La vita è sogno, soltanto sogno, il sogno di un sogno (Edgar Allan Poe)

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La caduta dell’Impero Padano (?)

Vedere Bossi “insci’ cunscià” fa male al cuore. Nel suo sguardo si legge la delusione per il tradimento, (non quello di Maroni, che ha solo preso atto di quanto stava succedendo e da tempo richiedeva un congresso), ma quello degli affetti a lui più cari, la famiglia ed il cosiddetto “cerchio magico” (la cui esistenza tutti si ostinavano a negare) nel quale era stato imprigionato dopo che era stato colpito dalla grave forma di ictus. Cerchio manovrato da qualcuno/a che aveva a cuore altri “interessi” assai più materiali, che ha proposto e promosso Belsito a tesoriere dopo la scomparsa di Balocchi, che ha favorito l’ascesa politica del Trota. Un cerchio che non ha prodotto protezione, ma l’isolamento del Capo, specie nei confronti della base.

Il profumo dei soldi (pecunia non olet) contagia un po’ tutti, di qualunque colore politico, però mi riesce difficile pensare ad un Bossi, tradizionalmente trasandato, spesso in canottiera, che pasteggia a pizza, cocacola e sardine (certo non gli antipasti e gli spaghetti di Lusi per fare un esempio), che si è impossessato dei fondi del partito, anche se tutto è possibile; aspettiamo il riscontro delle indagini promosse tra l’altro da Woodcock, quello delle cause perse, che chissà perché, proprio in periodo di amministrative, si interessa dei casi della Lega, mentre non si è mai interessato dei casi del suo territorio, Bassolino in testa.

Come è anche sospetto il tempismo della procura di Reggio Calabria che ha detto che le connivenze tra Lega e ‘ndrangheta erano note da molto tempo… E vi fate vivi solo adesso? Mah…

E sempre a proposito: in Lega si sono visti carabinieri e finanzieri… E nella sede della Margherita? O da Penati? Nemmeno l’ombra… quella Margherita che, sparita da anni, nel 2010 riscuoteva ancora finanziamenti pubblici: 3.825.000 euro per spese di propaganda e cominicazione, 1.634.000 per collaborazioni e consulenze, 5330.00 per manutenzione di un sito Internet, 944.000 per viaggi e spese di rappresentanza (spese per un partito “defunto”?), tutte certificate nella regolarità dai revisori dei conti. Boh! Il che significa che davvero bisogna rivedere I finanziamenti ai partiti..ops…i rimborsi elettorali.

Però Maroni ha ragione: bisogna fare pulizia di chiunque dia adito anche solo a sospetti (vale, per me, il principio della “moglie di Cesare” ) qualunque sia il nome che porta. Poi, a pulizia effettuata, riprendere il programma federalista, perché la Lega non sono le persone, ma l’idea nata dal pensiero di quello che ora è un vecchio leone ferito.

Al di là di tante volgarità ‘ nelle quali Borghezio e Boso sono maestri, al di là di un certo folklore che si evidenzia nelle manifestazioni (Pontida, l’acqua del Po), l’idea federalista – abbracciata da molte persone, né becere né ignoranti come vengono dipinti da molti avversari – resta sempre valida, qualunque sia la persona che sarà alla guida del movimento. E di persone valide ce né sono molte, come appunto Maroni, Cota, Zaia e Tosi. E tra i leghisti beceri, razzisti ed ignoranti, guardacaso, non si registra in tanti anni nessun atto di violenza.

Avrei solo voluto che Bossi, subito dopo le sue dimissioni, avesse designato lui stesso un successore, anche se in via provvisoria, perché tre teste pensanti e importanti spesso entrano in conflitto, ma uno solo, designato dal Capo non avrebbe potuto essere messo in discussione.


Tu chiamala se vuoi…emergenza

http://www3.lastampa.it/cronache/sezioni/articolo/lstp/409747/

Leggo sulla “Stampa” del 2 luglio scorso ( link allegato) che appaiono i primi spiragli sull’annosa emergenza dei rifiuti campani…

Premesso che la questione rifiuti interessa principalmente la provincia di Napoli e poi quella di Caserta (Salerno infatti è pulitissima…), analizziamo per bene il termine EMERGENZA.

Emergenza è una condizione di pericolo assolutamente non prevista, una circostanza che si verifica una volta tanto, quindi se la definiamo “annosa” non è più emergenza, ma il cronicizzarsi di una situazione protratta nel tempo, che si trascina da decenni, dovuta all’incuria dei poteri locali che male hanno governato, ma anche alla maleducazione di una parte dei cittadini.

Sin da quando ero piccola (anni 1965/70) assistivo allibita alla scena di gente che gettava letteralmente la spazzatura in strada dalle finestre di casa. Mia zia è stata in lite per anni (ah…la lunghezza delle cause civili in Italia) con il vicino di casa che aveva divelto alcuni mattoni dal muro comune per meglio espletare il compito del lancio della monnezza.

Gli “ambientalisti” campani, cioè coloro che in nome dell’ecologia rifiutano discariche e termovalorizzatori, cercano di intererirci con lo spettro dei bimbi napoletani minacciati dalla diossina. E’ noto infatti che i bimbi della val d’Aosta o della Sicilia sono molto più resistenti ai veleni!!!. Fino ad ora quasi nessuno si è detto disposto a smaltire le ecoballe campane che di eco non hanno proprio nulla, trattandosi di rifiuti di ogni genere assemblati disordinatamente insieme e che non possono essere smaltiti negli impianti di altre città.

Non getto la colpa su Caldoro e De Magistris, eletti da troppo poco tempo per poter approntare seriamente un piano per lo smaltimento, ma nemmeno sul Governo che ha già ripulito la città 3 volte con l’aiuto di Protezione Civile ed Esercito (e per tutto ringraziamento hanno messo sotto accusa Guido Bertolaso…inaudito!). Le colpe datano dai tempi di Bassolino e della Iervolino. Comunque l’attuale sindaco una colpa ce l’ha, ed è quella di essere stato, quale europarlamentare, il primo firmatario di una risoluzione con la quale si chiedeva il blocco dei fondi che la Comunità Europea aveva stanziato per lo studio della risoluzione del problema rifiuti, come avevo già evidenziato nel blog “Spulciando qua e là” del 29 giugno…