La vita è sogno, soltanto sogno, il sogno di un sogno (Edgar Allan Poe)

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Pochi, maledetti e subito

La BCE di Mario Draghi dimezza i tassi, portandoli allo 0,25%, ma siamo sicuri che questo sia un bene? La Stampa di Torino avvisa infatti che per le famiglie il vantaggio, se si verificherà, sarà irrisorio. Le banche infatti, da sempre restie a correre il sia pur minimo rischio, continueranno ad erogare prestiti solamente a chi può dare delle solide garanzie ed ha quindi altri beni alle spalle, quindi non certamente alla gente comune o alle aziende in difficoltà. Vedranno invece un’ulteriore occasione di guadagno, comperando titoli di stato che rendono, anche se poco, ma in maniera sicura, senza fatica. Molto meglio accontentarsi delle briciole erogate dallo Stato sotto forma di interessi (Stato che così si indebiterà sempre più) che rischiare di erogare prestiti, anche se i profitti dovessero essere maggiori. Pochi, maledetti e subito si diceva una volta… senza rogne e sicuri, si potrebbe dire oggi. Chi ci rimetterà saranno come al solito le famiglie e le micro-imprese di tipo individuale e familiare che creano lavoro e quindi ricchezza. Chi ci guadagnerà saranno sempre le solite banche, che ormai non svolgono più nessuna operazione di interesse pubblico, ma puntano solo ai dividendi dei loro azionisti. E se le cose vanno male, cosa importa? C’è sempre lo Stato che ripiana…con i nostri soldi.


l’uomo dal vestito grigio

Chioma argentea ben pettinata, gesto composto, tono monocorde, aspetto quanto mai sobrio (quanto odio questo aggettivo)… Il premier ha recentemente spiegato che sì, abbiamo un altissimo debito pubblico, però (e qui si è concesso un sorrisetto pieno di sussiego) siamo quelli che maggiormente hanno contribuito al salvataggio della Grecia che, tra l’altro, è nuovamente a secco di fondi. Così mi immagino la Frau Anghelina

e tutti i teteschi della Crante Cermania mentre si sbellicano dalle risate al pensiero di quegli st….i di italiani (no, la parola non è stupidi, ma proprio quella che pensate) che si fanno dissanguare dalle tasse per gli altri, mentre sono nel fango (eufemismo) fino al collo.

Ed io, che ho scelto di passare qualche giorno di ferie a Francoforte e dintorni, ho una dannata voglia di far saltare la BCE!


questioni di vile denaro

Una volta la banca faceva la banca.

Una persona aveva dei soldini, li depositava e a fronte dell’operazione riceveva un interesse, magari esiguo, ma qualcosa ci guadagnava, e c’era poi la sicurezza per la custodia del denaro.

Inoltre, almeno nei piccoli e medi centri o nei quartieri dei più grandi, si installava un rapporto quasi amichevole tra il risparmiatore e l’impiegato allo sportello, se non addirittura con il direttore.

Se poi si aveva necessità di un prestito o di un mutuo, chiedevano certamente delle garanzie, ma a volte succedeva perfino che concedessero un prestito fiduciario se la persona era conosciuta come affidabile.

Adesso è tutto cambiato.

Uno porta il suo gruzzoletto in banca, oppure dà ordine che stipendio o pensione gli vengano direttamente accreditati sul conto, e per questo motivo deve pagare!

Ci sono quei taglieggiamenti chiamati commissioni, non solo per operazioni effettuate per conto del cliente, come le domiciliazioni delle bollette, ma anche per operazioni di normale utilizzo del conto.

Ad esempio uno paga per l’emissione della carta bancomat, e qui ci sta anche bene. La carta ha un costo, l’informatizzazione del sistema pure, anche se largamente compensata dalla diminuzione del costo del personale. Alcune banche sono così magnanime da non applicarti commissioni sui prelievi effettuati dal bancomat. Ma perché allora se uno preleva allo sportello deve pagare una commissione? Per avere la disponibilità dei propri soldi?

Bankitalia ha poco da dire che non è vero che i nostri siano i conti più cari d’Europa, perché vengono conteggiati anche i prelievi fiscali sugli interessi (altra bella fregatura) e l’imposta di bollo, ma sembra strano che non consideri anche le commissioni ed i tassi passivi che rasentano addirittura l’usura.

Quando si trattò di eliminare la commissione di massimo scoperto, subito se ne istituì un’altra, detta commissione per messa a disposizione dei fondi, naturalmente più alta della precedente.

Adesso poi accedere al credito è pressocché impossibile. La trafila non viene più svolta in sede locale, ma la certificazione delle garanzie viene sempre inviata presso la sede centrale dell’istituto bancario, che non conosce personalmente il richiedente. Le banche, nonostante abbiano avuto un consistente aumento di liquidità dalla BCE continuano a tenere stretti i cordoni della borsa…e così altri imprenditori, in credito, con bilanci sani, ma carenti di liquidità, continueranno a suicidarsi.


Povera Europa

A suo tempo ci ubriacarono con l’idea di un’Europa simile agli Stati Uniti, ma dopo tanti anni ci stiamo rendendo conto che l’Europa non esiste. Esiste un’area Euro, ma della quale tanti paesi europei non fanno parte (ad esempio Regno Unito e Danimarca). Nell’Europa hanno fatto entrare paesi dall’economia fragile, come quelli dell’est europeo, e tra gli stessi stati fondatori alcuni non erano perfettamente in regola con i parametri (vedi Italia con il suo debito pubblico). Adesso l’euro c’è, e sarebbe follia tornare indietro. Ci stiamo rendendo conto però che tutti gli stati debbono sottostare ai diktat della Frau Merkel (anche Sarkozy, che pure sembra pappa e ciccia con lei).

La stessa BCE sembra sottomessa alla Bundesbank, non passa giorno che la dolce signora dagli attributi alquanto mascolini non dica forte e chiaro un bel NEIN, specie appena si inizia a parlare di Eurobond. Ma a forza di NEIN, anche il collocamento dei bond germanici ha avuto una débacle, in quanto il loro rendimento era addirittura minore dell’inflazione.

Insomma, siamo Europa oppure tante piccole periferie della grande Germania? Pure Monti con le sue misure “impressionanti” dovrà comunque soccombere ai voleri della Frau Merkel. Però tutte le manovre della Cancelliera altro scopo non hanno che quello di riguadagnare consenso in vista delle prossime consultazioni elettorali, e lo stesso vale per il presidente francese che la segue a ruota. Quindi, quanti speravano in un miracolo di san Mario Monti ed addossavano la colpa dello spread alto e della caduta delle borse al precedente governo, ora non sanno più che dire, si limitano ad ignorare il problema o, al massimo, a riportarlo in un trafiletto taglio basso nelle note economiche.

E nel frattempo una delle tre agenzie di rating (la Fitsch), ha declassato alcune nostre banche popolari, mentre non si sogna di fare altrettanto con le banche francesi e tedesche con le casseforti ripiene di titoli greci…

Aspettiamo che arrivi la quarta agenzia, la cinese Dagong, e vedremo come andrà a finire….


Lo spread, questo sconosciuto…

Ormai quasi tutti sanno cosa sia lo spread, ossia il differenziale tra il tasso di rendimento di un titolo a rischio insolvenza ed un altro titolo sicuro preso a riferimento, ma pochi conoscono il perché delle sue fluttuazioni. In pratica la valutazione dello spread varia a seconda del quantitativo di titoli pubblici acquistati da parte della BCE. Il governatore della Bundesbank tedesca non vuole che la BCE acquisti titoli pubblici, invocando il Trattato di Maastrich, che sta alla base della moneta unica, ma se si analizza a fondo questo trattato, si vede che l’articolo 104 proibisce alla BCE l’acquisto di titoli solo se effettuato direttamente dagli stati emettitori di detti titoli, ma non l’acquisto sul mercato di titoli sul mercato,libero e quindi già in circolazione. Infatti se uno stato vende titoli direttamente alla BCE è come se avesse stampato carta moneta, alimentando la svalutazione, ma se la BCE acquista una parte dei buoni direttamente dai privati questo processo non avviene, anzi si disincentiva la vendita di detti titoli da parte dei privati che temono la perdita di valore degli stessi. In poche parole la BCE avrebbe il compito di stabilizzare il valore dei titoli, ma la Bundesbank lo proibisce, per salvaguardare le proprie banche. Adesso, per frenare o far discendere lo spread, non conta tanto la manovra economica, ma la voglia della BCE di acquistare i titoli dei paesi in difficoltà, sostenendo così l’Euro, e l’influenza che eventualmente potrebbe avere Mario Monti nello spezzare l’asse franco-tedesco che impedisce detti acquisti. In poche parole, tutti quelli che incolpavano il governo Berlusconi di essere causa dello spread alto, ora che con il governo Monti questo differenziale non scende ai livelli di qualche tempo fa, dovrebbero rimangiarsi tutte le cavolate dette in quest’ultimo periodo, specialmente ora che pure la Francia è sotto attacco, dato che, in termini percentuali (quindi non assoluti) il suo spread è aumentato del 380% contro il nostro 180%. Se poi consideriamo pure che fonti autorevoli bisbigliano (nemmeno tanto) che pure l’integerrima Germania da anni barerebbe sull’entità del proprio debito pubblico, escludento dal computo passività per circa 428 miliardi di euro, gererate dalla KfW, (Kreditanstalt fuer Wiederaufbau, una specie di Cassa prestiti che eroga mutui per la ricostruzione), superando perfino il nostro debito pubblico! In poche parole, sarebbe lo stesso escamotage utilizzato dalla Lehmann & Brothers, per cui i debiti della KfW, se non esigibili, dovrebbero essere rifusi direttamente dallo Stato. La nostra Cassa depositi e prestiti invece, con le stesse funzioni della KfW, oltre ad emettere titoli e libretti postali, emette anche obbligazioni non garantite che però sono coperte da garanzia pubblica e conteggiate nel nostro debito…

Viste le bastonate che ci stanno dando, ad iniziare dalle agenzie di rating che tutto fanno meno che il loro lavoro, sarebbe il caso di dire: “Senti da che pulpito viene la predica!”.


incognita futuro


I miei mi ripetevano spesso la frase “Dio stramaledica gli inglesi”, molto in auge durante la seconda Guerra Mondiale; oggi io aggiungerei anche tedeschi e francesi, specialmente questi ultimi imbevuti di una grandeur di stile napoleonico che mal si addice loro in quanto, anche se non lo danno a vedere, hanno un’economia molto più fragile della nostra, con le loro banche rimpinzate di titoli-spazzatura greci, paragonabili alla carta straccia. Di fatto, l’asse franco-tedesco, con un governo Monti, ci commissarierebbe. Monti è l’espressione delle banche, dirette da quei poteri forti che stanno speculando sulle finanze dei vari stati, manovrando tutti come i burattinai fanno con i fantocci… Non per altro Monti è sostenuto da Cristine Lagarde, direttrice del FMI.

E vedere una Camusso “dura e pura” che appoggia un governo delle grandi banche, miranti solo al profitto, non mi fa ben sperare per il futuro. A parte che dietro ci avverto anche una regia occulta di Carlo De Benedetti, il cui scopo era quello di far cadere Berlusconi, indebolirlo ed impadronirsi in toto delle sue imprese, mentre Murdoch, che aveva il medesimo intento, si è messo fuori causa da solo per le recenti vicende che lo hanno portato alla chiusura di due delle sue più prestigiose testate… Quando il leone muore, anche gli asini scalciano… Merkel e Sarkozy, in casa loro, non stanno meglio… Il francese anzi avrebbe dovuto essere sostituito da Strauss Kahn, guarda caso ex capo del FMI, ma le donnine hanno inguaiato pure lui!

Adesso si parla di governo tecnico. Tecnico fino a che punto, se le leggi andranno poi approvate in un parlamento “politico” quanto mai diviso? Se Monti dovesse approvare i punti che Berlusconi ha inviato alla BCE, cosa farebbero Bersani e soci, anzi, compagni? Voterebbero contro, esponendoci ad una figuraccia internazionale? Uscirebbero dall’aula, pur di non votare (come hanno fatto con Berlusconi? Tanto valeva tenerselo, allora). Oppure darebbero la loro approvazione, dando così la dimostrazione che il loro unico scopo non era il bene dell’Italia, ma far cadere l’avversario?

Nulla da aggiungere… Siamo solo un paese di

BUFFONI!