Cristiano sì, però….
Da laica mi chiedo oggi se abbia ancora senso oggi essere “cristiani”, politicamente intendo.
Come agnostica molto probabilmente non sono la persona più adatta a commentare un simile argomento, però ho svariati dubbi…
Quando un Pisapia invita i suoi a porgere l’altra guancia… mentre un don (?) de Capitani augura, poco cristianamente, che a Berlusconi venga un ictus, resto sconcertata.
Quando un cardinale Tettamanzi, arcivescovo di Milano, auspica la costruzione di moschee, senza considerare che non solo la costruzione di nuove chiese nei paesi arabi non è permessa, ma che quelle esistenti vengono distrutte ed i suoi frequentatori vessati e spesso massacrati, la perplessità aumenta, anche perché nessuno considera che l’Islam in Italia avanzerà sempre maggiori richieste.
Per inciso, la grande moschea di Roma, firmata addirittura da Renzo Piano, è semivuota, come quella di Colle Val d’Elsa, però l’UCOII ne pretende una a Firenze.
Quando esponenti dell’ex DC, diventati catto-comunisti, appoggiano partiti che promuovono lo sfascio della famiglia tradizionale, la droga, l’aborto e l’eutanasia, (per certi versi ed in certe situazioni personalmente non sono preconcettualmente contraria, ma come ho detto IO sono laica), non mi ci raccapezzo
.
Se uno si ritiene “cristiano”, deve anche osservare le regole, i precetti ed i comandamenti che la sua religione gli impone, altrimenti faccia a meno di nascondersi dietro una sigla di comodo o di professarsi cristiano appoggiando partiti che propongono tutto il contrario di quello che la religione richiede, valori che ritengo assolutamente non negoziabili.
Al giorno d’oggi credo che essere cristiano sia una posizione di comodo. La nostra educazione di fondo è cristiana (vedi “Perché non possiamo non dirci cristiani”, di Benedetto Croce), ma in pratica pochissimi professano la religione. Le chiese si svuotano, le trasgressioni aumentano, le tentazioni sono sempre sotto i nostri occhi, ed il comportamento di alcuni che ci dovrebbero essere d’esempio è a volte deleterio, tanto da ritenerci magari autorizzati a fare altrettanto.
Lo schieramento di una parte della Chiesa si adegua quindi a questo nostro modo di vivere, a questa nuova “morale”, anche se, personalmente, di morale non ci vedo assolutamente niente.
Divagazioni un po’ sconnesse
Mentre la chiesa si dimostra incongruente con le sue aperture a certi partiti che tutto seguono meno che la morale cattolica, considero anche la contraddittorietà del comportamento di certe vetero-femministe che negli anni 70 sfilavano al grido “L’utero è mio e me lo gestisco io”, che propagandavano l’amore libero e la depenalizzazione dell’aborto, ed ora, nei riguardi delle veline berlusconiane, si comportano come tante beghine baciapile, rispolverando la dignità della donna. Premetto che sono per la libertà di coscienza di ciascuno, uomo, donna o “altro” che sia. Se qualcuno/a vuole liberamente prostituirsi, non l’approvo ma sono affari suoi. Sono sfavorevole all’aborto, da attuarsi solo in casi molto particolari (violenze o malattia), ma solo perché ci sono ormai metodi anticoncezionali della più ampia varietà, mentre l’interruzione volontaria della gravidanza sembra diventato un comodo alibi per permettersi trasgressioni di ogni genere…tanto c’è l’ ospedale o la RU486… . Educazione sessuale nelle scuole? Certo, ma ai professori, perché a vedere i filmini scaricati in rete sembra che i ragazzi di oggi abbiano più da insegnare che imparare. Non predico la castità o l’astinenza monacale, dato che la verginità al giorno d’oggi è più un peso che una virtù, e trovo anche opportuno che ciascuno possa fare delle esperienze, ma un po’ di cautela non guasterebbe…non serve certo saltare con disinvoltura da un letto all’altro, tanto più che tutto va a discapito di una completa esperienza che coinvolga anche il sentimento e non solo il sesso in quanto tale.
Penso anche ad un ex-presidente emerito, gran cattolico che parteggia per queste vetero-femministe…già, perché lui, a suo tempo schiaffeggiatore di una dama un po’ troppo scollata e fermo assertore dell’indissolubilità del vincolo matrimoniale, ora scende in campo nonostante la non verde età a difendere appunto le abortiste contro le scosciate…
Mi sembra che stia passando il messaggio che la colpa della “depravazione” femminile sia di Berlusconi e dei suoi programmi, oltreché del suo comportamento, ma ci dimentichiamo, cito così a caso, dei radicali con la Bonino che praticava aborti con una pompa di bicicletta (sai che igiene!)
e portavano una Cicciolina in Parlamento?
Il puttanaio è iniziato molto prima del Berlusca…almeno quello pubblico. Mussolini non era uno stinco di santo, Craxi nemmeno… Gli altri, chi più chi meno, avevano i loro altarini nascosti… boh…
Cosa ne pensate?