le dimissioni di Berlusconi sarebbero coincise con una diminuzione dello spread di 300 punti! Come economista hai la stessa credibilità di Nostradamus!).

Tutto aumenta? No, stipendi e pensioni sono bloccati, e addirittura la produzione industriale diminuisce. Quella delle auto addirittura del 16% nel solo mese di dicembre. E la ripartita dell’Italia come avverrà? E chi lo sa… Anche perché strangolati da tasse e balzelli avremo sempre meno da spendere,anzi, l’incentivazione a lavorare per produrre e guadagnare di più, per chi ancora potrà, verrà frustrata dato che la maggior parte dei nostri guadagni verrà introitata dallo stato.

Nel frattempo l’anno è iniziato con l’ennesimo suicidio di un imprenditore, strangolato dalla crisi economica. Molti di questi suicidi non sono altro che assassinii di stato, uno stato esoso che non ammette ritardi quando deve ricevere, ma aspetta mesi, se non anni, a saldare i propri debiti, con la beffa che gli imprenditori devono pure pagare le tasse sui crediti non riscossi che avanzano dall’amministrazione pubblica, che chissà quando provvederà a saldare… 

Se poi alle ingiustizie di tipo civile e tributario si aggiungono le parole di Beppe Grillo sugli attentati ad Equitalia…beh, mi sembra di essere ad un passo dalla nascita di nuove Brigate Rosse, anche perché le recenti azioni terroristiche hanno colpito persone innocenti che non hanno altra colpa se non quella di essere dipendenti di questa agenzia, anziché impiegati di altre amministrazioni!

Per non parlare dei pensionati che iniziano a rubare le vettovaglie nei supermercati.

Appena Berlusconi si dimise, ci fu un coro unanime: fate presto! Presto a prendere decisioni, presto a salvare l’Italia, presto presto presto! Ma i primi provvedimenti non sono stati altro che una riproposizione di quelli del governo precedente, aggravati dai nuovi balzelli escogitati dai tecnici bocconiani che non finiscono di stupirci. Uno (Riccardi) che vuol dare casa a tutti gli zingari (ma non sono “nomadi” per tradizione?). Un altro (Balduzzi, costituzionalista, mica dietologo) che propone di tassare il cibo spazzatura (ce l’avrà col Mc Donald’s di Cremonini), quell’altro (Profumo) che invece vuole l’abolizione di carta e penna nella scuola sostituendoli con l’iPad! (e dire che avevano criticato mr.B. Quando aveva proposto l’introduzione dell’informatica come materia di studio), mentre la ministra di grazia e giustizia (Paola Severino) parla di amnistia, ancor peggio dell’indulto a suo tempo attuato da Prodi, perché viene cancellato addirittura il reato!

Fate presto, presto, presto!

Nel frattempo il “caro leader” Monti non sollecita i parlamentari ad adeguare i propri emolumenti alla media europea. Chissà se e quando attueranno i tagli lo faranno in maniera retroattiva, come succedeva per gli aumenti. Vengono proposti sacrifici a noi normali mortali, ma nessuno, dall’alto, che dia il buon esempio!

A tutto ciò si aggiunge il clima da “Grande fratello” (quello di 1984 di Orwell, non certo quello della TV), che spierà ogni nostro movimento, ogni nostra transazione tramite il cervellone denominato “Serpico”. Non che ne abbia paura, anzi…per due motivi. Primo, perché non ho davvero nulla da nascondere. Secondo, perché non ho grande fiducia nel sistema informatico all’italiana, dove ad esempio l’INPS continua a pagare le pensioni ai morti per decenni, e dove le varie amministrazioni non sanno dialogare tra di loro.

Questo “non” governo davvero mi spaventa!



era ora, anche se a caro prezzo….

Permettetemi di dire…FINALMENTE!

Se davvero Michele Santoro se ne andrà dalla Rai, gratificato (è il caso di dirlo) da una molto cospicua liquidazione (si parla di oltre due milioni di euro!), non sarò certo io a rimpiangerlo.

Premesso che, come ho spesso scritto, la televisione odierna ormai non la guardo più, ciò nonostante ogni anno seguivo, probabilmente con latenti istinti masochistici, la sua prima trasmissione stagionale e regolarmente me ne allontanavo letteralmente schifata dalla sua palese partigianeria e faziosità, cosa che in un servizio PUBBLICO non dovrebbe mai accadere. Leggevo comunque le recensioni delle sue “inchieste” (?) sui giornali e su vari siti Internet… Una persona che non cercava di convincere della bontà delle sue opinioni con prove conclamate, ma coartava la gente con arroganza e prepotenza, in quanto spesso toglieva la parola a chi lo contraddiceva.

Con “ospiti” a dir poco discutibili, quali la D’Addario, Grillo, che strilla a più non posso ma non propone nulla di concreto ed altri che non sto a menzionare.

Ma come si fa a dare credibilità a Michele Ciancimino, quasi fosse un novello profeta, e solo perché aveva indicato, con documenti malamente contraffatti col copia-incolla, che Berlusconi ed il generale Mori fossere implicati in questioni di mafia senza prima verificare i fatti, come dovrebbe fare un bravo giornalista. Ed è stato fermato solamente quado è stato tirato in ballo De Gennaro.

Come si fa a dare retta a Marco Travaglio, un saltafosso conclamato, che ha varie condanne per diffamazione nei conronti di Previti, Del Noce, Conalonieri ., Schifani, della giornalista Susanna Patruni, del giudice Filippo Verde e dell’assessore David Costa.

Come si fa ad ospitare Vauro, che ha disegnato vignette di dubbio gusto, anzi, di una volgarità che sfociava nell’indecenza morale. (Ricordo quelle davvero ignobili sui morti del terremoto dell’Aquila)

Come si fa a dare voce (?) ai silenzi di Adriano Celentano, che tutto può essere meno che un pensatore o un filosofo e che in quanto ad ecologia…meglio lasciar perdere.

Per non parlare dei litigi istigati ad arte, delle provocazioni, degli insulti.

E questa sarebbe televisione?

Ecco, il grande passo sta per essere fatto. Il guru, anzi, il tribuno si trasferisce a LA 7, in procinto, dicono, di essere acquistata dal solito De Benedetti con i soldi che, dicono, riuscirà a spillare a Berlusconi con il processo Mondadori.

Il bravo professionista, che del maneggiare soldi (tra contratti e penali) ha fatto una missione, potrà dire finalmente tutto ciò che desidera senza censure (come se alla Rai avessero potuto imporgliele, dato che ha parlato e straparlato).

La 7 sarebbe il terzo piatto in cui mangiare abbondantemente: prima quello della Rai (per due volte) e poi dell’odiato Berlusconi, i cui soldi non gli hanno fatto ribrezzo, ma si sa, pecunia non olet.

Buon appetito ed…Amen!