Piccolo ragionamento
Giancarlo Cancelleri, l’antagonista sconfitto da Nello Musumeci alle recenti elezioni, dice che i siciliani hanno preferito gli impresentabili ed i mafiosi agli onesti.
Ma il M5S non è il primo partito in Sicilia?
Mah, qualcosa non mi quadra 😀 😀 😀
(Però l’importante è che Renzi abbia preso una bella “labbrata”, per dirlo alla toscana, e che forse ci siamo tolti Alfano di torno).
Doppiogiochisti
Fossi nei panni di Angelino Alfano, dopo queste parole di Renzi (i piedi in due scarpe etc etc) e dopo essere stato scaricato da Berlusconi, andrei a nascondermi il più lontano possibile
Ritorno all’ovile
Consci che la maggior parte degli italiani è contraria allo ius soli e che dai vari sondaggi Renzi ormai è in caduta libera, molti centristi cercano di ritornare all’ovile.
Alfano non ha bloccato certo la legge per una pura questione di ideologia: proprio lui che assieme a Renzi ha firmato Triton, permettendo così l’invasione dell’Italia, ha capito che il vento è cambiato e che le elezioni si avvicinano, quindi cerca solamente, unitamente ai suoi compagni di avventura, di ricostruirsi una verginità politica per paura di perdere il seggio sul quale è stato seduto per ben cinque anni in combutta con il PD ed in contrasto con gli intenti dei suoi elettori. Quindi i centristi dopo ben cinque anni si ricordano improvvisamente di essere stati votati dagli elettori di destra e cercano in tutti i modi di far dimenticare il passato e la politica del “doppio forno”, Alfano cercando di affossare la legge dello “ius soli” aborrita da gran parte degli italiani, Costa minacciando le dimissioni dal governo. Spero che gli elettori, quando sarà il momento, si ricordino di questi espedienti disonesti da parte di politici pronti a vendersi, qualora ce ne fosse l’opportunità, al migliore offerente.
Lo stesso dicasi dei pentastellati che, secondo le loro intenzioni, avrebbero dovuto vigilare sull’operato delle istituzioni, ma che si sono accorti del contenuto degli accordi relativi all’operazione Triton ben tre anni dopo che la stessa era iniziata e solo dopo le dichiarazioni esplicite di Emma Bonino che denunciava le modalità dell’operazione stessa ed i suoi risvolti “economici”.
La rottamazione
Questa volta devo applaudire Renzi, quando si è rivolto ad Alfano dicendogli : “Se dopo anni che sei stato al governo come ministro e non riesci ad ottenere il 5%, sono affari tuoi”.
Del resto in politica tutto è lecito: finché gli fai comodo, finché sei l’utile idiota, finché sei disposto anche a tradire il mandato di chi ti ha eletto, ti tengono… Ma appena non sei più funzionale allo scopo, ti scaricano. E questa volta Renzi è finalmente riuscito a rottamare qualcuno.
Verginità
Cambiare nome e rifarsi una verginità.
Basta con NCD. Adesso c’è Alternativa popolare.
Sghignazzo!
Ipocrisia
Alfano ha purtroppo confermato il riconoscimento tra le vittime della strage di Fabrizia De Lorenzo, esprimendo il proprio cordoglio alla famiglia. Forse sarebbe stato meglio tacere, considerate le responsabilità che aveva come ministro dell’Interno con l’accoglienza a troppe persone “indesiderate” qui in Italia.
Contraddizioni
Alfano era a Milano per annunciare con fare tronfio che i reati in questa città sono in diminuzione, snocciolando cifre su cifre. Probabilmente gli accoltellamenti avvenuti gli altri giorni in piazzale Loreto e nel piazzale all’interno del Palazzo Lombardia sono pure casualità, come i 250 furti e le 10 rapine che avvengono ormai quotidianamente, il degrado di Rogoredo, le intimidazioni delle bande dei latinos. Pure il prefetto si accoda a questa tesi, dicendo che non c’è alcuna emergenza.
Se quanto afferma il ministro dell’Interno si dimostrasse vero, ossia che il numero dei reati è diminuito, non vedo la necessità di incrementare il numero dei militari che pattugliano la metropoli per l’operazione “Strade sicure” invece di portare questo numero a 800 addetti, contro i 400 del 2013 o i 650 fino ad oggi, e non vedo nemmeno perché il sindaco Sala abbia richiesto di aumentare il numero dei soldati. Il quale Sala ha dichiarato che la sicurezza “è una priorità della sinistra e alla destra non va lasciato un tema così delicato, una destra che sta festeggiando l’elezione di Trump (eh, non poteva mancare pure questo accenno!) e che gioca sulle paure della gente”.
Peccato che non la pensassero allo stesso modo quando divenne sindaco Pisapia: i militari a Milano, con la giunta Moratti, erano già presenti, e fu proprio Pisapia a volerli allontanare, il Pisapia che voleva che tutta Milano divenisse una grande Via Padova multietnica, quella via Padova che ormai è uno dei posti più pericolosi e meno sicuri.
Però c’è un però: non è che il numero dei reati è diminuito per alcuni semplici motivi? Primo, perché la gente non denuncia più molti reati ritenuti “minori”, anche perché moltissimi sono stati depenalizzati., ad esempio uno scippo è ritenuto, a torto, “microcriminalità”, ma è sempre una violenza contro la persona e contro la proprietà. Secondo: per le strade avvengono meno violenze, ma quanta gente ormai vive praticamente barricata in casa, con sbarre alle finestre, porte blindate e sistemi di allarme? In pratica le persone per bene vivono da recluse, mentre i delinquenti scorrazzano per la città.
A coronamento di questo discorsetto, una considerazione: se la città è così sicura, come si spiega il dispiegamento ingente di forze a protezione del ministro?
I conti della serva
I conti della serva sono i più semplici ed i più logici, ma sono anche quelli che tornano sempre.
Non molto tempo addietro Alfano aveva dichiarato che ogni città o paese avrebbe DOVUTO accollarsi 3 immigrati ogni mille abitanti.
In Italia ci sono circa 60 milioni di persone, il che fa 180mila immigrati da sistemare, corrispondenti grosso modo a quelli sbarcati quest’anno sulle nostre coste.
E quelli arrivati negli anni precedenti dove li mettiamo?
Alfabeto
A Roma ricominciano dall’alfabeto
Alfano
Berlusconi
Casini
…
Chissà se compare Alfio ce la farà (l’uomo al di fuori dai partiti! 😂)
Io credo di no.
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Inviato dal Veloce promemoria
I capponi di Renzi
Siamo davvero in piena emergenza per gli sbarchi che si susseguono incessantemente giorno dopo giorno e noi che facciamo?
Come i capponi di Renzo (in questo caso di Renzi) litighiamo tra di noi.
Maroni incolpa Alfano e annuncia di voler tagliare i fondi ai comuni lombardi che accoglieranno altri clandestini; Alfano ribatte che pure Maroni aveva redistribuito i profughi in tutta Italia mentre era ministro dell’Interno (ma erano solo 50mila, mentre solo lo scorso anno ne abbiamo (r)accolti 170mila). Maroni rilancia dicendo che lui aveva fermato gli sbarchi grazie agli accordi con Gheddafi; Alfano ribatte che i comuni che daranno assistenza avranno più fondi e potranno derogare dal patto di stabilità (per questo i soldi si trovano, ma non per darli ai disoccupati, ai pensionati, ai giovani in cerca di occupazione, alle PMI in difficoltà ed altre provvidenze ).
L’Europa intanto ci sbeffeggia e rimanda ancora la distribuzione dei veri rifugiati tra i vari paesi (gli altri, (ossia la maggioranza) resteranno ovviamente qui a spese nostre perché ci sono questioni più importanti da discutere, come i matrimoni gay.
E intanto le navi di Triton non battenti bandiera italiana raccolgono i naufraghi dei barconi fin quasi sulle coste libiche (spieghiamo bene la geografia a certi giornalisti: il canale di Sicilia si trova tra la Tunisia e la parte più occidentale della Sicilia, in prossimità di Mazara del Vallo). La Libia non c’entra per nulla, essendo molto più a sud-est.
E se una nave è considerata parte del territorio nazionale cui appartiene, perché le navi inglesi scaricano tutta questa massa di gente sul territorio italiano, mentre secondo il trattato di Dublino dovrebbero essere accolti dal paese di chi li ha soccorsi?
Risate
Sentire Alfano autodefinirsi leader mi mette di buon umore già di prima mattina
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Inviato dal Veloce promemoria
senza parole
Premesso che avrei visto molto volentieri la caduta di questo governo che non è stato capace di fare assolutamente nulla. La cosa più urgente, a mio parere, era il rilancio dell’economia, che invece viene sistematicamente affossata anche con l’ultima manovra mediante l’aumento dell’IVA, cui seguirà l’ennesima contrazione dei consumi seguita dalla chiusura o dalla trasmigrazione di molte altre aziende, e poi da una seria riforma elettorale per darci modo di poter scegliere davvero un nuovo parlamento ed un nuovo governo.
A parte che con la buffonata odierna (fiducia no, mah, forse, ed alla fine sì), è difficile credere di poter dare credito a qualcuno, sia di destra che di sinistra… a parte che le frammentazioni eccessive rendono difficile qualsiasi governabilità, ma questa massa di cialtroni che siede in parlamento sembra dare più importanza al proprio posticino ed al proprio portafoglio anziché alle sorti dell’Italia, ma quello che mi ha fatto ghignare è stata la presenza dei senatori a vita che, sempre assenti tranne una quando c’erano da discutere le altre questioni, improvvisamente si sono fatti vivi (per modo di dire, visto che viaggiano tutti, tranne quella prima nominata, oltre gli 80 anni), forse per giustificare la bella sommetta che intascano ogni mese.
E c’è l’ennesimo dubbio: che la fiducia a Letta sia un escamotage per quando si dovrà votare per la decadenza o meno di Berlusconi: la fiducia come merce di scambio.
E c’è l’ennesima figuraccia di quello che Berlusconi considerava il suo delfino…
governo ladro…
Adesso spiegatemi una cosa.
Non passa giorno che Alfano e Bersani critichino l’operato del governo (Casini no, troppo lecchino), ma allora perché continuano ad appoggiarlo? Lo spread è alle stelle, ma nessuno si sogna di chiederne le dimissioni… Con Berlusconi, tutti a dire che la gente arrivava a malapena alla terza settimana del mese, ed ora invece tutti zitti, mentre il premier attuale resta in sella…
Giorno per giorno, dubito sempre più della competenza del bocconiano. Mancano oltre 3,4 miliardi di euro dalle entrate, la maggior parte dovute all’IVA… Ma lui e la sua banda i conti li sanno fare? Se continuano ad aumentare le tasse, le bollette, la benzina, le imposte indirette come l’IVA etc etc, tenendo fermi i redditi che, in termini reali, diminuiscono di parecchio, ovvio che la gente spenda sempre meno e che i consumi, quindi la produzione, abbiano una contrazione. Meno soldi, meno introiti, meno tasse da incassare: una equazione semplicissima, perché il contrarsi dei consumi e delle imposte ad essi relative, superano l’aggravio dell’imposizione fiscale .
L’unica voce che registra un aumento è quella delle imposte di bollo, che ora vessano ogni movimento che operiamo.
Poi, chi prima evadeva, ora lo farà maggiormente, quindi altri soldi detratti allo stato.
La disoccupazione giovanile aumenta? Prevedibile… Se quelli ancora non licenziati o in cassa integrazione si tengono di colpo a lavorare fino a 66 anni, chi farà posto ai giovani? (poi una cosa…che senso ha parlare di disoccupazione giovanile nella fascia 15-25 anni, se la scuola dell’obbligo arriva a 18 anni?).
Nonostante molti (tra i quali il FMI e la Corte dei Conti) abbiano detto e ripetuto che questa tassazione eccessiva porti solo alla depressione, Monti continua incessantemente a parlare di crescita, ma forse più per convincere se stesso che noi altri. Tutti gli ripetono che bisogna diminuire le spese e privatizzare, lui si è limitato ai taxi ed alle farmacie, ma guai a parlare di privatizzare le grandi aziende di stato.
Mi chiedo poi dove siano andati a finire tutti i soldi che fino ad ora ci sono stati estorti… E si prepara, con la scusa del terremoto, a rubarci altri soldi con l’ennesimo aumento dell’IVA nel prossimo ottobre.
Per me, abbiamo iniziato una china che porta al punto di non ritorno…Spero solo di sbagliarmi.
Estratto dal blog di Nicola Porto, riportato su “il Giornale” di oggi
Ieri la ragioneria dello Stato ha comunicato i dati sul gettito fiscale dei primi quattro mesi del 2012. Rispetto a quanto previsto mancano circa 3,5 miliardi. Per inciso si tratta in termini assoluti di quanto lo Stato si attende dal gettito dell’Imu sulla prima casa. Flop, volatilizzati. Nonostante gli aumenti delle imposte sui redditi (le addizionali dei comuni e regioni sono aumentate), nonostante l’incremento di un punto dell’Iva, nonostante in un anno il prelievo sulla benzina sia salito di 20 centesimi al litro, nonostante bolli e nuove tasse su risparmio e rendite finanziarie, nonostante tutto ciò il Tesoro ha incassato meno di quanto previsto in un documento ufficiale di un solo mese fa.
In termini percentuali si tratta di un calo del 3 per cento delle entrate. Tre volte più di quanto sia, per colpa della crisi, diminuito il nostro reddito (misurato dal Pil). Per farla breve l’andamento del gettito fiscale è tre volte peggiore di quanto la crisi ci racconta.
La verità è più semplice e tremenda (dal punto di vista della tenuta dei conti pubblici): il gettito cala perché le tasse stanno ammazzando redditi, consumi e imprese. Il Pil frena anche a causa dell’imposizione.
Facciamo due esempi facili.
1. Il governo si è inventato un superbollo per le auto cosiddette di lusso (sopra i 185 cavalli fiscali). Si attende un gettito di 168 milioni. L’Unrae (associazione costruttori) ha già stabilito che il Tesoro nella migliore delle ipotesi sta perdendo più di 110 milioni in mancata Iva, imposta provinciale e bollo, grazie al fatto che si sono polverizzate le vendite di auto nuove sopra quei cavalli fiscali. Siccome parliamo dell’1 per cento del parco auto in Italia, parliamo di una fascia di popolazione abbiente, meno colpita dalla crisi. Ma che non ha alcuna voglia di farsi fermare ogni tre secondi dalla Finanza e di essere vessata con il superbollo. Su 210mila auto cosiddette di lusso già immatricolate, 40mila hanno già preso il largo verso Paesi stranieri. E anche in questo caso si tratta di manutenzione, ricambi, bolli che non frutteranno più un centesimo al nostro erario. Una somma difficile da quantificare e che rende il bilancio del superbollo negativo per le casse del Tesoro. Bel colpo.
2. Nell’ultimo anno i governi che si sono succeduti hanno aumentato il prelievo fiscale sulla benzina di 20 centesimi: oggi su 1,850 euro di costo medio, più di un euro se ne va in tasse. Sapete qual è la morale? Che i consumi nei primi quattro mesi dell’anno sono crollati del 10 per cento. Come dice il centro studi Promotor, nonostante l’incremento delle imposte, alla fine dell’anno il Tesoro rischia di incassare meno di quanto portato a casa nel 2011 (e pari a 32,5 miliardi).
In Italia le tasse galoppano per stare alle calcagna delle spese. Negli ultimi 8 anni (dati Cgia di Mestre) il costo dei dipendenti pubblici è aumentato del 30 per cento. Alzi la mano quale privato può vantare una simile performance. Il comune di Milano (che pure fa bene a vendersi i gioielli di famiglia) nel 2012 aumenterà le tasse di 250 milioni e le spese degli assessorati di 215. Se fosse stato semplicemente fermo avrebbe fatto un favore a tutti.
liberalizzazioni
Se ho una torta e la divido tra 4 persone, ciascuna di loro avrà una fetta sostanziosa. Se la medesima torta la suddivido tra 5 o 6 persone, la fetta diminuirà di conseguenza. È un problema di semplicità elementare. È quello che sta succedendo con le liberalizzazioni dei bocconiani. Aumentando, per puro esempio, il numero delle farmacie, non è che si aumentino i consumi, a meno che qualche untorello non giri a diffondere dei virus incrementando il numero degli ammalati. Se la torta farmaceutica dovrà essere suddivisa tra qualche migliaia di farmacie in più, diminuendo il ricavato delle vecchie già sul mercato, come faranno i farmacisti che vedono decrementati i loro introiti a praticare degli sconti, favorendo i consumatori? Sono invece favorevole all’estensione dell’orario di lavoro. È impensabile che nei giorni festivi in una città di 100mila abitanti ci sia una sola farmacia di turno! Lo stesso vale per edicole..il quotidiano, come già ho espresso in un post precedente, avrà il medesimo prezzo sia dall’edicolante che nel supermercato… Dove sta il vantaggio per me consumatrice? E l’edicolante invece, possedendo solo quel prodotto merceologico, sarà costretto a soccombere alla grande distribuzione. Invece quella degli ordini professionali, con l’abolizione delle tariffe minime, potrebbe essere una liberalizzazione vantaggiosa, anche perché il cliente potrà richiedere un preventivo. Ma i professionisti hanno delle caste pressocché intoccabili… Altro che abolizione degli ordini, come in tutto il resto dell’Europa! Ed infatti sono già sul piede di guerra. Non mi fido molto delle assicurazioni: di riffa o di raffa trovano sempre il modo di fregarti e di aumentare i premi assicurativi…vedo noi, con la classe minima della RCA auto, mai riusciti ad ottenere una diminuzione. Calava la classe ed il premio aumentava comunque, con ogni tipo di scusa…(e me lo conferma un parente che sta nel ramo!). La benzina? Abolizione dell’esclusività del marchio? Come se io, abituata da sempre ad acquistare la pasta Barilla perché ne riconosco la qualità, mi dovessi accontentare in futuro di un prodotto meno conosciuto, (magari nella medesima confezione). Mi chiedo come faccia Monti ad essere ottimista sbandierando un aumento del PIL del 10%…in quanto tempo? Di certo non in un anno, perché nemmeno la Cina, la “tigre orientale” riesce a fare tanto, fermandosi al 9%… Inoltre sta creando delle nuove Authority, che altro non sono dei carrozzoni di stato mangiasoldi e che di certo non risolvono i problemi.
Ed intanto l’alfabeto filogovernativo (A B C) si spertica nelle lodi a Monti, salvo dire: Alfano che il PDL sosterrà le liberalizzazioni, ma che queste dovranno toccare anche le banche, e nel frattempo si va avanti così perché non c’è una soluzione alternativa; Bersani a chiedere che si faccia in fretta di più e meglio, ma non è dato sapere cosa; Casini, l’unico incondizionatamente “innamorato” del premier, ma lui si sa che sta già preparando un rientro alla grande…
Cosa ne pensate?