E’ una notte bellissima
E’ una notte bellissima d’estate.
Nelle alte case stanno
spalancati i balconi
del vecchio borgo sulla vasta piazza.
In quell’ampio rettangolo deserto,
panchine di pietra, evonimi, acacie
disegnano in simmetria
le nere ombre sulla bianca arena.
Allo zenit, la luna, e sulla torre
col quadrante alla luce l’orologio.
In questo vecchio borgo vado a zonzo
solo, come un fantasma.
Antonio Machado
Il mare
Lo scafo consunto e verdiccio
della vecchia feluca
riposa sul lido…
sembra la vela mozzata
che sogni ancora nel sole e nel mare.
Il mare ribolle e canta…
Il mare è un sogno sonoro
sotto il sole d’aprile.
Il mare ribolle e ride
con le onde turchine e spume di latte e argento,
il mare ribolle e ride
sotto il cielo turchino.
Il mare lattescente,
il mare rutilante,
che risa azzurre ride sulle sue cetre d’argento…
Ribolle e ride il mare!…
L’aria pare che dorma incantata
nella fulgida nebbia del sole bianchiccio.
Palpita il gabbiano nell’aria assopita , e al tardo
sonnolento volare, si spicca e si perde nella foschia del sole.
Antonio Machado
Primavera
Un giorno
mi sorprese la primavera
che in tutti i campi intorno
sorrideva.
Verdi foglie in germoglio
gialle rigonfie gemme delle fronde,
fiori gialli, bianchi e rossi davano
varietà di toni al paesaggio.
E il sole
sulle fronde tenere
era una pioggia
di raggi d’oro;
nel sonoro scorrere
del fiume ampio
si specchiavano
argentei e sottili i pioppi.
Antonio Machado
Soledades, XI
Dentro il cuore avevo
la spina di una passione;
riuscii a strapparla un giorno:
non sento più il mio cuore.
Antonio Machado
Se io fossi un poeta
Se io fossi un poeta
galante, canterei
agli occhi vostri un canto così puro
come sul marmo bianco l’acqua chiara.
E in una strofa d’acqua
tutto il canto direbbe:
“So già che non rispondono ai miei occhi,
che vedono e guardando nulla chiedono,
i vostri chiari; hanno i vostri occhi
la calma buona luce,
luce del mondo in fiore, che un mattino
ho visto dalle braccia di mia madre”.
Antonio Machado
Soledades LXI -Introduzione
Leggendo un chiaro giorno
i miei amati versi,
ho visto nel profondo
specchio dei miei sogni
che verità divina
sta tremando di paura,
è un fiore che affida
il suo profumo al vento.
L’anima del poeta
si orienta nel mistero.
Solo il poeta vedere
può ciò che è lontano
nell’anima, in un suono
cupo e magico avvolto.
Là in quelle gallerie
eterne del ricordo,
dove povera gente
appese come trofeo
il vestito da festa
pieno di tarli e vecchio,
là il poeta conosce
il faticare eterno
guardare delle api
dorate dei sogni.
Poeti, l’anima tesa
verso il profondo cielo,
nella battaglia cruda
o nel tranquillo orto,
facciamo il nuovo miele
con i vecchi dolori,
la veste bianca e pura
con pazienza cuciamo,
sotto il sole lustriamo
il forte usbergo in ferro.
L’anima che non sogna,
lo specchio che è nemico,
proietta in un profilo
grottesco il nostro volto.
Sentiamo uno sbocco
di sangue, qui nel petto,
che passa… e sorridiamo,
e a lavorar torniamo.
Antonio Machado
Bagaglio
Io
per ogni viaggio
– sempre sul legno
del mio vagone di terza -,
vò leggero di bagaglio.
Antonio Machado
Soledad XV
La strada in ombra. Le alte case nascondono
il sole che muore; echi di luce sui balconi.
Non vedi, nell’incanto del belvedere in fiore,
il rosato ovale di un volto conosciuto?
L’immagine, dietro il vetro in un riflesso incerto,
appare o sfuma come antico dagherrotipo.
Risuona in strada solo il rumore del tuo passo;
si spengon lentamente gli echi del tramonto.
Che angoscia dolorosa e grave sul cuore? E’ lei?
Non può essere… Cammina… Nell’azzurro la stella.
(Antonio Machado – Soledad)
Il mio cuore
Il mio cuore non dorme.
Se ne sta lì tutto sveglio.
Né dorme né sogna, osserva,
gli occhi chiari aperti, segnali lontani, ascolta
in margine al gran silenzio.
Antonio Machado
Soledad LXIV
Dall’uscio di un sogno mi chiamarono…
Era la buona voce, amata voce.
-Dimmi: verrai a veder l’anima con me?…-
Giunse al mio cuore una carezza.
-Sempre con te…- Ed avanzai nel sogno
per una lunga e nuda galleria
sentendo il tocco della veste pura
e il pulsar dolce della mano amica.
Antonio Machado
(dipinto di Knut Ekwall)
Soledad LXIII
Era il demonio del sogno, l’angelo
più bello. Brillavano
come acciaio gli occhi vittoriosi,
le fiamme sanguigne
della torcia fecero
luce in fondo all’anima.
-Verrai con me?- Giammai; mi spaventano
le tombe ed i morti.
Ma la sua mano ferrea
stringeva la mia destra.
– Verrai con me…- Ed avanzai nel sogno
accecato da rossa luminaria.
Nel profondo sentii delle catene
suonare e fiere in gabbie fremere.
Antonio Machado
Sappi sperare
Sappi sperare, aspetta che cresca la marea,
-come a riva una nave – e partir sia facile.
Chiunque sa aspettare sa che la vittoria è sua:
perché la vita è lunga e un giocattolo è l’arte.
E se la vita è breve
ed il mare non giunge al tuo battello,
aspetta e non partire e spera sempre,
perché l’arte è lunga e, inoltre, non importa.
Antonio Machado
Nuda è la terra, e l’anima
Nuda è la terra, e l’anima
ulula contro il pallido orizzonte
come lupa famelica. Che cerchi,
poeta, nel tramonto?
Amaro camminare, perché pesa
il cammino sul cuore. Il vento freddo,
e la notte che giunge, e l’amarezza
della distanza. Sul cammino bianco,
alberi che nereggiano stecchiti;
sopra i monti lontani sangue ed oro.
Morto è il sole. Che cerchi,
poeta, nel tramonto?
Antonio Machado
E ti potrai conoscere
E ti potrai conoscere, riandando
l’oscura tela di quanto sognasti,
in questo giorno triste che cammini
ormai con gli occhi aperti.
Di tutta la memoria, quel che vale
è solo il dono di evocare i sogni.
Antonio Machado
Nuda è la terra
Nuda è la terra, e l’anima
Nuda è la terra, e l’anima
ulula contro il pallido orizzonte
come lupa famelica. Che cerchi,
poeta, nel tramonto?
Amaro camminare, perché pesa
il cammino sul cuore. Il vento freddo,
e la notte che giunge, e l’amarezza
della distanza…Sul cammino bianco,
alberi che nereggiano stecchiti;
sopra i monti lontani sangue ed oro…
Morto è il sole…Che cerchi,
poeta, nel tramonto?
Antonio Machado
Solitudine
Solitudine, mia compagna sola,
dea del prodigio, che hai voluto farlo
non richiesta!, di dare la parola
alla mia voce, dimmi: con chi parlo?
Rifuggo ormai la chiassosa brigata
e senza amici solo pena c’è
con te, signora, nel viso velata,
sempre velata se parli con me.
Non muterò per quanto mi rinnovi,
penso; non è l’enigma quel sembiante
che nell’intimo specchio appare nuovo,
altro è il mistero: la tua voce amante.
Discoprimi il tuo volto ch’io li trovi
fissi su me i tuoi occhi di diamante.
Antonio Machado
Ore di noia
Ore di noia passano
nella stanza familiare,
l’ampio cantuccio oscuro
dove cominciai i miei sogni.
Rintocca odiosamente
ben cadenzato il tictac
dell’orologio all’angolo,
e brilla nella penombra.
Canta la monotonia
della chiara acqua che cade:
ogni giorno è come un altro;
oggi è lo stesso di ieri.
E’ già sera. Agita il vento
il parco triste e dorato…
Come a lungo ha lacrimato
la macchia tutta appassita!
Antonio Machado
dipinto di Jack Vettriano
Inverno
Oggi la carne intirizzita cerca
tremante il rosso focolare al buio
angolo. L’uragano al parossismo
ruggisce e fischia, e l’albero stecchito
s’abbatte nel giardino e sferza il muro.
Piove dalla finestra dietro il vetro
appannato le sera grigia e livida
sembra ondeggiare nel paesaggio secco,
e la nube lontana
suda giallo pallore di defunto.
L’oscuro cipresseto
lungi nereggia e la pineta stenta,
che si sfuma nell’aria annuvolata,
svanisce sotto il freddo Guadarrama.
Antonio Machado
Settembre
Verdi giardinetti,
chiare piazzole,
fonte verdognola
dove l’acqua sogna,
dove l’acqua muta
finisce sulla pietra. ..
Le foglie d’un verde
vizzo, quasi nere
dell’acacia, il vento
di settembre le bacia,
e alcune si porta via
gialle, secche,
giocando, tra la bianca
polvere della terra.
Antonio Machado
A Federico Garcia Lorca (19 agosto 1936)
Il delitto
Fu visto, camminando tra fucili,
in una lunga strada,
uscire ai freddi campi,
ancora con le stelle del mattino.
Uccisero Federico
quando la luce spuntava.
Il plotone dei carnefici
non osò guardargli la faccia;
Tutti chiusero gli occhi; mormoravano:
neppure Dio ti salva!
Cadde morto Federico
sangue alla fronte e piombo alle viscere
…Sappiate che fu a Granada il delitto
povera Granada! -, nella sua Granada…
.
Il
Il Poeta e la Morte
Fu visto camminare con Lei solo,
non temendo la falce.
Fu visto camminare…
Di pietra e sogno, amici, fabbricate
un tumulo al poeta nell’Alhambra,
sopra una fonte dove l’acqua pianga
e dica eternamente: nella sua
Granada fu il delitto, lì in Granada!
(Antonio Machado)
Il suono della chitarra
Chitarra di locanda che oggi suoni
jota e domani suoni petenera,
a seconda polverate corde,
chitarra di locanda delle strade,
giammai tu fosti Ii è sarai poeta.
Anima sei che all’anime viandanti
dice la solitaria sua armonia…
E ascoltandoti sogna il pellegrino
d’udire un’aria del natio paese.
(Antonio Machado)
Notte d’estate
E’ una bella notte d’estate.
Tengono le alte case
aperti i balconi
del vecchio paese sulla vasta piazza.
Nell’ampio rettangolo deserto,
panchine di pietra, evonimi ed acacie
simmetrici disegnano
le nere ombre sulla bianca arena.
Allo zenit la luna, e sulla torre
la sfera dell’orologio illuminata.
Io in questo vecchio paese vo passeggiando
solo, come un fantasma.
(Antonio Machado)
Notte di maggio
Era una notte del mese
di maggio, azzurra e serena.
Sull’azzurro cipresso
il plenilunio brillava,
illuminando la fonte
dove l’acqua zampillava
or si’ or no singhiozzando.
Solo la fonte udiva.
Poi d’occulto usignolo
si senti’ il motivo.
Ruppe raffica di vento
la curva dello zampillo.
E una dolce melodia
vagò’ per tutto il giardino:
un musicante tra i mirti
il suo violino suonava.
Antonio Machado
Chitarra
Un poco di Spagna… due poesie, la prima di Antonio Machado, il più noto, e l’altra di suo fratello Manuel, meno conosciuto. Naturalmente con accompagnamento di musica,musicista e compositore spagnoli. ❤
Il suono della chitarra
Chitarra di locanda che oggi suoni
jota e domani suoni petenera,
a seconda polverate corde,
chitarra di locanda delle strade,
giammai tu fosti Ii è sarai poeta.
Anima sei che all’anime viandanti
dice la solitaria sua armonia…
E ascoltandoti sogna il pellegrino
d’udire un’aria del natio paese.
Antonio Machado
Dice la chitarra
Parlo, singhiozzo, deliro,
e so del riso e del pianto.
Con le bocche rosse, canto.
Con gli occhi neri, miro.
Con gli innamorati, sospiro,
e rido coi buontemponi.
Le note son goccioloni
di cui il roseto si bagna…
E tutto il sale di Spagna
è vivo nei miei lacrimoni.
Manuel Machado
Cosa ne pensate?