La vita è sogno, soltanto sogno, il sogno di un sogno (Edgar Allan Poe)

Articoli con tag “Benigni

Cambiamento

Ricordate il tricolore, “Fratelli d’Italia”, il cavallo bianco e “la più bella del mondo” che era delitto cambiare?

Scusate, s’è sbagliato.

Roberto ha cambiato idea.
O è un bugiardo, come Pinocchio.

Anzi PDocchio



Inviato dal Veloce promemoria


Roberto Benigni – Poesia (?) per Almirante

QUESTO E’ IL PERSONAGGIO TANTO OSANNATO DALLA RAI

Maledetta l’ora
il giorno il secondo, toh,
in cui du’ merdaioli
ti misero al mondo.

Maledetta l’ora
il giorno e l’annata
che la tu’ mamma ti dette
la su’ prima poppata.

Maledetta l’ora buia
ancor di più la notte cupa
che un finocchio ti convinse
a esser figlio della lupa.

Se dovessi maledirti
poi non saprei come finirla,
maledetto sia quel giorno
che ti fecero balilla.

Maledetta l’ora
e tutto il calendario
in cui mille finocchi
ti fecero segretario.

Maledetta la persona,
che stesse sempre male,
che ti parlò per la prima volta
della Destra Nazionale.

S’aprisse la porta,
senza tu te ne sia accorto,
entrassero le mogli
di ogni partigiano morto.
Poi t’aprissero la bocca
e da maggio a carnevale
ti facessero be’ le cose
e cantar l’Internazionale.

Poi arrivasse, come si chiama,
Terracini, no, Paietta, Natta e Ingrao
ti cacassero sugl’occhi
mentre cantan Bella Ciao.

Alla fine vanno via,
finalmente sei contento,
ma ti piscia addosso Lama
mentre canta Fischia il vento.

Ti venisse un colpo,
ti venisse un accidente,
gli uomini son tutti uguali,
ma te tu sei differente.

Ti scoppiasse la vescica (tum!),
ti scoppiassero i coglion (tum tum!)
ti scoppiassero in un mese
trentatré rivoluzioni.

Ti venisse la febbre,
ti venisse un ascesso,
ti scoppiassero in culo
tutte le bombe che tu ha’ messo.

Ti chiavassero la moglie (ah!)
tutti i morti delle guerre,
e ti nascesse un figliolo
che assomiglia a Berlinguerre.

E NON  MI VENGANO A DIRE CHE E’ SPIRITO TOSCANO…QUESTA E’ SOLO VOLGARITA’ E CAROGNAGGINE PURA. Sempre più repellente e becero  ..e bene ha fatto la vedova di Almirante a quererarlo a suo tempo.


Offese

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Il caldo di questi giorni fa sclerare…

Quello che ha detto Calderoli è una baggianata e denota una grandissima maleducazione oltre che mancanza di sensibilità; certe esternazioni me le aspettavo da un Borghezio o da un Boso, e giustamente tanti hanno preso le distanze. Di argomenti “politici” per attaccare la signora ce n’erano in quantità, senza dover scendere sull’aspetto personale.

Però certi altri appellativi quali “rospo” per Dini, “elefante” per Ferrara, “topo” per Amato (lascio perdere il trota, perché è stato suo padre a definirlo così), o qualificazioni come “gobbo” per Andreotti o ” nano” (o psiconano) per Berlusconi per non parlare di “puttane”, detto in un comizio contro le elettrici del PdL non hanno suscitato il medesimo scalpore, per non dire indignazione. E le recenti minacce alla Carfagna, non sono peggio della battutaccia sulla ministra?

La parlamentare del PdL è stata inoltre definita, sul suo blog, come zoccola, brutta cagna, troia, figlia di un pezzo di merda etc etc. Nessun commento da parte dei mass media.

Non dico poi delle offese che Grillo lancia quasi quotidianamente dal suo blog, contro tutto e tutti.

Ricordo quando la Kyenge disse che se Kabobo era diventato picconatore era colpa di noi italiani, e non si premurò di fare le scuse a nessuno, nemmeno alle famiglie delle vittime (e manco le passò per la testa di dimettersi per questo), per non parlare di Dacia Valent, eletta all’europarlamento nelle fila dell’allora PCI che ci definì italiani di merda e bastardi, ma solo quelli bianchi e di fede cristiana, e che commentò la morte di Orfana Fallaci con “Tumore 1 – Oriana 0”.

E qui mi viene da pensare al solito doppiopesismo.

Dov’erano allora tutti i benpensanti rossi che ora si indignano tanto? A loro, con la scusa della satira (?) è permesso di tutto, vedi Lupi, definito simile alla figlia di Fantozzi da Maurizio Crozza, il pelato della TV, o quel bischero di Benigni che dice che Ferrara non si vede l’uccello da anni da tanto che è grasso (consiglio al Roberto nazionale di guardarsi allo specchio prima di esternare). Basta solo che non si tocchi chi è dalla loro parte, perché allora diventa offesa…il resto, siamo noi che non comprendiamo la satira!


Italiani…

Ha ancora un senso essere orgogliosi di essere italiani? Io lo sono, ma del nostro passato.

Del presente no di certo.

Al giorno d’oggi appena apri i giornali leggi di malversazioni di furti, di concussioni, di reati patrimoniali vari perpetrati da chi abbiamo preposto a rappresentarci e che dovrebbe quindi esserci d’esempio.

Siamo un popolo litigioso, ed anche con le prossime elezioni se riusciremo a formare una maggioranza stabile sarà grazie al famigerato porcellum, che tutti aborrono ma nessuno vuole abolire per poter beneficiare di un sostanzioso premio di maggioranza.

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Tanto litigiosi da presentare un sacco di liste e listine senza validi programmi nate col solo scopo di far salire in parlamento il piccolo ras di turno, ma comunque con un piccolo seguito di utili idioti che lo voteranno.

E così assistiamo al balletto di alcuni politici…mi candido, non mi candido più..lo faccio, ma sono pronto a ritirarmi se.. Mentre altri, grazie alle deroghe, ripresentano sempre le solite vecchie facce che speravo di non rivedere.

E tutti quanti, dopo aver criticato Monti pur appoggiandolo, adesso lo tirano per la giacchetta.

Tanto poco italiani da doverci fare spiegare la Costituzione dal comico di turno invece di farla studiare a scuola, al posto di far imparare obbligatoriamente e pappagallescamente il testo dell’inno, francamente bruttino, anche se da rispettare.

Centocinquant’anni fa, purtroppo, hanno fatto l’Italia, ma gli Italiani sono ancora un’utopia. Anche perché tra i voltagabbana che oggi sono tutti Tricolore e Costituzione, ce ne sono molti che preferivano sventolare un vessillo rosso e giudicavano reazionari e fascisti tutti gli altri.


Il Marpione

Ho sempre avuto ammirazione e simpatia per i toscani. Lasciamo perdere i “classici”, come Dante, Petrarca,Boccaccio, Michelangelo, Giotto etc e passiamo ai contemporanei : ho una vera adorazione per Alessandro Benvenuti, mi piacciono Leonardo Pieraccioni e quel povero cristo di Francesco Nuti prima che la malattia lo riducesse molto, molto male… Paolo Hendel, Athina Cenci ed il “vecchietto” Novello Novelli sono anche tra i miei preferiti… Mi è simpatico anche quella faccia da schiaffi di Ceccherini, un pochino meno Panariello, ma ce n’è uno che proprio non digerisco.
Decisamente non sopporto più Roberto Benigni e la sua volgarità che non data da adesso, ma da tanto, tanto tempo, ancora dai tempi di “Televacca”. Ricordo il suo “Inno del corpo sciolto”, i palpeggiamenti alle parti intime di Pippo Baudo, lo sbaciucchiare e brancicare Raffaella Carrà… Tutte cose che mi hanno dato estremo fastidio, specie perché passate sulla televisione pubblica. Quindi nel contesto odierno, tra gli insulti di Grillo, la ribollita toscana Bindi che manda affan… la zarina Rossa Berlinguer ed altre amenità del genere, Benigni ci sta a meraviglia, la classica ciliegina sulla torta.
Un personaggio ritenuto genio, anzi geniaccio, ma le cui uniche performances rimarchevoli sono l’aver camminato sulle spalle altrui alla cerimonia per il ritiro dell’Oscar, e l’essere arrivato sul palco di Sanremo sul dorso di un cavallo bianco con tanto di vessillo sventolante propinandoci pistolotti scontati sull’Unità d’Italia a tutto spiano. Ma chi si crede di essere?
Ed ora tra pochi giorni ci delizierà con la lettura e l”interpretazione della Costituzione, la più bella del mondo…sarà, ma la nostra carta ha anche bisogno di un ritocchino perché ormai mostra tutti i segni dell’età. Ma si sa: noi, popolo bue, dobbiamo essere “educati”, quindi via libera alla lezioncina esplicativa.
Boh, la RAI non può buttar via i suoi soldi in maniera migliore? Si parla di 1,8 milioni di euro, cui aggiungere altri 4 milioni per le 12 serate “Tutto Dante”, alla faccia della crisi ed alla faccia dei “compagni” che sono sempre meno proletari e sempre più capitalisti.
Se la lettura dei versi della Divina commedia ci può anche stare (ma li avete mai sentiti declamare da Gassman, Carmelo Bene o Albertazzi?), la Costituzione…per carità, no…
Personalmente poi non ritengo Benigni neppure un attore (figuriamoci poi un “grande” attore), ma un guitto, un istrione grottesco, una maschera dai tratti volgari e dall’espressione pressocché perennemente imbambolata ….e un marpione estremamente sopravvalutato da pubblico e critica (e forse è stata la critica ad influenzare il pubblico). E se i primi filmetti erano “cosine” simpatiche, molti sono stati i flop, anche al botteghino. Ciononostante, il nostro trova sempre spazi sulla televisione pubblica, e pure a caro prezzo.
Tutto questo, dato che pur non guardando quasi mai la TV, mi fa incavolare e parecchio perché sono una di quelle stupide che paga regolarmente il canone per tutte le scempiaggini che vengono mandate in onda.

Confrontate…

(Intervento rebloggato da quello già postato su Fuga da Polis per acuto attacco di pigrizia)


fascista sarà lei…

Grillo non è che mi sia simpatico,anzi! Lo considero un istrione che predica e fomenta, senza alcuna competenza economica e finanziaria (vedi il pressappochismo con il quale Pizzarotti sta “governando” (?) Parma), ma da qui ad etichettarlo come fascista, anzi “fassista” all’emiliana, ce ne corre.

Ribaltiamo la situazione e chiamiamo Bersani ed i suoi amici comunisti, anche se tutti i “sinistri” hanno ormai abiurato le loro origini (Uolter Veltroni addirittura ha dichiarato di non esserlo mai stato), ma l’idea di intitolare la festa del PD a Palmiro Togliatti mi fa sospettare del contrario.

Quel “Migliore”, quel compagno “Ercoli” che rinunciò ,con parole indegne, alla cittadinanza italiana

È motivo di particolare orgoglio per me l’aver abbandonato la cittadinanza italiana per quella sovietica.

Io non mi sento legato all’Italia come alla mia Patria, mi considero cittadino del mondo, di quel mondo che noi vogliamo vedere unito attorno a Mosca agli ordini del compagno Stalin.

È motivo di particolare orgoglio aver rinunciato alla cittadinanza italiana perché come italiano mi sentivo un miserabile mandolinista e nulla più. Come cittadino sovietico sento di valere diecimila volte più del migliore cittadino italiano ”.

Beh, perché non ci è rimasto nell’URSS? O aveva paura di essere epurato, prima o poi, dal compagno Stalin come successe a tanti bravi comunisti, o come lui stesso fece con tanti comunisti italiani che furono giustiziati con un colpo alla nuca nelle segrete della Lubianka? E ricordiamoci pure che fu uno degli artefici della repressione ungherese del 1956: lo stesso Kruscev non voleva intervenire, ma il Migliore (quanto è indecente questa definizione) e Mao Tse Tung prevalsero, fino a far stritolare gli insorti con i carri armati, imprigionando gli studenti che, se minorenni, venivano tenuti in cella fino alla maggiore età e quindi giustiziati.

Certo è che al giorno d’oggi nel mondo fascisti non ne vedo più in giro, mentre comunisti ce ne sono ancora tanti, se non addirittura troppi. E comunisti che tutto fanno meno che salvaguardare la classe operaia, tutti tesi solo a conquistarsi il loro posto (comodo, molto comodo) al sole.

E per contrastare Grillo che fanno? Chiamano quell’altro istrione di Benigni che meglio farebbe a starsene zitto ed aprire bocca solo per recitare Dante, visto che pure i suoi film ultimamente non è che siano granché belli. E dato che Berlusconi non è ancora sceso in campo, ha trovato un altro bersaglio per le sue cavolate condite da quel suo sorrisetto che vorrebbe essere ironico invece è solamente cretino!


la brava cittadina

Tra farfalline varie, una divagazione….

Sono una brava cittadina, o per lo meno cerco di esserlo, quindi tra le tante cose pago le tasse compreso quell’aberrazione del canone RAI. Aberrazione perche’ non e’ un corrispettivo per un servizio del quale usufruisco, ma un balzello per il solo fatto di possedere l’apparecchio televisivo.

La televisione, specie quella pubblica, non la guardo piu’, la privata nemmeno, e i programmi piu’ o meno recenti mi confortano in questa mia scelta. Allora perche’ chiamarmi “abbonata RAI”?

Se io mi abbono ad un quotidiano o ad un periodico, e’ perche’ ho intenzione di leggerlo, se io mi abbono ad una serie di spettacoli teatrali e’ perche’ voglio andare a vederli…

(abbonamento: pagamento anticipato di un servizio differito nel tempo del quale si intende usufruire) 


Quindi per favore non chiamatemi abbonata, ma contribuente, quanto volontaria non si sa, perche’ questa e’ davvero la tassa che evaderei piu’ volentieri, visto come vengono sperperati i nostri soldi, tra cavolate del guru e sgambettamenti a suon di musica di ex calciatori prestati sia alla politica che alla velina di turno.

Quello che piu’ mi disturba e’ lo spreco di denaro pubblico. Quell’enormita’ di soldi spesi in cachet di personaggi che definire mediocri e’ poco, specialmente se destinata ad un emerito ignorante per sparare le sue cavolate galattiche. Che poi il tizio in questione le destini in beneficenza poco importa, perche’ escono dalle nostre tasche, e non vorrei che detta beneficenza faccia la fine di quella tanto sbandierata da Roberto “Bischero” Benigni, che strombazzo’ di destinare una cospicua cifra all’ospedale Meyer di Firenze che, dopo un anno, non ha ancora visto un euro che sia uno dei 250.000 promessi dal pagliaccio.

Lo spazio e la pubblicita’ che vengono dati a certi personaggi e’ semplicemente scandaloso… E pensare che, a suo tempo, Beppe Grillo venne allontanato dalla Rai per molto meno!



Sanremo

Me lo sono perso…anzi, è da anni che non lo guardo e non volevo comunque riprendere adesso. Parlo del festival di Sanremo e di tutto il baraccone che lo contorna. Ci sarà tempo per ascoltare le canzoni, che verranno riproposte su tutte le radio, pubbliche e private, da mattina a sera per non so quanti giorni. Dai quotidiani apprendo comunque che Davide Van De Sfroos sta finalmente ottenendo il successo che meritava ance in campo nazionale. E’ da anni che lo seguo, ho tutti i suoi CD, regolarmente acquistati, tranne il primo, “Manicomi”, praticamente introvabile quando ho iniziato a conoscerlo, ma che Dino mi ha gentilmente duplicato.

Di tutti gli altri, Morandi, Belèn, la Canalis, Luca e Paolo ma soprattutto lo strapagatissimo Benigni non mi importa un fico secco. Specialmente quest’ultimo con le sceneggiate sul biancavallo (come leggo sempre dai giornali).

Mi rifiuto a priori di guardare uno che prende la bellezza di 250mila euro per una comparsata.
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E tutto questo con i nostri soldini….poi parlano di crisi….