2 novembre 1975
Viene assassinato Pier Paolo Pasolini.
Tutti piangono la scomparsa di un grande scrittore (e su questo non ci sono dubbi).
Nessuno dice però che egli, oltre che omosessuale – e questi erano cavoli suoi – era pure pedofilo: già, perché Giuseppe Pelosi, condannato per l’omicidio – anche se le circostanze non sono mai state chiarite del tutto – all’epoca dei fatti era solo diciassettenne, quindi minorenne a tutti gli effetti.
Tale e quale una certa Ruby di berlusconiana memoria. Quindi se Berlusconi fu apostrofato come pedofilo, altrettanto si sarebbe dovuto fare con Pasolini.
Anche Chaplin lo era, Woody Allen e molti altri. Molte volte ho scritto che va scisso, rigorosamente, l’artista dall’uomo?
Le miserie umane di Pasolini sono note a tutti, ma il reale problema è un altro: la Sinistra italiana, che attribuisce a se stessa una superiorità intellettuale dovuta non si sa a cosa, si è appropriata del pensiero di Pasolini, strumentalizzandolo a proprio beneficio. Ecco perché, alla efebofilia di Pasolini viene concesso un occhio di riguardo negato ad altri.
Il mondo delle arti è zeppo di questi casi. Ci sono delinquenti come Caravaggio, pedofili come Polanski, stupratori a bizzeffe (e parlo di veri stupri, non molestie alla “metoo”), drogati poi a non finire. Questo lascia intatto il loro estro artistico, ma li sminuisce dal lato umano. Poi, ovviamente, essere di una certa parte politica aiuta molto.
asservimento
Abbiamo fatto una figura di “palta” planetaria (oggi voglio essere gentile, quindi niente termini volgari).
Già, perché perfino la CNN ha commentato la visita di Rohani ai Musei Capitolini, dicendo che ne ha potuto vedere solo una parte…
Quello di coprire le statue del museo non è stato un atto di rispetto verso l’ospite, ma un atto servile, di acquiescenza nei riguardi del rappresentante di un paese dove le libertà civili sono spesso disattese, se non negate addirittura. Avevate paura di offendere l’ospite? Bene,lo portavate a vedere qualcosa d’altro, e non una sfilata di lugubri contenitori che nascondevano alcune delle più belle opere dell’antichità che noi abbiamo saputo preservare dalla distruzione, a differenza di altri animati da furia iconoclasta.
L’arte è Arte (con la maiuscola), e non deve essere considerata merce di scambio per ottenere commesse petrolifere o altro. Qualcuno si scandalizza perché le opere hanno i genitali in bellavista? Ci sono ben altre cose che scandalizzano, iniziando dalle esecuzioni capitali e dalle lapidazioni eseguite in pubblico. Ed io personalmente mi scandalizzo anche del “leccaculismo” dimostrato dai nostri governanti. Magari Renzi si è ricordato del suo corregionale Machiavelli, con il suo “Il fine giustifica i mezzi”, quindi non c’è da stupirsi di questa decisione.
Ora c’è la caccia al capro espiatorio: Sovrintendenza e palazzo Chigi si rimpallano le responsabilità, ed alla fine a pagare sarà probabilmente qualche piccolo, oscuro burocrate.
Cosa ne pensate?