La vita è sogno, soltanto sogno, il sogno di un sogno (Edgar Allan Poe)

Articoli con tag “assassinio

Considerazione personale

Non sono una moralista, quindi certe dichiarazioni sull’assassinio dell’americana (*) a Firenze da parte di un immigrato irregolare senegalese mi hanno fatto rizzare i capelli in testa.
Piantiamola col dire che “una se l’è cercata”.
Avere un atteggiamento “libero” e spregiudicato, non autorizza certo l’altro ad ammazzarti, altrimenti con questo metro si giustificano anche i fatti di Colonia.
Sempre secondo questi criteri una donna non potrebbe mai uscire da sola, men che meno di sera: e chi ci dice che vada in cerca di avventure erotiche oppure che debba fare la notte al capezzale del nonno moribondo?
A parte che pur considerando la prima ipotesi, sarebbero esclusivamente fatti suoi, perché maggiorenni e consenzienti sono liberissimi di fare quello che vogliono…
E sempre in virtù del ragionamento di cui sopra, ciascuno sarebbe quindi libero di uccidere una prostituta per il solo fatto di esercitare il suo mestiere…
Ribaltiamo invece il concetto: se per ipotesi fosse stata lei ad uccidere il senegalese, staremmo ancora qui a fare simili considerazioni… a dire che “lui se l’era cercata” e fesserie simili?

(*) Molti la definiscono “ragazza”. A 35 anni o si è donne, o non si matura più. Forse questo è dovuto al mondo tipo Bohème in cui viveva Ashley, ma in ogni caso il termine “ragazza” lo ritengo improprio.


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Napoli

Leggo su un sito:
“Lo stato ci assassina e la camorra ci protegge”.
Rispondo:
“Vallo a dire ai familiari di chi dalla camorra è stato ucciso, magari per sbaglio, magari bimbi innocenti come è già successo”.

Certo, è assurdo morire per non essersi fermato ad un posto di blocco perché si viaggiava in piena notte su un motorino in tre senza casco, senza permesso di guida e senza assicurazione. Ma chissà perché in questo caso spuntano un sacco di testimoni che tutto hanno visto e in molti partecipano alle manifestazioni di protesta mentre in caso di morti per camorra nessuno vede niente (io non c’ero, e se c’ero dormivo) e di cortei di protesta nemmeno l’ombra.
Tutta questa improvvisa voglia di legalità in una città che dell’illegalità ha fatto la norma e che non vuole capire che la giustizia non va a senso unico: ci sono le leggi e queste vanno rispettate.
La cosa più grottesca è il reo confesso che si è autodenunciato per non essersi fermato e che con tutta probabilità sta proteggendo il latitante identificato dai carabinieri.


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Bastardo

Quante analogie tra il caso Lissi e il caso Parolisi. Ambedue invaghiti di una collega, non trovano di meglio che sopprimere la moglie per riacquistare la libertà. Il militare prima di ucciderla l’ha baciata l’altro addirittura ha avuto un rapporto intimo. Ma la bastardaggine più efferata è stata quella di sgozzare anche i due bambini per poi andare a godersi la partita della Nazionale come se nulla fosse. È un atto premeditato, non un gesto scaturito da improvvisa follia. Certa gente non merita nessuna pietà.


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